Nel giardino del palazzo spunta una tomba. Spesso non si potevano seppellire i morti al cimitero, per la difficoltà del trasporto ma anche perché questi erano costantemente sotto il tiro dei cecchini.
Il padiglione maternità dell’ospedale Koševo. Più volte centrato dalle artiglierie. E’ stato restaurato e riaperto nella primavera 2011. Durante l'assedio, ogni nascita era annunciata alla radio.
La collina del Koševo. In primo piano lo Stadio Olimpico.
Lo stadio Olimpico Koševo. Durante l’assedio era circondato dai cimiteri. I morti complessivi furono circa 15.000 su una popolazione iniziale di oltre 500.000 abitanti che, al termine dell’assedio era scesa sotto i 350.000.
Il cimitero monumentale di Bare
Dalla collina di Betanija. Il cimitero monumentale di Bare alle spalle dei palazzi di Jukiceva.
Nel 1978, a sorpresa, Sarajevo e la Jugoslavia sconfissero i giapponesi di Sapporo aggiudicandosi i Giochi Invernali. La votazione terminò 39 a 36 grazie anche ai delegati svedesi che vistisi eliminare Goteborg decisero, nel ballottaggio, di scardinare il compatto blocco occidentale facendo confluire i loro voti su Sarajevo. L’assegnazione riscosse un tale entusiasmo che tutti i cittadini accettarono di buon grado una tassazione straordinaria che aiutò negli anni successivi a portare a termine con straordinaria puntualità il programma delle infrastrutture. Le Olimpiadi furono anche l’occasione per una profonda ristrutturazione e modernizzazione della città.
I Giochi (XIV Zimske Olimpijske Igre) si tennero dall’8 al 16 febbraio 1984 sotto nevicate di proporzioni eccezionali che crearono non pochi problemi a molte discipline. Si ricorda infatti, per gli Azzurri, la conquista dell’Oro (su due totali) nello Slalom Speciale da parte di Paoletta Magoni in mezzo ad un’incredibile bufera.
In questi Giochi la Jugoslavia conquistò la sua prima medaglia Invernale con Jure Franko. Lo slalomista sloveno di Nova Gorica, rimontando dal quarto posto della I manche, salì sul podio alle spalle dello svizzero Max Julen, mancando l’oro per soli 23 centesimi e scatenando entusiasmo nazionale per la storica impresa.
Hrastovi dalla collina di Kovači
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