Eventi Fermani
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EVENTI FERMANI
Seri, ironici, tragici, comici.

"I bei tempi non ci sono mai stati"
(Il mio nome è Nessuno)
Notizie e storie, costume e colore. Sguardi su di una società a cavallo tra due secoli.
ATTRAVERSO IL FONDO RIVISTE DELLA BIBLIOTECA CIVICA "ROMOLO SPEZIOLI" FERMO

Eventi Fermani
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1918

23 Febbraio 1918  -  La nettezza urbana
lascia molto a desiderare! Difatti, percorrendo alcune vie, abbiamo avuto occasione di vedere mucchi di immondizia all'angolo dì qualche casa malarica, emananti un profumo affatto gradito alle nostre nari.
Qui pure influisce la.... guerra?
Non osiamo crederlo: maggiore vigilanza, dunque, occorre da parte dei subalterni perché sia curala la nettezza pubblica ; necessità impellente per tutti i mortali.

31 Marzo 1918  -  Dal Pubblico
Cara Mosca
Scusami se ti rubo un piccolo spazio, ma ho bisogno di farli una domanda: mi sapresti tu dire perché le pubbliche
chiaviche emanano appestanti miasmi non certo salubri e non affatto graditi alle nari del genere umano?
La causa di ciò non è da me il ricercarla .
Esiste a Fermo un Ufficio d'igiene? oppure un continuo raffreddore grava sul naso di chi potrebbe e dovrebbe
provvedere con ogni sollecitudine ?  Saluti e abbracci tua ZANZARA.

7 Aprile 1918  -  Sempre a proposito della pubblica igiene.
Carissima Mosca.
Mi sapresti tu dire perché a Fermo viene poco o niente curata la pubblica igiene ?
Ho percorso alcune vie remote ed ho veduto immondizia sparsa a profusione e sentito profumi molto sgradevoli.
Vi sono, specialmente, dei vicoli in cui lo spazzino comunale non ha mai fatto la sua modesta comparsa: e non ha mai sentita
un po' di ripugnanza per la esalazione poco gradita che si espande per l’ aria.
Anche «Zanzara» nello scorso numero ha avuto occasione di occuparsi, nelle tue colonne, della pubblica igiene
e dei miasmi appestanti, non certo salubri che emanano le pubbliche chiaviche.
E allora, perché non si provvede ?  Grazie, cara mosca e saluti.
UN ABBONATO
L’abbonato, veramente, ha ragione. Difatti, abbiamo avuto occasione di constatare anche di persona la poca pulizia
che esiste in alcuni vicoli e contrade di cui parla l'abbonato. Ci sono; per esempio, dei vicoli nei pressi di S.Caterina,
S.Francesco, S.Lucia ove la nettezza urbana poco o niente viene curata.
Speriamo, perciò, che si provvederà a tale inconveniente, tanto più che con l'avanzarsi del caldo è necessario
curare maggiormente la pubblica igiene, onde evitare infezioni e contagi.

14 Aprile 1918  -  Vandalismo o tentato furto ?
La notte sul Giovedì due persone che non possono passeggiare al bel sole splendente (come fanno tanti oziosi che non sentono nemmeno il pudore di iscriversi nel volontariato civile) perché han molto da fare di giorno e son nottambuli per forza, ma preferendo l'aria libera a quella mefitica del tanti Circoli in cui si giuoca a tutto spiano, due persone, dicesi, dopo la mezza notte transitavano per la Strada Nuova.
Videro un sedile rovescialo nel fossetto del secondo tratto; passarono al disopra e trovarono altri quattro nascosti dietro la siepe; verificarono che gli altri erano scossi.
Ragionarono: vandalismo non certo; preparazione di furto; il ferro è così caro !
Corsero nella caserma delle Guardie Municipali, picchiarono ma il solo Sisto V sordamente rimbombò.
Si attaccarono al campanello dei RR Carabinieri ma neanche un piantone rispose allo scampanio.
Proseguirono per la caserma delle Guardie di Città e, sbagliato buco perché non c’è alcun segno esteriore,
destarono e, forse impaurirono una donna cui chiesero umilmente scusa.
Attraverso un bidone di immondizie rovesciate sul portone. Su per una scaletta buia, giunsero ad una porta e tirarono … uno spago.
Dopo poco la porta si aprì!
Ma l’unico Vigile di Fermo era solo purtroppo!
Relazionarono e se ne andarono. Altri nottambuli sopraggiunsero; oggi i sedili sono a posto.
Vandalismo o furto preparato?
Non sappiamo ma è certo che a Fermo – e forse solo qui ma potrebbe darsi in Italia - si dorme della grossa mentre la marea
incalza e gli altri non dormono ed il nemico è sul Piave....
Chi vuol iscriversi volontario civile per una squadra di sorveglianza notturna?
Si rivolga alla « Mosca ».

14 Aprile 1918  -  Caso pietoso
Tale Properzi Gaetano, abitante in contrada Ete, ha avuto la disgrazia di perdere una gamba.
Dovendo acquistare l'arto artificiale alcuni amici ci pregano di far noto che è aperta, presso la privativa di Sali e tabacchi, gestita dal Signor Francesco Bernardini una pubblica sottoscrizione per contribuire all’acquisto dell’arto artificiale per l’infelice giovane.

21 Aprile 1918  -  I morti non si lamentano
Abbiamo assistito parecchie volte al poco edificante spettacolo dell’incassamento dei morti poveri ai quali il Comune somministra gratuitamente la cassa di legno ed abbiamo sempre dovuto deplorare non solo che questa venisse portata all’ultim’ora ma che, spesso e volentieri, fosse di molto più corta e stretta del necessario; per modo che, se faceva per poco, dato che non vi era tempo da perdere perché il cocchiere del carro funebre mormorava, si metteva il cadavere un po’ pigiato; ma se faceva per molto (come è avvenuto pochi giorni sono), bisognava attendere che se ne mandasse a prendere un’altra in … fabbrica.
I cadaveri poi, che vengono trasportati al cimitero all’Ave Maria, a … “vagone completo” e senza la presenza dei parenti o degli amici, vengono talmente pigiati, che vi ha probabilità di rottura di qualche arto.
Se i morti non si lamentano, i … vivi però, dovrebbero provvedere, una buona volta.

18 Agosto 1918  -  Depositi igienici ?
E’ una fatalità! La Mosca trova sempre nelle sue peregrinazioni, da saziare la fame … cronacale, in luoghi che sono
veri depositi di rifiuti domestici e fisiologici, perché? Perché i numerosi ricorsi fatti sino ad oggi
sono stati trascurati e dimenticati dall’Ufficiale Sanitario.
Uno dei depositi più ricchi è quello che sta sotto il vicolo Costantini: lì c’è di tutto e questo tutto, essendo in pendenza, col sopravvenir della pioggia si “sbrodola” (è il termine più adatto) e si sparge per tutte le adiacenze, imbevendo l’aria di pestilenziali esalazioni, con gran piacere delle scarpe e del naso dei passanti. Ma ora che La Mosca stessa chiede un pronto rimedio, anche ora l’ufficiale Sanitario farà orecchie da mercante ?

18 Agosto 1918  -  Rallegramenti
Non manchiamo alla nostra sincerità di cronisti, e per la verità dobbiamo rallegrarci col signor Sindaco, il quale, per la vendita della carne a medio macello, che venne fatta il giorno 14 corr, a mezzo del tagliatore comunale e per conto del Comune stesso dispose un ottimo servizio, facendo anche dispensare i numeri progressivi, per evitare lagnanze fra la popolazione. Quindi è desiderabile che le cose procedano sempre cosi. Molto opportuno sarebbe anche che quando è in vendita la carne a basso macello si affiggesse un avviso per avvertire il pubblico.
Per completare la cronaca aggiungiamo che la carne trovata in grotta la sera del 9 corr., è stata, dall’ Autorità,
regalata ad ospizi cittadini.

22 Settembre 1918  -  Ai dormienti
Una volta tutti gli esercenti avevano l'obbligo tassativo di tenere esposta costantemente al pubblico la tabella dei generi con i relativi prezzi; oggi, le cose sono cambiate, Ognuno fa come meglio crede.
Si potrebbe candidamente sostenere che non sia cosi? Non potrebbero gli agenti sorvegliare e aprire meglio gli occhi? Non sarebbe il caso di fiutare l’odor di formaggio che solo condisce i maccheroni di chi può pagarlo a 15 o 20 franchi il chilo? Non si potrebbero frenare speculazioni vergognose che sono tutte a danno del popolo ?
E che dire poi delle uova che sono salite a 50 centesimi ognuna? Nei grandi centri costano meno.
E delle ortaglie e delle frutta che sono vendute a prezzi favolosi?
Chi ne ha il dovere perché non sancisce mezzi di repressione?...
I decreti luogotenenziali perché si stampano? Le Autorità interessate pensano solo a far discorsi?.
Noi speriamo che si reprima una buona volta per sempre uno stato di cose che fa semplicemente schifo.

22 Settembre 1918  -  Le calzature nazionali
sono attese a Fermo anche dagli operai: ci si riferisce che dopo la vendita agli impiegati, verrà il turno anche per essi.
Dobbiamo darlo per certo?
Naturalmente questa è la più grave questione che agita l’operaio, il quale, per non andare a piede nudo, sarebbe costretto a fare sacrifizi fortissimi per calzarsi ricorrendo a qualche onesto ciabattino che forse, oltre che levargli la pelle, gli assorbirebbe anche il guadagno di un mese intero.
Speriamo, quindi, che venga presto la vendita delle calzature nazionali anche per gli operai, e che sia ben regolata senza favoritismi di sorta. E per oggi facciamo punto.

22 Settembre 1918  -  Il telefono non..... va
è la categorica risposta che ricevete quando avete bisogno di fare una chiamata telefonica: E badate, non è il caso di un giorno lo due, ma purtroppo è un abitudine persistente che grava a tutto discarico dell’abbonato che ha solo il dovere di pagare la sua quota.
Ci si riferisce che coll’ultimo temporale (alla fine di agosto) ben 40 apparecchi sono stati messi a... riposo ; le riparazioni sono venute con ritardo, e ancora non si possono aver libere tutte le reti onde conversare con comodo, senza perdere fiato e pazienza.
C'è, per esempio, la rete di Servigliano che lascia molto a desiderare: il più delle volte impiega meno uno « spedito » a giungere in quel paese che l’espresso trasmesso dalla Centrale.
E la Società, se è lecito, dorme ? Si svegli, allora, una buona volta, e provveda sul serio ad organizzare un servizio in regola. Se manca il personale si richieda e si retribuisca meglio Se le signorine non stanno a posto e leggono romanzi o fanno all'amore, si licenzino; ma si faccia un servizio serio e sollecito, come ha diritto chi paga profumatamente.
Staremo a vedere !

30 Settembre 1918  -  La febbre epidemica e la pubblica igiene
Abbiamo letto il manifesto del Sindaco il quale suggerisce le norme dettate dall'Ufficiale Sanitario per la comparsa in città della febbre epidemica che fortunatamente si manifesta sotto forma benigna; prendendo atto dei consigli non manchiamo di raccomandare alla cittadinanza di tenersi tranquilla e di curare scrupolosamente la nettezza delle abitazioni.
L’Ufficio di Igiene prende tutti i provvedimenti del caso che valgano a limitare la diffusione della malattia. L' Igiene Pubblica a Fermo viene poco o niente curata; lo abbiamo scritto ripetutamente ed oggi, più che mai, lo confermiamo. Basta fare una visitina al Vicolo Lungo; in qualche rione di San Francesco e di Santa Caterina; basta dare uno sguardo al Monterone, dove si accumulano le immondizie pubbliche a pochi passi dal Macello e Pescheria; basta osservare i vicoli ed i viali che portano al Duomo, per convincersi della triste verità! Questi luoghi non hanno mai veduto la comparsa dello spazzino comunale, non hanno mai avuto l’onore della scopa, quale rappresentante della nettezza.

Le fogne emanano miasmi appestanti e, il … profumo non ha la virtù di giungere alle narici di lor signori che salgono sorridenti i gradini del Municipio; i rifiuti d’acqua di baccalà vengono versati nella via con gaudio e beatitudine di chi dovrebbe intervenire; le strade, al passare della scopa alzano un polverume punto igienico; l’acqua, elemento indispensabile per la cura dell’igiene, manca SEMPRE; le frutta, spesso e volentieri, scendono nello stomaco anche se non del tutto mature; i vini, cambiano colore e sapore ogni ora … .
Suggeriscono i sanitari che per guardarsi dalla febbre spagnola «occorre una alimentazione sana e sufficiente» dal momento che la carne non c'è a sufficienza, le uova costano un occhio, il latte sparisce, il formaggio cammina per ignoti lidi, la pasta manca, l’olio non è sufficiente??? E il nutrimento allora, avviene, a base di Polenta, Pancotto e Riso.

E non si provvede !
Queste non sono maldicenze; sono, purtroppo, tristi verità!

Non ci dilunghiamo di più per oggi: diciamo solo che i manifesti di bello stile non hanno la potenza di far nulla; perciò meno chiacchiere e più fatti.
Si curi, anzitutto, là disinfezione di alcuni luoghi aperti, l’innafiamento ed il miglioramento della spazzatura nelle vie, l’affollamento antiprofilattico contro .... l'ufficio di igiene adibito alla vendita del latte ed alla dispensa dei buoni della carne a basso macello,
per la quale si accalcano tutti i parenti dei malati fin dalle prime ore del mattino.
Eppure il manifesto sindacale suggerisce di evitare affollamenti ...   Quanta ironia!

13 Ottobre 1918  -  Carne bovina
Il provvedimento da noi tanto invocato perché la carne bovina venisse somministrata ai cittadini per ordine alfabetico,
è oggi un fatto compiuto.
Fin da ieri sono andate in vigore le tanto attese tessere e ce ne compiaciamo con le autorità.
Altri provvedimenti urgentissimi però si impongono; chi ha in mano le redini del pubblico interesse deve mettere in azione
tutta la propria attività per provvedere a tante lacune,
Per esempio
L’acqua
manca sempre con evidente danno di chi ama curare l’igiene
Il polverume
si alza nelle vie quando vi passa, a ora tarda la scopa dello spazzino comunale.
La questione del latte
è divenuta poi un vero problema. Da ogni parte si deplora la odierna crisi di latte, alimento come tutti sanno,
di primissima necessità o per dir meglio, assolutamente indispensabile.

Oramai abbiamo acquistato una ben triste pratica per poter giudicare da che cosa provengano queste improvvise deficienze di generi alimentari: se il prezzo aumenta, il genere si trova; altrimenti... buona notte... suonatori. E' proprio cosi, ed è semplicemente vergognoso !
Sta bene che i lattivendoli non possono negare il latte senza giustificato motivo ma, i motivi non mancano mai, sebbene senza fondamento.
Il fatto si è che oggi, con la malattia che trionfa c'è scarsità di latte. Le vacche, dunque, hanno scioperato ? Ovvero vi sono simpatie personali ? Oppure il latte viene acquistato a prezzo superiore da quello stabilito ?
Chi deve risolvere questo teorema?
Il giuoco che si sta.... giuocando dai signori lattivendoli, a danno della cittadinanza, è pericoloso !
Fuori il latte, dunque: ce ne sarà per tutti!

13 Ottobre 1918  -  Il servizio sanitario
si sta attivando: verranno due medici per la cura degli ammalati colpiti da febbre influenzale. Vi sono, infatti, intere famiglie che vegetano a letto con febbre piuttosto benigna. I decessi, in confronto dei molti influenzati, sono pochissimi. L'ospedale ci si riferisce non ha letti disponibili per accogliere ammalati; non sarebbe quindi, opportuno impiantare ospedali provvisori in locali ariosi ché restano chiusi dal primo all'ultimo dell’anno, per lo sgombramento, dalle case di più ammalati, onde evitare maggiori contagi? Speriamo che le Autorità si staranno occupando di questo urgentissimo problema.
Sappiamo che l’Ufficiale Sanitario va portando la sua opera nelle contrade maggiormente colpite dal morbo, e ci auguriamo che presto il male sparirà, specialmente se si avrà cura della disinfezione alcuni luoghi aperti e dello svuotamento di tante latrine igieniche che emanano miasmi appestanti assieme alle pubbliche fogne.

8 Dicembre 1918  -  Orologi e cassette postali
Cara Mosca
Che ci fosse qualche degna persona cui dispiacesse la vittoria delle nostre armi io non l’ho mai dubitato; ma che poi tra queste si sia risolutamente messo l’orologio della Torretta, io non l’avrei mai creduto. Dal 4 dello scorso mese egli s’è chiuso in un dignitoso riserbo e non accenna a cambiare questa sua politica ostruzionista.
La cassetta postale sua vicina inoltre non fa che presentare al misero impostante il suo sportello inferiore
vergognosamente spalancato.
Non c’è nessuno che riduca al dovere l'uno e l'altra?
Uno del Rione.

1 Febbraio 1920

Lamenti del pubblico
Ci dicono che nella Regia Scuola Tecnica si vieti troppo spesso agli alunni di soddisfare ai loro bisogni.... fisiologici,
tanto che pochi giorni fa una bambina se la fece sotto !
Ci sembra che questo abuso di autorità dei docenti non vada bene.

Altre lagnanze ci giungono sul trascurato riscaldamento della Scuola stessa.

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