Eventi Fermani
Pagine   1   |   2   |   3   |   4   |   5   |   6

fermoimmagine

EVENTI FERMANI
Seri, ironici, tragici, comici.

"I bei tempi non ci sono mai stati"
(Il mio nome è Nessuno)
Notizie e storie, costume e colore. Sguardi su di una società a cavallo tra due secoli.
ATTRAVERSO IL FONDO RIVISTE DELLA BIBLIOTECA CIVICA "ROMOLO SPEZIOLI" FERMO

Eventi Fermani
Pagine   1   |   2   |   3   |   4   |   5   |   6

La Voce delle Marche   |   Parte 1    |    Parte  2    |    Parte  3
Dal  1892  al  1910


1892

10 Luglio 1892 - Note di Questura

Venerdì 8 nella gran fiera di bestiame e di merci in questa città tutto passò tranquillamente all'infuori dell'arresto di due persone trovate una in possesso di un arma insidiosa, e l’altra di arma proibita. Furono pure eseguite diverse contravvenzioni a venditori ambulanti forestieri perché sprovvisti di licenza.

31 Luglio 1892 - Disgrazia orribile
Giovedì a sera fuori di porta S. Francesco certo Petrini Vincenzo, contadino d'anni 22, che col carro riportava il grano al suo padrone, mentre con la frusta percuoteva fortemente i buoi, che pareva volessero sviare e dirigersi alla vicina fonte, per un colpo fallito perdette l'equilibrio e cadde dalla parte d'avanti.
Accorsa subito gente per aiutarlo, lo si trovò già morto: una ruota del carro era passata sulla testa dell'infelice fracassandogliela orribilmente. Il cadavere fu trasportato al prossimo ospedale.

31 Luglio 1892 - Furto
Martedì 26 nella fiera di bestiami e merci a S. Maria al mare, territorio di questa città, il Sig. Notaio Secondino Prof. Bonfini fu derubato da sconosciuti mariuoli del portafoglio in cui si contenevano L. 600 circa. La polizia indaga.

11 Settembre 1892 - La tombola
Domenica scorsa erano le ore 6,15 di sera ed il popolo assai poco numeroso attendeva l'estrazione della tombola nella piazza Maggiore, dove già cominciava a venir meno la luce; perciò si udivano qua e la fischi sonori, che crebbero al punto da diventare assordanti. Finalmente dopo un quarto d'ora di questa nuova musica del presente vien mostrata, per dar principio all'estrazione, la cassetta delle palle al chiassoso pubblico, che la saluta con un lungo urràh di sibili e di esclamazioni alla turca. Succede quindi una calma, ma molto relativa, e si viene al sorteggio dei numeri, i quali però non sono uditi per lo schiamazzo dei.. dimostranti, ne veduti sul cartellone per la imprevista oscurità; sicché , si scatenarono più furiosamente le diverse lingue, che assordavano l’aere con parole molto turchine.
Pubblicati cosi soli cinque numeri, si dovette sospendere l'estrazione; ma in quella vece cresceva talmente il chiasso del popolo, che l'autorità credette bene di chiamare i carabinieri ed i pochi bersaglieri i quali corsero pronti con la baionetta inastata alla difesa.... delle scale del Municipio. La vista della forza armata aumentò i fischi gli urli e l'audacia dei caporioni, i quali in mancanza d'altro fecero volare pomidoro e patate alla direzione del balcone comunale, inaugurando cosi una nuova gara di tiro a segno. Quest'azione di cavalleria rusticana fu accompagnata con i soliti «abbassa» all'indirizzo della Sotto-Prefettura, del Municipio, della Società S. Gaetano ed anche dei Preti, Sissignore, anche dei Preti! Poteva stare che non ci uscissero questi, quantunque la festa fosse puramente civile?! Eh già, ci scapparono i pomidoro, che si mettono da per tutto, potevano mancare i Preti?!!

In questo tafferuglio ad un capo ameno venne la felice idea di accendere dei fiammiferi a cera ed innalzarli verso il balcone. Fu una scintilla elettrica. Tutti dan mano ai cerini, alle carte, ai giornali e ne fanno tanti falò da formare un’illuminazione assai poetica.
Intanto apparì la luce elettrica, che pure fu accolta da grida indiavolate; e queste crebbero insistenti per impedire che proseguisse l'estrazione. Il Comitato allora sparì per vie laterali, ed in fretta vennero chiuse le porte del Comune, mentre si continuava a schiamazzare. Si ricorse infine al suono della fanfara per distrarre i tumultuanti, ma anche questa ricevette i suoi fischi, accompagnata per la piazza da moccoli accesi e da voci indistinte. Dopo un’ora circa di vero baccano, si ristabilì la calma generale.
Per disposizione del Prefetto di Ascoli giovedì fu proseguita l'estrazione di questa famosa tombola, e per compensare l’ora tarda di domenica fu estratta alle 4 pom.

30 ottobre 1892 - Lagnanze
Un nostro amico a nome di un forestiere ci prega di pubblicare quanto segue; il che noi facciamo, perché parecchie volte abbiamo sentito la stessa storia anche dai nostri concittadini.

« Sono stato in molte città della Romagna, della Toscana e quasi in tutte quelle della Marca, e in nessuna mi son potuto lagnare delle cosi dette guardie daziarie. L'eccezione va fatta per Fermo, dove per quanto gentili e cortesi ho trovato i cittadini, altrettanto sgarbati gl’impiegati al Dazio-Consumo. Questi dopo avermi chiesto del contenuto nei bagagli, dopo assicurati che nulla eravi soggetto al Dazio, dopo avermi fatto aspettare lunghissimo tempo, son venuti a rovistare, le due mie microscopiche valigie, mandando ogni cosa sossopra, Ma allora a che domandare se non si crede a quanto si accusa ? Se non vogliono prestar fede ai viaggiatori sé il loro zelo singolare (perché si vede solo a Fermo) li spinge ad esaminare il più piccolo bagaglio, lo facciano con un po' di urbanità, subito e senza romper le scatole ad alcuno. »

6 Novembre 1892 - Scandalo sacrilego
Domenica sera, 30 u.s., mentre il popolo era piamente raccolto nella Chiesa parrocchiale di Santa Caterina per la consueta funzione del Rosario, poco prima che s’impartisse la benedizione col Venerabile, 4 o 5 giovinastri avvinazzati entrarono in Chiesa con strepito e prolungarono sguaiatamente il canto liturgico del tantum ergo turbando così il quieto esercizio della sacra cerimonia. Non può descriversi l’indignazione del popolo che protestò solennemente contro il sacrilego oltraggio. Il Parroco volse parole di rammarico al popolo commosso invitandolo ad un atto di riparazione col quale, rimessa la calma, si compi la pia funzione.
I cittadini attendono l’intervento della pubblica autorità a norma dell’articolo 140 del Codice penale.


1893

22 gennaio 1893 - Neve e terremoto
Sembrava che la stagione invernale in quest'anno ci avesse voluto trattare meno rigidamente degli anni scorsi, ma in sul più bello delle speranze s'è mutata la scena e ci siamo trovati involti da una copiosa e ripetuta neve, con un freddo cosi vivo e penetrante, da far seriamente riflettere anche ai più bollenti di spirito. E come ciò fosse poco, anche il terremoto nelle sue proprietà dinamiche di sussultorio e ondulatorio è venuto la notte del 18 alle ore 2,57 ant. a farci un terribile monito. Speriamo che dietro queste risolute manifestazioni il candido inverno vorrà raddolcirsi un poco e compensarci con giornate miti e ridenti.

5 Marzo 1893 - Prodezze di eroi
In occasione di un mortorio che si dice civile, ma che noi (avuto riguardo a ciò che fecero coloro i quali vi presero parte) diremo incivile, anzi incivilissimo fu nello scorso martedì profanato il nostro Camposanto. Oltreché, a quanto si dice, fu insultato il Custode del Cimitero per un tratto di educazione che i dimostranti aveano appreso forse nel galateo degli Zulù, i capi del corteo, valenti in anticlericalismo vomitarono nei loro discorsi tutto il fiele che covavano in petto contro la nostra santa religione (che chiamarono la favola del soprannaturale), e tutta la bile che si era loro eccitata dalla splendida dimostrazione mondiale fatta negli scorsi giorni al Capo supremo della Chiesa. Avrebbe dovuto sembrare che fra il morto ed i pellegrini andati a Roma per ossequiare il Sommo Pontefice, non dovesse essere alcuna relazione; ma l’ odio ed il furore satanico dei dimostranti prese pretesto dal morto per insultare anche alla fede de’ pellegrini. La santità del luogo, il rispetto dovuto alle tombe non furono sufficiente ritegno a quei prodi perché non eccedessero in dimostrazioni degne di piazza e di bettola!
Consimili scandali si ripeterono venerdì per un altro mortorio civile.

25 Marzo 1893 - Malfattori in giro
Mercoledì 22 un fatto semitragico contristò la nostra quieta città. Dopo il mezzogiorno nella cosiddetta Strada nuova due Reali Carabinieri incontrarono quattro malfattori, responsabili di furti commessi in Osimo, Recanati ed altri luoghi, e tentarono arrestarli. I malandrini vedendosi superiori di numero esplosero le loro rivoltelle contro i carabinieri, ferendo uno di essi alla gamba e certo Saverio Santarelli, che a caso ivi transitava ; quindi si diedero a precipitosa fuga. Questura e soldati si misero tosto in moto per rintracciare i malviventi : dopo non molto presso Rapagnano ne fu arrestato uno, che venne qui condotto e accompagnato in quartiere fra gli urli ed i fischi della moltitudine che accennava a farne giustizia sommaria. Fino al momento che scriviamo nulla si sa degli altri tre ; ma ci auguriamo che pur essi vengano presto assicurati.
Sono stati sequestrati alcuni oggetti, appartenenti a quei malandrini, fra i quali due grossi e lunghi scalpelli, con cui andavano esercitando la loro comoda e lucrosa professione.

14 maggio 1893 - Propaganda protestantica
Domenica scorsa un emissario della Riforma protestantica andava offrendo in città al tenuissimo prezzo di Cent. 5 un libretto, legato elegantemente, in cui si conteneva la S.Bibbia accomodata al sistema dei protestanti. Noi avvertiamo i cattolici che siffatti libri non si possono né acquistare, né leggere, né ritenere.

15 ottobre 1893 - I Tumulti popolari
contro l'Appaltatore del Dazio Consumo ch'ebbero luogo venerdì 6 corrente si rinnovarono per ben tre sere consecutive. Però, se la dimostrazione della prima sera fu uno scatto, spontaneo della cittadinanza che facea conoscere il suo malcontento per le vessazioni del Dazio, quella degli altri giorni avea ben altri scopi e fra questi principale era la guerra contro il Municipio colla speranza di pescare nei torbido. Ciò si parve ancor più manifesto la sera dello scorso lunedi. Infatti il Consiglio su proposta del Sindaco avea prese riguardo al Dazio le deliberazioni da noi riferite nel resoconto della seduta. Non sappiamo che cosa avesse potuto allora far di più il Municipio per tutelare gl’interessi dei cittadini. Eppure, sciolta l’adunanza, si rinnovarono in piazza i fischi e le voci : abbasso il Sindaco, abbasso la Giunta, abbasso il Consiglio. Non mancò la salsa piccante e il pomidoro di tutte le dimostrazioni, cioè il grido : abbasso i preti.
Ma la questura che già avea capito il giuoco procedette immediatamente agli arresti di quattro più clamorosi individui della plebe, rei forse non d' altro che di essere stati ciechi istrumenti di alcuni scaltri arruffoni i quali, dopo aver soffiato nel fuoco, se ne stavano quella sera dietro le quinte, probabilmente per aver avuto qualche sentore degli intendimenti della questura. Dopo questi arresti la città é ritornata nella calma.

19 Novembre 1893 - Disgrazie
Mercoledì ultimo scorso rovinava nella Scuola Industriale piccola parte della volta di quelle cantine mentre si stava togliendo, troppo sollecitamente e con poca prudenza dell'appaltatore dei lavori, l’armatura in legno che la sorreggeva. Un operaio riportò qualche contusione, ma ricoverato tosto alla infermeria della Scuola si constatò trattarsi di contusioni leggerissime tanto che ora può dirsi ristabilito.
Venerdì poi improvvisamente cadde parte del tetto della casa di questa Congregazione di Carità abitata dal Sig. Enrico Paladini. Fortunatamente non si hanno a lamentare disgrazie di persone. Il Sindaco fu uno dei primi accorsi sul luogo. Le opere atte ad allontanare ogni ulteriore imminente disastro furono prontamente eseguite dall' ufficio tecnico comunale.

1894

7 Gennaio 1894 - Freddo e Neve
La gran neve caduta in questi giorni ha non solo ritardate le comunicazioni postali, ma ancora interrotto il movimento ordinario della città. Tutti stanno rintanati nelle proprie case. Gli unici che attirano l’attenzione sono gli addetti allo sgombero delle nevi, e se il tempo dura come al momento che scriviamo, la loro fatica dovrà continuare ancora. Il freddo è intenso, e il termometro è disceso di varii gradi sotto lo zero. Il 1894 che avea cominciato con una giornata splendida di primavera, in un momento ci ha ricacciato nel più crudo dell'inverno. Auguriamoci presto il bel tempo, quantunque Matthieu de la Drome (per chi ci crede) profetizzi tutt'altro.

4 Febbraio 1894
- Terremoto
La sera del 2 corr. alle ore 20,40 (8,40 pom.) si é avvertita in questa Città una forte scossa di terremoto.

11 Febbraio 1894
- L'Influenza
anche quest'anno ha voluto visitarci, e già si è diffusa largamente in Città. Sebbene i casi siano molti, pure sino ad ora non si hanno a lamentare tristi conseguenze. Auguriamoci di esser presto liberati da questa epidemia.

11 Febbraio 1894
- Dispensa dal digiuno e dal magro
L’ Eminentissimo Sig. Cardinale Arcivescovo in vista dell'indicata malattia, che già si è sparsa in parecchi paesi, ha ottenuto dal S. Padre per l’Archidiocesi la dispensa dal digiuno nella presente quaresima e dai cibi di magro nei giorni vietati. Resta però proibita nel tempo di quaresima la promiscuità della carne e del pesce nel medesimo pasto.

29 Luglio 1894
- Dalla Questura
Alle ore 4 del 22 volgente mese Malaspina Luigi di anni 60, colono dei fratelli Zampatori, di Fermo, dimorante a Torre di Palme contrada Montoni, mentre era nella cantina sottostante al magazzino ove era posto il grano raccolto, i travi della volta si sono troncati e il pavimento e il grano sono caduti sopra la persona del Malaspina, il quale spirava sotto le macerie.

19 Agosto 1894
-La Tombola
di mercoledì scorso fu vinta dal nostro strillone che qui in città va celebre col nome di Momino. Quando si vide la sua, piuttosto curiosa figura discendere dalle scale del Municipio colla vittoria in pugno, invece di fischi si ebbe prolungati e vivissimi applausi, Si abbia congratulazioni ancora da noi ed augurii per altre vincite.

2 Settembre 1894
- Per la festa di San Savino
Domani si celebrerà la festa di San Savino Vescovo e Martire, Comprotettore della nostra Città. Per una tale divota ricorrenza avranno luogo le seguenti dimostrazioni festive:
Questa sera alle ore 5 nella Chiesa Metropolitana, vagamente illuminata, Vesperi solenni con iscelta musica vocale, pontificati dall'Ill.mo e R.mo Mons. Mariano Gavasci Vescovo di Norcia.
Domani alle ore 10 e 1\2 Messa solenne pontificata dal sullodato Vescovo. — Circa l'ave Maria nella piazza maggiore innalzamento di un elegantissimo globo areostatico — Ad un'ora di notte brillante fuoco d' artificio, opera del valente pirotecnico fermano Domenico Cochetti.
Abbiamo ammirata la bella statua di S. Savino che prospetta lo stradone del Duomo assai bene restaurata, col permesso del Municipio, a spese dell' Opera che promuove la festa del Santo. Di ciò va data lode al solerte Deputato, D. Luigi Can. Decano Minucci, il quale ha compiuto ciò che da tanto tempo era desiderio della cittadinanza. E qui facciamo voti che l’opera sia perfetta col restauro della prospettiva nella quale campeggia la statua del Santo.

7 Ottobre 1894
- Funere laico e profanazione
La salma del prof. Natale fu condotta al cimitero, nella scorsa Domenica, senza alcun segno di religione. E nondimeno coloro che e presero parte all'accompagno non furono pochi, essendosi dal Municipio esteso l’invito, secondo il solito a tutti quelli che aveano una qualche dipendenza dal Comune e dal Liceo. Ma la mancanza della croce in quel funere non sarebbe stata ragione sufficiente per decampare da ciò che è solito praticarsi in altri funerali religiosi ? Quanto è disdicevole ad un cattolico accomunarsi con società che portano bandiere anticlericali!!! Diciamo bandiere in plurale, perché vi erano due bandiere di questo genere, senza parlare di una terza che non fu spiegata, anzi neppure estratta dal suo fodero verde. Che fosse la bandiera di Satana ? I concerti musicali suonavano l'inno di Garibaldi, di Mameli e la Marsigliese! Quei cattolici e clericali che vi presero parte si saranno trovati davvero a disagio colle loro convinzioni !
Al Camposanto si recitarono molti discorsi ; ci dicono che anche una donna volle fare la sua concione ! Qualcuno di que’ discorsi fu contro la religione e contro i preti ; questi non possono mai mancare nei sermoncini degli anticlericali. Ed anche qui cattolici e clericali che presero parte al funere si saranno trovati molto, ma molto più a disagio colle loro convinzioni!
A noi piacciono gli uomini di carattere che non iscendono mai a transazioni. Il cattolico pensi ed operi da cattolico! il liberale da liberale. Il sistema dei mezzi termini il metodo di accendere due candele una a S. Antonio un’altra al diavolo non é degno di un uomo che si rispetti e molto meno di un vero cattolico. Cosi ci ha fatto meraviglia vedere qualcuno che pure appartiene alla Società cattolica di San Gaetano prender parte al corteo o brigarsi per un funere, che era prettamente laico. Siamo persuasi che non intendeva cooperare come che sia ad una dimostrazione contro la religione. Ma avrebbe fatto molto bene se avesse rifiutato qualsiasi invito, memore delle parole di Nostro Signore nel Vangelo : Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti.
Quello poi che grandemente deploriamo è il vedere così spesso profanato il luogo sacro con discorsi irreligiosi. Se quei messeri che vivono di astio e di odio contro fa nostra santa religione, sentono di tanto in tanto il bisogno di eruttare il loro veleno, perché non scelgono a questo scopo un altro luogo che sia affatto profano ? Come è possibile tollerare che quella terra benedetta, ove riposano nella pace del giusto le spoglie dei nostri congiunti, amici e fratelli in Gesù Cristo, sia fatta teatro di profanazioni ? che all’ombra del segno santissimo di nostra redenzione in mezzo a due sacri templi si bestemmi, si schernisca, si vituperi il santo nome di Dio, la sua divina religione, i suoi ministri? Sarebbe ora che questo scandalo e questa profanazione cessasse una buona volta.
Ricordiamo che noi altra volta caldeggiammo il progetto di presentare al Comune una domanda di far separare nel Cimitero una parte per coloro che non vogliono morire da cristiani. Ci si disse che quella proposta incontrò il plauso della grandissima maggioranza dei cittadini e che moltissimi firmarono quella petizione che fu poi presenta al Sig. Sindaco. Ma quale n' è stato 1'esito ? perché non è stata mai portata, come di dovere, in Consiglio ? di chi n’è la colpa ? Saremmo grati a chi ci desse qualche informazione in proposito.

28 Ottobre 1894
- Acquedotto
I lavori della condottura sono al Girfalco e già i tubi sarebbero al loro posto se molti di essi non avessero ceduto alla prova della resistenza. Però immediatamente si è provvisto alla mancanza con un’ordinazione che si è fatta alla fonderia Terni, e infatti i nuovi tubi venerdì sera sul tardi giungevano in città. E desiderio comune che la condottura si porti a tal punto da poter usufruire subito dell’acqua, poiché con questa ostinata siccità le cisterne sono quasi tutte vuote.

11 Novembre 1894
- Fortificazioni al fosso delle Moglie
Ieri dinanzi al Sindaco ha avuto luogo l’asta dei lavori di fortificazione sul fosso delle Moglie, divisi in due lotti. Vi presero parte numerosi costruttori e viva fu la gara. Risultato avuto: gli appalti rimasero al Capomastro Fattenotte col ribasso di circa il 20% sui prezzi di perizia.

23 Dicembre 1894
- Banca Fermana
Il Procuratore Generale di Ancona ha richiesto che la causa della fallita Banca Fermana sia trattata altrove per motivo di sicurezza pubblica (!). In conformità di tale dimanda la causa è stata rinviata al Tribunale di Macerata! Dicesi che il dibattimento avrà luogo entro il prossimo gennaio.

23 Dicembre 1894
- Terremoto
Nella notte tra il 18 e 19 corr, alle ore 12 e 3/4 è stata avvertita in Città una considerevole scossa di terremoto.

1895


6 Gennaio 1895 
L'Anno nuovo 

dopo averci regalato nel primo giorno un cielo splendidissimo direi quasi di primavera, ci ha portato subito appresso una buona quantità di neve la quale, se ci arrecherà un po' di noia e fastidio per il freddo intenso, sarà però utilissima alle nostre campagne. Notiamo quest'anno un' indolenza nello spazzare le vie della città: vogliamo sperare che quanto prima provvederà il Municipio.

 

2 Febbraio 1895  -  Fontana ornamentale in Piazza V.E.

Il Presidente mostra agli adunati il bellissimo disegno della fontana, che dovrà costruirsi nella piazza maggiore eseguito gratuitamente dal Sig. Comm. Conte Giuseppe Sacconi, e riferisce che l’esecuzione importa una spesa di L. 12.000.
Il Consiglio approva, e delibera si invii un telegramma di ringraziamento all'illustre artista. Indi, per la rinuncia emessa dal Conte Francesco Brancadoro, si procede alla elezione di un membro della Commissione direttiva della Scuola industriale. Risulta eletto il Sig. Armando Fiorani.  La seduta è tolta alle ore. 22.

 

2 Febbraio 1895  -  Il nuovo medico 

L'eccellentissimo Dottor Fabio Rivalla Medico egual primario di Città, ieri assumeva l’esercizio della condotta, fissando l’alloggio in casa del Sig. Pietro Grifoni, Largo Montebello, n. 34 — Lo precede la fama di abilissimo Sanitario e probo cittadino. — Gli diamo il benvenuto.

2 Febbraio 1895  -  Attenti alle carte false 

Sappiamo che trovansi in giro sconosciuti che vanno spendendo Biglietti della Banca Nazionale da L. 50 perfettamente imitati riconoscibili soltanto per i fregi blou alquanto grossolani e portanti la Serie 078 N. 1590. 
 

10 Febbraio 1895  -  Avvallamento 

Domenica 3 corr. verso le ore 6 di sera un tratto della Piazza V. E. per una superficie di circa mq 30 sono sprofondati improvvisamente. Nessuna disgrazia.
Accorsi prontamente sul luogo gl’impiegati dell'Ufficio tecnico municipale, questi facevano costruire in giro al buco formatosi una stecconata a riparo dei passanti.
Venne subito constatato trattarsi di rovina della volta della grotta comunale, che nella caduta aveva naturalmente trascinato seco il terreno sovrastante. La grotta non sarà riattivata.


10 Febbraio 1895
  -  L'Inclemenza della stagione i e poveri 

Nelle due scorse settimane abbiamo avuto anche qui grandissima quantità di neve La carità cittadina si è addimostrata pur in questa circostanza generosa inverso dei poveri. Il numero delle minestre distribuite nelle cucine popolari è stato in qualche giorno superiore al 700. Le Dame di Carità hanno fatto del loro meglio sia nel distribuire agli infermi poveri razioni di carne e brodo sia nel consegnare sussidi a domicilio Resta però ancora da provvedere a qualche altra occulta miseria; e noi sappiamo che vi sono due famiglie prive di biancheria segnatamente, da letto. Se qualche anima generosa vorrà concorrere all’uopo potrà consegnare al nostro ufficio ciò che meglio crederà per sovvenire queste famiglie disgraziate. Noi faremo recapitare quanto ci verrà inviato.

14 Aprile 1895  -  Opere di fognatura 

In conformità della deliberazione ultima consiliare è aperto l'appalto per le opere di fognatura; e l'incanto avrà luogo il 27 corr. alle ore 11. Due sono i lotti — Lotto primo — Bacino orientale verso porta S. Caterina, fatta eccezione delle fogne di Via Principe Umberto, Piazza V. E., Via Cialdini e di quella che dalla Barriera Roma va alla casa spettante agli eredi di Maria Ciccola, come alla parte 2a alleg. 3. del progetto, L’incanto sarà aperto in diminuzione della somma di L. 56.433,50 — Deposito l2.000

Lotto secondo — Bacino occidentale verso Porta S. Giuliano, fatta eccezione della fogna che dal Largo Montebello va a Porta S. Giuliano e dell'altra di Via Visconti d’Oleggio, come alla parte 3 alleg. 3 del progetto suddetto. L’incanto sarà aperto in diminuzione della somma di L. 42.357,48

Le offerte in diminuzione dalle somme suddette non potranno essere minori di Lire 20, mentre la prima non potrà eccedere L.50 

 

21 Aprile 1895  -  Terremoto 

Anche in questa città molto sensibile e prolungata fu la scossa del terremoto il giorno 14 poco prima della mezzanotte. 

 

23 Giugno 1895  -  Comunicato della R. Sottoprefettura 

Ci viene riferita che continua ancora l’affluenza di operai nei cantieri di lavori ferroviari a Potenza, e che riesce dannosa all’erario e pericolosa all’ordine pubblico.
Se ne rendono edotti coloro che intendessero recarsi in dette località, affinché ciò sia possibilmente evitato. 

 

23 Giugno 1895  -  Comunicato 

Pre.mo Sig Direttore del Giornale LA VOCE DELLE MARCHE
Fermo 

Il sottoscritto prega la S. V. perché si compiaccia inserire gratuitamente la nota degli oggetti qui appresso descritti trovati e depositati; in quest’Ufficio di   Polizia Urbana, da potersi ricuperale da chi proverà di esserne proprietario.

Descrizione degli oggetti

Due braccialetti di metallo, Un anello d’oro, Una sciarpetta bianca, due piccole chiavi, Un ventaglio, Un portafoglio con varie carte, Un portamoneta con due soldi e una crocetta, Un pettine, Un paio di guanti, Una chiave, 19 cariche da Revolver, Un nastro nero, Un orecchino d’oro con pendente di corallo, Un borsino di pelle con 67 centesimi, Un paio scarpe da bambino, Una cinta di cuoio rossiccia, Un fazzoletto, Un piccolo portafoglio con L.5, Un portafoglio con varie carte è L. 2, ed Un sacco contenente circa 22 Chilogramnii di fava.
Con Osservanza

 

7 Luglio 1895  -  Orribile temporale 

si è qui scatenato ieri mattina (6 corr.) alle ore 12 1/2. Già sin dalla mezzanotte ieri s' incominciava a sentire spesso spesso rumoreggiare il tuono, indizio di prossimo uragano. E infatti verso l’ora suindicata si sentì uno scroscio di acqua mista a grandine che pareva il finimondo. Il temporale nella, sua massima violenza durò per circa mezzora. Sembrava che le case fossero li li per crollare. La grandine caduta in gran copia si vedeva ammonticchiata per le vie della città sino al mezzogiorno di ieri. Sappiamo che ha prodotto dei danni rilevantissimi nel territorio di Fermo, Santelpidio e in quel di Monterubbiano. — Il tempo minaccioso ha durato in tutta la giornata lasciando nella trepidazione i proprietari di fondi rustici. — Verso le 5 1/2 pom. si è avuto un altro forte scroscio di pioggia fortunatamente senza concorrenza di grandine.

 

21 Luglio 1895  -  Piazza Maggiore 

Si sta ricostruendo il selciato in quel tratto della nostra piazza Maggiore, che, tempo indietro affondò per la caduta della volta della grotta comunale

Sui primi della passata settimana si manifestò ancora in quel punto un abbassamento del terreno, dovuto allo assestamento delle terre in una nicchia della grotta franata, dove non si potè mai penetrare. Prima dunque di dar mano alla riselciatura si volle attendere questo abbassamento che si reputava sarebbe probabilmente avvenuto.

Fra due o tre giorni, tutto sarà ritornato al primiero stato. 

 

11 Agosto 1895  -  Inaugurazione di fontanine 

Ieri alle ore 10, 30 ant. Incominciarono a funzionare le fontanine di Via dell' Università, Via Principe di Carignano, Via Larga e Porta S. Giuliano tutte dimananti dal serbatoglio del Duomo. La fontanina provvisoria di Piazza Fogliani viene conservata.

 

11 Agosto 1895  -  Terremoto 

Venerdì scorso alle ore 6,40 pom. con un intervallò di pochi secondi furono avvertite due fortissime scosse di terremoto. Tutta la città n'è rimasta gravemente impressionata, però non si è dovuto lamentare alcun danno.

 

18 Agosto 1895  -  Per l'igiene 

Abbiamo veduto che agli eleganti fontanini che sono stati in questi giorni piazzati nei diversi punti della città, molte persone vanno prendendo la brutta abitudine di andare a dissetarsi bevendo addirittura al cannello dello spillo.

Oltre che non è certo il più gradito ed attraente degli spettacoli, questo è un gravissimo inconveniente che può molto davvicino interessare anche la nettezza e l’igiene, e che ci facciamo perciò solleciti di segnalare a chi di ragione.

Forse una conca metallica applicata sui fulcro attuale destinato a reggere i recipienti o anche il più esplicito provvedimento della ciotola di ferro incatenata alla parete della fonte, potrebbero benissimo valere senzaltro a togliere questo mal vezzo che è, lo ripetiamo, indegno di una città civile. Ad ogni modo non dubitiamo di veder provveduto colla sollecitudine che l’indole speciale del fatto richiede, e che la solerzia dei preposti alla pubblica cosa garantiscono.

1896


12 Gennaio 1896
  -  Neve e beneficenza
Dopo un vento impetuoso di due giorni abbiamo avuto anche noi una considerevole nevicata. E al momento in cui scriviamo, la neve cade ancora a larghe falde e minaccia di continuare chi sa per quanto tempo. Siam certi che la carità cittadina vorrà mostrarsi, come sempre, generosa verso i poverelli in queste circostanze in cui la miseria si rende più penosa.
Anche le cucine popolari, che dal 2 corr. funzionano, recheranno grandi vantaggi alla povera gente. E poiché siamo in questo argomento, ci piace di segnalare che la Congregazione delle Dame della Carità da qualche tempo fa distribuire gratuitamente 60 minestre al giorno, oltre la somministrazione gratuita di carne e brodo agli infermi poveri.
A questo e ad altri atti di carità le Dame provvedono colle proprie contribuzioni e coll’utile che si ricava dal Giardino d’infanzia.


23 Febbraio 1896  -  Per l’acquedotto
Ci si afferma che la superiore autorità , abbia da tempo approvato il progetto di risanamento dei serbatoi di S. Domenico, conosciuti sotto il nome di Piscine. Non sappiamo pertanto spiegarci la ragione del ritardo frapposto all'inizio dei lavori relativi.
Questi non richiederanno breve tempo per la loro esecuzione, per cui, ove non si tronchi l'indugio anche per la prossima stagione estiva metà della nostra città dovrà rimanere senz'acqua potabile.
Confidiamo che si saprà dal nostro Municipio ovviare in tempo a tale grave inconveniente.

29 Marzo 1896  -  Fognatura
Ci si assicura che il giorno 8 Aprile p.v. saranno ripresi i lavori di fognatura della Città, sospesi durante la stagione invernale, Si nutre fondata speranza che saranno condotti a termine nell’anno in corso. Non conosciamo l’ordine con cui essi verranno eseguiti, ma, se esatte sono le nostre informazioni prima verrà ultimata la rete della parte orientale della Città, come quella che più ne abbisogna; poi sarà provveduto alla fognatura del Corso e Quartiere Campoleggìo.
A questo proposito ci piace notare che fogne già eseguite hanno dato ottimi risultati.

17 Maggio1896  -  Illuminazione!
Splendidissima é riuscita la illuminazione a gas acetilene della nostra piazza principale, tanto che ci auguriamo venga estesa alle principali vie della Città. Non v'ha dubbio che il carburo di calcio dovrà, fra breve tempo, diminuire di prezzo per cui se oggi la spesa per la illuminazione a gas acetilene é di poco superiore a quella pel petrolio, la innovazione desiderata oltre che apportare decoro ed utile alla Città, sarà causa di risparmio di denaro.

17 Maggio1896  -  Via Roma
Nella via Roma, presso la barriera S.Francesco, sono state in parte demolite alcune casipule , e le macerie.
ingombrano la via suddetta.
Trattandosi dell’ingresso principale della Città nutriamo viva speranza che quanto prima vengano eseguiti gli opportuni lavori.

24 Maggio 1896  -  Vile attentato
Giovedì scorsa circa le ore 21 mentre il Sig. Conte Luigi Morrone Mozzi passeggiava tranquillamente nella Via Abramo Lincoln
fu proditoriamente assalito e gli fu esploso nel volto un colpo di rivoltella.
Fortunatamente la ferita non presenta gravità — il reo già trovasi nelle mani della giustizia.
Noi stigmatizziamo vivamente cosi vile allentato, porgiamo sincere condoglianze all'lll.mo sig Conte e gli auguriamo
ben di cuore pronta e perfetta guarigione.


  31 Maggio 1896  -  Gas acetilene
Il giorno 26 verso le 10 un operaio voleva dissaldare un tubo di piombo ed avvicinò imprudentemente una lampada a spirito accesa ad un gazometro vuotato da vari giorni nel quale però era rimasto un po' di gaz che si era mescolato all’aria. In presenza della fiamma il miscuglio esplose squarciando il gazometro con forte detonazione.
Le persone vicine al recipiente rimasero illese. L’ingegnere che dirigge l'impianto non si trovava presente allo scoppio perché chiamato a prestar servizio come giurato.
L'inconveniente va attribuito ad imprudenza e non è a temersi nei gazometri dove si trova normalmente acetilene solo, cioè non mescolato ad aria. In queste condizioni il gaz non può accendersi e tanto meno esplodere avvicinato ad una fiamma.


21 Giugno 1896  -  Acquedotto
Molti si chieggono quando si avrà l’acqua nei quartieri S. Francesco e S. Caterina. A noi viene assicurato che i lavori alle Piscine procedono molto spediti, che in conseguenza entro il prossimo luglio tutte le fontanine, ancora all’asciutto, avranno acqua.
A tale proposito ci piace riferire che il Comitato delle feste per la inaugurazione dell'Acquedotto ha stabilito che queste abbiano luogo assolutamente entro il prossimo mese di Agosto. Sappiamo che è stato domandato il concorso del Municipio e noi confidiamo che tale domanda sarà molto bene accolta. Non sarebbe infatti possibile che egli si tenesse estraneo, quando ogni ordine di cittadini ha dato spontaneamente il suo obolo perché le feste riescano degne dell’ opera grandiosa, sospiro di quasi un secolo.


5 Luglio 1896  -  Allarme
Nei decorsi giorni si manifestò nei pozzi di alcune case del quartiere S. Francesco una eccezionale quantità di acque che vi affluiva incessantemente. La cosa impressionò alquanto, ma ben tosto si riconobbe che la causa doveva essere la rottura di un tubo della conduttura. Infatti, dopo poche ricerche il tubo rotto venne rinvenuto e riparato, e la tranquillità tornò nei propietarii ed abitanti delle case inondate.


26 Luglio 1896  -  Ci si riferisce
come un tale ne' pressi del Rione S. Catterina, che pure dà tutti i contrassegni di una demenza giunta ormai ad uno stadio di serie apprensioni, sia lasciato in balìa del suo travolto cervello senza che si abbia un riguardo ai fastidi incessanti che il pubblico ne riceve specie nelle ore di notte e senza prevenire qualche brutta conseguenza facile ad accadere avendo l’infelice maniaca tendenza al suicidio. Egli non ha parenti, é sprovvisto di tetto e di cibo e altrui privata carità che gli avea dato ricetto non è valsa a vincere l’impeto del male.
Se è vero ciò che ci viene riferito, giriamo il lamento a chi di ragione osservando che mal si rimpiangono disgrazie facili
a prevedersi e con rimedi preventivi e come sia mal sistema provvedere dopo una triste esperienza!


2 Agosto 1896  -  Temporale
Nella notte scorsa fra l’ultimo Luglio e il primo Agosto un furioso temporale si è scaricato sopra la nostra citta e varie scariche elettriche, fortunatamente innocue, si sono succedute violenti e paurose. Né il cielo sembra sazio! Temporali si succedono a temporali ed ormai siamo avvezzi di sperimentare ogni giorno emozioni non molto grate. Nel momento di porre in macchina la città è fatta bersaglio di un contrasto impetuoso di venti, di pioggia incessante, di lampi e tuoni che non accennano punto a lasciarci tranquilli.


8 Novembre 1896  -  Comunicato dell'Ufficio Postale
Pregasi codesta Spettabile Direzione a voler inserire nel suo accreditato giornale che nei locali adibiti a questo Uffizio di posta e telegrafo fu trovato un cartoccio contenente alcuni oggetti antichi.
I medesimi saranno restituiti a colui il quale dimostrerà che gli appartengano.
      II titolare Cavallotti

1897


30 Maggio 1897
  -  Incendio
Circa le ore 23, del 24 volgente, manifestavasi un forte incendio fuori porta S. Lucia, nella casa dei carrari Pagnanelli,
dove hanno il loro laboratorio.
Avvertite le Guardie Municipali, queste col personale addetto e col loro Ispettore accorsero subito con la pompa da incendio.
Al loro giungere il fuoco avea preso proporzioni spaventevoli, quanto più che la casa era piena di legnami.
Messa in azione la pompa, in men di un'ora fu l'incendio domato. Meritano encomio i tanti
cittadini accorsi di tutte le classi, i quali fecero a gara per sottrarre alle fiamme quella parte di legname che potettero ed elogio speciale è dovuto agli addetti Cardei, Marinucci, nonché al Cav. Fendi che diresse il servizio benissimo evitando che il soffitto ove pure era gran quantità di legna venisse incendiato, e che il fuoco non si comunicasse dalle spalle del caseggiato a due pagliai
poco discosti, una gran catasta di legna grossa ed altra di canne, ed alla vicina casa colonica.
Il legname e la casa é assicurato con la Società “La Reale”


13 Giugno 1897  -  Incendio
Circa le ore 10,30 del giorno 12 volgente mese, manifestavasi un incendio di un camino, al laboratorio Moscoloni Luigi
fuori Porta San Giuliano.
Per opera dei tanti accorsi fu scongiurato ogni disgrazia e l’incendio spento prontamente. Fu, con soddisfazione generale notato, il sollecito arrivo sul sito delle Guardie Municipali ed addetti con la Pompa da incendi, guidati dal solerte Ispettore Cav. Fendi.


8 Agosto 1897  -  Reclami del pubblico
Ci giungono lagnanze che dal Girone, specialmente nelle ore che è più frequentato, dei monelli, si divertano a lanciare sassi nelle vie sottostanti con grave pericolo di chi si incontra a passare. Giriamo il reclamo a chi di ragione per gli opportuni provvedimenti.


26 Settembre 1897  -  Furteide
Da qualche tempo avvengono dei furti; è un genere d’industria ora permesso dal codice furfantesco in pieno vigore. La notte in fatti del 19 al 20 corrente ignoti ladri volevano anche essi far festa e banchettare per cui praticarono un foro sotto un fenestrino, e s’introdussero nel negozio di salsamenteria in Vìa Narsete di proprietà del Sig. Giuseppe Perugini: il bottino fu magro assai, poche lire e nulla più: dicesi però che il tiro voleva farsi al vicino orefice Peroli se non fossero stati disturbati dai passanti.


26 Settembre 1897  -  Terremoto
il 21 corrente alle ore 14 il gentile terremoto — volendo prender parte alla festa che Fermo celebrava per l'anniversario dello “spezzamento delle odiose barriere” come accennava il nostro Sindaco ha fatto sentire l’amabile suo moto
con 2 torti scosse ondulatorie.
Peccato che il terremoto non abbia annunziato prima la sua venuta altrimenti il Sindaco nel suo manifesto
avrebbe pure accennato ad una tale dimostrazione.


24 Ottobre 1897  -  Conseguenze delle grandi pioggie
In questi giorni si sono ripetute pioggie straordinarie nei nostri d'intorni cagionando grandi guasti che aggiunti a quelli delle acque precedenti sono stati un vero flagello per i fabbricati e specie per le campagne dilagate e spazzate in guisa da ripromettere meschina raccolta per l’anno venturo.
Le notti del 21 e 22 sono state a dirittura tempestose; tanto era l'impeto del vento, il fragore dei tuoni e gli sversi di acqua incessanti!.
La linea ferrata che costeggia l’Adriatico non permette il passaggio dei treni perché rotti i ponti nei fiumi Àsola e Musone; l'Omnibus del mattino del 22 che viene da Foggia dovè arrestarsi nei pressi di Torre di Palme perché la via era ingombra di acqua e fango.
Al Porto S. Giorgio il Rio che tramezza il paese, per l’abbondanza delle acque, ha rigurgitato ben tre volte allagando ovunque
e producendo guasti nelle case, fortunatamente senza vittime e tutto ciò avveniva sotto scariche continue di elettricità che aumentarono lo spavento e lo sgomento. Le navi da pesca che erano ancorate alla spiaggia battendo fra loro si fracassavano in gran numero. Il Porto S. Elpidio rimase anch’esso quasi interamente allagato specie nei pressi della Ferrovia a cauta di straripamenti avvenuti nei fossi vicini. Varie case crollarono e molte si ridussero inabitabili e si sarebbero deplorate molto vittime se parecchi cittadini con a capo il Brigadiere di Finanza Poce non avessero prestato l’opera loro coraggiosa per il salvataggio. Ma se la morte non ebbe a contare sue vittime, l'ebbero però la miseria e la fame poiché molte famiglie povere si trovano ridotte sul lastrico.
Sono accorsi il Sottoprefetto Cav. Mazzarolli, il Delegato Capo Angeli, il Sindaco e l’ Ingegnere di S. Elpidio, l' Ingegnere Provinciale ed i RR. Carabinieri e subito hanno provvisto al ricovero di chi era senza tetto facendo anche somministrazioni più urgenti.
Dio non voglia che il cielo tuttora minaccioso si scarichi in nuove pioggie che sarebbero davvero il colmo della rovina per ogni industria e per ogni ceto di cittadini e specie per i poveri che sono i più esposti a sentire l'effetto delle pubbliche calamità.


12 Dicembre 1897  -  Festa di S. Lucia
Secondo il solito la festa di S. Lucia si celebrerà domani nella chiesa parrocchiale dedicata alla Santa, Abbiamo sott’occhio un manifesto da cui rilevasi che in quest'anno ala festa della Chiesa si aggiungeranno straordinarie dimostrazioni all’esterno come banda, fuochi, corsa di velocipedi, vaga illuminazione ecc…

1898


30 Gennaio 1898
  -  Pubblica Sicurezza
Si parla di furti commessi in città da ignoti, e di aggressioni notturne pure da ignoti effettuate.
Speriamo che l’ufficio di P. S. vorrà agire energicamente.


30 Gennaio 1898  -  Reclami del pubblico
Si e spacciata della carne nociva alla salute dei consumatori.
Perché il grave inconveniente non si ripeta, il Municipio provvegga sollecitamente.


30 Gennaio 1898  -  Cassetta postale
Nel palazzo Comunale presso l’Ufficio delle Guardie è stata collocata una cassetta per ricevere le corrispondenze da inoltrarsi col diretto della notte. La cassetta sarà al suo posto dalle 22.00 alle 3.00. Così la impostazione viene protratta di cinque ore.


30 Gennaio 1898  -  Ufficio di Polizia Urbana
Oggetti rinvenuti e depositati in quest' Ufficio a tutto il 28 Gennaio 1898 : Fazzoletto con piccoli oggetti da donna — Braccialetto dorato — Anello d'oro — Portafogli con carte e cambiali — Portamonete con soldi e crocetta — Pettine da donna — Fazzoletto lana e seta — 19 cariche da revolver — Ricavato dalla vendita di 22 Chili Fava — Un paio mezzi guanti seta — Una salvietta di tela — Fazzoletto con sciallotta — Fazzoletto con cifra e bordo ricamato — Piccolo ventaglio — Forbice per unghie, vecchio sistema — Berretto per bambino — Un paio guanti filo — Un paio calzoni per bambino — Un libro da messa — Un fazzoletto di seta —

Oggetti antichi ritrovati nell' Ufficio Postale di Fermo — Chiavetta inglese con anello — Chiave comune — Breloque con ribatto e capelli — Fazzoletto con cifra — Occhiali i#staffe — Fazzoletto colorato — Scarpe per bimbo — Chiave per Cassa forte — Mazzo di 5 chiavi — Fazzoletto con chiave — Breloque d' argento — Ombrellino da sole — Un pezzo di corda — Ombrello da contadino — Orecchino con corallo — Sciallotta nera — Occhiali a staffe con busta — Un pezzo Cotonina — Fazzoletto ricamato con bordo — n.10 colletti per uomo — Un ditale d'argento.

I sotto indicati che depositarono oggetti trovati in quest’Ufficio; sono invitati di venirli a ritirare,
essendone divenuti proprietaria a senso dell’Art 2146 Cod. Civile.
Mezzabotta Domenico — Polloni Giuseppe — Maranesi Cesare — Moretti Francesco — Mezzabotta Antonio
Ciumberlani Achille — Santini Pietro


13 Febbraio 1898  -  Spaccio di carni
Nel penultimo numero di questo nostro periodico richiamammo l’attenzione del Municipio sullo spaccio di carni nocive che si fa purtroppo in barba a tutti i regolamenti d'igiene e di sanità pubblica. Quelle poche parole provocarono una lettera del Veterinario Comunale, pubblicata per le colonne di un altro periodico cittadino, allo scopo di rassicurare i consumatori che carni insalubri non escono dal Mattatoio. La smentita, per quanto indiretta, data alle nostre parole fu . . . . imprudente. Infatti nel mentre la lettera si leggeva dal pubblico, le guardie municipali, con lodevole zelo, correvano per le osterie a sequestrare la carne di un feto trovato nelle viscere di una vacca regolarmente abbattuta nel mattatoio!
Dinanzi a questi fatti inverosimili ma purtuttavia possibili a Fermo, molti si chiedono ed a ragione, che razza di vigilanza si esercita sullo spaccio delle carni ? Noi non sappiamo se il Municipio, fatto avvertito dei lamenti del pubblico, abbia o no adottato provvedimenti; sappiamo però che molto ma molto lascia desiderare la carne che si vende a prezzi certo non miti. Non tocca a noi ricercare a chi ne spetti la responsabilità, ma il Municipio farà opera doverosa occupandosi del grave inconveniente ed emanando severe disposizioni che realmente valgano a tranquillare la cittadinanza.


13 Febbraio 1898  --  Lavori pubblici
Il Municipio ha indetto l’asta per la riselciatura della piazza e per la costruzione della chiavica in Via Monteverde. Si sono iniziati i lavori per fornire di acqua la pescheria e le latrine; questi compiuti si condurrà l’acqua al mattatoio ed all’Istituto. ,


13 Febbraio 1898  -  Luce elettrica
La On. Giunta sabato 5 corrente approvò definitivamente il contratto con l’elettricista Appolloni nei termini proposti dalla Commissione Municipale. Il Sindaco la domenica successiva firmò analogo compromesso. Entro il corrente mese sarà chiamato a decidere sull’importante questione il Consiglio Comunale.


20 Febbraio 1898  -  La grande dimostrazione degli studenti anticlericali
Era circa un' ora e mezzo di notte quando presso la Chiesa di S. Domenico, e precisamente sotto la famosa lapide che pochi noti anticlericali vollero eriggere nel 1889 in onore del sozzo apostata Bruno, si accostò un individuo che gettò per terra una corona di fiori cioè di fronde fresche. Poco dopo venne un facchino munito di scala il quale salito in prossimità della lapide vi appese la sullodata corona in mezzo alla quale era la seguente scritta "17 febbraio 1898 - a Giordano Bruno gli studenti anticlericali".


13 Marzo 1898  -  I danni del vento
Lunedì scorso sin dalle prime ore del mattino un vento insistente, impetuoso e spaventevole imperversò nella nostra città per tutta la giornata. Molti camini furono abbattuti ; le vie si vedevano seminate di tegole, cadute dai tetti e parecchi canali destinati a raccogliere acqua furono schiantati alll’infuriar dei venti.


8 Maggio 1898  -  Le dimostrazioni di ieri
Anche Fermo ha voluto imitare le città consorelle nel far dimostrazioni e nel provocare disordini
per le condizioni critiche dei momento.
Sin da venerdì si sapeva che qualche dimostrazione in breve avrebbe avuto luogo, ma la scintilla è stata la vendita al pubblico mercato di una quantità di granturco guasto a prezzo elevato. E’ bastato questo fatto perché subito in piazza incominciasse il tumulto. E accorso il piccolo presidio qui residente, si sono sentiti gli squilli, ma la dimostrazione che in quell’istante pareva sedata ha continuato per parecchie ore perché i tumultuanti si sono sparsi in diversi punti della città cercando di eludere
la resistenza della forza pubblica.
Essi hanno rotto i cristalli in parecchi palazzi signorili ; sono penetrati in alcuni magazzeni portando via quanto in essi si conteneva, ed in altri posti hanno imposto la vendita dei generi a prezzi minimi. — La città n’è rimasta tristamente impressionata,
e per quasi tutto il giorno molti negozi sono stati chiusi.
Noi ci auguriamo che cessino questi deplorevoli disordini e che la calma torni a regnare negli animi di tutti.
Invitiamo perciò i più influenti cittadini a volersi adoperare per uno scopo nobile e santo e al popolo
facciamo che tali atti in fine tornano sempre a suo danno.


28 Agosto 1898  -  Terremoto
La sera del 25 corr. Circa le ore 18 fu avvertita una scossa di terremoto ondulatorio: per molti passò inosservata:
nessun danno né disgrazia.


2 Ottobre 1898  -  Alla Torre del Duomo
Abbiamo veduto i grandiosi meccanismi in ferro che dovranno formare il castello ove poseranno le campane della Torre del Duomo che tacciono da parecchi anni per la vetustà del vecchio castello di legno. Così dopo i restauri muratori della torre e della facciata, ora si è già posto mano ad un lavoro che era nei voti della cittadinanza. Ciò deve ascriversi a lode speciale del R.mo Capitolo Metropolitano che con non piccolo sacrifizio ha dovuto superare difficoltà ed ostacoli non lievi.


2 Ottobre 1898  -  Invito sacro
Lunedi 3 corr, nella Chiesa di S. Rocco si celebrerà la festa dei SS. Cosimo e Damiano, per cura dei Barbieri,
durante il mattino verranno celebrate un buon numero di messe, alla sera alle ore 18 e 15 si canterà
l'inno dei Ss. ed il Tantum Ergo in musica e si darà la Benedizione col Venerabile.


16 Ottobre 1898  -  Il progetto della luce elettrica a Fermo
Abbiamo potuto esaminare i disegni dell'impianto della luce elettrica che i fratelli Apolloni di Roma andranno fra non molto a stabilire nella nostra città. Per quanto profani a siffatto genere di studii pur tuttavia abbiamo anche noi compreso l'importanza del lavoro fatto e 1' abilità dei sudd. Ingegneri nel ricavare dal nostro Tenna un salto che forse sarebbe parso impossibile a superare i venti metri.      
Presentiamo alcuni dettagli che gentilmente ci sono stati esibiti dagli autori del progetto.
La lunghezza complessiva del canale è di metri cinquemila duecentoventuno.
La pendenza è di settanta centimetri per mille. Il dislivello dalla presa alla restituzione metri 24, 94.
Il salto utilizzabile in officina metri 20.
Colla portata di mille metri al minuto secondo, si svilupperanno 266 cavalli nominali e 212 cavalli effettivi.
La lunghezza della linea elettrica è di 5 chilometri e mezzo. L’officina conterrà quattro turbine di 57 cavalli ciascuna accoppiata con tante dinamo a corrente alternativa trifasica. La corrente sarà generata alla pressione di tre mila volte e così
sarà condotta in città dove sei stazioni di trasformatori abbasseranno il valore della pressione a 130 volte che sarà
la pressione che si riscontrerà nelle lampade.
Per l’illuminazione pubblica e privata di Fermo occorreranno circa 100 cavalli sicchè alla notte rimarranno disponibili più di cento cavalli ed al giorno tutta l’intera energia di 212 cavalli. abbiamo domandato agli ingegneri Apolloni quali siano le loro vedute circa 1’utilizzazione della energia a loro disposizione e, se un certo riserbo non ci proibisse di manifestare le loro idee in proposito, potremmo dire che la nostra città avrà a risentirne un notevole vantaggio.
Da parte nostra siamo stati molto soddisfatti di avere appoggiato calorosamente il suddetto progetto, dove potevamo farlo, e così siamo grati al nostro Municipio d’essersi fatto iniziatore di sì importante ed utile impresa.

1899


8 Gennaio 1899
  -  La Chiesa di san Zenone
Da pochi giorni è stata riaperta al culto la storica Chiesa di san Zenone che fu danneggiata da un fulmine caduto sulla antichissima torre il 18 ottobre del 1895. Di esso tempio si conservano preziose memorie in tre iscrizioni che possono leggersi ancora nell’interno dell’atrio della medesima, e nell’architrave della porta principale. La più antica memoria rimonta al 1171 e forse alla edificazione perché nel 1183 fu consacrata In Onorem Dei et Sancti Zenonis dal Vescovo fermano Pietro, terzo di questo nome.
La sua torre, terminata a cartoccio nel 1422 e rovinata dal fulmine più sopra ricordato, venne restaurata con premuroso e coscienzioso lavoro da Luigi Fattenotte. Bravo imprenditore di opere murarie che non risparmiò zelo e fatica perché con intelligentissima direzione il lavoro riuscisse solido e riportasse la torre alla forma che dovette avere nei secoli anteriori al XV. Il Fatttenotte è giovane ancora quantunque assai provetto nelle imprese dell’arte sua. A lui si deve se Extra Moenia esistono nuove abitazioni, le quali con facile e mite spesa edificate, tanto bene rispondono alle esigenze dei proprietari.
Amico vero degli operai, è per lui ch’essi non mancano di lavoro in ogni stagione dell’anno e giustamente viene da essi stimato,
amato e venerato qual padre.
Il Parroco coadiutore , D Paolo Minnucci non avrebbe meglio potuto affidare l’ardua impresa della restaurazione della torre e della chiesa che al Fattenotte; perrocchè questi tanto colla energia e colla solerzia che gli formano vero ornamento, in brevissimo tempo e quasi per incanto ripristinò lo storico tempio ove può ammirarsi dagli amatori di archeologia un magnifico capitello marmoreo dell’undecimo secolo, scolpito a figure dello stesso stile di quelli che si ammirano tuttora nella Cattedrale Modenese.
Tale capitello appartenente all’ultima colonna dell’antichissima chiesa fu discoperto dal Fattenotte e si volle conservato dal Parroco Minnucci a pubblica veduta, essendo all’interno del Tempio, colle due iscrizioni nell’atrio, l’unica opera d’arte
che di quell’epoca ancora si conservi.

29 Gennaio 1899  -  Terremoto
Ieri alle ore 6,12 fu avvertita una sensibile scossa sussultoria di terremoto.

19 Febbraio 1899  -  Ladroneggio
La notte fra il 15 ed il 16 corr. ignoti ladri penetrarono nel negozio di Sante Tomassini in Campoleggio esportandone L.1500 circa. Facciamo voti che la pubblica sicurezza sorvegli con maggior sollecitudine nella notte le vie della città.

13 Agosto 1899  -  Feste Religiose e Popolari
in onore di MARIA ASSUNTA IN CIELO nei giorni 14 e 15 Agosto 1899.

Lunedì 14
Ore 12 - Suono di tutte le campane, sparo di bombe, giro della Banda cittadina per le vie della Città.
Ore 17, 30 - Vespri solenni nella Metropolitana pontificati da S. E. R. Mons. Roberto Papiri Arcivescovo
e Principe di Fermo con musica del Maestro Sig. Luigi Montanari.
Ore 19.39 - Nella Piazza V. E. II concerto della Banda cittadina diretta dall’esimio Maestro Sig. Cesare Cav. Carini,
innalzamento di globo areostatico vagamente illuminato.
Ore 20,30 - Copioso fuoco d'artificio del premiato Pirotecnico fermano Domenico Cochetti.;
Martedì 15
Ore 8.00 - Sparo di bombe, suono di campane, ed armonie della Banda di Monterubbiano diretta
dall' esimio Maestro sig. Alberto Fogliardi.
Ore 10 – Messa solenne pontificale delle prelodata S. E. Rma Mons. Arcivescovo con musica del Maestro Sig.Luigi Montanari.
Ore 18,30 - Nella Piazza Vittorio E II estrazione di una Tombola di L.1000, quindi concerto delle due Bande,
Cittadina e di M.Rubbiano, ed innalzamento di globo areostatico.
Ore 20,30 - Grande fuoco d' artificio del sullodato Pirotecnico Cochetti.
Alla musica dei Vespri e della Messa Pontificale prenderà parte il bravo tenore Pericoli cantante
della Cappella di S. Giovanni in Laterano di Roma.
Nella circostanza il Teatro dell'Aquila sarà aperto collo spettacolo dell'opera Lucia di Lammermoor del Maestro Donizzetti.
Fermo, li Luglio 1899.       Il Comitato Permanente

13 Agosto 1899  -  Una disgrazia a Porto s. Giorgio
Il giorno 10, nel pomeriggio, mentre il ragioniere comunale, Giuseppe Ciuccarelli, tornava a Fermo con la sua famiglia il veicolo sul quale egli si trovava, spaventatosi il cavallo, si rovesciò travolgendo i malcapitati viaggiatori. Le lesioni riportate non sono molto gravi; peggiore fu la condizione di una povera vecchia che stava ad attinger acqua presso la fontana della piazza S. Giorgio. La vettura la fece cadere a terra producendole la frattura di due costole. Trovasi all’ospedale per parecchi giorni di cure.    

13 Agosto 1899  -  L’acqua torna indietro
Visto che il cielo è, stato propizio ai campi nei giorni passati, l’acqua del nostro acquedotto ha creduto bene di prender le vacanze.
La povera gente, la quale si era già dimenticata delle antiche sofferenze quando le sorgenti di Capradosso ancora
non fornivano di che dissetarsi alla popolazione fermana, strilla perché non sa adattarsi a questa penuria ingiustificata,
che speriamo del resto non si protragga troppo a lungo.

20 Agosto 1899  -  II temporale
Venerdì, nel pomeriggio, un violento temporale ha flagellato la valle del Tenna. In città vento furioso e pioggia abbondante; timori ingiustificati non mancarono, ma il pericolo era più lontano e lontane si ebbero le disgrazie. Al porto S. Giorgio un fulmine danneggiava il vecchio torrione storico. Ben piu grave sventura colpiva la famiglia Fortuna nella quale una giovanetta di 14 anni veniva uccisa da una scarica elettrica che contemporaneamente offendeva il padre rendendogli inerte il braccio e la gamba sinistra.

17 Dicembre 1899  -  Disgrazia mortale
Ieri, sabato, circa le due pomeridiane, Rodolfo Castori, muratore addetto al servizio d'impianto della luce elettrica nella nostra città, stava attaccando alcuni fili conduttori al muro della casa abitata da Pietro Grilli in Campoleggio. Per eseguire il suo lavoro era salito su di una scala a pioli alta circa 6 metri. Poco dopo passava un legno di messaggeria in partenza dal Rimessone dei Tonici; il veicolo urtò con una ruota la scala dove era salito il Castori, che, non avendo fatto a tempo a scendere per evitare una disgrazia, precipitò con la scala ripiegantesi su di un lato e andò a battere il capo sul selciato, rimanendo quasi all’istante cadavere.
La commozione dei presenti e di tutti quelli che appresero la lugubre notizia diffusasi rapidamente per la città fu immensa, date la giovane età dell'estinto, le sue buone qualità morali che lo aveano fatto amare da tutti e la maniera barbara della morte.
Alcuni pietosi si incaricarono di parteciparne la triste nuova al padre, mentre il cadavere era, in una lettiga, trasportato all'ospedale.
Dolentissimi dell' accaduto, ci associamo anche noi al lutto della città ed esprimiamo le più vive condoglianze
alla famiglia dell' estinto.


1900

14 Gennaio 1900
  -  Notarelle criminali
Il giorno 8, nelle ore pomeridiane, furono arrestati alcuni individui sotto la imputazione di avere tentata la estorsione di L.500 a un signore della città, mediante una lettera minatoria, la cui risposta, accompagnata dal vaglia relativo, servì a scoprire e ad assicurare gli autori del reato, quando si presentarono a ritirarla dall’ufficio postale.
Il potere giudiziario indaga per istabilire esattamente tutte le responsabilità: ed è bene che una buona lezione sia data, non per odio ai disgraziati colpevoli, ma per esempio di tutto il basso tondo della nostra città il quale, tranquillo per la scarsezza della forza pubblica qui da noi comincia a far parlare di sé con una frequenza non molto piacevole.

4 Marzo 1900  -  La Neve
Non molto gradita sorpresa, dopo le primaverili giornate del principio di questa settimana,
è stato il bianco regalo dello scorbutico Marzo.
Sembra una inversione dell'ordine delle stagioni questo freddo intenso cadutoci addosso, proprio quando sembrava
che l'inverno si sarebbe spento placidamente come un vecchio.
Confidiamo che Febo Apollo non voglia essere più tanto scortese con noi e ci ridoni il suo sorriso consolatore fecondo.

25 Marzo 1900  -  Giusti lamenti
Ci è stato riferito che nella fontanella del Largo Matteucci, presso la torre omonima, alcuni venditori di salumi
sono soliti lavare dei baccalà e della così detta trippa, impedendo alle donne e alle altre persone che si recano
ad attingere acqua di adempiere l’obbligo loro.
É uno sconcio che si deve reprimere da chi di dovere perché non conviene che le persone aspettino il comodo
di quelli che abusivamente vanno lì a fare simili lavaggi

1 Aprile 1900  -  Nuovi reclami
Quando la Società Italiana costruisse l’acquedotto, furono stabilite presso le porte principali della città
alcune fontane con le relative vasche.
Tali vasche doveano essere adibite all'abbeveraggio dei cavalli.
Ora alcuni ci domandano come, ad es. si potranno abbeverare i cavalli nella vasca della fontana di S. Lucia dove alcune persone tengono tutto il giorno immerse delle bottiglie sudice le quali rendono torbida l’acqua e ne impediscono l'uso a cui è destinata.
Chi e tenuto a provvedere, provveda, onde a tutti sia egualmente applicata la legge, sapendosi che in molti casi le guardie sogliono elevare contravvenzione a carico di altre persone.

1 Aprile 1900  -  Condanna di mugnai
Venerdì, il nostro Tribunale, in sede penale, escusse le prove a carico di tre mugnai e, li condannava tutti tre alla multa di L. 1050 ciascuno, per avere nel 1899 mescolata della scagliola alle farine che vendevano o macinavano per conto di altri.
Difensori, gli Avvocati Murri, Lauri, Niccolini. Pubblico Ministero Margiotta

22 Aprile 1900  -  Festa a Porto S. Giorgio
Oggi si terrà l'annuale festa di S. Giorgio a Porto S. Giorgio. Interverrà la banda di Falerone.

22 Aprile 1900  -  Cadaveri in mare
Sulla riva adriatica sono comparsi l'altro ieri due cadaveri, uno, di sesso femminile, a Grottamare, un altro,
di sesso maschile, a Porto S. Giorgio.
La procura del Re ha chiesto informazioni a tutte le preture per sapere se si annunzia in nessun luogo la scomparsa di persone.

22 Aprile 1900  -  Arenamento
L'altro ieri, una nave, diretta a Grottammare, carica di zolfo, spinta dai marosi, si è arenata presso Porto S. Giorgio. Il carico, ottocento quintali di zolfo, è andato in parte perduto per l'azione dell'acqua che ha invaso la nave di trasporto.

22 Aprile 1900  -  La Pasqua dei poveri a Fermo
Anche in quest'anno nel giorno di Pasqua a cura dei Signori della Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli; ed a cura dei componenti la Scuola degli Artigianelli è stato distribuito oltre un quintale di pane ed abbondante quantità di agnello alle Famiglie adottate, ed ai 130 alunni. Un plauso ben meritato rivolgiamo ai Signori delle due Pie Istituzioni che animati da caritatevoli sentimenti con ogni abnegazione e sacrificio attendono a sollevare e migliorare le sortì della classe indigente.

20 Maggio 1900  -  Per il Monumento sui Sibillini
Alcuni nostri amici ci vanno insistentemente domandando quale sarà la montagna prescelta per l'erezione del futuro monumento.
Alle cortesi domande non possiamo rispondere in modo diverso da quello che c'indicano le parole della circolare-colletta emanata dal Comitato Interdiocesano nella festa della Purificazione del corrente anno.

« Si erigerà, (così la sudd. circolare) secondo l'ammontare delle offerte, una statua colossale del Redentore in ghisa dorata
a fuoco, o una grande croce di ferro sopra una delle vette più alte, da scegliersi di comune accordo
tra i rappresentanti delle diocesi contribuenti ».

Dietro queste parole ognuno facilmente si persuaderà che mancheremmo ai doveri della più elementare educazione e dei più comuni riguardi se ci facessimo a designare un monte piuttosto che un altro facendo la relativa propaganda.
Conosciamo abbastanza bene i membri della commissione per essere sicuri che le loro decisioni s'ispireranno al maggior bene delle Diocesi e delle popolazioni interessate alla costruzione del monumento.
Del resto prima di parlare della scelta del monte è necessario provvedere sul serio alla raccolta dei fondi che non si presentano di piccola entità. I nostri amici multiplichino gli, sforzi per la raccolta delle offerte e ci inviino le note degli offerenti per essere pubblicate nel nostro Periodico scelto dalla Segreteria della Commmssione per l'erezione del monumento a suo organo ufficiale. Torniamo a ripeterlo è un impegno d'onore che noi del Piceno abbiamo preso in faccia al Romano Pontefice e a tutta l’Italia e sarebbe davvero una vergogna se sulle vette dei dei nostri Sibillini non sorgesse il tanto desiderato monumento.

[La sottoscrizione procedette sino al 24 Marzo 1901; dopodiché non fu più pubblicata alcuna notizia.
La quota raccolta raggiunse Lire 2116,26. ]

17 Giugno 1900  -  La pavimentazione della piazza
Sorgono qua e là dei, gruppi di solide pietre che aspettano pazientemente ai raggi del sole una mano benefica che le disponga là dove son condannate a giacere: se ne vedono di questi gruppi in più punti della piazza. Considerate le pessime condizioni in cui è ridotta la Vitt. Em. II, non si capisce perché si perda tanto tempo prima di cominciare il lavoro.
Come non si capisce, perché da tanto tempo si trascura la ricostruzione del muro franato in via Lincoln
caduto da tre anni e rimasto sempre come lo lasciarono le acque.

17 Giugno 1900  -  Le lampade elettriche
Sulle lampade ad arco della piazza V. Emanuele sono stati applicati dei piatti riflettori che raccolgono la luce disperdentesi prima nel vuoto e accrescono la vivacità di quella che dall'alto piove sulla piazza.

17 Giugno 1900  -  Pel Teatro dell'Aquila
Si dice che nella prossima estate, il nostro Teatro sarà riaperto con la nuova opera del Puccini “la Tosca” trionfalmente
eseguita già nei maggiori teatri d'Italia e in qualcuno dell’estero.

5 Agosto 1900  -  Rissa e ferimenti
Nella scorsa Domenica nell’osteria presso la Porta S.Caterina nacque per futili motivi un diverbio fra due giovani.
Venne estratto un coltello, che ferì, ma non gravemente, l'avversario alla fronte.
Lunedi poi al feritore, che trovavasi in piazza Ostilio Ricci a conversare con amici si appressarono il padre del ferito
ed il fratello maggiore guardia di Finanza, e lo redarguirono. Accortasi la guardia di un coltello, deposto per terra tentò impadronirsene. Ne nacque una colluttazione, nella quale si procurò ferita, giudicata guaribile in 15 giorni.

5 Agosto 1900  -  Disgrazia
Giovedì mentre una Suora di Carità si recata nel villino del Conte Bernetti per assistere i fanciulli poveri, destinati ai bagni marini, si rovesciò la vettura, che la conduceva, e la Suora cadde, riportando la frattura di una gamba, auguriamo pronta guarigione

4 Novembre 1900  -  Morto idrofobo
Giovedì scorso mentre la cittadinanza si riversava al Cimitero, un caso pietoso accadde in vicinanza di esso.
Un giovane contadino di Campofìlone il quale da più di un mese era stato morso da un cane idrofobo, veniva condotto in questo Ospedale, essendosi in lui manifestati alcuni segni dalla terribile malattia, ma nelle vicinanze del camposanto
improvvisamente cessò di vivere.
Il cadavere fu condotto all'ospedale dove venne eseguita l'autopsia,

16 Dicembre 1900  -  Trattenimento a scopo di beneficenza
Domenica 10 corr, in una sala del Palazzo Maggiori si estrarrà una tombola di beneficenza : si fa caldo appello alle persone generose di accorrere in gran numero a questa riunione.

16 Dicembre 1900  -  Canagliume
Ieri mattina alcuni farabutti abusando del favor della notte, hanno preso alcuni indumenti sacri consistenti in manipolo, stola, amitto e pianeta e l’hanno infissi con un coltello presso la statua del Leopardi. Il fatto naturalmente ha destato schifo e nausea nella città e molti vanno riflettendo alle cause che abbiano potuto dar luogo a questo sacrilego oltraggio. All'ultima ora abbiamo saputo che il furto dei suddetti oggetti sacri è stato consumato a Lapedona.

16 Dicembre 1900  -  Cronaca Religiosa
Festa di S. Lucia — Nella Chiesa Parrocchiale di S. Lucia il 13 corr. si compi la festa della S. Martire con concorso straordinario di popolo. Alla sera le vie adiacenti erano illuminate e la banda Cittadina concessa dal Municipio vi suonò scelte armonie.

30 Dicembre 1900  -  Reclami del pubblico
Un assiduo ci scrive lamentandosi che la fontanina sita al Largo Matteucci sia addivenuta addirittura intermittente
e non dia acqua a sufficienza.
Simili reclami ci giungono da altre parti per altre fontanine. Noi li giriamo alle autorità competenti, perché provveggano.

 ...

1901

10 Febbraio 1901  -  Disgrazia mortale

Nel pomeriggio di Giovedì un bambino di sette anni figlio del muratore Carosi, correva sopra il muricciuolo che dalla strada di Porta Romana guarda il monastero di Santa Croce, perduto l'equilibrio, cadeva nel suolo sottostante, riportando lesioni gravi. Grande è stata la costernazione per questo pietoso avvenimento.

24 Febbraio 1901  -  La neve
Martedì si è avuta una nevicata, come da anni non, si ricorda a Fermo. Le strade si resero affatto impraticabili i fili conduttori del telegrafo e della luce elettrica si sono spezzati in vari punti, interrompendo le comunicazioni. Altre nevicate si sono avute ieri e giovedì notte. Notizie di freddo eccezionale e di abbondanti nevicate giungono ancora dalle vicine città. In Ascoli nel pomeriggio di Martedì si ebbe anche una sensibile scossa di terremoto.
Col freddo regna ancora la fame. I lavori sono sospesi e gli operai si trovano a disagio quasi da per tutto.
A proposito del freddo e della fame nella nostra città togliamo da una corrispondenza da Fermo all'ottima “Patria” di Ancona La nevicata della scorsa notte ha avuto ancora per effetto di dimostrare la verità di quanto asseriva in un entrefilet di cronaca cittadina, intitolato: Un confronto. Bastò che la impraticabilità delle vie obbligasse a chiudere anche per un solo giorno due Succursali della Cooperativa Cattolica perché altri negozianti approfittassero tosto della circostanza per rialzare il prezzo del pane e della pasta.

12 Maggio 1901  -  Bricconate anticlericali
Dinanzi alla devota Immagina di Maria SS. fuori Porta S.Giuliano alcuni bravi e coraggiosi giovani hanno avuto in quest'anno il devoto pensiero di celebrare il pio esercizio del mese mariano. Orbene alcune sere or sono uno scapestrato cominciò a disturbare quei devoti con osceni motti e con esecrande bestemmie. Invitato con buone maniere a por fine a tali sconcezze si rifiutò. Irritati pertanto quei bravi giovani reagirono, percuotendo quello scapestrato di santa ragione. Mai lezione fu più meritata di questa.

2 Giugno 1901  -  Caduto nel pozzo
II 28 corr. nelle ore pomeridiane Giuseppe Corsi appena quattrenne figlio di Francesco rivenditore di frutta era sfuggito alla vigilanza dei genitori che premurosamente ne facevano ricerca.
Riuscite inutili tali ricerche da indizi sospettarono fosse caduto disgraziatamente nel pozzo di casa donde realmente ne venne estratto cadavere. Fra il cordoglio della povera famiglia.

28 Luglio 1901  -  Colpito dal fulmine
Venerdì 20 corr. una grave disgrazia è accaduta in questa città.
Nei pressi di Castiglione mentre un giovanotto di circa anni 18 appartenente alla famiglia Marilungo attendeva ai lavori campestri, fu colpito dal fulmine che lo rese all' istante cadavere. La triste notizia ha impressionato quella contrada.

8 Settembre 1901  -  Incendio
Nella notte tra il lunedì e martedì si sviluppò nella casa, Caraffa in Via Garibaldi un incendio il quale poteva prendere spaventevoli proporzioni, perché il fuoco si estendeva senza che alcuno gettasse allarme, trovandosi assente la famiglia che l’abitava. Però fortunatamente sprofondò un pavimento e così le fiamme furono agevolmente sopite dai pompieri, delle guardie municipali e da molti cittadini accorsi, fra i quali notammo il Sindaco avv. Romani e l’assessore avv. Censi.

27 Ottobre 1901  -  Retata di girovaghi
Una banda di ben trentasei girovaghi, che andava infestando le nostre campagne è stata interamente catturata
dai nostri carabinieri, guardie e soldati dei presidio. Grande commozione in città specie nel popolino !

Dicembre 1901  -  Ferimento
La sera del giorno 4, a tarda ora, dopo varie libazioni alla cantina Maggiori, GG, MG e MA soprannominato “Tinto”
si recarono nel caffè del Broglio.
MA chiese un sighero al cameriere che disse di non averne. GG si rivolse allora al padrone del caffè signor Ripaldelli il quale egualmente rispose di non averne. Il cameriere interloquì con parole un po risentite e allora MA gli diede un pugno facendolo cadere. Volendo il Rinaldelli venire in aiuto del cameriere, GG credette bene di trattenerlo a scanso di guai peggiori: ma in quel mentre SN uscito dal locale dei Circolo, equivocando sulle intenzioni del GG lo investi con un matterello che serve alla frantumazione dello zucchero e gli produsse ferite alla faccia giudicate guaribili in dieci giorni.
Questo il fatto come ci è stato raccontato.

15 Dicembre 1901  -  Per la verità
Varie persone presenti alla rissa avvenuta la sera del giorno 4 nei locali del caffè del Broglio, della quale abbiamo parlalo nello scorso numero, ci hanno assicurato che il sig. NS s'immischiò nella rissa unicamente per difesa ed a scanso di guai peggiori. Tanto per la verità e perché non si abbiano a concepire sinistre interpretazioni del fatto.

...

1902

19 Gennaio 1902  -  Riceviamo e pubblichiamo

CAMPOFILONE
Il giorno 6 corr. mentre nella Chiesa Abaziale di S. Bartolomeo si celebrava la funzione della sera, nella Chiesa della Madonna SS. del Carmine veniva sforzata la cassetta delle elemosine e sottratti i pochi soldi che vi si potevano trovare, essendo stata vuotata poco tempo prima.
La sera stessa, verso le ore 8.30, si sparse la voce che i ladri erano nuovamente penetrati nella medesima Chiesa. Fu subito un accorrere di gente ed in vero si trovò che ladri sacrileghi, pur troppo ancora ignoti, tentarono invano di togliere l’inferriata da una fenestra, aprirono un piccolo buco nella porticina della Sacrestia e fatto scorrere il ferro interno penetrarono in Chiesa e rubarono i voti della Madonna consistenti in 11 anelli d'oro, 3 paia di orecchini, una crocetta pure d'oro, una spilla d'argento ecc.
Stante l'ora poco propizia per operazioni birbantesche specialmente in un giorno di festa, i ladri debbono essere stati disturbati da qualche passeggiero, poiché non portarono via anche i cuori d'argento.
Ieri nella Chiesa stessa, gremita di popolo indignato e commosso si celebrò una funzione riparatrice che riuscì benissimo
e fu raccolta un'abbondante elemosina da risarcire in parte il danno sofferto e poter appendere un nuovo voto
sull'altare della nostra cara madre Maria.

2 Febbraio 1902  -  Gli effetti delle intemperie
Le eccezionali intemperie degli scorsi giorni e che, come leggiamo nella “Tribuna”, hanno interrotto le linee telefoniche e telegrafiche fra l’Italia, la Francia e la Germania hanno causato ancora nella nostra città la interruzione della luce elettrica per due sere. Ma il buio non fu che temporaneo, perché con sollecitudine la Società riparò ai guasti delle intemperie.

13 Aprile 1902  -  Museruola ai Cani
A tutela della pubblica sicurezza ed allo scopo di impedire ogni possibile caso di idrofobia è stato pubblicato dall' Ill.mo Signor Sindaco un manifesto, nel quale si prescrive ai detentori di cani nella città e nel territorio di munirli di ben robusta museruola. I cani trovati per via senza la museruola saranno accalappiati e rinchiusi in apposito locale, e trascorsi tre giorni dal sequestro, senza che i proprietari siansi presentati a reclamarli pagando le spese del mantenimento, oltre la penale, saranno uccisi.

13 Aprile 1902  -  Un voto del pubblico
Le guardie di città hanno elevato contravvenzione ad una donna sorpresa a lavar panni nella fontanina posta al Largo Matteucci, e sappiamo che la medesima venne dalla competente autorità condannata ad una multa di L. 2 commutabile in un giorno di detenzione. Lodando lo zelo addimostrato una volta tanto dalle Guardie civiche, le esortiamo a raddoppiare in proposito la vigilanza per impedire quella vera sconcezza, che abbiamo più volte dovuto deplorare. Il nostro tavolo è pieno di reclami, che c'indirizzano specialmente i dimoranti nelle vie più remote contro l'abuso di lavar panni presso le fontanine con pericolo della igiene pubblica. Taluni ci scrivono che nei loro rioni non s' è mai veduta faccia di Guardia. Vogliamo pur credere esagerate siffatte voci, ma certo si è che il bisogno di una maggior vigilanza è universalmente sentito.

20 Aprile 1902  -  Disgrazia
Il 18 corr. Mentre la povera Riccioni Nazarena contadina di anni 64 recavasi a togliere acqua dal pozzo nel cortile del Palazzo Tiscornia scivolò sull’umido pavimento battendo il fianco sul ciglio di un secchio il che le produsse una sincope che, nonostante le cure sollecite del Dottor D’ Allocco la rendeva cadavere dopo pochi minuti.

15 maggio 1902  -  Saggi d’incivilta’
Nelle scorse sere un gruppo di otto o dieci studenti poco dopo l’Avemmaria percorreva la via XX Settembre lanciando insulti ai preti e cantando le più empie ed oscene canzoni; poi si recava fuori Porta San Francesco sotto le finestre dell’educandato delle Benedettine, ripetendo quivi le medesime turpitudini e villanie.
Noi stigmatizziamo altamente siffatte prodezze degne di gente educata presso le tribù selvagge, dove non è conosciuto il rispetto che si deve alle leggi del pudore, non che a quelle della ospitalità, dove l’animo non si apre a quei gentili sentimenti, che pur non dovrebbero essere estranei al cuor di un giovane.
E l’autorità di Pubblica Sicurezza perché non impedisce tali sconcezze? E la locale Autorità Scolastica perché non pensa a dare agli eroi la meritata lezione?

15 maggio 1902  -  La solita piaga
Sotto questo titolo “L’Ordine” di Ancona scrive un articolo, in cui deplorando la recrudescenza di quella piaga sociale
che si chiama accattonaggio osserva, che la nostra città si distingue per il maggior numero di persone che
si dedicano a questa vile industria di campar mendicando la vita.
Purtroppo è vera l’osservazione de “L’Ordine” e noi non muoveremmo lamento se domandassero l’elemosina solo i meritevoli del pubblico compatimento. Ma sventuratamente vi son delle persone, che vanno questuando solo a scopo di lucro, e più volte s’è dato il caso di qualche mendico che è morto lasciando qualche bel gruzzolo di denaro. Queste speculazioni sulla pietà altrui costituiscono una vera piaga sociale degna di essere eliminata e ciò potrà ottenersi se i cittadini si limiteranno a dare l’elemosina
spicciola ai soli poveri conosciuti della città.

18 maggio 1902  -  Per la moralita’
Varie persone dabbene si sono recate al nostro ufficio a deplorare che sotto i portici di Piazza V. Emanuele sono poste in vendita cartoline ed illustrazioni pornografiche. Ma non v’è nel Codice un articolo che contempla siffatti attentati al buon costume? E in questo modo sono applicate nella nostra città le circolari ministeriali contro la circolazione delle cartoline pornografiche?

1903


21 Giugno 1903  -  Per il bene cittadino sul Tenna

Toccato di volo in altro numero del nostro Periodico il futuro aspetto economico che la ferrovia elettrica potrà darci, veniamo oggi a parlare delle nuove relazioni sociali che le più facili e più rapide comunicazioni potranno suscitare in mezzo a noi.

Anche i più profani dell'ordinamento attuale intendono che la mancanza di facili comunicazioni è uno dei più forti impedimenti a quello spirito d' associazione e di solidarietà che distinguerà il secolo già incominciato.

L’attività isolata per quanto intensa ed intelligente è destinata a cedere il posto alla collettività delle forze e alla comunanza degli interessi.      

Or bene questa vita solidale e sociale trova il suo sviluppo nelle associazioni dei Comuni e dell'altre unità sociali come, ad es, l’Unioni professionali e le Corporazioni d'arti e mestieri.

Quindi quei Comuni e quelle associazioni che avranno mezzi facili di comunicazioni e di contatti potranno essere al caso di promuovere e di attuare quegli ordinamenti e quei sodalizi che saranno più conformi a loro benessere e alla loro prosperità.

I vari problemi economico-sociali per una ineluttabile necessità di cose sono destinati a diventare di giorno in giorno più complessi e varii. La loro soluzione non apparterrà più a Tizio o a Caio ma a classi intere di persone e a federazioni di corpi morali

Come altre volte abbiamo accennato noi nella futura ferrovia vediamo una preparazione per una federazione di tutti i Municipii della valle del Tenna sulla base di comuni interessi e di scambievoli utilità.
Per dire qualche cosa, certi servizii pubblici non potrebbero essere attuati per via di Consorzi e di unioni, con risparmio immenso di spese e con miglioramenti degli stessi servizi? Per es. ogni Comune, compreso il nostro manca di mattatoio per carni in conformità delle regole che la scienza e l’igiene suggeriscono.

Pretendere che i Comuni costruiscano per conto proprio simili stabilimenti è il medesimo che condannarli a fare, come suol dirsi, il passo superiore alla gamba col pericolo di rompersi il collo. Ma d'altra parte chi toglierebbe che trenta o quaranta Comuni uniti in Consorzio possano contribuire alla costruzione d'un mattatoio per tutti?

Quello che abbiamo detto per il mattatoio delle carni si potrebbe ripetere per i forni,, per somministrazioni di ghiaccio per uno ospedale consorziale per malattie speciali con relativo ambulatorio chirurgico fornito d'istrumenti adatti, ed in una parola per tante istituzioni che sarebbero troppo per un paese ma che per molti sarebbero una vera benedizione.

Insomma la nuova orientazione delle forze sociali mentre tende a conservare l’autonomia vuole anche l’unione e la solidarietà nei comuni intenti ed aspirazioni.

La sistemazione di circoscrizioni amministrative come venne precipitosamente fatta in sul principio del nuovo ordine di cose tende a trasformarsi in nuovi organismi più conformi alle attitudini e ai caratteri dei diversi abitanti.

Fermo ha tutto un passato glorioso di comuni interessi con altri Municipii. Or bene riprendere tali tradizioni in un modo conforme ai tempi deve essere il suo ideale e là sua attività incessante.

E speriamo che quanti amano la patria vorranno adoperarsi ad attuare quest'ordine d’idee che potranno
fornire un campo di fecondo lavoro e di vantaggi inestimabili.

5 Luglio 1903  -  Per il nuovo penitenziario
E’ incominciata già la demolizione dell’antica Chiesa e Convento dei PP Agostiniani Scalzi, sulla cui area dovrà sorgere il nuovo carcere giudiziario. Vedendo rovinare le pareti del sacro edifìzio melanconicamente si è affacciato alla nostra mente il pensiero: Ad ogni Chiesa che si chiude o si demolisce, è necessario, per ragione di morale equilibrio sostituire un nuovo luogo di espiazione. Purtroppo è cosi!

26 Luglio 1903  -  Orribile delitto
Sabato scorso in contrada Montone mentre due fratelli , coloni del Sig. Attilio Strinati, stavano formando un mucchio di paglia, per futili motivi vennero in contesa. Dopo un vivace diverbio ed alcune percosse, il minore dei fratelli acciecato dall'ira con una forca vibrò un colpo mortale nella testa al maggiore. L’ucciso aveva moglie con figli.
Il fratricida si era dato alla latitanza, ma fu raggiunto dai carabinieri e tratto in arresto.

9 Agosto 1903  -  Reclami del pubblico
Un assiduo ci scrive: ieri un povero disgraziato, che ha due figli ammalati, circa due ore prima del mezzogiorno fece inutilmente il giro delle macellerie della città senza trovare un mezzo chilogrammo di carne. Ma dove siamo dunque? E le autorità perché non provvedono a rimuovere un simile inconveniente.

23 Agosto 1903  -  Reclami del pubblico
Alcuni cittadini ci scrivono lamentandosi che in Via Ripida più volte si sono verificate delle contese e degli schiamazzi notturni. Perché,essi ci domandano, i RR. Carabinieri non danno mai una capatina in quella località per tutelare il rispetto alla pubblica quiete?

30 Agosto 1903  -  Grave incidente
Nella scorsa settimana mentre il Conte Tommaso Bernetti ritornava in legno con la sua Signora alla Villa poco lungi dalla città, nella via cosiddetta dell'Orzuolo i cavalli spaventati si precipitarono nel sottostante terreno, riducendo il legno in frantumi. Fortunatamente non si ebbe a lamentare nessuna disgrazia. Ci piace di esprimere all’egregio Conte e alla sua Signora le più sincere congratulazioni per lo scampato pericolo.

25 Dicembre 1903  -  Ferimento
Domenica sera un pastaio, venuto a contesa per futili motivi col conduttore dell’osteria della cartiera presso il ponte di Tenna gli esplose contro quattro, colpi di rivoltella ferendolo con uno alla spalla. Il feritore venne tratto in arresto.

25 Dicembre 1903  -  Scuola degli Artigianelli
Domenica prossima all’Avemmaria nella sala della Banca Cattolica avrà luogo la solenne distribuzione dei premi agli alunni che nel decorso anno frequentarono la Scuola degli Artigianelli.

1904


28 Febbraio 1904  -  Incendio al palazzo municipale
Nella sera del 25 corrente nei locali a pianterreno del palazzo comunale si sviluppò un incendio, che fortunatamente si riuscì a domare subito. La Giunta dolorosamente impressionata dal fatto, ha affidato al sig. Sindaco l’incarico di eseguire un'inchiesta per istabilire a carico di chi stia la responsabilità dell’accaduto.

28 Febbraio 1904  -  Pubblici lavori
Allo scopo di dar lavoro alla classe operaia disoccupata il Municipio ha disposto che sieno subito eseguiti i lavori di ordinarie riparazioni dei fabbricati nelle strade comunali e la costruzione di opere di cui venne già deliberata l’esecuzione e di interessare il Sindaco a far pratiche presso la Deputazione Provinciale perché voglia eseguire i lavori da tempo promessi alla nostra città, come la variante fuori porta Romana e la sistemazione del ponte sul Tenna ecc.

19 Marzo 1904   -  Furto sacrilego
Nello scorso mercoledì nella Chiesa di S. Rocco venne rubata una delle due lampade d'argento, che pendono dinanzi all'altare di Maria S.S. Lauretana. L'audace e sacrilego furto è stato denunziato all’autorità di P. S. che sta compiendo attivissime indagini.

10 Luglio 1904  -  Incendio
In contrada Campoleggio nella notte tra il mercoledì e giovedì scorso si sviluppò un incendio nella casa dei Sig. Sante Tomassini. Fortunatamente non ebbe conseguenze. Quando giunse la pompa municipale l’incendio era quasi estinto.

10 Luglio 1894  -  Disgrazia
Lunedì scorso il giovane carrettiere Traini Vincenzo, che si era recato a Ponzano per caricare del grano, ai ritorno nel discendere dal veicolo cadde sotto le ruote del medesimo fratturandosi le gambe. Raccolto in gravissimo stato venne condotto in questo ospedale, dove gli fu dovuta amputare una gamba. Le condizioni dell'infelice sono alquanto migliorate.

17 Luglio 1904  -  Una bomba in Piazza
Ier l’altro poco dopo il mezzogiorno dal Girfalco venne lanciata sulla pubblica piazza una bomba di dinamite,
che cadendo produsse un orribile detonazione. Fortunatamente non si ebbero a lamentare disgrazie personali.
L'autorità sta rintracciando l'eroico autore di tali prodezze.

24 Luglio 1904  -  Voci del pubblico
Con quali criteri estetici venne accordato alla Compagnia del "Cinematografo Umano"
il permesso di piantare sulla piazza principale per tanti giorni la propria baracca ?

Perché non vengono sorvegliati e puniti quei piccoli Balilla, che dal Girfalco e dalla strada nuova si divertono
a lanciare sassi nelle sottostanti vie con pericolo dei passanti?

La fontanella sita sotto la statua di San Savino è quasi sempre sprovvista di acqua. Perché si vogliono condannare al supplizio di Tantalo i cittadini, che vanno a respirare un po d' aria balsamica sulla spianata del Girfalco ?
Un assiduo

31 Luglio 1904  -  Omicidio
Si è già iniziata l’istruttoria per li reato di sangue commesso il 17 corr. nella frazione di Capodarco. Il truce fatto si svolse così. Un fanciullo bisticciandosi con una bambina, le aveva scagliato un sasso nella testa ferendola. Intervenne certo Tulli Vincenzo che redarguì il ragazzo somministrandogli anche qualche scappellotto. Non l’avesse mai fatto! I fratelli avvertiti del piccolo incidente, accorsero, e mentre l’un d'essi si scagliava con invettive contro il Tulli, l'altro gli vibrò una coltellata al cuore da renderlo quasi all'istante cadavere. Si è iniziato con un lieve bisticcio e si è finito con un omicidio! Un atto di correzione ha costato la vita. Ahi ! quale depravazione morale !

31 Luglio 1904  -  Rissa e Ferimento
Nella notte dal 23 al 24 corr. in contrada Castellata vennero a diverbio, due contadini. Uno di questi colpito con una terribile coltellata al ventre, con fuoriuscita di porzioni intestinali, fu ricoverato d' urgenza all'ospedale in pericolo di vita. Il feritore venne arrestato.

28 Agosto 1904  -  Disgrazia
Lunedì, verso sera, mentre alcuni religiosi Cappuccini erano intenti ad estrarre dalla immensa cisterna sita nell’interno del cortile una pompa, servendosi all’uopo di una grossa fune assicurata ad una infissa, che poggiava sul collo della cisterna per mezzo di una debole colonnina, questa crollò investendo i frati e specialmente il P. Guardiano, che ebbe la gamba sinistra orribilmente fratturata per cui ieri fu dovuto ricoverare all'ospedale. Auguri di pronta e completa guarigione.

1906

6 Gennaio 1906
  -  Orribile disgrazia

Ci scrivono da Capodarco:
Il giorno 2 corr, una bambina di poco più che 3 anni venne lasciata sola in casa dalla mamma e dalla sorella maggiore, che erano uscite per alcune faccende. La povera piccina, forse per riscaldarsi, si accostò troppo al fuoco e ne venne investita in guisa che i parenti al ritorno la trovarono carbonizzata. Sono accorse sul luogo le autorità per le constatazioni di legge e per accertare le responsabilità, se vi sono.
Non é la prima volta che a Capodarco avvengono fatti simili ed è proprio doloroso il constatare con quanta leggerezza certe mamme abbandonino alla propria sorte loro figliuoletti !

18 Marzo 1906  -  Incendio allo stabilimento Tombolini
11 giorno 16 alle ore 5 pom. circa si sentì in Città una forte detonazione.
Era scoppiata una porzione dello stabilimento Pirotecnico Tombolini sita nei pressi del convento dei Cappuccini. Si sviluppò Subito un forte incendio ed una densa colonna di fumo. Il disastro fu relativamente limitato e dei 12 operai che attendevano al lavoro nessuno soffrì danno grave. Accorse la Compagnia dei Bersaglieri, i RR Carabinieri, le Guardie ed una moltitudine di cittadini.
Tutti deplorano il facile ripetersi di simili disastri dovuti forse alla troppa spensieratezza che in genere si ripone in simil pericolosi lavori ed anche alla troppa primitiva forma di tali Stabilimenti.
Crediamo poi che si dovrebbero eseguire simili lavori molto più distanti dall'abitato. Che sarebbe avvenuto se tutto il deposito si fosse incendiato? In quei pressi oltre al vicinissimo Convento dei Cappuccini,
vi son molte case che vorrebbero essere più al sicuro.


1 Aprile 1906  -  Omicidio
Nella sera di domenica scorsa, fuori dell'osteria nella contrada di SS. Cuori, per questioni di gioco vennero a rissa due contadini avvinazzati e uno di essi fu dal compagno ferito mortalmente con due colpi di arma da taglio. Trasportato nella notte stessa al nostro Ospedale vi moriva l’indomani mattina.
Il feritore dopo attive ricerche è stato arrestato.

É purtroppo alla breve distanza di una ventina di giorni, il secondo omicidio che la cronaca cittadina deve registrare. A che si deve questa terribile recrudescenza della mania omicida? E perché non si cerca di rimediarvi, procurando di eliminarne le cause, prima fra le quali è senza dubbio l’alcoolismo ?

22 Aprile 1906  -  Per la pubblica moralità
I capi di alcune famiglie abitanti nelle case che fiancheggiano la via Fiorentina, si sono recati in questo ufficio pregandoci di richiamare l’attenzione dell'autorità di P.S. sui gravissimi inconvenienti che si sono verificati negli scorsi giorni e che non accennano affatto a cessare. A più riprese, di notte e di giorno alcune persone sulle pubbliche vie si sono scambievolmente rivolte delle banali invettive non solo, ma anche delle turpi accuse con un linguaggio enormemente osceno con immenso scandalo di tutti, e senza il minimo riguardo agl'innocenti fanciulli che potevano ascoltare! Ma il Codice penale non dispone proprio nulla
in proposito a salvaguardia della moralità' pubblica?


29 Aprile 1906  -  Per il nostro Ospedale
Nello scorso numero parlammo di un impianto fatto dal Cav. Benedetti a tutto vantaggio dell'igiene pubblica per la fabbricazione artificiale del ghiaccio. Óra siamo lieti di segnalare alla gratitudine del pubblico una nuova benemerenza dello stesso Cav. Benedetti, che ha donato all'Ospedale un autoclave ed un apparecchio speciale per il rapido riscaldamento dell'acqua ad uso della camera operatoria.
L'atto generoso del Cav. Benedetti al quale facciamo plauso, cordiale, vivissimo, speriamo che serva di incitamento ad altri per concorrere con offerte in denaro o in apparecchi al miglioramento del nostro ospedale.

20 Maggio 1906  -  La Teppa
Non è una specialità di altri comuni.
Anche Fermo ha un discreto numero di malviventi che danno all'occasione bella prova delle loro prodezze. E vi sono parecchi giovanetti che non la cedono ai più maturi. Quanto spesso non capita p. e. a qualcuno che passeggi fuori porta fra S. Caterina e S. Giuliano, di sentire all'orecchio il sibilo di qualche sasso scagliato dalla Strada nuova contro di lui? E nell'interno della città, quanta ghiaia non si getta addosso al malcapitato che passi dinanzi al palazzo delle Convittrici?
Il Municipio ha tolto nella Strada nuova tutte le piante vecchie sostituendole con altre che in tre anni si sono già bene sviluppate; ebbene anche queste povere piante sono l'oggetto dell’ira della teppa, crediamo, minuscola, e giorno per giorno si può notare che a ciascuna viene progressivamente tagliata la corteccia ed inciso il tenero fusto.
La sera poi è consuetudine per parecchi andare “a far l'erba” a ridosso della Strada nuova e nelle adiacenze asportando rami, e non piccoli, dalle piante, sotto gli occhi dei cittadini che passano, pestando ciò che occorre per giungere alla meta.
I cittadini veggono, tacciono, riserbandosi di lamentarsene privatamente; ma non una guardia si accorge di tutto questo, non una persona è colta in fallo e punita: Eppure sarebbe il caso di denunziare il fatto ormai sistematico all'autorità giudiziaria, trattandosi di danneggiamenti contemplatili puniti dal codice penale.

24 Giugno 1906  -  Scoperta di monete antiche
Nell'eseguire i lavori di sterro, in un fondo della, Congregazione di Carità, per la costruenda Stazione fuori. Porta S.Marco giorni addietro si scopriva un grande deposito di monete antiche dell'epoca imperiale di Valeriano e Gallieno.
Quelle esaminate sino ad ora non presentano un grande valore, essendo nella maggior parte di bronzo e pel resto di argento di bassa lega.
E' probabile che appartenessero a qualche Cassa militare abbandonata nel campo per fuga improvvisa od altro accidente dall'esercito possessore.
Recatosi sul posto quale incaricato della Congregazione di carità, si stese analogo verbale e tutte le monete che si poterono raccogliere, pel peso di 42 kg circa, chiuse e sigillate, furono depositate nella Congregazione in attesa che se stabilisca la proprietà.

1 Luglio 1906  -  Reclami del Pubblico
Carissima Voce
Specialmente ora che la canicola estiva rende più facili le infezioni, non ti sembra che sarebbe necessario di esigere una maggiore pulizia in alcune strade pubbliche della città, che d’ordinario possono stare proprio a confronto coi bassi fondi del Napoletano ? Comprendo che ciò in gran parte dipende dalla, indiscrezione di alcuni cittadini, che gettano le immondezze sulle pubbliche vie, come se fossero tante cloache; ma le Guardie Municipali non potrebbero con rigorose contravvenzioni richiamare i medesimi all'osservanza delle regole più elementari della igiene?
Un conservatore .. della pelle

15 Luglio 1906  -  Scoperta Macabra
La scorsa domenica, alcuni ragazzi giocando fuori le mura di via S.Anna, nei pressi della chiesa omonima, rinvennero incastrata nel muro una cassetta contenente il cadaverino di un neonato. Della macabra scoperta venne informata l’autorità di PS che fa attive indagini per scoprire gli autori di questo infanticidio.

2 Settembre 1906  -  Per il campo boario
Ad iniziativa della Cattedra ambulante di agricoltura, mercoledì scorso, in una sala del Municipio ha avuto luogo un'adunanza fra agricoltori e commercianti di bestiame per studiare dì stabilire anche nella nostra città un campo boario, rispondente in tutto alle moderne esigenze. Presiedeva la numerosa assemblea il Sig. Ferdinando Àlessandrini il quale spiegò lo scopo della riunione dopo breve discussione fu all'unanimità votato il seguente ordine del giorno: Considerato che l'industria del bestiame nel Circondario è in progressivo aumento, per il nuovo indirizzo della coltura dei fondi.
Considerato che tal fatto impone proporzionale sviluppo delle fiere e degli esercenti in questo comune
Considerato che tale sviluppo sarà senza dubbio maggiore, non appena la tanto sospirata ferrovia congiungerà direttamente a Fermo parecchi Comuni.
Considerato che gli attuali campi di fieno sono inadeguati ed insufficienti;
Si afferma l’imprescindibile necessità, che almeno il capoluogo del Circondario sia provvisto di un Campo Boario che corrisponda in tutto e per tutto alle odierne esigenze. sia cioè vicino alla citta e di facile, accesso, perfettamente piano ed ombreggiato; abbia una superficie suddivisa in riparto a seconda del bestiame, sia provvista di un fontanile o abbeveratoio, siavi annesso un fabbricato per l’ufficio della deputazione di fiere, del veterinario e delle Guardie, abbia una stalla di prova per le bestie in contratto, altra stalla per separare individui eventualmente colpite da malattie infettive, e due tettoie a riparo delle intemperie.
Si invita pertanto questo Municipio a provvedere con ogni sollecitudine affinché i voti espressi dagli interessati nella riunione indetta da questa Cattedra, per invito del Sindaco, , siano accolti, lasciando al Municipio la scelta della località che è subordinata a ragioni tecniche ed economiche di non competenza dell’assemblea. Sarà con ciò provveduto al decoro della città, alll’interesse degli abitanti, ed all’incremento dei mercati del bestiame che si potranno con tutta facilità rendere settimanali. Vogliamo sperare che l'amministrazione comunale vorrà prendere in considerazione i desideri espressi dagli agricoltori e ci auguriamo che al più presto anche Fermo possa avere il suo foro boario

8 Settembre 1906  -  Uno strano incendio
Lunedi scorso poco dopo il mezzogiorno, nella stazione di Portosangiorgio, venivano scaricati da un vagone proveniente da Lissone in Lombardia e caricati su due sterza, parecchi mobili diretti al valente intagliatore in legno e negoziante di questa città Luigi Cicconi.
Terminato il lavoro di caricamento e mentre si trincavano le corde per assicurare il carico, questo ha preso fuoco in una delle sterze con tanta veemenza che in breve tutta la mobilia e la sterza stessa furono distrutte. S’ignora la causa di questo incendio di cui si fa ascendere il danno a circa un migliaio di lire.

22 Settembre 1906  -  Vandalismi
Non è da ieri che viene deplorata dai cittadini amanti del patrio decoro la continua sassaiuola della quale è fatta segno l’antica facciata del nostro Duomo, da chi per tradizionale vandalismo si diverte indisturbato a rovinare quell'artistico monumento. Ci auguriamo che con una maggiore sorveglianza si rimuova tale inconveniente che sembra voglia anche estendersi in varie altre parti contro altri storici monumenti della nostra città, e anche contro la personale incolumità dei cittadini.

21 Ottobre 1906  -  Il risanamento del Rione S. Lucia
E’ una vecchia questione che si risolleva e che viene ora trattata con la speciale competenza tecnica, che tutti gli riconoscono, dal magg. Ing. Giovannettti.
L’avv. Arturo Leti, presidente dell’associazione fermana della stampa, ci ha comunicato nella scorsa settimana (un po tardi, veramente!), le prime due lettere, nelle quali l’ing. Giovannetti svolge alcune considerazioni d’indole generale su quel che si dovrebbe fare.
E’ certo, egli dice, che non può ripromettersi un vero progresso per la nostra città senza che questo proceda di pari passo con un incremento edilizio, di cui perciò conviene tracciare un piano regolatore. Ora, i terreni più adatti per questo incremento sono quelli fuori porta S.Lucia e specialmente quello a sud-ovest della strada provinciale che conduce al Tenna perché ivi il suolo edificatorio è più stabile e più sano che altrove e le costruzioni che vi sorgessero avrebbero il vantaggio di essere sufficientemente riparate dai venti di levante e di tramontana che più ci molestano. Inoltre con l’adottamento di questo progetto si realizzerebbero due vantaggi: primo quello di non disturbare troppo le abitudini e gl'interessi delle famiglie, che dovrebbero sloggiare dal rione che si vuol risanare preparando loro case sane a breve distanza dalla residenza attuale ; in secondo luogo poi il nuovo rione risulterebbe adiacente all'altro di Campoleggio, il più prosperoso della città e che gode di comunicazioni relativamente comode col maggior centro abitato.
Da un primo esame sommario risalterebbe che in forza delle demolizioni del rione da risanare 100 famiglie dovrebbero lasciare i loro tuguri ; di queste una metà potrebbe trovare sul luogo medesimo un buon assetto in virtù dei restauri ed ampliamenti delle parti conservate; e, per le altre le abitazioni si potrebbero disporre con molta opportunità nei terreni sopra indicati.
Questo in linea generale ; in altre lettere l’ing. Giovannetti esporrà il piano regolatore, indicando anche alcuni tipi di case moderne per una o due famiglie, da costruir si o uno o due piani oltre il terreno Per poterne disporre secondo il vario numero dei componenti.

28 Ottobre 1906  -  Reclami dal pubblico
Un assiduo ci scrive.
Avendo veduto, l’altro giorno, una delle casse mortuarie che per la gente miserabile si fanno a spese del municipio, mi ritornò alla memoria l’episodio del povero pellegrino, che si fece radere la barba per carità. Perché il Municipio non provvede a che queste casse mortuarie siano eseguite più convenientemente, con tavole intiere e senza tante giunture? Ma che? La gente povera è condannata dunque ad essere disprezzata in vita
e anche dopo la morte?

4 Novembre 1906  -  Reclami del pubblico
Spesso i cavalli attaccati alle carrozze nei cortili dei Signori uscendo con violenza sulla pubblica strada, possono recar danno alle persone che passano, se queste non avvertano il pericolo, massime poi ai molti ragazzi,
per natura sventati.
Venerdì poco mancò che non venisse schiacciata una bambina, se altri prontamente non l'avesse sottratta all’impeto d'una carrozza uscente da un palazzo di Corso Cavour. Non potrebbero quei signori evitare qualsiasi infortunio e responsabilità, con far dare un'occhiata a qualcuno de' loro domestici se la strada sia libera, mentre escono coi loro troppo focosi destrieri ?
Un assiduo
 
4 Novembre 1906  -  Il Terribile disastro di martedì
La intera cittadinanza è ancora sotto l’impressione del terribile disastro avvenuto martedì u.s. nello stabilimento pirotecnico del concittadino Tombolini situato nei pressi del Convento dei Cappuccini
Alcuni operai (essendo parecchi altri col Tombolini a Milano), erano intenti a confezionare le ultime bombe che dovevano spedirsi per la Francia, allorquando circa le ore 8.30 si udì improvvisamente una formidabile esplosione che faceva indovinare a tutta la città l’accaduto.
Il tempo alquanto nebbioso non faceva vedere che vortici immensi di fumo nella direzione dello stabilimento, ma purtroppo parecchi dei casotti erano saltati in aria e quattro di quei poveri giovani operai si divincolavano tra le ardenti macerie.
Non ostante il mal tempo i cittadini si precipitarono verso il luogo del disastro e man mano la moltitudine si ingrossò in guisa che a mala pena veniva trattenuta dai vigili. colla maggiore sollecitudine accorsero le autorità e più tardi l’intero presidio militare di guarnigione, ma primi fra tutti i padri cappuccini, fra i quali primissimo il rev.do p. Donato da Loro piceno che casualmente passava.
Questi, seguiti dai più solleciti e coraggiosi, si slanciarono con evidente pericolo della vita in mezzo al fuoco e poco dopo trasportavan fuori dalle macerie il giovane Lardani Quintiliano soldato in licenza, che dopo pochi istanti moriva carbonizzato, e altri tre operai, anch'essi trasfigurati, quasi irriconoscibili, feriti gravissimamente. Due di questi Zamponi Ilario e Laureti Giovanni morivano a breve intervallo il giorno appresso all'ospedale non ostanti le cure sapienti ed affettuose di tutto il personale sanitario; l'altro Paolini Savino dà fondata speranza di guarigione.
Sembra provato a testimonianza del ferito superstite che la causa dello scoppio potrebbe attribuirsi unicamente all'attrito prodottosi nell’atto in cui lo stesso Paolini metteva in apposita cassa delle bombe già ultimate. egli poté salvarsi dalla morte perché, risparmiato dallo scoppio avvenuto dall'altezza di qualche metro, si poté rotolare istintivamente verso la china del colle fuori dallo stabilimento; gli altri tre invece soccombettero, perché colpiti direttamente dal fuoco.
Inutile dire della costernazione delle sventurate famiglie delle vittime e di tutta la cittadinanza; le parole mancano per esprimere l’impressione desolante per un disastro così terribile ed inatteso.
Nel pomeriggio del 1 novembre allo 14.30 precise ebbe luogo poi l’imponente corteo di accompagnamento dei cadaveri dalla cappella dell’ospedale ai cemetero.
Un comitato di cittadini senza distinzione di partito si aveva preso la cura di organizzare il funere e col generoso concorso del municipio di provvedere al necessario; ma tutta la città era compresa dall’altissimo dovere di rendere alle povere vittime del lavoro l’ultimo tributo dei comune compianto e quel giorno non ostante un vento impetuosissimo, che poi si sedò il corteo funebre veniva composto effettivamente dai quattro quinti della città.
Bandiere, corone, banda cittadina, autorità civili e militari, soldati, sacerdoti, popolo: tutto significava, unione di animi e di lagrime nella orribile sciagura. Al Cemetero disse belle parole di occasione l’avv. Diego del Bello, E quindi il Can. Don Giovanni Cicconi, che nobilmente e felicemente commentando il detto che la sventura: affratella, porse alle vittime del lavoro il saluto cristiano, come a quelle che la croce accompagnava
alla comune dimora.
Anche da queste colonne giunga il nostro cordiale compianto alle disgraziate famiglie, come il nostro encomio ai Reverendi PP. Cappuccini alle Autorità E a tutti coloro che si sono prestati alla difficile opera di salvataggio, augurandoci del voto che siano rese meno facili, per quanto è umanamente possibile simili sventure.
Leopoldo Tombolini con animo commosso, ringrazia tutti i generosi che nell’immane sciagura sul suo laboratorio, troncando tre giovani e care esistenze, sono sollecitamente accorsi ed anche con pericolo della propria vita si sotto slanciati coraggiosamente all’opera di salvataggio.
...
Le famiglie Lardani, Zamponi e Laureti sentono il dovere di esprimere a mezzo della pubblica stampa i più vivi ringraziamenti alle Autorità, ai Sodalizi cittadini, al Corpo bandistico, alle RR Guardie di Finanza, ai Militari del presidio, ed a tutti quanti vollero prendere parte all’accompagnamento dei loro cari defunti al Cimitero; nonché agli esercenti i quali olla chiusura dei loro negozi nell'ora delle funebri onoranze, accrebbero la solennità della spontanea e generale manifestazione di cordoglio.

4 Novembre 1906  -  Una buona idea
ci è sembrata di chiedere al comm. i Besenzanica di impiegare i 2000 metri cubi circa di terra, che saranno scavati di sotto la villa del conte Gugliemo Vinci, quando si costruirà la galleria del tronchetto, per allargare un tratto delia cosi detta strada Nuova, e precisamente poco sopra il laboratorio del signor Mazzocconi, dove la strada fa una curva assai accentuata e si restringe un poco.
Buona idea è dunque a nostro giudizio toglierlo quel difetto, raddrizzandola ed allargandola, per evitare, a ferrovia attuata, qualche possibile inconveniente, senza dire quanto guadagnerà dal lato estetico la bella passeggiata meridionale della nostra città. Sarebbe anche un desiderio comune di potere avere l'esercizio
della ferrovia da Porto S. Giorgio a Fermo prima che fosse terminata tutta la linea.
Intendiamo che per conseguire questo ideale bisognerebbe dare una larga interpretazione al contratto di concessione, ma dinanzi al desiderio della cittadinanza anche il Governo non dovrebbe essere troppo rigoroso. Intanto da parte nostra si cerchi ogni modo per facilitare al Sig. Concessionario il suo compito, ed il nostro Municipio ricordi che la strada d’accesso alla stazione rimane ancora un pio desiderio di quanti s'interessano al la nostra ferrovia. Sarebbe ormai tempo di fare qualche cosa in proposito.

25 Novembre 1906  -  Nettezza urbana
Non sarebbe bene vietare che persino sulle pubbliche vie si facciano dei cumuli di immondizie dai privati, in attesa che le raccolgano gli spazzini? Torniamo ai sistemi del Napoletano?

23 Dicembre 1906  -  Tassa sul Velocipedi
Il Sindaco ha pubblicato un manifesto con cui rende noto che col 1 Gennaio 1907 devono munirsi di nuove targhe le rispettive macchine per non incorrere nelle penalità sancite dalla legge in vigore. Le targhe di L. 10 d'applicarsi ai velocipedi per una persona e quelle di L. 15 per le macchine per più persone sono vendibili presso l'ufficio di Economato che fornirà le debite istruzioni per l'applicazione di esse.

30 Dicembre 1906  -  Furteide
Il 26 corr, qualche ignoto cavaliere d'industria penetrò nel l'ufficio della Ditta Petracci in Piazza V. E.
e mediante rottura del cassetto rubò tutto quel che vi era dentro.
Denunziato il furto all'autorità questa sta facendo indagini.


1907


5 Gennaio 1907  -  Reclami del pubblico

Carissima Voce   Domando la parola per questioni che mi riguardano, lo credo che sia preziosa la salute e la incolumità personale tanto dei cittadini che abitano nelle vie principali, quanto di quelli che abitano nelle vie secondarie. E allora perché si è usata tanta sollecitudine per sgombrare la Piazza, il Corso e qualche altra via primaria dalla neve caduta negli ultimi giorni dello scorso dicembre, mentre dello sgombro di tante altre vie e vicoli più ripidi e più pericolosi si é lasciata la cura soltanto al sole ed alla nebbia? perché almeno non si è pensato a gettarvi neppure un pugno di sabbia? Eppure gli abitanti di quei vicoli non sono meno puntuali dei fortunati abitatori di altre vie al pagamento delle tasse! Un'altra indecenza è questa. I viottoli che da Piazza conducono al Girifalco sono tutti ingombri da immondizie. Ma non esiste più il regolamento d’igiene? O se esiste, perché non lo si fa osservare ?
Un contribuente

27 Gennaio 1907  -  Neve e Terremoto
Anche nel la nostra città nei giorni 23 e 24 è caduta in abbondanza la neve, che però fortunatamente la nebbia dei giorni successivi ha già quasi completamente disciolto. Il 23 poi a un’ora e 2 minuti fu avvertita una forte scossa di terremoto in senso ondulatorio, seguita a breve intervallo da un'altra scossa di minore intensità.

10 Febbraio 1907  -  Atto eroico
Il giorno 6 corr. verso le 3 pom, nella località, detta Paludi del fiume Tenna. le cui acque erano molto ingrossate a causa dello sciogliersi della neve, stava per accadere un'orribile disgrazia e solo poté evitarsi mercé l'atto eroico,
compiuto dal Sig. Biccirè Leandro, mugnaio.
In detta ora certo Ridolfi Nazzareno di anni 55 circa ed il suo figlio dodicenne di S.EIpidio a mare, contrada Corva,
per ritornare a casa osarono guadare il fiume in un punto assai pericoloso e furono travolti dalla corrente,
che li trasportarono per circa trenta metri e senz'altro sarebbero miseramente periti.
II Biccirè Leandro, che si trovava li presso intento ai lavori di presa d'acqua al canale dei suo mulino con incredibile coraggio si gettò nel fiume sfidando ogni pericolo e, con sforzi inauditi li ebbe tratti a salvamento ed in seguito apprestò loro tutte le cure più ragguardevoli finché non furono del tutto rinvenuti. Mentre ci congratuliamo vivamente col Sig. Biccirè per l'operato suo,
degno del più grande encomio, ci facciamo un dovere di additarlo chi spetta perché l’atto suo veramente eroico
non resti senza la debita riconoscenza.

24 Marzo 1907  -  Il restauro di un' opera d’arte
Constatiamo con piacere che va lodato il pensiero dell'amministrazione della Congregazione di Carità, che nei lavori di restauro fatti eseguire al Monte di Pietà, ha disposto anche che si restituisse come già s è fatto alla forma primitiva la bifora della facciata prospiciente il Corso, la quale insieme al portale sottostante costituisce un bell'ornamento artistico del vecchio edifìzio. L’elegante bifora in stile veneziano, e gli ornati del portale, che rappresentano sotto l'arco una Madonna della Misericordia, in bassorilievo, e al vertice dell'arco stesso un eterno Padre, sono lavoro di un bravo artista del quattrocento e molto probabilmente di M. Giacomo di Giorgio Schiavone, il quale abitava a Fermo nel 1485, e negli anni successivi vi operava un altare per S. Domenico e un altro in onore di S. Venere per la Chiesa di S. Maria della Carità, oggi Carmine, dipendente dalla Fraternità stessa, fondatrice del pio luogo.
Ci auguriamo che l'esempio dato dalla Congregazione di Carità, sia imitato da chi deve, perché anche altri monumenti d'arte di molto maggiore importanza aspettano di essere ritornati alla primitiva bellezza. Quanto sarebbe conveniente per esempio che sorgesse un'iniziativa per ridonare l'antico aspetto meglio possibile al monumentale tempio di S. Francesco, e alla facciata del Duomo due veri gioielli di architettura, guasti però in molta parte per l'ignoranza e il cattivo gusto dei tempi

14 Aprile 1907  -  Da capo coi sassi
Ogni anno, al riapparire della bella stagione, ricomincia la sassaiuola dei ragazzi e dei … non ragazzi contro i muri, le invetriate, le piante, e anche contro le malcapitate persone che debbono passare per le strade infestate da questi moderni Balilla. Non ci sarebbe dunque modo di far cessare questo inconveniente tante volte lamentato e di assicurare chi esce per le sue faccende od anche semplicemente a prendere un po di svago che potrà riportare la testa sana e salva a casa ?

14 Aprile 1907  -  In qualche vetrina
Mentre in questi giorni è sorta una santa campagna contro la stampa pornografica ed irreligiosa, vorremmo che si illustrasse non diciamo dai clericali ma semplicemente dagli uomini che sentono la dignità umana, il pubblico disprezzo verso chi in un modo vigliacco insolentisce contro Personaggi ecclesiastici degni dì tutto il nostro rispetto e venerazione. Non diciamo altro poiché i nostri lettori hanno compreso di chi intendiamo parlare. Non c'è punto da preoccuparsi per questo, anzi da tenersene onorati perché l’atto addimostra tutta la degradazione della persona la quale fa vedere di essere scesa ad un livello morale molto inferiore alle suole delle scarpe; ciò nonostante lo additiamo alla pubblica esecrazione.

12 Maggio 1907  -  Dova siamo ?
Sere fa, mentre il rev.mo Can. Bazzani passava tranquillamente per Via XX Settembre nei pressi del Palazzo Vinci si imbatteva
in un branco di giovinastri che approfìttando dell'ora e della solitudine del luogo gli si misero dietro e lo seguirono
per buon tratto cantando con ostentazione, per fargli dispetto, turpi canzonacce.
E non si contentarono di parole; che da qualcuno de’ più audaci furono ripetutamente lanciati de' sassi contro
il venerando Canonico, il quale ne fu colpito da uno al piede.
E’ con dolore vivissimo che noi registriamo fatti simili a questo che dimostrano come anche nella nostra città, fin qui meritatamente additata esempio di civiltà e di educazione, la teppa comincia purtroppo ad avere i suoi affigliati; ma dobbiamo farlo appunto per richiamarvi sopra l’attenzione delle autorità, cui è affidata la tutela degli onesti e pacifici cittadini.

18 Agosto 1907  -  La Statua di Leopardi
Domani si inizieranno, per incarico del Municipio, i lavori per il trasporto della statua di Leopardi dall'attuale posto allo spazio dinanzi al Liceo. Non si è ancora decisa l'ubicazione della statua di Annibal Caro.

15 Settembre 1907  -  Sconvenienze
Sabato 7 p. p. alle ore 12 e mezzo, salito io nella pubblica vettura per recarmi a Fermo, disgustato da certe ereticali bestemmie contro G. Cristo e la Vergine SS. profferite dal conduttore (che non conosco di nome) senza alcun motivo, mi sono rivolto coraggiosamente contro quell'incivile con queste testuali parole: «Scusate, ci potrebbero essere delle persone qui dentro alle quali farebbe piacere il sentire certe bestemmie, e ce ne potrebbero essere delle altre alle quali punto non garbasse, e tra queste sono io. Quindi silenzio, oppure mi rivolgo alle autorità. » Imbestialito quel mascalzone mi ha soggiunto : «E che credi che sia il tempo dell'inquisizione? Ne fate tante voialtri Preti, è ora che anche noi facciamo e diciamo quello che ci pare!»
La discussione si protrasse così un po' alla presenza di parecchie persone finché risolutamente non la troncai.
Mi piacerebbe far pubblico il fatto per far capire alla Ditta Petracci che dia una lezione ai suoi dipendenti sul modo di meglio rispettare i passeggeri.

15 Settembre  -  Grave ferimento
Domenica scorsa in un’osteria nei pressi del fiume Tenna, alcuni individui stavano giocando alla morra quando, per futili motivi nacque fra di loro un diverbio, che degenerò ben presto in una rissa , poiché un calzolaio, trasse da tasca un'arma da punta e taglio e colpi un mugnaio ventenne, producendogli due ferite, una delle quali penetrata in cavità ai sesto spazio intercostale sinistro è alquanto grave. Il ferito venne tosto ricoverato all’ospedale.

15 Settembre  -  Povero bambino!
II giorno 10 corrente alcuni fanciulli stavano divertendosi nell’aia di Chiuini Vincenzo in contrada Madonna d'Ete, quando muovendo un carrettino a mano fecero capovolgere una botte che era sopra contenente circa quattro some d’acqua, e che andò a cadere sul cinquenne Giulietto Chiuini, figliuolo del padrone dell'aia, cagionandogli una grave lesione alla regione parietale destra

20 Ottobre 1907  -  Le guardie di città
presero domenica scorsa possesso del loro ufficio, e subito hanno dimostrato una lodevole energia specialmente per ciò che riguarda la pubblica nettezza; laonde noi non possiamo che tributare ad esse pubblicamente il meritato encomio, con l’augurio che proseguano sempre ad esigere col massimo rigore che la legge sulla igiene sia osservata, che le pubbliche vie sieno sempre tenute con la necessaria decenza e pulizia, come ad una città civile si conviene. E' un augurio che esprimiamo per il buon nome di Fermo e nell'interesse della salute pubblica.
Dall’ufficio delle guardie di città ci viene -comunicato quanto appresso.
Il giorno 15 corrente alle ore 10 fu rinvenuta una mantella in via Carlo Alberto e trovasi depositata nelT ufficio di P. U.
Il giorno 16 corrente fu rinvenuta una chiavetta al Corso Cavour.

27 Ottobre 1907  -  Retata di girovaghi
Una banda di ben trentasei girovaghi, che andava infestando le nostre campagne è stata interamente catturata dai nostri carabinieri, guardie e soldati dei presidio.
Grande commozione in città specie nel popolino !

1 Dicembre 1907  -  Nella dimora dei morti
Essendo già quasi interamente occupato lo spazio del Cimitero per la interrazione de’ cadaveri l'autorità sta facendo degli studi per provvedere in proposito. C'è, sembra, l'idea di sgombrare dalle salme lo spazio contenuto nel recinto delle loggie, e adibirlo nuovamente per le tumulazioni. Francamente quest'idea non ci pare delle migliori; anzi sappiamo che nel pubblico fa tutt'altro che incontro. A noi sembra che quello spazio consacrato da tante care memorie e dove l'occhio è avvezzo a riposarci soavemente e men tristo, sulle verdi aiuole e sui monumenti elevati dalla pietà dei parenti debba lasciarsi intatto.
Non potrebbe acquistarsi un'altra porzione di terreno adiacente e allargare quanto bastasse la cinta del Cimitero ? La spesa non sarebbe di molto maggiore, e l'estetica e l'igiene - secondo noi - avrebbero tutto da guadagnarci.

22 Dicembre 1907  -  Collegio Valentini
E' posto in corso Cavour in amenissima posizione presso Porta S. Lucia in casa assai ben aerata, già dei PP. Agostiniani. Diretto dal Sac. D. Alessandro Valentini coadiuvato da un censore e da abilissimi istitutori accoglie giovanetti di buone famiglie che con modicissima spesa vengono educati a religione e coralità mentre attendono alle diverse scuole che fioriscono qui a Fermo.
Il Direttore Valentini non ha perdonato nè perdona a sacrifizii d'ogni maniera per riuscire a rendere un vero servizio a questa sua 2.a patria rinunciando perfino alla Coadiutoria di S. Lucia per dedicarsi completamente ad opera tanto utile per la gioventù studiosa. E bisogna vederli quei vispi giovanetti assai ben trattati anche nei cibi salubri ed abbondanti, come ricambino d'affetto
il loro amoroso educatore.
II 13 corrente il nostro Eccellentissimo Arcivescovo vi si recò a benedire la Cappella visitando minutamente i bei locali.
In tale occasione, avemmo agio di ammirare la semplice ed insieme elegante uniforme onde ì giovani si distinguono dagli altri collegii cittadini, nonché l’ordine, la disciplina che fra essi regnano armonicamente, colla più scrupolosa nettezza dei locali. Un plauso di cuore facciamo al Valentini, il quale con tanto intelletto d'amore si dedica alla sana educazione giovanile.

1908

12 Gennaio 1908
  -  Reclami del pubblico

Quando piove, o la neve si scioglie, viene altamente deplorato da tutti il vero fango che si forma nella discesa al cortile dell'Arcivescovado, ed in quella che immette all’ufficio dalle Regie Poste con serio pericolo di sdrucciolarvi.
Tale sconcio passò sempre inosservato agli scopini Municipali e nessuno pensò mai a rimediarvi.
Egregio Commissario, vorrebbe pensarci Lei con cortese sollecitudine?

29 Marzo 1908  -  Disgrazia
Ieri sul mezzogiorno una vettura con quattro persone scendendo poco cautamente vicino ai palazzo Bernetti si rovesciò. Annunziata Morici di Ponzano di fermo ne ebbe la peggio essendo stata travolta sotto. Riportò frattura del capo e in lettiga venne trasportata all'ospedale dove versa in grave pericolo di vita.

24 Maggio 1908  -  Grave disgrazia
Col più profondo dolore annunziamo la morte dei due primi tigli (diciamo due ! ..) che si trovano nella via XX Settembre,
allo sbocco di via Spezioli.

Dicono che siano stati condannati a morte da certo Sor Pippo, che però crediamo incapace di una tale crudeltà.
Altri dicono che siano morti per vecchiezza.
(Non si mandano partecipazioni)
Ci rallegriamo però che la corte di Cassazione, pardon, la Giunta, abbia cassato la sentenza per cui tutti gli altri tigli dovevano essere decapitati per tenere più libera la strada dopo la posa del binario pel tronchetto,
E auguriamo loro vita lunga chiedendo solo un po' d'ombra, per noi, e che facciano un po' di luce alla Lotta sul come, e sul perché, e per causa di chi possono essi vivere ancora e siano stati invece abbattuti i decrepiti fratelli.

9 Agosto 1908  -  Feste di S. Maria
In attesa del manifesto che sarà pubblicato in giornata dal «Comitato prò Fermo » diamo un cenno in sostanza dei festeggiamenti religiosi e popolari dei giorni 14, 15, 16 corrente.
Venerdì 14 - ore 12. Suono di tutte le campane della città. - Ore 18 Vespri solenni alla Metropolitana, con scelta musica, pontificati da S. E. Mons. Arcivescovo.
Sabato 15 - Ore 8. Suono della Campana maggiore della Metropolitana ; Sparo copioso di tonanti; armonie per le strade principali della Banda Cittadina e di quella degli Orfani. - Ore 10,30 Pontificale in Duomo della prelodata Ecc. R.ma Mons. Arcivescovo. - Ore 12 Cavalcata Popolare. Ore 18,45 Estrazione di una Tombola di L. 1000. - Ore 19 Innalzamento di globi umoristici. - Ore 19,30 Concerto della Banda cittadina in piazza V. .E, Innalzamento di grandioso globo aerostatico vagamente illuminato. - Ore 20,30 Spettacolo Pirotecnico del Tombolini.
Domenica 16 - Ore 17. Trattenimento popolare al Girfalco. Armonie delle due predette Bande, innalzamento di globi umoristici. Fiera e pesca umoristica all'amo a beneficio degli Ospizi Marini. - Ore 19,30 Concerto della Banda cittadina in Piazza V. E. innalzamento di globo aereostatico. Incendio di fuochi artifìziali del Tombolini.
A cura di un'impresa speciale il nostro Teatro dell'Aquila si aprirà fin dalla sera del 15 coll'opera di Verdi « Rigoletto », per cui sono state scritturate vere celebrità artistiche.
Per la Cavalcata popolare sappiamo che la Commissione prenderà tutte le possibili precauzioni e vigilerà rigorosamente perché ne sia escluso tutto che potesse nuocere alla serietà del corteo. Saranno all'uopo impartiti ordini precisi ai capitani delle arti affinché le carrozze non abbiano altro addobbo che di fiori e verdura.
La Commissione ci prega di esprimere la sua fiducia che i cittadini possessori di vetture, fiori e verdura vogliano dal canto loro, favorire in ogni possibile maniera la popolare dimostrazione, ricordo glorioso del l'antica grandezza di Fermo.

9 Agosto 1908  -  Attenti ai Cani
Una Notifica Municipale prescrive che, a partire dal 4 corr. tutti i cani, tanto in Città che in Campagna, trovati per via sprovvisti di valida ed efficace museruola, verranno accalappiati ed uccisi dopo 24 ore, ove i rispettivi proprietari non li riscattino pagando una ammendai non inferiore a L. 3, salvo la denuncia de' medesimi all’Autorità Giudiziaria per le maggiori pene compresa quella del carcere estensibile a sei mesi, comminate dalla legge 22 Dic. 1888
sulla tutela dell'igiene e sanità pubblica.

I frequenti casi d'idrofobia facili in questi mesi, giustificano purtroppo qualsiasi rigore su tal proposito. La campagna credesi immune da tale prescrizione, ma è specialmente il cane di campagna, che si lancia ad assalire i passeggeri,
ancorché non sia idrofobo e l'idrofobia é più facile in campagna che in Città.


23 Agosto  -  Disgrazia mortale
Lunedi 17 corr. verso le ore 22, Scarpecci Giuseppe di Torre san Patrizio,transitando sopra un biroccino per la via che conduce al Porto san Giorgio, in vicinanza delle Benedettine, incontratosi in una sterza che camminava nella medesima direzione, sobbalzò e nella caduta riportò la fatturazione di tutte e due le gambe. Trasportato all’ospedale quei sanitari si riservarono il giudizio. In quella località, dove pure vi è dell’incasato sarebbe necessaria qualche lampada elettrica
per evitare disgrazie.


6 Settembre 1908  -  La Festa di S. Savino
Oggi per la festa del coprotettore San Savino, oltre le funzioni di Chiesa, avranno luogo a cura del canonico deputato, pubblici festeggiamenti; presterà servizio la Binda cittadina a mezzogiorno, e questa sera in Piazza, sarà incendiato un fuoco grandioso del Tombolini : lancio di palloni umoristici ecc…
A cura poi di un Comitato speciale alle 6,30 verrà estratta una Tombola di L. 1000.

6 Settembre 1908  -  Lavori di scavo
Dietro a precise segnalazioni fornite dall'esimio Prof. Vincenzo Ruggeri, R. Ispettore degli scavi e monumenti pel Circondario di Fermo, alle falde della Montagnola si sono intrapresi lavori di scavo, diretti dal chiarissimo Prof. Innocenzo Dall' Osso, sovraintendente ai Musei e scavi di antichità delle Marche e degli Abruzzi
Già i primi assaggi hanno dato buoni risultati e tutto fa sperare che a lavoro compiuto possano raccogliersi nuovi importanti documenti per la storia di Fermo antica, e de' popoli primitivi del Piceno.

27 Settembre  -  Una necropoli dell’VIII secolo avanti Cristo
Demmo già. notizia degli scavi incominciati alle falde della Montagnola. Essi hanno già avuto un buon esito, mettendo in luce una necropoli abbastanza importante dell’VIII secolo avanti Cristo. Si sono trovate varie tombe, ricche di bronzi e vasi. Due di esse sono abbastanza notevoli ; di un guerriero, con completo corredo funerario, costituito più specialmente dall’elmo, da tre lancie e molti ornamenti corporali, cioè armille, fibule ed altri piccoli gingilli L'altro di una donna,
notevole per fibule spiraline e anelli.

I lavori si sono momentaneamente sospesi, per mancanza di fondi disponibili da parte del Governo. Auguriamoci, che il Ministero cosi generoso quando si tratta di spendere per cose di nessuna importanza, riesca a stanziare qualche migliaio di lire pel proseguimento di questi lavori di scavo che dovrebbero intensificarsi probabilmente al mezzogiorno della Montagnola e potrebbero formare un materiale importantissimo per gli studi storici etnografici di questa regione.

27 Settembre  -  Sotto i Portici di Piazza V. E.
Abbiamo ammirata la bellissima e veramente artistica nuova Mostra dell’Ombrelleria Torinese sotto i Portici di Piazza Vittorio Emanuele II, 80-82, eseguita su disegno del Sig. Mario Pesci dagli artisti Enrico del Bigio e Giuseppe Calcinari falegnami, dall’intagliatore Luigi Cicconi, pitturata da Luigi Bracalenti. E' un lavoro da negozio di grande città, che fa onore tanto al proprietario Sig. Luigi Maffei, che non ha guardato a spese, quanto ai bravi artisti cittadini che l'hanno ideato ed eseguito con intelletto d'amore. A tutti le nostre congratulazioni.

20 Dicembre 1908  -  Disgrazia automobilistica
La sera di notte del 14 corr. partiva in automobile da Fermo per Ancona l’ ing Viloni di Bologna rappresentante di Case automoilistiche, e nella splendida vettura prendeva posto, oltre lo Chaffeur; i signori Ernesto Monti, Gardini e Sassatelli di qui. Si filava a 30 chilometri l'ora quando, giunti ai ponte sul Chienti nei pressi di Porto Civitanova, l’asse dell' automobile non potè evitare io scontro con un carretto. Allora la macchina dette un urto terribile, spezzando il parapetto del ponte di legno e precipitando nel fiume, travolgendo i passeggieri eccettuato il sig. Monti che restava sbalzato sulla strada. L’acqua del fiume, dove caddero Gardini e Sassatelli, e l’imbarazzo dei travi che impedì il precipitarsi violento della vettura furono causa che non ne venissero più funeste conseguenze. Però ebbe la peggio il povero sig. Filoni che avuto rotti un braccio ed una gamba con molte lesioni, benché non in pericolo di vita. Gli altri se la scapparono con poco più
dello sbalordimento e lo spavento.

Una grave disgrazia
Leggiamo nell’Avvenire d’Italia del 17 Dicembre
Nel pomeriggio di ieri alla nostra Stazione si ebbe a deplorare una grave disgrazia. Erano circa le 15,30 quando certo Mercuri Raffaele fu Antonio nativo di Fermo, di anni 25, falegname, dimorante in via S. Vitale, si recava allo scalo della Piccola Velocità per effettuare una spedizione di mobilia. Si dirigeva all'Ufficio attraversando il binario di sacca nell’atto che nel binario stesso due colonne di carri si trovavano in movimento, una delle quali era spinta da buoi fatto sta che il disgraziato rimase fra due respingenti, riportando gravi contusioni interne. Il povero giovane mandò forti grida talché accorsero subito alcuni manovratori e i delegati Rossi e Saya, il capostazione cavaliere Beccari e il capo gestore alla Piccola Velocità. Il Mercuri, svenuto e in istato grave, fu raccolto dai presenti che gli prodigarono le prime cure. Poi fu telefonato ai pompieri i quali intervennero con barella tandem e trasportarono immediatamente il ferito al vicino ospedale.

1909

7 Agosto 1909
  -  Quel che si dice

In città corre insistente la voce che in qualche punto del binario del tronchetto, non si capisce per quale fine malvagio, si sia deposto del grasso, e adunata della breccia. Noi ci rifiutiamo di prestar fede a simile diceria perché ci sembra che superi i limiti di ogni credibilità ; ed è per la dignità dei nemici della ferrovia, se si trovassero tra le mura stesse di Fermo, che ci auguriamo che sia completamente falsa.

11 Settembre 1909  -  Proibizione che resta
Sul N. 8 del Foglio Ufficiale ecclesiastico per la diocesi di Fermo si legge: Essendosi ripresa, la pubblicazione del giornale « La Libertà », si ricorda che rimangono nel loro pieno vigore le disposizioni emanate da S.E. Mons. Arcivescovo con Circolare del 27 Gennaio 1908, colla quale veniva interdetta a tutto il Clero la lettura sotto pena di colpa grave, e veniva proibita qualsiasi cooperazione anche per interposta persona, sotto pena della sospensione “a divinis ipso facto incurrenda”.

18 Settembre 1909  -  Grave pericolo evitato
Ci si scrive.
      Domenica nei pressi dell'ufficio tecnico provinciale sulle ore pomeridiane un automobile che andava a corsa sfrenata, fu per investire un bambino di circa otto anni. Un uomo che trovavasi presente potette scongiurare una grave disgrazia avendo tratto a sé il bambino. Non é la prima volta che in detto luogo si verificano tali tristi inconvenienti. Non potrebbe l'autorità, in vista dell'agglomeramento continuo di persone all'arrivo del treno, in quei punto proibire il transito degli automobili, biciclette ecc., o almeno ordinare per una certa disposizione di legge sulla Pubblica Sicurezza che vadano a passo d' uomo ?
Un testimonio oculare

18 Settembre 1909  -  Disgrazia
Fuori porta S. Giuliano, mentre il colono Del Turco era intento a costruire una capanna per uso rimessa d'attrezzi agricoli nel podere da esso coltivato, insieme a due altri, in un punto essendosi staccata una parte di essa capanna lo investì travolgendolo. L'infelice fu tratto fuori, avente una gamba rotta e diverse contusioni, dai militi della « Croce Bianca » accorsi in un baleno sul luogo. Anche gli altri due riportarono parecchie ferite.

18 Settembre 1909  -  Cronaca religiosa
Domani nella Chiesa di Maria SS. del Pianto, festa in onore dei Sette dolori della B. V.
Al mattino buon numero di Messe lette, alle ore 11 Messa solenne. Alle ore 5,30 pom. Solenne funzione della Via Matris e benedizione col SS Sagramento.
Tutti i fedeli che confessati e comunicati visiteranno in tal giorno la suddetta Chiesa potranno acquistare l’indulgenza Plenaria “toties quoties”

25 settembre 1909  -  Impresa mal riuscita
Il sig. Luigi Piergallina, abitante presso l’osteria di Montone, giorni or sono ebbe la sgradita sorpresa di vedersi derubato durante la notte di due maiali. Dopo parecchi giorni di attive e diligenti ricerche egli ha potuto finalmente ritrovare a Corropoli le povere bestie che, stanche del lungo viaggio, trionfalmente sono passate l’altra sera, nella nostra piazza.

16 Ottobe 1909  -  Infortunio
Il 13 corrente accadeva una disgrazia che per poco non ha costato la vita a Domenico Leoni.
Recatosi questi a fare un acquisto di uva, nel ritorno passando sul ponte del Tenna, i buoi che trascinavano il carico si spaventarono alla vista di una vettura che veniva in senso opposto. Cominciarono a retrocedere senza che i contadini i quali li conducevano potessero frenarli, finché il carro urtò la staggionata con tanta violenza che questa cedendo, il carico intero precipitava nei letto del fiume.
Il povero Leoni che si trovava sopra il carro senza aver avuto tempo di scenderne, veniva miseramente travolto. Gli astanti lo credettero perito; ma fortunatamente la disgrazia non aveva avuto la conseguenza funesta che si temeva. Il carico si era fracassato mentre i buoi erano rimasti liberi nella strada. Il povero Leoni venne premurosamente raccolto e trasportato in casa, dove una pronta visita medica ha constatato che per fortuna non hanno avuto luogo né rotture nè lussazioni ; quantunque egli sia costretto a rimanere in letto per forti indoliture in tutto il corpo.

6 Novembre 1909  -  Le pioggie torrenziali
dì questi giorni hanno prodotto danni non lievi alle nostre campagne. Nei fossi si erano formati de' veri torrenti e i fiumi Tenna ed Ete sono stati in piena come i nostri vecchi non ricordano,
Durante la linea della nostra ferrovia vari allagamenti hanno impedito in qualche punto il regolare esercizio: ora tutto è ritornato come prima. Nella Strada Nuova un avvallamento in prossimità della galleria aveva impressionato la cittadinanza molto più perché la Direzione per ordine dell'Ufficio tecnico Comunale aveva fatto sospendere le corse del Tronchetto fino in piazza. Fatti gli opportuni assaggi il terreno è risultato solido, tanto che ieri si è stabilito di ripristinare il servizio consueto.

...

1910

22 Gennaio 1910  -  Teppismo

Nella scorsa domenica, mentre l’Automotrice se ne ritornava a Fermo circa le 17,30 dopo l’uscita dal sottopassaggio presso il cemetero dovè fermarsi.
Fu una vera fortuna dovuta alla attenta sorveglianza del macchinista. Difatti nel binario erano state poste delle pietre cosicché se il conduttore non se ne fosse avveduto il deragliamento era inevitabile e chi sa quali conseguenze ne sarebbero derivate perché la carrozza era affollatissima di gente. Il fatto è Stato constatato da persone autorevoli che si trovavano sulla vettura.
Si disse in passato che la voci di attentati di questo genere era una invenzione, una calunnia.! Ora che il fatto non può essere negato che cosa si dirà ?.... Saranno stati forse alcuni bambini che si erano posti lì a giuocare con i sassi ? Noi arrossiamo di frante a certe manifestazioni che offendono il nostro sentimento, la civiltà e la gentilezza d'animo di questa popolazione.
La cittadinanza dovrebbe, come un sol uomo insorgere   contro questo vergognoso teppismo, investigare e cercare di conoscere il miserabile autore

22 Gennaio 1910  -  Un Incendio
Martedì sera verso le ore 21 in uno de'magazzeni del Sig. Clodomiro Rispi in Campoleggio si sviluppò un incendio. Vi fu un po' di panico tra le persone delle case adiacenti, ma mercè l'opera dello stesso proprietario e il pronto soccorso de' vicini l’incendio fu soffocato. Giunsero poi i militari del Presidio e le guardie municipali ma fortunatamente tutto era finito, il magazzeno non era assicurato; il danno ascende a circa un migliaio di Lire. Come in tutti gli altri casi consimili si manifesta sempre più forte il bisogno di un corpo di pompieri che garantisca la sicurezza pubblica

12 Marzo 1910  -  Cinematografo
Ieri a sera nella Sala Elios si rappresentò «Vita, miracoli, passione e morte di N. S. ». Splendide le proiezioni continuate a colori, di effetto grandissimo impressionante.
Questa sera a richiesta generale lo spettacolo si ripete.

12 Marzo 1910  -  Attenti !...
Ci si dice che ancora si aggiri pei paesi dell'Archidiocesi al fine di dare Conferenze la Signora Contessa Pisani,
Crediamo necessario far sapere che la Signora non é autorizzata a tener conferenze in questa Archidiocesi e che i Parroci devono assolutamente rifiutarsi di prestarle l'opera loro.

12 Marzo 1910  -  Fermo cammina....
Si è fondato un circolo anticlericale giovanile « Francisco Ferrer ». A Quando un circolo anticlericale «Musolino»?

14 Maggio 1910  -  Disgrazia
Circa le ore 10 di oggi allo Stabilimento Benedetti il meccanico Ferri Romeo veniva travolto da una cinghia che gli fracassava
e troncava il braccio sinistro.
Peggio sarebbe avvenuto al povero giovane senza la prontezza dei compagni. Egli è stato subito ricoverato all'ospedale
per le necessaria cure.

14 Maggio 1910  -  La cometa Halley
Da parecchie notti verso le ore 3 si mostra sui nostro cielo dalla parte d'Oriente la cometa Halley.
Nonostante l’ora incomoda molti sono in piedi per ammirare e godersi lo spettacolo veramente magnifico.

22 Maggio  -  Inciviltà
Ci si scrive :
«Martedì u.s. mentre gli alunni del Seminario Diocesano ritornavano dalla solita passeggiata, giunti presso l’osteria del Tiro a segno, vennero vigliaccamente insultati da parecchi soci d'una ormai celebre fanfara e da parecchi altri.... E' inutile ridire gl’insulti e le trivialità d'ogni genere lanciate contro di loro, dei superiori e specialmente contro la venerata persona
dì Sua Eccellenza Mons. Arcivescovo»
Lo scritto continua riferendo altre particolarità delle prodezze di questi eroi da taverna e facendo delle giuste osservazioni.
Ma basta il poco riferito per denunziare il fatto al giudizio del pubblico educato.
Noi bolliamo col marchiò indelebile di fuoco codeste mascalzonate e diciamo alto agli autori: non ci provate più
perché non sempre le ciambelle riescono col buco!

4 Giugno 1910  -  Per restaurare un'antica chiesa
In Torre di Palme a cura del Pievano R.D. Fiorenzo Macarri è costituito un Comitato allo scopo dì eseguire restauri, decorazioni e pitture nella chiesa della Pievania, una antica chiesa monastica del trecento, dove si osservano tutt'ora delle importanti opere d'arte.
Il Comitato ha già ottenuto un sussidio Governativo o spera di averne anche degli altri in processo di tempo.
Noi riservandoci di tornare sull’argomento, plaudiamo fin da ora alla coraggiosa iniziativa, che auguriamo venga coronata
da un buon successo.

15 Luglio 1916  -  Disgrazia in mare
Martedì 11 corrente sulla spiaggia di Porto s. Giorgio disgraziatamente trovava tragica morte il quattordicenne Socrate Rossi di Portocivitanova, alunno interno di questo Convitto industriale. Si vuole che un malore improvviso, fulminante lo cogliesse nel momento che prendeva il bagno assieme a tutti gli altri alunni collegiali. A nulla approdarono gli sforzi inauditi, eroici d’un compagno, che al grido disperato del povero Socrate erasi provato a trarlo in salvo esponendosi anche al punto di essere travolto
E’ doloroso pertanto il constatare come, a quanto ci si riferisce alcuni marinari, i quali erano poco lontani, sollecitati ripetutamente dal Rettore presente al fatto, si ricusarono, di prestarsi al pronto soccorso e solo dopo, qualche tempo si poté fare avvicinare sul posto le due scialuppe che il sullodato Rettore aveva fatto tener pronte per qualsiasi eventualità, e dopo mezz'ora circa si riusci a ripescare e trarre sulla riva la vittima, ma troppo tardi....... era già freddo cadavere.
Colla sua morte il Convitto perde uno de' migliori suoi alunni; intelligente, studioso faceva dì sè presagir bene per l’avvenire, di carattere mite e dolcissimo era l’idolo de’suoi compagni, oggetto di predilezione de' superiori.
Lascia nel lutto la mamma, che dopo perduto lo sposo, tutto l’affetto concentrava nel suo piccolo Socrate e, in lui a buona ragione, riponeva le speranze migliori per la sua vecchiaia.
I suoi funerali che ebbero luogo il giorno appresso in Porto S. Giorgio, riuscirono una vera dimostrazione d'affetto sincero, unanime: presero parte al corteo i membri del Consiglio d'Amministrazione, della Direzione, parecchi insegnanti, larga rappresentanza degli alunni interni ed esterni della Scuola oltre a tutte le scuole elementari del luogo.
Nella Chiesa matrice ebbe luogo un servizio funebre con bella musica della scuola cantorum del paese.
All' anima benedetta del caro estinto sia pace eterna in Dio, ai parenti tutti, specie alla mamma, e allo zio paterno che fu secondo padre le nostre vive e sentite condoglianze.

23 Luglio 1910  -  Voci del pubblico
Riceviamo e pubblichiamo :
Sig. Direttore de La Voce delle Marche
Mi rivolgo alla ospitalità del vostro accreditato giornale per protestare contro l'indecenza, cui è ridotta la nostra Piazza Vittorio E. massimamente vicino al Bar Popolare, dove sembra che vi siano tanti pozzi neri in fermentazione dando l'aspetto di tante latrine,
a confronto delle quali quelle del Monterone sono assai più pulite.
I signori del Palazzo di Sisto V che ne, pensano ?
Quando delibereranno e ordineranno |a rimozione di detto sconcio per il decoro della città e per rispetto ai forestieri?
Grazie dell'ospitalità. Fermo, 20 Luglio 1910
VINCENZO COCHETTI

27 Agosto 1910  -  Scossa di terremoto
Martedì 23 alle ore 16 circa fu avvertita in città un’altra scossa di terremoto abbastanza forte.

10 Settembre 1910  -  Cose dell'altro mondo!
L’altra sera nella Strada Nuova due ciclisti andando in corsa sfrenata mancò poco non investissero gravemente due poveri vecchi, che passavano tranquillamente. Alle giuste lagnanze di costoro, i ciclisti, anziché fare le scuse come sarebbe stato loro dovere, inveirono contro i malcapitati e trascesero con essi anche a via di fatto. Sembrano cose dell'altro mondo; invece avvengono proprio tra noi, in una città civile come Fermo.
Ancora una volta leviamo la voce e preghiamo le autorità di fare rispettare la legge che regola le vetture di qualunque specie.

8 Ottobre 1910  -  Repetita iuvant?
Domenica scorsa alle ore pomeridiane un giovane ciclista, di cui per riguardo alla famiglia taciamo il nome, mentre correva sfrenatamente nello stradone del Girfalco e precisamente nella svolta presso la casa del guardiano andava senza volerlo ad investire il venerando Vicario Generale Mons. Astorri che dalla veemenza dell'urto cadeva a terra in malo modo.
Fortunatamente, aiutato da un Sacerdote che era in sua compagnia poté rialzarsi senza lesioni.'
Mentre noi ci rallegriamo con l’amatissimo nostro Monsignore di una disgrazia evitata, dobbiamo protestare per ennesima volta energicamente contro la pessima abitudine di correre a rotta di collo in bicicletta per strade frequentate. Pel Girfalco poi dobbiamo ricordare ancora che vi è una prescrizione specialissima dell’autorità Municipale. Si faccia rispettare! Perché le leggi, direbbe il Marchese Colombi, si fanno ovvero non si fanno …

8 Ottobre 1910  -  Scoperta di affreschi
Eseguendosi dei lavori di restauro nella porteria del Seminario interdiocesano sono venuti alia luce degli affreschi non spregevoli appartenenti alla fine del cinquecento o al principio del seicento. Essi rappresentano la storia del Profeta Elia, il Patriarca dei Religiosi Carmelitani; chè abitarono il luogo prima che fosse convertito in seminario, cioè fino al 1658.
Accuratamente ripuliti da persona dell’arte, saranno conservati, come meritano, e potranno formare ornamento all’intero chiostro: questo come è intenzione del Mons. Arcivescovo sarà ripristinato l’elegante porticato con colonnato,
lavoro del più puro quattrocento.

15 Ottobre 1910  -  Evasione di detenuta
La notte scorsa una detenuta di Grottazzolina, nelle nostre carceri Giudiziarie in attesa del processo sotto l'imputazione di furto qualificato in casa della sig. Linda Murri, praticata un'apertura sotto una gelosia di finestra è riuscita ad eludere la sorveglianza dei custodi, e a mezzo di una corda calatasi sulla pubblica strada è fuggita. Nell'ardita operazione sembra sia stata aiutata dal di fuori, poiché si è trovato nella camera della reclusa anche un grosso scalpello di cui si è servita indubbiamente per praticare l'apertura.
Dicesi che questa mattina di buonissima ora sia stata incontrata per la strada di Grottazzolina nelle vicinanze
della Chiesa di Montone.
Al momento in cui scriviamo non ci constai che sia stata ripresa.
Il grave fatto ci suggerisce una dimanda troppo naturale: perché non si apre ancora il nuovo stabilimento carcerario e non si abbandona definitivamente il vecchio, un vero covo di immondizia, dove è umanamente impossibile osservare le leggi
più elementari dell’igiene e mantenere la disciplina?  E’ una questione di umanità e di sicurezza pubblica.

5 Novembre 1910  -  Voci del Pubblico
Gent.mo sig. Direttore,
l'argomento che fu toccato in una lettera diretta a lei da alcuni padri di famiglia, alcuni numeri fa, meriterebbe una seria considerazione e discussione da parte di tutti. E' proprio vero che nella Scuola industriale si è inaugurato, a me sembra, un regime di terrore per gli esami. E noi padri di famiglia dovremmo tacere?
Si fa presto a rimandare gli alunni,ma questi poveri figliuoli potranno avere il tempo di studiare se arrivano alla sera stanchissimi e dopo aver lavorato, forse non sempre a loro istruzione?
E’ necessario che noi padri di famiglia ci moviamo una buona volta, perché i figli sono i nostri e non di un uomo solo,che potrebbe essere ottimo soggetto ma potrebbe essere uno che agisce a suo arbitrio salvando le apparenze della legalità.
Noi, individualmente dobbiamo tacere, e si capisce il perché ma uniti saremmo un potenza formidabile.

26 Novembre 1910  -  Genitori, attenti alle vostre figliole
Un padre di famiglia ci scrive: Nella più ridente e frequentata via di questa città abita un certo messere di una ventina d'anni il quale, nelle ore che le bambine della 4. e 5. elementare vanno o ritornano dalla scuola, si permette non solo di fare a qualcuna di esse l'occhio languido, dire parole inzuccherate d'amore, ma cerca di attirarle in sua casa adescandole con cioccolatini, col far loro vedere album di francobolli ecc… Una volta infatti, questo sfacciato è riuscito, approfittando della ingenuità ed innocenza di due bambine di circa 10 anni ad attirarle in sua casa, ma li esse si sono subito rifiutate alle carezze e ai suoi baci con pianti e urli e così sono potute uscire incolume.
Questo depravato ha voluto che le bambine gli promettessero di non dir nulla a chicchesia. Invece esse nauseate dalla insistenza della stupida corte di questo insensato, dopo alcuni giorni con ingenuità hanno riferito tutto ai loro genitori, che quantunque nulla di allarmante sia da questo fatto accaduto, pure si fanno un dovere di additare alla disistima ed al disprezzo di tutti questo delinquente che, denunziato al Procuratore del Re per querela, andrà a vedere il sole a scacchi e sarà passibile anche di forte multa.
Sappia intanto questo spudorato che la PS, il Capitano dei RR. Carabinieri e le Guardie di città avvisati, lo tengono d'occhio e che di prove della sua colpabilità e nequizia ne hanno ad esuberanza.
Un padre di famiglia
Alle proteste del padre di famiglia aggiungiamo e nostre. E' un fatto questo ché fa vergogna e raccapriccio a tutta intera la nostra città. Speriamo che non si rinnovi e che almeno il timore d'esser messo alla gogna faccia rinsavire il disgraziato ; ad ogni modo a voi, o genitori raccomandiamo vivamente di accompagnare le vostre bambine alla scuola se non volete tardi rimorsi.

25 Novembre 1910  -  Voci del pubblico
Sig. Direttore della Voce delle Marche
Fermo
Nella prima classe maschile centrale gli alunni iscritti (bambini dai 6 ai 7 anni!!) raggiungono a tutt’oggi, la rispettabilissima
cifra di 73 (dico settantatre) e sono affidati alle cure di una sola maestra!
Ma non si pensa ancora, sebbene le lezioni siano cominciate da più di un mese, di dividere quella classe.
Che profitto, se le cose rimarranno così potranno ricavare dalla scuola tanti bambini quantunque la solerzia e l’abilità didattica
della maestra Signora Agnelli preposta alla direzione di quella classe siano superiori ad ogni elogio ?
Signor direttore, si faccia eco delle lagnanze, giustificatissime di tante famiglie e sproni le Autorità Comunali e Governative
ad adottare un provvedimento indispensabile al buon andamento delle nostre scuole.
Con profondo ossequio di V.S. Onorevolissima.
Fermo 22 novembre 1910
Un Padre di famiglia.

3 Dicembre  -  Disgrazia
L'altro giorno il giovine Luigi Poletti studente nella Scuola Industriale verso la discesa che dalla strada nuova mena a Campoleggio, non potè frenare la bicicletta su cui era e andò a battere contro il palazzo Fogliani. Trasportato dalla Croce Bianca all'Ospedale,
da principio si temeva della vita, ma ora le condizioni sono assai migliorate. Augurii di pronta guarigione.

12 Dicembre  -  Disgrazia mortale
Sabato 3 corrente, circa le 15,15 nella Strada nuova, nei pressi dell'officina Mazzocconi, il povero vecchio Seri Francesco mentre
il treno e l'automobile scendevano a Porto S, Giorgio trovandosi a passare tra l'uno e l'altro, cadeva miseramente riportando
gravi ferite al capo.
Trasportato dai militi della Croce Bianca all’ospedale, nonostante le cure prodigategli il povero Seri cessava di vivere il 7 corr.

17 Dicembre 1910  -  La tassa sulle biciclette, le motociclette e gli automobili
Nell'interesse del pubblico e allo scopo di mettere in condizioni i ciclisti, i motocicli e gli automobilisti di evitare le contravvenzioni alla legge tributaria, il ministro delle finanze ha disposto la pubblicazione in tutti i Comuni del Regno, con larga diffusione ai corpi e sodalizii interessati, di appositi manifesti per il pagamento delle tasse sui velocipedi, motocicli ed automobili per l'anno 1911 e sull'applicazione obbligatoria del nuovo contrassegno di tassa ai veicoli in circolazione a cominciare del 1. gennaio p,v.
Le tasse per i velocipedi e per i moto-cicli devono essere pagate ai Municipi; le tasse sugli automobili, presto gli uffici del registro. i nuovi contrassegni metallici di tassa per l'anno 1911 agli uffici incaricati dell'iscrizione. I contribuenti riceveranno appositi foglietti contenenti le istruzioni per l’applicazione del contrassegno, il quale sarà inamovibilmente fissato sul veicolo.

La Voce delle Marche   |   Parte 1   |   Parte 2   |   Parte 3

Eventi Fermani
Pagine   1   |   2   |   3   |   4   |   5   |   6

...

www.fermoimmagine.info  collabora con il portale web   www.fermomia.it

...