Le motivazioni delle successive Medaglie d’Argento e di Bronzo, concesse ai Caduti della Provincia di Fermo sono state rese dall'Istituto del Nastro Azzurro.
L’”Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare” (o più semplicemente Nastro Azzurro) raccoglie tutti i Decorati di Medaglia al Valor Militare, dalle guerre d'Indipendenza fino ad oltre la seconda guerra mondiale.
Per alcuni dei Decorati, l’Istituto non ha potuto rinvenire la motivazione della concessione.
ALESSANDRINI Domenico
di Enrico e Orso Pasqualina
Studente
Sottotenente di Complemento 15° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di plotone, si slanciava all'assalto di una posizione nemica, entrando fra i primi nel trinceramento. Contrattaccato da forze superiori, resisteva brillantemente, finché cadeva ripetutamente colpito dalla fucileria avversaria.
Fermo, 16 agosto 1892 Carso, 16 settembre 1916
BARTOMIOLI Gallerano
di Nicola e Diamanti Anastasia
Celibe, Studente
Sottotenente 2°Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
Sprezzante sempre del pericolo, veniva gravemente ferito mentre, con ammirevole calma e serenità fra l'intenso fuoco nemico, incoraggiava i suoi soldati a continuare i lavori di sbarramento per arrestare l'avanzata del nemico.
Montappone, 12 luglio 1896 Mirano, 17 novembre 1917
BASILI Achille
di Ugo e Belli Angela
Celibe
Aspirante Ufficiale 205° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Alla testa del suo plotone attaccava con irruenza i reparti nemici che, sotto la prima linea, si erano incanalati sul rovescio della posizione, li metteva in fuga riportando prigionieri e ristabilendo completamente la nostra linea. Nel dare così bell'esempio di valore e di sprezzo del pericolo, colpito da una scheggia di bomba a mano, trovava morte gloriosa sul campo.
Porto San Giorgio, 7 maggio 1896 Bainsizza, 24 ottobre 1917
BlCCIRE’ Primo
di Cesare e Matacotta Maria
Celibe, Sellaio
Soldato 17° Reggimento Fanteria
2 MEDAGLIE d’ARGENTO
Nell’assalto di una trincea nemica vi penetrava per primo, animando i compagni ad accorrervi prontamente e riuscendo a farne prigionieri i difesori.
Selz 29 marzo 1916
Costante esempio di mirabile coraggio, si distinse per il collocamento di tubi esplosivi nei reticolati nemici, si comportò da valoroso in diversi combattimenti, fu il primo a penetrare in una trincea avversaria e cadde infine eroicamente sul campo.
Porto San Giorgio, 28 dicembre 1890 Selz 23 aprile 1916
BROFFERIO Angelo
di Giuseppe
Capitano 42° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Con perizia, slancio e ardimento mirabili, guidava il proprio battaglione all'attacco di una forte posizione, in vicinanza della quale cadde mortalmente ferito. E’ sepolto in Slovenija, nel Sacrario di Kobarid (Caporetto).
Fermo, 8 novembre 1868 Monte Sleme, 3 giugno 1915
CASENOVE Giovanni
di Antonio e Seri Anna
sposato nel 1911 con Trasarti Nazzarena, Mezzadro
Soldato 137° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Francavilla d’Ete, 24 febbraio 1885 2 novembre 1916, Carso
CONCETTI Stanislao
di Luigi e Gianfranceschi Rosa
Celibe
Sottotenente di Complemento 13° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Sotto il violento fuoco nemico, seppe mantenere il proprio reparto in perfetto ordine e, mentre continuava ad incitare i soldati, cadde colpito a morte.
Montefortino 17 ottobre 1894 Monte San Michele, 16 agosto 1916
FABI Valerio
di Giovanni e Orazi Ada
Celibe
Sottotenente 257°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA d’ARGENTO
Durante l’attacco di una posizione nemica prendeva il comando di una squadra di arditi e con mirabile slancio la guidava fin sotto i reticolati avversari e quindi all’assalto della trincea. Gravemento ferito, si rammaricava soltanto di non poter compiere la sua missione. E’ sepolto nel Sacrario Militare di Oslavia GO
Rapagnano, 30 novembre 1893 Monte Santo, 6 giugno 1917
FALCHETTI Giuseppe
di Giovanni e Sdolzini Angela Rosa
Muratore
Soldato 18° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo 24 agosto 1893 Piave, 19 dicembre 1917
FEDERICI Pietro
di Silvano e Bigi Crescentina
Celibe, Studente
Sottotenente di Complemento 18°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA d’ARGENTO
Mirabile esempio di coraggio ai propri sottoposti, li condusse, con magnifico slancio, all'assalto delle trincee nemiche, nonostante il violento fuoco di fucileria e di mitragliatrici. Cadde ucciso da un proiettile in fronte, mentre, primo, giungeva al varco aperto nei reticolati avversari.
Monturano, 16 dicembre 1891 Vermegliano, 21 ottobre 1915
FRATALOCCHI Alessandro
di Giuseppe e Gennaro Maria
Bracciante
Sottotenente di Complemento 229°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sepolto in Slovenija
Fermo, 28 dicembre 1895 Monte San Marco, 14 agosto 1916
GIANDOMENICO Emidio
di Giovanni e Paglialunga Maria
Bracciante
Soldato 122°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo, 20 settembre 1888 Carso, 17 agosto 1915
GRILLI Costantino David
di Giovanni e Storani Nazzarena Paolina
sposato nel 1913 con Craia Annunziata, Agricoltore
Caporalmaggiore 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Con la propria squadra, irruppe in un trinceramento nemico, obbligandone i difensori rimasti a darsi prigionieri. Esplicò, quindi, dalla posizione conquistata, un'intelligente azione di fuoco, che obbligò l'avversario a rallentare il contrattacco iniziato. E’ sepolto a Redipuglia.
Francavilla d’Ete, 27 novembre 1888 Selz, 22 luglio 1915.
IACOPINI Pasquale
di Vincenzo e Ciuccarelli Costantina
Celibe, Segretario
Sottotenente 39° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Condusse brillantemente il proprio reparto all'assalto di posizioni estremamente insidiose e difficili. Ferito, non volle lasciare il comando e continuò a combattere, finché, in un furioso corpo a corpo venne colpito a morte, lasciandovi gloriosamente la vita.
Ponzano di Fermo, 16 dicembre 1890 Montello, 10 giugno 1918
IBI Antonio
Celibe, Contadino
Caporale 417 a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA di BRONZO
Calmo e sereno, mitragliava reparti avversari che tentavano avanzare. Mentre proiettili nemici di grosso calibro sconvolgevano la trincea, compreso da alto sentimento del dovere, restava saldo al suo posto. Venne colpito a morte da una scheggia di granata avversaria.
Amandola, 22 giugno 1896 Nervesa (Piave), 19 giugno 1918
IOMMI Domenico Tommaso
di Giuseppe e Ruffini Nicolina
Celibe, Studente
Sottotenente 124° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una gran guardia presso un posto avanzato attaccato da forze soverchianti, resisteva con fermezza e coraggio mirabili, portandosi nei punti più minacciati e battuti dal fuoco nemico per infondere la calma nei suoi soldati. Colpito a morte da una scheggia di granata avversaria, non abbandonava il posto di combattimento che dopo aver visto il nemico completamente respinto.
Montappone, 21 dicembre 1889 Pasubio, 2 agosto 1917
LICIOTTI Giuseppe
di Pietro e Turtù Caterina
Celibe, Contadino
Soldato, 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sant’Elpidio a Mare, 12 agosto 1893 Sagrado, 22 agosto 1917
LUPI Giulio
di Costantino e Iacopini Vincenza
sposato nel 1911 con Cataldi Rosa
Caporalmaggiore 14°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Nell'assalto di una trincea nemica, gravemente ferito al volto, continuò a far fuoco sull'avversario, finchè cadde nuovamente e mortalmente colpito.
Monteleone di Fermo, 11 dicembre 1885 Selz, 14 giugno 1916
MARZIALI Giovanni
di Vincenzo e Morlacco Domenica
Celibe
Soldato XXVIII Reparto d’Assalto Arditi
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sepolto nel Sacrario Militare di Fagarè di Piave
Sant’Elpidio a Mare, 6 maggio 1895 Piave, 30 ottobre 1918
MASSI Antonio
di Pasquale e Crocenzi Natalina
Celibe
Sergente 95° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sant’Elpidio a Mare, 5 maggio 1895 Montello, 18 giugno 1918
MATTEI Luigi
di Francesco e Cotichini Gentilina
Celibe
Soldato 3° Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
E’ sepolto nel Riquadro Militare del cimitero di Bologna Certosa
Montegranaro, 29 agosto 1895 Bologna, 6 maggio 1919
MARINI Emidio
di Francesco e Gianfranceschi Maria
Celibe, Studente
Tenente di Complemento 2° Reggimento Artiglieria da Montagna
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Santa Vittoria in M. , 27 giugno 1895 Cittadella, 18 novembre 1918
MATE' Guido Alfredo
di Cesare e Venezia Grazia Maria
Muratore
Soldato 253° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Ciclista addetto al comando di un reggimento, fu costantemente attivo nel recapitare ordini ed avvisi fino alle linee più avanzate, attraversando con sprezzo del pericolo zone intensamente battute dal fuoco nemico.
Fermo, 11 maggio 1982 Medio Isonzo, 19 ottobre 1917
MERLI Antonio
di Alessandro e Merli Maria
Celibe
Tenente 62° Raggruppamento Artiglieria d’Assedio
23° Gruppo Cannoni 105, 70a Batteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una sezione, controbattuta dal nemico, dirigeva con sereno coraggio il tiro dei suoi pezzi, finché cadeva eroicamente accanto al suo cannone.
Rapagnano, 13 dicembre 1885 Montello, 15 giugno 1918
MEZZABOTTA Alberto
di Vincenzo e Liberini Albina
Contadino
Soldato 17° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Si slanciò volontariamente all'assalto col primo plotone contro alla trincea nemica e vi penetrò fra i primi, facendo dei prigionieri o catturando largo bottino. Morì sul campo.
Fermo, 19 agosto 1894 Selz, aprile l916
MORELLI Giuseppe
di Pietro e Sanguigni Maria
Celibe, Contadino
Carabiniere
MEDAGLIA d’ARGENTO
Dando prova di mirabile intrepidezza, insieme ad altro carabiniere, percorreva una zona violentemente battuta dal fuoco nemico per incitare i militari di un reggimento a passare l'Isonzo. Raggiunto lo scopo venne colpito a morte.
Monteleone di Fermo, 30 aprile 1996 Bollar 19 agosto 1918
NASINI Luigi
di Francesco e Serafini Veronica
Contadino
Soldato 82° reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Eroico infaticabile, sotto violentissimi bombardamenti, rese, quale portaordini importanti servizi. Colpito da scheggia di granata, negli ultimi istanti di vita mostrava la sua letizia nel sapere il nemico ricacciato al di là del Piave. E’ sepolto presso l’Ossario di Venezia.
Fermo, 10 aprile 1898 Piave, 23 giugno 1918
PACINI Vittorio
di Giuseppe e Martellini Marianna
Celibe
Marinaio
MEDAGLIA di BRONZO
Primo fra i primi ad accorrere per trattenere l'irruente nemico, sebbene ferito, ritornava al suo posto dell'azione appena medicato e concorreva a ricacciare completamente l'avversario oltre il Piave. Sempre vicino al proprio comandante di plotone lo coadiuvava in ogni impresa arrischiata dando esempio ai compagni di sereno coraggio. E’ sepolto nel Cimitero di Taranto.
Sant’ Elpidio a Mare, 18 febbraio 1893 Taranto, 23 settembre 1918
POGGI Pasquale Gaetano
di Costantino e Fares Maria
Celibe, Contadino
Soldato 51° Reggimento Artiglieria da Campagna
MEDAGLIA d’ARGENTO
Quale servente di una batteria essendo la posizione circondata da reparti nemici, resisteva valorosamente anche dopo visti cadere feriti i propri ufficiali. Intimatagli dall'avversario la resa, si rifiutava e cadeva gloriosamente sul posto colpito a morte. E’ sepolto a Fagarè.
Lapedona, 10 aprile 1895 Fagarè di Piave, 16 novembre 1917
PROPERZI Michele
di David
Soldato 11° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
Precedeva la compagnia sotto il tiro aggiustato di mitragliatrici avversarie che ne ritardavano l'avanzata, e raggiunta la trincea nemica, con getto di bombo a mano vi seminava il panico tra i difensori. Ferito, continuava a combattere, finché vide la posizione in nostro saldo possesso.
Fermo, 22 gennaio 1897 Piave 5 novembre 1917
RECCHIONI Raffaele
di Gaetano e Petrella Giuseppina
Soldato 17° Reggimento Fanteria,
MEDAGLIA di BRONZO
Durante l'azione, dimostrò ardire e tenacia e, ferito ad una gamba, continuava ad avanzare ed a combattere.
Fermo, 22 febbbraio 1894 Novacuzzo, 9 ottobre 1915
RENZI Pasquale
di Giovanni e Andrenacci Annunziata
Celibe
Caporale 11° Battaglione Bersaglieri Ciclisti
MEDAGLIA d’ARGENTO
Costante, mirabile esempio ai compagni per slancio ed ardimento, si offriva più volte ad eseguire incarichi pericolosissimi. Durante un assalto, alla testa della propria squadra, sotto il violento tiro nemico di mitragliatrici giungeva primo, sulla posizione avversaria, ove cadeva gloriosamente colpito a morte.
Sant’ Elpidio a Mare, 22 maggio 1894 Piave, 18 giugno 1918
ROMANELLA Antonio
di Enrico e Viti Letizia
Celibe, Contadino
caporalmaggiore 17° reggimento bersaglieri
MEDAGLIA di BRONZO
Sprezzante del pericolo, con slancio e coraggio, alla testa della propria squadra, puntava decisamente, sotto il violento fuoco avversario, su di una mitragliatrice nemica, ma nell'atto di raggiungerla, colpito a morte, lasciava la vita sul campo.
Falerone, 25 novembre 1898 Piave, 5 luglio 1918
ROSSI Vincenzo
di Carlo e Lattanzi Maria
Celibe, Calzolaio
Sergente 150° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Raggiunse per primo la trincea nemica sotto un violento ed intenso fuoco di artiglieria. Nei momenti più accaniti della lotta, seppe con risoluto coraggio e con pochi superstiti battere gli avversari e sloggjarli dalle loro trincee. Colpito a morte incitava ancora una volta i sottoposti alla lotta, e cadeva gloriosamente nella posizione conquistata. E’ sepolto in Slovenija.
Montegranaro, 2 novembre 1892 Gorizia, I5 maggio 1917
RUGGERl Amedeo Alfredo
di Nicola e Frontoni Eugenia
Celibe
Caporalmaggiore 22° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Durante un combattimento, alla testa della sua squadra si spingeva con grande slancio, coraggio e sprezzo del pericolo in una trincea occupata dai nemici, cercando di sorprenderli cadeva gravemente ferito.
Montappone, 13 agosto 1895 Aquileia, 4 giugno 1916
SEGHETTI Giuseppe
di Angelo e Belletti Teresa
Elettricista
Soldato 2° Reggimento Artiglieria Pesante campale
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo, 9 novembre 1895 Monte Grappa, 18 dicembre 1917
SOLIMANDO Camillo
di Francesco Paolo
Aspirante Ufficiale 139° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Nell'attacco di ben munite posizioni avversarie, portava audacemente avanti il proprio plotone, cadendo fra i primi colpito in pieno petto, dando bellissimo esempio di coraggio e di valore.
Fermo, 12 marzo 1891 Asiago, 20 giugno 1916
TAMANTI Basilio
di Raffaele e Ilari Maria
Celibe, Contadino
Soldato 125° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Montegiorgio, 15 aprile 1895 Carso, 1 novembre 1916
TASSOTTI Giuseppe
di Vincenzo e Porrà Teresa Luigia
sposato nel 1909 con Santarelli Maria
Caporale 70° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una squadra durante un attacco nemico, incitava con la parola e con l'esempio a difendere la posizione. Mentre, ritto sulla trincea sprezzante del pericolo, colpiva ciascun nemico che osava venire avanti, cadeva colpito in fronte. E’ sepolto sul Piave a Zenson.
Lapedona, 11 ottobre 1886 Piave, 18 giugno 1918
TENTELLA Paolo
di Luigi e Cippettini Emidia
Celibe, Contadino
Caporale 822a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA d’ARGENTO
Costante mirabile esempio di coraggio, trovandosi di guardia al materiale di una compagnia mitragliatrici. in una baracca che veniva colpita da numerosi proietti di artiglieria avversaria, rimaneva saldo e impavido al suo posto fra lo scoppiare dei proietti stessi, finché veniva colpito a morte.
Montegranaro, 16 novembre 1893 Asiago, 4 dicembre1917
TENTONI Attilio
di Alfonso e Alessandrini Nazarena
sposato nel 1905 con Tarulli Maria
Tenente Milizia Territoriale Comando 50a Divisione
MEDAGLIA di BRONZO
Addetto al comando di una divisione, fu costante e bello esempio di attività, calma e devozione al dovere per meglio assolvere lo speciale compito affidatogli, si recò volontariamente più volte sulle prime linee, dando prova di grande ardimento. Durante un attacco nemico, fatto segno la sede del comando ad intenso bombardamento, dando esempio efficace di fermezza e dì serenità, non preoccupato del pericolo imminente, rinunciò di ricoverarsi in un luogo meno esposto, dal quale però meno facilmente avrebbe potuto condurre a termine un compito urgente assegnatogli. Colpito a morte da una granata avversaria, che distrusse la baracca ove egli si trovava, presentendo prossima la sua fine, rivolgeva con stoica fermezza parole d'alto amore di patria, d'incitamento e di fede ai commilitoni che l'attorniavano.
Montegiorgio, 8 giugmo 1882 Monte Grappa, 16 giugno 1918
TOMASSINI Domenico
di Lorenzo e Violoni Marianna
Celibe, Contadino
Soldato 1755a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA d’ARGENTO
Nell'istante di balzare all'attacco, essendo stata la sezione sconvolta da granata nemica, visto cadere il porta-arma, s'impossessava della mitragliatrice, e primo si slanciava fuori della trincea, entusiasmando i compagni coi rapido gesto. Colpito in pieno da proiettile nemico, immolava la sua giovane vita eroicamente.
Petritoli, 22 dicembre 1898 Piave, 2 luglio 1918
VERMIGLI Ulderico
di Ulderico e Ciarrocchi Eleonora
sposato nel 1912 con Ricci Spadoni Caterina, Possidente
Tenente 2° Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
Sotto l’intenso fuoco d'artiglieria e frequentissime scariche raffiche di mitragliatrici, mentre dava esempio di coraggio e di ammirevole calma alla propria compagnia che preparava opere di sbarramento all'avanzata nemica, cadeva colpito mortalmente da una granata.
Amandola, 27 febbraio 1889 Piave, 14 novembre 1917
VITA Luigi
di Raffaele e Minnozzi Nazzarena
Celibe, Contadino
Sergente 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Primo ad abbandonare il proprio appostamento, fu di bell'esempio ai suoi per coraggio, slanciandosi avanti sopra un terreno battuto dal fuoco nemico. Caduto il proprio ufficiale, assumeva il comando del plotone, e pervenuto presso le posizioni nemiche, vi si rafforzava, rimanendovi per tutta la giornata, nonostante la violenza del fuoco di fucileria ed il getto di bombe da parte dell'avversario.
Montegiorgio, 1 gennaio 1886 Carso, 18 Maggio 1917
ZEPPILLI Dante Carlo
di Nicola e Bonfigli Giuseppina
Celibe, Studente
Aspirante Ufficiale
2 MEDAGLIE d’ARGENTO
Comandante la prima ondata d'attacco, con slancio e ardimento mirabili, sotto il fuoco intenso dell'artiglieria e di mitragliatrici nemiche, prendeva possesso della prima e seconda linea di trincee avversarie, facendo ben 156 prigionieri di cui cinque ufficiali, e con abile mossa costringeva una mitragliatrice avversaria a ritirarsi
San Pietro e San Marco di Gorizia 10-13 ottobre 1916
Tenente XII Reparto d’Assalto Arditi. In aspro combattimento con forze preponderanti oppose col suo reparto tenace e valorosa resistenza. Offertosi volontario per un'ardita e rischiosa operazione, trascinò i suoi, con l'esempio e con la parola, a violento e vittorioso contrattacco e, sebbene ferito, non volle lasciare il posto continuando ad animarli fino a che, colpito più gravemente, consentì ad essere trasportato al posto di medicazione. Sgombrato in un ospedaletto vi decedeva il giorno successivo.
Francia(*), 21 giugno 1896 Piave, 20 giugno 1918
(*)Inscritto nelle liste di leva del Comune di Fermo
Le motivazioni delle successive Medaglie d’Argento e di Bronzo, concesse ai Caduti della Provincia di Fermo sono state rese dall'Istituto del Nastro Azzurro.
L’”Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare” (o più semplicemente Nastro Azzurro) raccoglie tutti i Decorati di Medaglia al Valor Militare, dalle guerre d'Indipendenza fino ad oltre la seconda guerra mondiale.
Per alcuni dei Decorati, l’Istituto non ha potuto rinvenire la motivazione della concessione.
ALESSANDRINI Domenico
di Enrico e Orso Pasqualina
Studente
Sottotenente di Complemento 15° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di plotone, si slanciava all'assalto di una posizione nemica, entrando fra i primi nel trinceramento. Contrattaccato da forze superiori, resisteva brillantemente, finché cadeva ripetutamente colpito dalla fucileria avversaria.
Fermo, 16 agosto 1892 Carso, 16 settembre 1916
BARTOMIOLI Gallerano
di Nicola e Diamanti Anastasia
Celibe, Studente
Sottotenente 2°Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
Sprezzante sempre del pericolo, veniva gravemente ferito mentre, con ammirevole calma e serenità fra l'intenso fuoco nemico, incoraggiava i suoi soldati a continuare i lavori di sbarramento per arrestare l'avanzata del nemico.
Montappone, 12 luglio 1896 Mirano, 17 novembre 1917
BASILI Achille
di Ugo e Belli Angela
Celibe
Aspirante Ufficiale 205° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Alla testa del suo plotone attaccava con irruenza i reparti nemici che, sotto la prima linea, si erano incanalati sul rovescio della posizione, li metteva in fuga riportando prigionieri e ristabilendo completamente la nostra linea. Nel dare così bell'esempio di valore e di sprezzo del pericolo, colpito da una scheggia di bomba a mano, trovava morte gloriosa sul campo.
Porto San Giorgio, 7 maggio 1896 Bainsizza, 24 ottobre 1917
BlCCIRE’ Primo
di Cesare e Matacotta Maria
Celibe, Sellaio
Soldato 17° Reggimento Fanteria
2 MEDAGLIE d’ARGENTO
Nell’assalto di una trincea nemica vi penetrava per primo, animando i compagni ad accorrervi prontamente e riuscendo a farne prigionieri i difesori.
Selz 29 marzo 1916
Costante esempio di mirabile coraggio, si distinse per il collocamento di tubi esplosivi nei reticolati nemici, si comportò da valoroso in diversi combattimenti, fu il primo a penetrare in una trincea avversaria e cadde infine eroicamente sul campo.
Porto San Giorgio, 28 dicembre 1890 Selz 23 aprile 1916
BROFFERIO Angelo
di Giuseppe
Capitano 42° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Con perizia, slancio e ardimento mirabili, guidava il proprio battaglione all'attacco di una forte posizione, in vicinanza della quale cadde mortalmente ferito. E’ sepolto in Slovenija, nel Sacrario di Kobarid (Caporetto).
Fermo, 8 novembre 1868 Monte Sleme, 3 giugno 1915
CASENOVE Giovanni
di Antonio e Seri Anna
sposato nel 1911 con Trasarti Nazzarena, Mezzadro
Soldato 137° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Francavilla d’Ete, 24 febbraio 1885 2 novembre 1916, Carso
CONCETTI Stanislao
di Luigi e Gianfranceschi Rosa
Celibe
Sottotenente di Complemento 13° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Sotto il violento fuoco nemico, seppe mantenere il proprio reparto in perfetto ordine e, mentre continuava ad incitare i soldati, cadde colpito a morte.
Montefortino 17 ottobre 1894 Monte San Michele, 16 agosto 1916
FABI Valerio
di Giovanni e Orazi Ada
Celibe
Sottotenente 257°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA d’ARGENTO
Durante l’attacco di una posizione nemica prendeva il comando di una squadra di arditi e con mirabile slancio la guidava fin sotto i reticolati avversari e quindi all’assalto della trincea. Gravemento ferito, si rammaricava soltanto di non poter compiere la sua missione. E’ sepolto nel Sacrario Militare di Oslavia GO
Rapagnano, 30 novembre 1893 Monte Santo, 6 giugno 1917
FALCHETTI Giuseppe
di Giovanni e Sdolzini Angela Rosa
Muratore
Soldato 18° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo 24 agosto 1893 Piave, 19 dicembre 1917
FEDERICI Pietro
di Silvano e Bigi Crescentina
Celibe, Studente
Sottotenente di Complemento 18°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA d’ARGENTO
Mirabile esempio di coraggio ai propri sottoposti, li condusse, con magnifico slancio, all'assalto delle trincee nemiche, nonostante il violento fuoco di fucileria e di mitragliatrici. Cadde ucciso da un proiettile in fronte, mentre, primo, giungeva al varco aperto nei reticolati avversari.
Monturano, 16 dicembre 1891 Vermegliano, 21 ottobre 1915
FRATALOCCHI Alessandro
di Giuseppe e Gennaro Maria
Bracciante
Sottotenente di Complemento 229°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sepolto in Slovenija
Fermo, 28 dicembre 1895 Monte San Marco, 14 agosto 1916
GIANDOMENICO Emidio
di Giovanni e Paglialunga Maria
Bracciante
Soldato 122°Reggimento Fanteria.
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo, 20 settembre 1888 Carso, 17 agosto 1915
GRILLI Costantino David
di Giovanni e Storani Nazzarena Paolina
sposato nel 1913 con Craia Annunziata, Agricoltore
Caporalmaggiore 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Con la propria squadra, irruppe in un trinceramento nemico, obbligandone i difensori rimasti a darsi prigionieri. Esplicò, quindi, dalla posizione conquistata, un'intelligente azione di fuoco, che obbligò l'avversario a rallentare il contrattacco iniziato. E’ sepolto a Redipuglia.
Francavilla d’Ete, 27 novembre 1888 Selz, 22 luglio 1915.
IACOPINI Pasquale
di Vincenzo e Ciuccarelli Costantina
Celibe, Segretario
Sottotenente 39° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Condusse brillantemente il proprio reparto all'assalto di posizioni estremamente insidiose e difficili. Ferito, non volle lasciare il comando e continuò a combattere, finché, in un furioso corpo a corpo venne colpito a morte, lasciandovi gloriosamente la vita.
Ponzano di Fermo, 16 dicembre 1890 Montello, 10 giugno 1918
IBI Antonio
Celibe, Contadino
Caporale 417 a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA di BRONZO
Calmo e sereno, mitragliava reparti avversari che tentavano avanzare. Mentre proiettili nemici di grosso calibro sconvolgevano la trincea, compreso da alto sentimento del dovere, restava saldo al suo posto. Venne colpito a morte da una scheggia di granata avversaria.
Amandola, 22 giugno 1896 Nervesa (Piave), 19 giugno 1918
IOMMI Domenico Tommaso
di Giuseppe e Ruffini Nicolina
Celibe, Studente
Sottotenente 124° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una gran guardia presso un posto avanzato attaccato da forze soverchianti, resisteva con fermezza e coraggio mirabili, portandosi nei punti più minacciati e battuti dal fuoco nemico per infondere la calma nei suoi soldati. Colpito a morte da una scheggia di granata avversaria, non abbandonava il posto di combattimento che dopo aver visto il nemico completamente respinto.
Montappone, 21 dicembre 1889 Pasubio, 2 agosto 1917
LICIOTTI Giuseppe
di Pietro e Turtù Caterina
Celibe, Contadino
Soldato, 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sant’Elpidio a Mare, 12 agosto 1893 Sagrado, 22 agosto 1917
LUPI Giulio
di Costantino e Iacopini Vincenza
sposato nel 1911 con Cataldi Rosa
Caporalmaggiore 14°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Nell'assalto di una trincea nemica, gravemente ferito al volto, continuò a far fuoco sull'avversario, finchè cadde nuovamente e mortalmente colpito.
Monteleone di Fermo, 11 dicembre 1885 Selz, 14 giugno 1916
MARZIALI Giovanni
di Vincenzo e Morlacco Domenica
Celibe
Soldato XXVIII Reparto d’Assalto Arditi
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sepolto nel Sacrario Militare di Fagarè di Piave
Sant’Elpidio a Mare, 6 maggio 1895 Piave, 30 ottobre 1918
MASSI Antonio
di Pasquale e Crocenzi Natalina
Celibe
Sergente 95° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Sant’Elpidio a Mare, 5 maggio 1895 Montello, 18 giugno 1918
MATTEI Luigi
di Francesco e Cotichini Gentilina
Celibe
Soldato 3° Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
E’ sepolto nel Riquadro Militare del cimitero di Bologna Certosa
Montegranaro, 29 agosto 1895 Bologna, 6 maggio 1919
MARINI Emidio
di Francesco e Gianfranceschi Maria
Celibe, Studente
Tenente di Complemento 2° Reggimento Artiglieria da Montagna
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Santa Vittoria in M. , 27 giugno 1895 Cittadella, 18 novembre 1918
MATE' Guido Alfredo
di Cesare e Venezia Grazia Maria
Muratore
Soldato 253° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Ciclista addetto al comando di un reggimento, fu costantemente attivo nel recapitare ordini ed avvisi fino alle linee più avanzate, attraversando con sprezzo del pericolo zone intensamente battute dal fuoco nemico.
Fermo, 11 maggio 1982 Medio Isonzo, 19 ottobre 1917
MERLI Antonio
di Alessandro e Merli Maria
Celibe
Tenente 62° Raggruppamento Artiglieria d’Assedio
23° Gruppo Cannoni 105, 70a Batteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una sezione, controbattuta dal nemico, dirigeva con sereno coraggio il tiro dei suoi pezzi, finché cadeva eroicamente accanto al suo cannone.
Rapagnano, 13 dicembre 1885 Montello, 15 giugno 1918
MEZZABOTTA Alberto
di Vincenzo e Liberini Albina
Contadino
Soldato 17° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Si slanciò volontariamente all'assalto col primo plotone contro alla trincea nemica e vi penetrò fra i primi, facendo dei prigionieri o catturando largo bottino. Morì sul campo.
Fermo, 19 agosto 1894 Selz, aprile l916
MORELLI Giuseppe
di Pietro e Sanguigni Maria
Celibe, Contadino
Carabiniere
MEDAGLIA d’ARGENTO
Dando prova di mirabile intrepidezza, insieme ad altro carabiniere, percorreva una zona violentemente battuta dal fuoco nemico per incitare i militari di un reggimento a passare l'Isonzo. Raggiunto lo scopo venne colpito a morte.
Monteleone di Fermo, 30 aprile 1996 Bollar 19 agosto 1918
NASINI Luigi
di Francesco e Serafini Veronica
Contadino
Soldato 82° reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Eroico infaticabile, sotto violentissimi bombardamenti, rese, quale portaordini importanti servizi. Colpito da scheggia di granata, negli ultimi istanti di vita mostrava la sua letizia nel sapere il nemico ricacciato al di là del Piave. E’ sepolto presso l’Ossario di Venezia.
Fermo, 10 aprile 1898 Piave, 23 giugno 1918
PACINI Vittorio
di Giuseppe e Martellini Marianna
Celibe
Marinaio
MEDAGLIA di BRONZO
Primo fra i primi ad accorrere per trattenere l'irruente nemico, sebbene ferito, ritornava al suo posto dell'azione appena medicato e concorreva a ricacciare completamente l'avversario oltre il Piave. Sempre vicino al proprio comandante di plotone lo coadiuvava in ogni impresa arrischiata dando esempio ai compagni di sereno coraggio. E’ sepolto nel Cimitero di Taranto.
Sant’ Elpidio a Mare, 18 febbraio 1893 Taranto, 23 settembre 1918
POGGI Pasquale Gaetano
di Costantino e Fares Maria
Celibe, Contadino
Soldato 51° Reggimento Artiglieria da Campagna
MEDAGLIA d’ARGENTO
Quale servente di una batteria essendo la posizione circondata da reparti nemici, resisteva valorosamente anche dopo visti cadere feriti i propri ufficiali. Intimatagli dall'avversario la resa, si rifiutava e cadeva gloriosamente sul posto colpito a morte. E’ sepolto a Fagarè.
Lapedona, 10 aprile 1895 Fagarè di Piave, 16 novembre 1917
PROPERZI Michele
di David
Soldato 11° Reggimento Bersaglieri
MEDAGLIA d’ARGENTO
Precedeva la compagnia sotto il tiro aggiustato di mitragliatrici avversarie che ne ritardavano l'avanzata, e raggiunta la trincea nemica, con getto di bombo a mano vi seminava il panico tra i difensori. Ferito, continuava a combattere, finché vide la posizione in nostro saldo possesso.
Fermo, 22 gennaio 1897 Piave 5 novembre 1917
RECCHIONI Raffaele
di Gaetano e Petrella Giuseppina
Soldato 17° Reggimento Fanteria,
MEDAGLIA di BRONZO
Durante l'azione, dimostrò ardire e tenacia e, ferito ad una gamba, continuava ad avanzare ed a combattere.
Fermo, 22 febbbraio 1894 Novacuzzo, 9 ottobre 1915
RENZI Pasquale
di Giovanni e Andrenacci Annunziata
Celibe
Caporale 11° Battaglione Bersaglieri Ciclisti
MEDAGLIA d’ARGENTO
Costante, mirabile esempio ai compagni per slancio ed ardimento, si offriva più volte ad eseguire incarichi pericolosissimi. Durante un assalto, alla testa della propria squadra, sotto il violento tiro nemico di mitragliatrici giungeva primo, sulla posizione avversaria, ove cadeva gloriosamente colpito a morte.
Sant’ Elpidio a Mare, 22 maggio 1894 Piave, 18 giugno 1918
ROMANELLA Antonio
di Enrico e Viti Letizia
Celibe, Contadino
caporalmaggiore 17° reggimento bersaglieri
MEDAGLIA di BRONZO
Sprezzante del pericolo, con slancio e coraggio, alla testa della propria squadra, puntava decisamente, sotto il violento fuoco avversario, su di una mitragliatrice nemica, ma nell'atto di raggiungerla, colpito a morte, lasciava la vita sul campo.
Falerone, 25 novembre 1898 Piave, 5 luglio 1918
ROSSI Vincenzo
di Carlo e Lattanzi Maria
Celibe, Calzolaio
Sergente 150° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Raggiunse per primo la trincea nemica sotto un violento ed intenso fuoco di artiglieria. Nei momenti più accaniti della lotta, seppe con risoluto coraggio e con pochi superstiti battere gli avversari e sloggjarli dalle loro trincee. Colpito a morte incitava ancora una volta i sottoposti alla lotta, e cadeva gloriosamente nella posizione conquistata. E’ sepolto in Slovenija.
Montegranaro, 2 novembre 1892 Gorizia, I5 maggio 1917
RUGGERl Amedeo Alfredo
di Nicola e Frontoni Eugenia
Celibe
Caporalmaggiore 22° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Durante un combattimento, alla testa della sua squadra si spingeva con grande slancio, coraggio e sprezzo del pericolo in una trincea occupata dai nemici, cercando di sorprenderli cadeva gravemente ferito.
Montappone, 13 agosto 1895 Aquileia, 4 giugno 1916
SEGHETTI Giuseppe
di Angelo e Belletti Teresa
Elettricista
Soldato 2° Reggimento Artiglieria Pesante campale
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Fermo, 9 novembre 1895 Monte Grappa, 18 dicembre 1917
SOLIMANDO Camillo
di Francesco Paolo
Aspirante Ufficiale 139° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Nell'attacco di ben munite posizioni avversarie, portava audacemente avanti il proprio plotone, cadendo fra i primi colpito in pieno petto, dando bellissimo esempio di coraggio e di valore.
Fermo, 12 marzo 1891 Asiago, 20 giugno 1916
TAMANTI Basilio
di Raffaele e Ilari Maria
Celibe, Contadino
Soldato 125° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
MOTIVAZIONE NON RINVENUTA
Montegiorgio, 15 aprile 1895 Carso, 1 novembre 1916
TASSOTTI Giuseppe
di Vincenzo e Porrà Teresa Luigia
sposato nel 1909 con Santarelli Maria
Caporale 70° Reggimento Fanteria
MEDAGLIA d’ARGENTO
Comandante di una squadra durante un attacco nemico, incitava con la parola e con l'esempio a difendere la posizione. Mentre, ritto sulla trincea sprezzante del pericolo, colpiva ciascun nemico che osava venire avanti, cadeva colpito in fronte. E’ sepolto sul Piave a Zenson.
Lapedona, 11 ottobre 1886 Piave, 18 giugno 1918
TENTELLA Paolo
di Luigi e Cippettini Emidia
Celibe, Contadino
Caporale 822a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA d’ARGENTO
Costante mirabile esempio di coraggio, trovandosi di guardia al materiale di una compagnia mitragliatrici. in una baracca che veniva colpita da numerosi proietti di artiglieria avversaria, rimaneva saldo e impavido al suo posto fra lo scoppiare dei proietti stessi, finché veniva colpito a morte.
Montegranaro, 16 novembre 1893 Asiago, 4 dicembre1917
TENTONI Attilio
di Alfonso e Alessandrini Nazarena
sposato nel 1905 con Tarulli Maria
Tenente Milizia Territoriale Comando 50a Divisione
MEDAGLIA di BRONZO
Addetto al comando di una divisione, fu costante e bello esempio di attività, calma e devozione al dovere per meglio assolvere lo speciale compito affidatogli, si recò volontariamente più volte sulle prime linee, dando prova di grande ardimento. Durante un attacco nemico, fatto segno la sede del comando ad intenso bombardamento, dando esempio efficace di fermezza e dì serenità, non preoccupato del pericolo imminente, rinunciò di ricoverarsi in un luogo meno esposto, dal quale però meno facilmente avrebbe potuto condurre a termine un compito urgente assegnatogli. Colpito a morte da una granata avversaria, che distrusse la baracca ove egli si trovava, presentendo prossima la sua fine, rivolgeva con stoica fermezza parole d'alto amore di patria, d'incitamento e di fede ai commilitoni che l'attorniavano.
Montegiorgio, 8 giugmo 1882 Monte Grappa, 16 giugno 1918
TOMASSINI Domenico
di Lorenzo e Violoni Marianna
Celibe, Contadino
Soldato 1755a Compagnia Mitraglieri Fiat
MEDAGLIA d’ARGENTO
Nell'istante di balzare all'attacco, essendo stata la sezione sconvolta da granata nemica, visto cadere il porta-arma, s'impossessava della mitragliatrice, e primo si slanciava fuori della trincea, entusiasmando i compagni coi rapido gesto. Colpito in pieno da proiettile nemico, immolava la sua giovane vita eroicamente.
Petritoli, 22 dicembre 1898 Piave, 2 luglio 1918
VERMIGLI Ulderico
di Ulderico e Ciarrocchi Eleonora
sposato nel 1912 con Ricci Spadoni Caterina, Possidente
Tenente 2° Reggimento Genio
MEDAGLIA d’ARGENTO
Sotto l’intenso fuoco d'artiglieria e frequentissime scariche raffiche di mitragliatrici, mentre dava esempio di coraggio e di ammirevole calma alla propria compagnia che preparava opere di sbarramento all'avanzata nemica, cadeva colpito mortalmente da una granata.
Amandola, 27 febbraio 1889 Piave, 14 novembre 1917
VITA Luigi
di Raffaele e Minnozzi Nazzarena
Celibe, Contadino
Sergente 17°Reggimento Fanteria
MEDAGLIA di BRONZO
Primo ad abbandonare il proprio appostamento, fu di bell'esempio ai suoi per coraggio, slanciandosi avanti sopra un terreno battuto dal fuoco nemico. Caduto il proprio ufficiale, assumeva il comando del plotone, e pervenuto presso le posizioni nemiche, vi si rafforzava, rimanendovi per tutta la giornata, nonostante la violenza del fuoco di fucileria ed il getto di bombe da parte dell'avversario.
Montegiorgio, 1 gennaio 1886 Carso, 18 Maggio 1917
ZEPPILLI Dante Carlo
di Nicola e Bonfigli Giuseppina
Celibe, Studente
Aspirante Ufficiale
2 MEDAGLIE d’ARGENTO
Comandante la prima ondata d'attacco, con slancio e ardimento mirabili, sotto il fuoco intenso dell'artiglieria e di mitragliatrici nemiche, prendeva possesso della prima e seconda linea di trincee avversarie, facendo ben 156 prigionieri di cui cinque ufficiali, e con abile mossa costringeva una mitragliatrice avversaria a ritirarsi
San Pietro e San Marco di Gorizia 10-13 ottobre 1916
Tenente XII Reparto d’Assalto Arditi. In aspro combattimento con forze preponderanti oppose col suo reparto tenace e valorosa resistenza. Offertosi volontario per un'ardita e rischiosa operazione, trascinò i suoi, con l'esempio e con la parola, a violento e vittorioso contrattacco e, sebbene ferito, non volle lasciare il posto continuando ad animarli fino a che, colpito più gravemente, consentì ad essere trasportato al posto di medicazione. Sgombrato in un ospedaletto vi decedeva il giorno successivo.
Francia(*), 21 giugno 1896 Piave, 20 giugno 1918
(*)Inscritto nelle liste di leva del Comune di Fermo
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