EVENTI FERMANI
Seri, ironici, tragici, comici.
"I bei tempi non ci sono mai stati"
(Il mio nome è Nessuno)
Notizie e storie, costume e colore. Sguardi su di una società a cavallo tra due secoli.
ATTRAVERSO IL FONDO RIVISTE DELLA BIBLIOTECA CIVICA "ROMOLO SPEZIOLI" FERMO
LA LOTTA - Parte Prima / Parte Seconda
In seguito a diligenti verifiche
operate dal locale ufficio tecnico comunale si è potuto scoprire la
ragione della mancanza d'acqua potabile nel nostro acquedotto,
che molti
cittadini lamentavano.
E la ragione era che molti
istituti, tra cui il Manicomio, l'Ospedale e l'Istituto industriale facevano un
pò troppo sperpero dell'acqua
che loro si era data non a misura, ma con
signorile larghezza.
Ora all'inconveniente è stato
posto riparo; quindi avremo in seguito più quantità d'acqua per i cittadini che
ne faranno richiesta,
e qualche vantaggio pel bilancio comunale.
1 Gennaio 1913 - Cosa fa il nostro vescovo?
Togliamo dal Giornale d'Italia
del 31 scorso dicembre il seguente scritto del quale ognuno comprende l'immensa
gravità, perché verrebbe a creare un precedente assai pericoloso per ogni causa
di giustizia e di civiltà:
Il priore di Santa Vittoria in
Matenano, Sbafoni don Giuseppe, sacerdote oltremodo stimato da questa
popolazione per la sua bontà, correttezza e galantomismo, in seguito ad una
vertenza per questioni di carattere esclusivamente amministrativo, è stato
licenziato dalla sua parrocchia dal vescovo della Diocesi di Fermo, monsignor Castelli,
il quale ha fissato al priore, il termine di dieci giorni per lasciare la
chiesa. Il grave provvedimento ha destato profonda impressione dati i costumi
illibati del sacerdote colpito e la popolazione si prepara a reagire per
difendere il cittadino dal provvedimento ingiusto.
Intanto mentre pende il ricorso
dello Sbafoni appellatosi al giudizio dell’autorità ecclesiastica superiore,
i parrocchiani hanno fermamente risolto
d'impedire che il loro Priore abbandoni la chiesa e che altro prete lo sostituisca
e una commissione di cittadini si è recata dal vescovo per protestare contro il
provvedimento preso.
Ma non pare che il vescovo intenda di cedere.
Noi veramente non siamo molto
teneri nel difendere la tonaca nera, ma non possiamo fare a meno di assumere
informazioni sulle cause
del provvedimento e dopo ritorneremo alla carica.
2 Marzo 1913 - Il problema dell' igiene
Verificatosi in questi giorni il
grido dall'arme per la diffusione del tifo e febbri tifoidi a Fermo, ci è
venuto pensato alla presenza di un gran
numero di pozzi e cisterne ai quali i cittadini fanno spesso ricorso sia per la
loro indolenza, sia per la deficiente distribuzione della pubblica acqua
potabile.
Noi crediamo che queste acque private non siano state fatte esaminare; ma se si considera che le case sono assai vicine fra loro e disposte in tante terrazze degradanti con pendenza abbastanza forte, se si considera la natura argillosa del sottosuolo soggetta a screpolarsi nei periodi di prolungata siccità, se si considera che molti pozzi neri spesso ricolmi di acque di lavaggio si scaricano nella pubblica fogna con pendenze deficienti, c’è da temere seriamente che queste acque siano inquinate da materie escrementizie a mezzo di una rete di serrature comunicanti cisterne e latrine.
Prima dell’acquedotto i pozzi neri accumulavano solamente feci ed orine e si spurgavano diligentemente e spesso, ma dopo l'acquedotto i pozzi neri per la maggiore disponibilità dell'acqua, sono ricolmi di liquido, e colla lusinga che il loro scarico si effettui diremo quasi automaticamente mediante fogne private sulla fogna pubblica, ne è seguita da parte degli abitanti una certa trascuraggine dei pozzi neri ed accessori che unita alle deficienze della fognatura in genere ha reso il rimedio peggiore del male. Ora se si tiene conto dì tutto ciò e della siccità di questi ultimi anni, mi pare si sia trovata la ragione attuale del lamentato rincrudimento del male, se il male stesso non è dovuto a cause di indole diversa.
Questa modesta opinione che esponiamo senza veruna pretesa, ci suggerisce l’idea che l’amministrazione comunale per la suprema legge della salute pubblica potrebbe disporre per una inchiesta e verifica delle cisterne private in relazione ai pozzi neri e fogne, di esaminare sommariamente queste acque e vietarne rigorosamente l’uso ordinando e, ove occorra, la chiusura dei pozzi e cisterne.
Per sostituire in via precaria
alla conseguente diminuzione di acqua necessaria all’uso della popolazione
l’ufficio tecnico comunale studierebbe il modo di aumentare il numero delle
fontanine trasformandole tutte a getto intermittente diminuendo l’acqua di
qualche abbeveratoio ecc., e ciò fino a tanto che l'amministrazione comunale
non provvederà ad un aumento di acqua potabile in modo da poterne concedere in
gran copia alle case private.
2 Marzo 1913 - Comunicato
Preg.mo Sig. Direttore del
giornale La Lotta
Mi viene fatto di leggere, sul
giornale da Lei diretto, che, a Fermo, il tifo è in continuo aumento, e che la
mortalità, per tale malattia, cresce ogni giorno.
Evidentemente, Lei è stato tratto
in inganno da informazioni inesatte, e siccome, simili notizie possono produrre
nella popolazione sinistra impressione ed allarmi ingiustificati, cosi mi
pregio recarle a cognizione che l’ultima denuncia di tifo, data dal giorno 13
febbraio p. p. e da allora fino ad oggi non è più stato segnalato a questo
ufficio nessun caso di malattia infettiva.
Dei due casi letali verificatisi
per tifo, l’ultimo si é avuto il 22 febbraio, in una giovinetta ammalata fin
dal 12 gennaio p..p.
Le sarò grato se, per
tranquillità di tutti si compiacerà di inserire la presente nel di Lei pregiato
giornale.
2 Marzo 1913 - Disgrazia, o suicidio?
Nei pressi del fiume Tenna fu
trovato giovedì mattina il cadavere di un povero contadino.
L’autorità indaga le cause di
questa morte violenta.
2 Marzo 1913 - Pei carri funebri
Ci si riferisce che circa
l'appalto della riparazione dei carri funebri da parte amministrazione
comunale, le cose non camminino troppo speditamente così come dovrebbero
camminare, e che a tale riguardo penda formale ricorso presso la prefettura di
Ascoli Piceno.
Assumeremo più ampie informazioni
e ne terremo edotti i nostri lettori
2 Marzo 1913 - A proposito d'igiene
La neve caduta nei giorni scorsi
trovasi tuttora accatastata nelle vie intermedie, ed anche in alcune vie e
piazze principali.
Il Comune non trova tempo e danari per farla rimuovere e
trasportare in aperta campagna.
Le strade dei sobborghi non
vedono mai uno spazzino.
La casa comunale presso Via degli
Aceti è senza la grondaia. Il palazzo della Congregazione di Carità costituisce
nei giorni di vento un pericolo pei passanti.
Le acque di rifiuto delle
lavandaie fuori delle porte, servono per lo sciacquo delle verdure che si
pongono in vendita.
Le strade si spazzano poco e
male.
I cestini delle immondizie
seguitano ad andare attorno scoperti, ed i carrettini antidiluviani a scaricare
microbi infettivi.
II tifo persiste con mortalità
abbastanza elevata, e ogni giorno si verificano nuovi casi.
Alle pubbliche fontane notte e
giorno si continua a lavare il bucato.
Il dottor Tavani fa quanto può
coi pochi mezzi di cui dispone, ma ci dicono che sia stanco di questo stato
insostenibile di cose.
2 Marzo 1913 - Un frate impertinente
Il quaresimalista che attualmente
predica nella Chiesa del Carmine, favorito dal nessun intervento dell'Autorità
di P. S. sempre|pronta a interrompere i “sovversivi” durante i loro discorsi,
si permette da qualche sera di usare il pergamo come tribuna per dir corna
degli altri partiti, e specialmente dei socialisti, e per trattare argomenti
che nulla hanno a che vedere colla religione.
Noi crediamo che il Sottoprefetto
vorrà prendere i provvedimenti opportuni, prima che il pubblico che in
gran parte è arcistufo del fraticello
chiacchierone, intervenga direttamente ed energicamente ricordando a chi di
ragione che la politica si deve fare nei teatri e non nelle chiese che
appartengono allo Stato.
Non le sembra giusto, padre
tabacchino ?
2 Marzo 1913 - Comunicato
Gli abitanti del Vicolo del Leone
(rione Campoleggio) sentono il dovere di porgere i più vivi ringraziamenti al
Consiglio comunale ed in special modo all'ingegnere capo del Comune per il
lodevole loro impegno nel non far costruire un fabbricato nel centro del vicolo
stesso al sig. Venuto Moscoloni, il quale fabbricato, avrebbe non poco
danneggiato la salute degli abitanti del vicolo stesso.
23 Marzo 1913 - Per Via Ognissanti
Quando l'amministrazione comunale
si deciderà a far riselciare la Via Ognissanti, divenuta assolutamente impraticabile,
con pericolo di coloro che sono obbligati a transitarla di rompersi le gambe?!
Poiché non è la prima volta che si richiama l'attenzione dell'amm. comunale su
detta Via, ci pare essere giunto il momento di provvedere a tale sistemazione,
ora che l’inverno se n'è bell’andato.
6 Aprile 1918 - Piccolo incendio
Mercoledi 2 nell’abitazione del
tipografo Umberto Baglietti s’incendiavano una tenda ed alcuni mobili destando
l’allarme nel pacifico rione di Campoleggio.
Pochi secchi d’acqua bastarono a
domare il fuoco che fu causato da una lampada votiva.
Quando si dice il dito di dio !!!
4 maggio 1913 - Cose del manicomio
Circolano da parecchio tempo in
città delle notizie non troppo piacevoli a riguardo del manicomio provinciale.
Noi abbiamo voluto, prima di
renderle pubbliche a mezzo della stampa, assumere informazioni precise e
ineccepibili,
Purtroppo le notizie risultano
vere! Il personale si lagna pel vitto non buono e insufficiente, per la poca
pulizia della cucina,
e pel nessun conto in cui vengono tenuti i suoi reiterati
reclami. Si lagna pure perché l’acqua potabile alla notte viene tolta.
Gli ammalati si trovano nella
stessa condizione.
In quanto poi alle punizioni che
per un nonnulla si infliggono agli infermieri, ci sarebbe molto da dire, e fa
meraviglia il modo posto in uso per colpire questi padri di famiglia nella
tasca. Per
esempio quindici giorni or sono
tre capisala sono stati multati senza nessun avviso.
Sarebbe bene che la Deputazione
promuovesse una inchiesta, prima di obbligarci a raccontare dei fatti concreti,
e con questa cercasse di mettere a posto le cose nell'interesse degli
infermieri e dei malati non solo, ma nell’interesse stesso della giustizia che nel Manicomio, veramente è molto
bistrattata.
4 maggio 1913 - Vandalismo e furto
Venerdì della settimana scorsa
nei pressi del fiume Tenna furono tagliati ed asportati circa mille metri di
filo di rame di proprietà della ditta Benedetti,
che servivano alla fornitura
dell'energia elettrica allo Stabilimento della ditta.
Per questo vandalismo e furto al
tempo stesso, parecchi telai rimasero per qualche giorno inoperosi.
Il fatto si è rinnuovato ai primi
di questa settimana, e ciò è deplorevole sotto ogni rapporto.
25 maggio 1913 - Al Girfalco
Abbiamo appreso da apposito
manifesto che municipio ha posto mano ai lavori per l’illuminazione elettrica e
l'abbellimento della piazza del Girfalco, vietando da ora in avanti lo sconcio
del gioco di bocce ed altri.... trastulli, che rendevano storica quella
località, unico punto di ritrovo che possegga la nostra Città.
La spesa che dovrà sopportare il
Bilancio comunale per questi lavori, a cose ultimate, sarà certo assai
rilevante. Ora noi vorremmo che, come si sono trovati i mezzi per una spesa che
è certamente di lusso, si trovino anche i mezzi per le spese urgenti di igiene
e di viabilità delle quali Fermo ha impellente bisogno.
Vedremo!
8 Giugno 1913 - Carabiniere che spara
La notte del 8 corrente il
Delegato Feliciangeli, insieme al Brigadiere dei Carabinieri Serra ed ai militi
Tatta e Monteflori, aveva deciso di fare appostamento per arrestare certo
Pregiudicato da Montegiberto che lavorava alle Fornaci dell'Ete, sul quale
pendeva, nientedimeno, che una condanna di 25 giorni (!!!!) di detenzione .
Ma siccome altra volta aveva
fatto resistenza agli agenti, così gli animi dei quattro tutori dell' ordine
erano piuttosto agitati; quindi mancando la calma e la tranquillità necessari
per chi esercita una professione di quel genere, avvenne quello che era facile
prevedere.
Verso le ore 2 mentre i militi si
erano sparpagliati per frugare un campo di grano, al delegato Feliciangeli che
stava sulla strada parve sentire del rumore in una fratta, e chiamò a voce alta
i carabinieri. Accorse pel primo il milite Montefiori che penetrato nella
fratta e poi nel grano si dette febbrilmente a fare delle ricerche. Arrivò poco
dopo l’altro milite Tatta il quale avvicinatosi al Delegato e sentendo del
rimescolio tra il grano, senza dire tanto né quanto, sparò un colpo di
moschetto carico a mitraglia, che ferì in modo gravissimo il suo commilitone.
Potete immaginare la scena che se
seguì. II ferito fu trasportato prontamente all'Ospedale, e il giorno
successivo fu operato di laparatomia. Il carabiniere Tatta è stato passato alle
carceri in attesa di giudizio. Il colonnello dei carabinieri, comandante la
legione di Ancona è venuto personalmente a fare un' inchiesta. II Prefetto ne
ha ordinata un'altra rigorosissima per conto proprio.
Questa la cronaca. Le versioni
che corrono in paese sono due: la prima che il Delegato Feliciangeli abbia
detto: sparate! L'altra invece che abbia detto: sfrattate! Noi non possiamo dir
nulla perché chi potrebbe parlare è costretto a tacere. Il processo a suo tempo
porterà forse un po' di luce nella faccenda.
Ad ogni modo in paese ha fatto
dolorosa impressione la facilità con cui si è posto mano alle armi, mentre
nessun pericolo correvano i funzionari da legittimare la loro fretta nel far
fuoco. Ma almeno la dura lezione … fruttasse !
22 Giugno 1913 - Al Girfalco
Oggi nel
pomeriggio finalmente. verrà inaugurata l'illuminazione elettrica di
questa località; quivi la musica cittadina presterà servizio col seguente
programma:
1 Marcia sinfonica
2 -
Sinfonia Norma
3 Atto I° Isabeau
4
- Danza araba
5 - Prologo Mefistofele
6 - Valtzer.
22 Giugno 1913 - Vandalismi
Alla siepe che abbellisce la Via
XX Settembre è stato appiccato il fuoco che ha deturpato la località e ha fatto
un danno di una certa importanza,
liquidato in camera caritatis con 4 lire.
Sarebbe ormai tempo che
questi vandalismi, degni di popoli del
medio evo, abbiano a cessare, e che l'autorità di Pubblica Sicurezza,
se ne
occupi seriamente senza rispetti umani ed occhi di riguardo... per chicchessia.
22 Giugno 1913 - Disservizio telefonico
Ci giungono da parecchie parti
delle lagnanze in merito al servizio telefonico che lascia molto a desiderare.
Ci dicono che la rete urbana di Montefìore non funziona come dovrebbe, cioè
riceve ma non trasmette. Le altre linee non sono migliori. Abbiamo sentito con
le nostre orecchie ad Altidona le proteste di qualche cittadino. Ci rivolgiamo
a chi di dovere perché si provveda prontamente.
22 Giugno 1913 - E sempre Sant' Antonio
Lo stato dei feriti durante la...
corsa dei cavalli, è ottimo. Anche il giovanetto Guido Lanzidei trovasi in via
di guarigione. Così ancora una volta Sant'Antonio ha voluto provare che egli
può fare miracoli quanti vuole, ossia ti ammazza e ti resuscita a suo piacere,
purché s’intende, tu faccia un'abbondante elemosina per … le anime del
purgatorio !
O santa asinità, santa ignoranza!
13 Luglio 1913 - Un pretino intraprendente
Ci viene partecipato che un prete
abbastanza galante e robusto, che non è alle prime armi in materia, ha posato
gli occhi presso S. Francesco su di una ragazza, e non si perita, nonostante
l'indifferenza di questa a farle dei cenni, a gettarle dei baci ecc. ecc.
Vorrà forse, il galante ministro
di Dio, parodiare san Francesco e l’inseparabile santa Chiara? Il nome del
borgo da lui scelto
per le sue passeggiate sentimentali ce lo farebbe supporre
! . . .
13 Luglio 1913 - Pei senza orologio
Sarebbe bene che le Autorità, o
cui spetta provvedessero a far caricare gli orologi pubblici a persona del
mestiere per evitare
delle ridicole sconcordanze da orologio a orologio.
A quale dar retta?
Per esempio quello di
sant’Agostino si è ammutolito; e si che il suo santo protettore era un gran
suonatore di grancassa … cattolica.
20 luglio 1913 - Si desidera conoscere
se fra i molti privilegi che gode
il Sindaco di Fermo, vi sia anche quello di potere mantenere nella sua corte un
numeroso canile,
di ben pasciati elementi, con le loro dolci armonie di giorno e di notte deliziano
il rispettabile vicinato.
3 Agosto 1913 - Domenica scorsa
presso la Porta S.Francesco, un
contadino per sua inavvertenza rimaneva investito dal tronchetto, che lo
ridusse in malo modo.
Fu trasportato all' Ospedale in gravissime condizioni e
vi moriva poco dopo.
10 agosto 1913 -
Grave infortunio
Alle ore 19
di mercoledì 6 corr. in
Monsampietro Morico nel fondo di Maiani Serafino, l'operaio Bracalente
Fiorindo, di anni 18 residente a Fermo,
nell'imboccare covoni in una trebbiatrice di Ciucani Raffaele, veniva
afferrato dagli ingranaggi al braccio destro, producendogli ferite
profondissime con fuoruscita dell'osso del braccio stesso. La Croce Bianca telegraficamente chiamata potè
anche in questa circostanza svolgere la
sua benefica opera, mercé l'offerta generosa del M.se Alberto Sassatelli; che
non curando il disagio dell’ora tarda e della strada incomoda volò col suo
automobile, con due militi sul luogo dell' infortunio.
Ma durante il trasporto da
Monsampietro a Fermo, il povero Bracalente moriva.
Dall’indagini fatte dalla PS
risulta debba escludersi il dolo.
L’Autorità giudiziaria ha aperto
una inchiesta.
10 agosto 1913 - Investimento
Giovedì 7 corr. nei pressi di
Porta San Francesco, l'automobile dei
signor Benedetti, condotto dallo chauffeur Paccasassi Albino investiva il
ragazzo Castellini Alessandro di Fermo, producendogli ferite giudicate guaribili
in 10 giorni salvo complicazioni.
Il fatto si sarebbe svolto così. A velocità normale l'automobile
investitore da Porto S. Giorgio tornava allo Stab. Benedetti, Nel mezzo della
strada un gruppo di bambini spensieratamente giocavano. All'approssimarsi
dell’automobile sembra che uno sconosciuto abbia gridato al pericolo e i
bambini, disorientati non sapessero da che parte fuggire. Il Castellini venne
investito. Lo chauffeur, fermò istantaneamente la macchina e raccolto il
ferito, lo recò su questo vicino ospedale.
La PS dalle indagini fatte
ritiene trattarsi di una disgrazia.
10 agosto 1913 - Colpito da un cavallo
L’importantissima fiera di merci
e bestiami volgarmente denominata «della Carcere», è stata contristata da una
grandissima disgrazia.
Poco prima del mezzodì mentre il
settantenne Palmieri Michele colono del prof, Murri che si aggirava nel riparto
cavalli, fu da uno di questi colpito con un potente calcio al torace. Il
disgraziato che è rimasto non poco malconcio polche ha riportato la rottura di
tre costole è stato prontamente ricoverato con lettiga della pubblica
assistenza croce bianca al civico ospedale.
7 Settembre 1913 - I lavori si fanno o non si fanno ?
Mentre attendiamo che sia portata
a buon porto la proposta votata dal patrio Consiglio per
la costruzione dei due edifici scolastici a Torre di Palme e Ponte d'Ete,
facciamo vive premure perché si provveda all'immediato riattamento dello
stabile ex scuola di arti e mestieri.
Preghiamo altresì il cav. Persani
a voler far conoscere alla cittadinanza se le promesse Nitti relative alle case
popolari e al restauro ed ampliamento dell' Istituto Industriale, vanno o non
vanno a buon, porto.
Domandiamo poi a chi di ragione
se è vero che per certe pavimentature in mattonelle tipo fermano invece di
ricorrere alla mano d'opera locale, si vuole more solito preferire le Ditte di
Alta Italia, e se è vero che anche per la ripavimentatura del Duomo si intende
seguire lo stesso metodo.
7 Setttembre 1913 - Lo Stabilimento Benedetti
Il 31 scorso, con lettera raccomandata
venivano licenziati gli operai stipendiati e il personale d'amministrazione. A
tutti questi saranno fatti fare i 30 giorni come d'obbligo legale. Lunedì 1
corrente poi, lo Stabilimento parzialmente riattaccava il lavoro, col personale
maschile in parte, e con circa venti operaie. Si dice che la Ditta intenda sbarazzare i telai del lavoro rimasto
sospeso, e di mettere a posto la merce che, lasciata in abbandono, andrebbe in
deperimento. Sabato 30 furono pagate le tre giornate della precedente quindicina.
Ed ora cosa avverrà? Buio pesto,
mistero! La sorte di centinaia di persone, mentre preoccupa terribilmente la
cittadinanza, sembra non interessare affatto la Ditta, perché questa non ha
lasciato intravedere ancora la sue decisioni. Si farà un concordato, si dovrà
cadere nel peggio, oppure verrà un rilevatario? Noi non possiamo, a queste
domande giustissime, dare nessuna risposta. Ad ogni modo ricordiamo alla Ditta
che le operaie vogliono il rimborso del deposito e i quindici giorni di buona
uscita. Ci pensi, chi deve, se non preferisce avere citazioni, od altre
seccature.
Uomo avvisato, mezzo sa!vato
7 Setttembre 1913 - La soppressione del Liceo ?
Circola con
insistenza la notizia, che merita una certa conferma, che si voglia
sopprimere, a datare dal prossimo anno scolastico, il R. Liceo, e ciò perché il
numero degli alunni per ogni corso non raggiungerebbe la cifra richiesta dalle
disposizioni governative.
Se !a soppressione dovesse
realmente verificarsi, il danno che ne risentirebbe la nostra Fermo sarebbe
enorme, e quindi bisognerebbe fin d'ora correre ai ripari, eventualmente
curando il male qualora si trovasse che la diminuzione del numero degli alunni
dipendesse da ragioni plausibili.
Noi per il momento ci limitiamo a
questo semplice accenno, salvo ritornare a tempo e luogo sull’argomento con
maggiore ampiezza e scodellando le carte in tavola.
21 Settembre 1913 - Disservizio elettrico
Abbiamo notato che nel Vicolo
Erioni la lampada pubblica è sempre spenta.
A chi tocca provvedere ?
28 Settembre 1913 - L'igiene pubblica
Sarebbe desiderabile che le
verdure cruda venissero assolutamente vietate dai nostri medici, e che il
mercato delle frutta fosse rigorosamente vigilato.
II dott. Tavani sa cosa
vogliamo dire; quindi provveda prima che la Lotta inizi una campagna che
potrebbe dispiacere....
Invitiamo poi le competenti
autorità a volerci dimostrare che i carretti per il trasporto delle carni
mattate sono di prescrizione..., e se il loro posto,
ai giorno e alla notte,
deve essere proprio di fronte alla Cassa di Risparmio.
12 Ottobre 1913 - Ripresa di tentati furti
Nella notte dei 3 corrente si è
avuto a deplorare il tentativo di tre furti con scasso in punti frequentati
della città. Due al Corso Cavour e precisamente al negozio di generi alimentari
di proprietà del sig. Guido Traini e l'altro all'Ufficio postale di
Campoleggio, aprendo uno sportello del portone d'ingresso dell'ufficio stesso.
Il terzo tentativo si è avuto allo spaccio di privative tenuto dal sig.
Francesco Bernardini in piazza Vittorio Emanuele II, a pochi metri di distanza
della caserma dei Reali Carabinieri, e dal Caffe del Broglio frequentato fino a
tardissima notte. In detto negozio avevano cercato di penetrare per una
finestra ben sbarrata di dentro, che ha patito solamente la rottura di un
vetro. Sul posto è stato lasciato uno scalpello.
19 Ottobre 1913 - Disgrazia
Martedì mattina un colono del
conte Bernetti, in seguito all' improvviso spaventarsi di uno dei suoi buoi
aggiogati ad un pesante carro,
cadeva sotto il medesimo trovandovi la morte.
Questi sono gl' incerti di chi
lavora. Ma intanto, siccome la legge sugl'infortuni non comprende la classe
colonica,
così la povera famiglia della vittima, avrà la disgrazia e la
miseria.
19 Ottobre 1913 - Lavoro notturno
La pubblica sicurezza dovrebbe
vedere se la legge sul lavoro notturno è rispettata,
perché ci assicurano che
in certi forni si lavori tutta la notte in barba a tutto ed a tutti, ed a danno
degli operai.
30 Novembre 1913 - Acqua infetta
Abbiamo constatato di persona che
gli abitanti della contrada Cartiera, per mancanza di meglio, bevono acqua
torbida e verminosa
Invitiamo I' Ufficio d'igiene a
prendere i provvedimenti opportuni.
30 Novembre 1913 - Infortunio
Tra gì incerti di chi lavora va
posta la disgrazia capitata ieri mattina a Giuseppe Falzolgher, meccanico, qui
dimorante.
Mentr'egli nel
pastificio Vitali di Portosangiorgio, dove attualmente trovasi occupato,
stava intento al consueto lavoro, un ingranaggio gli addentava un braccio
producendogli una orribile ferita.
Dopo le cure apprestategli dai
sanitari di Portosangiorgio, a mezzo della nostra Croce Bianca, è stato
trasportato dietro sua richiesta al civico Ospedale Umberto I.
30 Novembre 1913 - Lagnanze giuste
Gli abitanti della Contrada
Montone debbono mandare i loro figli alla scuola di S. Girolamo, ad un' ora
cioè di distanza.
Eppure il Comune ha già preso in
affitto un locale nello stabile di Biondi Francesco per L. 250 annue.
Ma che manca adesso? La maestra o
la buonavoglia ?
Sarebbe bene si provvedesse d’urgenza,
pensando che la stagione invernale renderebbe del tutto impossibile ai bambini
che abitano in Contrada Montone,
di recarsi alla scuola di San Girolamo.
30 Novembre 1913 - Voci del pubblico
Ci dicono che in parecchie vie
della città, più specialmente nel Vicolo Erioni si trovino durante la notte
completamente abbandonati dei carretti,
mucchi di sassi, delle travi ecc. senza
vicino un lume ad indicare il pericolo,
7 Dicembre 1913 - Voci dal pubblico
A sinistra dell'ingresso
dell’Officina dell' Istituto
industriale, si trova una casa sfasciata, tenuta su alla
meglio da alcuni puntelli. Questa specie di casa è di proprietà di una signora,
la sorella carnale del Sindaco.
L’ingegnere Comunale ha più e
svariate occupazioni: per esempio è insegnante alle scuole tecniche ed alle
scuole normali, e quindi poco tempo gli resta per il disbrigo degli affari del
suo ufficio. Ma potrebbe, per lo meno, mandare uno scopino coll’incarico di fare la perizia del
fabbricato suddetto, e riproporre dopo, al Sindaco (fratello della
proprietaria) i provvedimenti opportuni. Non vi pare lettori?
Abbiamo altra volta scritto in
proposito e non siamo stati ascoltaci speriamo che questo fervorino trovi
migliore fortuna.
14 Dicembre 1913 - La fuga di un pazzo
Venerdì sera un ricoverato nel
locale manicomio provinciale, eludendo la vigilanza del personale, scavalcava
una finestra e si dava a precipitosa fuga,
coperto dalla sola camicia.
Finora, non è stato possibile
rintracciarlo.
La colpa di questo deplorevole
incidente non è attribuibile al personale, ma alle grette economie dell'
amministrazione, e questo ci risulta da un' accurata inchiesta da noi fatta sul
luogo. Vedremo cosa
deciderà 1' autorità prefettizia, e speriamo che non si voglia come al
solito ricercare il capro espiatorio tra i già troppo angariati infermieri.
14 Dicembre 1913 - Voci dal pubblico
Quelle case crollanti ed in parte
sfasciate, di cui parlò La Lotta nell’ultimo numero, che deturpano l’estetica presso l’Istituto
Industriale, e mettono in pericolo i cittadini che vi sono costretti a passare
vicino, appartengono in parte alla contessa Romani, sorella del Sindaco, e in
parte alla parrocchia s.Lucia.
Non potrebbe l’ufficio tecnico
fare qualcosa in merito ?
21 Dicembre 1913 - Cose del manicomio
La settimana scorsa abbiamo dato
la notizia della fuga di un pazzo dal manicomio provinciale. A complemento di
tale notizia oggi portiamo a conoscenza dei
lettori che il pazzo fu ripreso
sabato passato a Santelpidio a Mare, senza che avvenissero disgrazie di sorta.
A proposito del Manicomio ci sono
giunte all'orecchio delle notizie che rivelano la poca oculatezza del Consiglio
di Amministrazione.
Tra l'altro si dice che i lavori
murari vengono affidati senza controllo alcuno a pochi privilegiati, e che pure
senza controllo serio si fanno i prelevamenti dei relativi materiali.
Per il momento non vogliamo dire
di più, promettendo di ritornare alla carica con elementi e dati di fatto, non
appena ci giungeranno le informazione che abbiamo creduto opportuno di fare
assumere da una persona che vive dentro alle segrete cose . . .
21 Dicembre 1913 - Al capo dei vigili
Abbiamo notato che le masserizie
di pertinenza dei detenuti furono trasportate al nuovo carcere, con un carro
che serve al trasporto delle carni macellate.
Evviva l’igiene !
1914
18 Gennaio 1914 - Carnevalia
Quest'anno la bianca neve ha
fatto anticipare le veglie danzanti, per dar modo alle giovani coppie di
scaldarsi e sgranchire le gambe, divertendosi onestamente.
Infatti si è ballato e si balla
con vero slancio al Goldoni, ai Cittadino, al Tersicore, al Circolo di
conversazione e lettura, insomma dovunque la musoneria
non si azzarda
penetrare.
Buon divertimento
18 Gennaio 1914 - Voci dal pubblico
Cara Lotta.
Farai cosa molto utile alla
cittadinanza se aprirai una sottoscrizione (a quota fissa di 2 centesimi) per
provvedere all’acquisto di un tendone, che, teso dall'angolo del palazzo
Falconi già Erioni alla prospiciente casa Fiacchi, ripari tutti coloro che
debbono transitare per il Corso Cavour da quel violento è continuo getto
d'acqua che da tempo ormai immemorabile vien giù dalle grondaie di casa
Falconi. Son sicuro che farai affari d'oro.
Se la sottoscrizione, come spero
verrà aperta, contami al secondo posto dell’elenco dei firmatari, poiché mi
auguro che almeno i primi due centesimi
saranno versati dal Municipio.
Un vecchio assiduo
1 Febbraio 1914 - Tentato furto
Mercoledì notte i soliti ignoti
penetrarono, forzando le serrature di alcune porte, nei locali del Monte di
Pietà e già stavano in procinto di porre le mani sui pegni d'oro il cui valore
ascende a parecchie migliaia di lire.
Ma, probabilmente, in seguito
a qualche rumore che li pose in allarme,
gli ignoti presero la fuga e per quante ricerche abbia fatto e stia tuttora
facendo l'autorità di pubblica sicurezza, al momento in cui scriviamo non sono
stati rintracciati.
Peccato che la neve si sia
dileguata; altrimenti la polizia si sarebbe potuta mettere sulle piste degli
sfortunati ladri, e forse avrebbe potuto procedere al loro arresto. Ma ora come farà ?
1 Febbraio 1914 - Cose di Campoleggio
Le famose latrine pubbliche sono
allineate da tempo, ma restano chiuse.
Cosa si aspetta per aprirle?
Forse che qualche cittadino sia
scoppiato e che si finisca d’insudiciare tutte le strade del quartiere?
Il sindaco Romani che abita nelle
vicinanze non sente dei profumi non troppo inebrianti?
1 Febbraio 1914 - Uno sciopero a Fermo
Gli applicati del locale Ufficio
Registro - Demanio Ipoteche, aderendo all' ordine avuto dal Comitato Centrale
della Federazione di Palermo, per mancata promessa del Governo pel loro
miglioramento economico, hanno intrapreso lo sciopero ad oltranza, abbandonando
gli Uffici.
Solo il commesso Rastelli Enrico
detto Tedesco, è crumiro e notate che il medesimo appartenne alla vecchia
schiera degl'internazionali !....
I nostri migliori voti di
vittoria agli scioperanti.
8 Febbraio 1914 - Per chi manca di grondaia
Il Sindaco di Fermo finalmente si
è deciso ordinare che se entro un breve termine i proprietari di stabili
sprovvisti di grondaie
(e che perciò danno tanto divertimento ai passanti nei
giorni di pioggia), non si metteranno in regola, i lavori necessari
saranno
eseguiti per conto del Municipio.
Sarà vero? Auguriamocelo.
8 Febbraio 1914 - Case crollanti
Siamo prossimi alle feste del 25°
anniversario della Scuola Industriale, e alle autorità ed invitati sarà
concesso uno speciale biglietto per la visita
di due case site presso
l'Istituto stesso, che stanno prossime a cadere, ma che per l'occasione
rappresenteranno un quartiere di Pompei.
Al biglietto verranno uniti : una
polizza di assicurazione sulla vita, ed una tessera della Società per
l'incremento cittadino.
8 Febbraio 1914 - Le promesse del Sindaco
Ci scrivono alcuni abitanti della
località detta di Montone, che siamo ormai alla metà di febbraio e la maestra
per la scuola, che il Sindaco comm.
Romani aveva garantito pel 1° gennaio
scorso, non si è ancora, veduta.
II nostro, Giovanni Martini è
stato invitato ad una riunione indetta per studiare una forma energica di
protesta affinché i giusti desideri
di quella onesta e laboriosa popolazione
vengano soddisfatti,
8 Febbraio 1914 - Problemi dimenticati
Tra i problemi che noi abbiamo
accennati a sazietà ce n'è uno che riguarda le case popolari. Ne riparleremo al
prossimo numero;
solo per oggi destiniamo una competente mancia a chi saprà
indicarci la fine che ha fatto il
relativo Comitato.
8 Febbraio 1914 - Si provveda alle scuole
Ci scrivono da Capodarco che la
scuola di 1* classe elementare mista è dal giugno che resta chiusa — senza
titolare —
Il Comune di Fermo si intasca
anche la somma del governo, perché scuola rurale.
8 Febbraio 1914 - Voci dal pubblico
Riceviamo e pubblichiamo.
Sarebbe bene che tu, cara Lotta,
continuassi a battere il chiodo del nuovo Ospedale, fino al raggiungimento
dello scopo, specialmente ora che sta
per sopraggiungere la stagione primaverile,
in cui si può iniziare stabilmente il
lavoro nell'arte muraria.
E la Lega muratori dal canto suo
dovrebbe promuovere qualche adunanza per contribuire al raggiungimento dello
scopo,
tanto più che parecchi operai anziché emigrare preferirebbero restare a
Fermo, vicino alle loro famiglie.
Grazie dell'ospitalità, e credimi
Un disoccupato
8 Febbraio 1914 - Alia Società Operaia di MS
Questa sera, a cura della Sezione
Femminile e per gentile concorso dei dilettanti del Circolo Goldoni si darà un
trattenimento drammatico
con “Scene calabresi” ed una brillantissima farsa. Si
prevede uno dei soliti pienoni.
22 Febbraio 1914 - Disgrazia evitata
Venerdì alle 12,20, mentre il Bar
Centrale di proprietà
Ferrari stava chiuso, una
macchinetta a spirito che serve a riscaldare il caffè,
fortuitamente
scoppiava fracassando vetri, bicchieri e quant'altro di fragile trovavasi nel locale.
Al fragore straordinario accorrevano
alcuni volenterosi, tra i quali pel primi Gaetano Alimento e Guido Marinucci,
prestando la loro opera per vedere di diminuire il danno ed evitare qualche
disgrazia.
10 Maggio 1914 - Una pecorella smarrita
Il parroco di una chiesa vicina,
per mettere in opera le massime del
Vangelo, aveva una cura tutta sua speciale per le Pecorelle smarrite.
Tra
queste ve ne fu una di sesso femminile e piuttosto piacente, che non disdegnò
ricoverarsi spesso nel santo ovile.
Ma Carlandrea, alle cui orecchie
il pettegolezzo era giunto, a tamburo battente licenziò l’infervorato
pretonzolo.
Se non che un gruppo di padri di
famiglia non trovò opportuno privare il loro paese del buon sacerdote, e
venne a Fermo davanti alla sede
Vescovile
a protestare rumorosamente.
Ciò non valse però a far revocare
il provvedimento, ed in tal modo finì la pietosa istoria dei parroco e della
pecorella smarrita.
10 Maggio 1914 - Date moglie ai preti
Noi abbiamo sempre sostenuto che
un uomo può far voti di castità fin che gli pare, ma le leggi di natura sono
più forti della volontà stessa:
quindi non ci fa meraviglia se vicino alla
pecorella smarrita, si è trovato anche in un locale cittadino un agnellino
sotto il catechismo.
Quando Pio decimo si deciderà ad
emanare un motu - proprio per autorizzare i preti a prender moglie, avremo dei
buoni padri di famiglia
in più e delle pecorelle smarrite e degli agnellini
catechizzati di meno.
Così va il mondo, bimba mia!
21 Giugno 1914 - Vandalismi
Mentre la locale autorità
politica si preoccupa delle agitazioni sovversive che … non esistono, dello
sciopero dei ferrovieri delle secondarie che... hanno tutt'altro per la testa,
dell'ordine pubblico che qui da noi non è stato mai turbato, i vandali lavorano
indisturbati. Infatti l’altra sera, persone rimaste fin qui sconosciute, commisero ogni sorta di eccessi in
Campoleggio imbrattando porte ed insegne d| negozi. In via dell’Università poi
contorsero una inferriata
del negozio Mancinelli rompendo e rovesciando le
imposte della finestra all’interno.|
E l’ispettore delle guardie
municipali, così zelante nei servizi di … pubblica sicurezza,
che tanta cordialità tenta verso
delegati e carabinieri, per qual ragione
si dimostra tanto
poco premuroso nel far vigilare la proprietà dei cittadini che lo
pagano?
Si ricordi
che se i
cinque nostri candidati riusciranno eletti, tutti i nodi potranno
tornare ai pettine, perché Leti Angelici, Giostra,
Tofoni e Martini non hanno
davvero peli sulla lingua.
21 Giugno 1914 - Voci dal pubblico
Cara Lotta,
Fai il piacere di rendere di
ragione pubblica quanto appresso:
Come già sai, venerdì a sera si
adunava il nostro famoso consiglio comunale, per decidere sulla nomina del
medico supplente e la lotta si è svolta tra il dottor Palombari - che più di un
anno interinò tra noi e se non erro, il signor Ferrari - non intendo parlare
dei meriti di quest'ultimo, che non conosco nè come uomo, nè come
professionista — bensì vorrei che mi spiegasse perché al dott. Palombari, che
ha dato tanta prova di sè addimostrandosi valente professionista siano stati
riserbati solo 10 voti su 20 votanti in modo da essersi resa nulla la
votazione? Quei tali che gli hanno votato contro come hanno avuto il coraggio
di dimenticare che lui, proprio lui, in
epoca calamitosa ben nota ai messeri suddetti, salvò le sorti del paese,
appalesandosi abilissimo pure nel maneggio dei ferri chirurgici? Si vede
proprio che neanche la gratitudine, prerogativa ancora degli animali inferiori,
è il loro forte!
19 luglio 1914 - Vandalismi
Sere or sono una turba di
giovinastri in Campoleggio, per il Corso ed in altre vie, ossia dovunque è
passata, ha lasciato le evidenti traccie
della sua civiltà ed educazione
fracassando vetri, guastando tende, sporcando imposte e commettendo altri vandalismi.
Chi ha l’incarico di tutelare il
buon ordina, veda di provvedere onde siano eliminate queste azioni sconce e
disoneste.
19 Luglio 1914 - Al Manicomio
Ci giunge notizia che il
personale ed i ricoverati si lagnano della cattiva qualità delle vivande che si
distribuiscono loro.
Sarebbe bene che il Consiglio d’Amministrazione desse
maggior prova della sua attività facendo di tanto in tanto qualche sorpresa.
19 Luglio 1914 - Gravissima disgrazia
Domenica sera il contadino
Monterubbianesi Luigi quarantenne,
transitava per la contrada Montone conducendo un giovane toro,
quanto
tutto ad un tratto la bestia s’infuriava e si dava a precipitosa e pazzesca
corsa trascinando il conducente per i campi.
Imbattutosi poi in un pozzo la bestia vi cadde
dentro, trascinando anche il disgraziata contadino che miseramente annegava.
26 Luglio 1914 - Corsa ciclistica
Oggi alle ore
15,30 avrà luogo da Porta Si
Giuliano la partenza per una corsa ciclistica (Km. 70) indetta dalla S. C.
Firma Fides,
e dotata di ricchissimi premi, con traguardo finale a Porta S.
Caterina alle ore 17,45.
26 Luglio 1914 - Disgrazia mortale
La cronaca delle disgrazie di
questa settimana, registra uno dei soliti incerti di chi lavora.
Il 22 corrente, in contrada
Cassetta verso le ore 13, certo Marconi Vincenzo di anni 59, colono del conte
Romani, mentre in aperta campagna era intento
a rastrellare un mucchio di
paglia allo scopo di dargli una forma conica, per l’essersi troppo esposto a
destra ha perduto l'equilibrio
ed è caduto dalla scala alta circa 9 metri,
battendo la testa a terra.
II disgraziato è stato subito
raccolto dai presenti, che ivi erano intenti per la trebbiatura, ma non appena
fu trasportato in casa moriva
senza aver potuto pronunciare una parola.
23 Agosto - Vino miracoloso
Sabato e Domenica scorsa diversi
negozianti di vino ripeterono il miracolo di Gesù alle nozze di Cana (ove
cambio l’acqua in vino, così dicesi !), ma in senso inverso..., ossia
convertirono il vino in.... acqua, provocando il vivo e giustificato
malcontento nei loro malcapitati avventori.
Ma il miracolo fu ancor più
grande, quando alcuni cittadini portatisi nell'ufficio di polizia urbana per
invitare qualche vigile ad elevare la dovuta contravvenzione ai vinai
antialcoolisti, si sentirono dal sig. Buracchi, capo provvisorio dell'ufficio
stesso mandare a.... farsi benedire. Così benedetti dai cardinali, benedetti
dai cantinieri, e benedetti pure dai sig. Buracchi.
Sappiamo che e stato diretto un
vibrato e motivato ricorso alla Giunta che speriamo non ripeterà il miracolo
della …
trasfigurazione, dando ragione a chi ha torto e viceversa !
30 Agosto 1914 - La fuga di due colombi
Giorni or sono un giovanotto,
strenuo propagatore della fede cristiana e, assiduo frequentatore del salone
Pio X, ed una signorina figlia di un
stimato
nostro concittadino, innamorati
alla follia, presero di nottetempo il
volo per ignoti lidi.
Ignoti però fino ad un certo
punto, perché dopo tre giorni di luna di miele furono raggiunti e scovati a
Giulianova dal padre della ragazza, il quale,
dopo una scenata che è facile, immaginare, pose fine alla unione riconducendo all' ovile la pecorella
smarrita
Ci dicono che l'intraprendente
giovanotto sia stato denunziato alla
Procura del re per ratto di minorenne, e, se una buona promessa di matrimonio
non giungerà
a porre pace negli, animi dei protagonisti della fuga amorosa e
delle loro famiglie, avremo presto un piccante
processo davanti al nostro Tribunale.
30 Agosto 1914. - Disservizio automobilistico
Nei giorni
di mercato e di festa I’ automobile che parte da Piazza
V. E. è insufficiente a contenere il
pubblico che quasi sempre vi si affolla.
Ne avvengono spesso delle scene
disgustose, perché (e con
ragione) i viaggiatori intendono partire.
Provvedano le autorità competenti ad
eliminare questo inconveniente nell’interesse dei pubblico.
30 Agosto 1914 - Contravvenzioni
L’ufficio comunale d' igiene ha
elevato tre contravvenzioni,l’una dopo l’altra, ad un esercente macellaio per
avere introdotto delle carni a Fermo,
da
Portosangiorgio, senza ottemperare alle dovute prescrizioni sanitarie.
Ha pure messo in contravvenzione,
dopo aver fatto il sequestro della relativa merce, un noto fornaio, che (così
dicesi) metteva in commercio del pane fabbricato con farina adulterata; Non
sappiamo realmente chi abbia torto o ragione, ed attendiamo prima di
pronunciarci il responso del magistrato: ad ogni modo,
per questi casi la severità non è mai
troppa.
30 Agosto 1914 - Furto
Ignoti ladri introdottisi di
nottetempo, mediante la rottura di un vetro, nella casa Cisbani al Girfalco, vi
rubarono un orologio,
un anello, un coltello e 80 lire in danaro.
La Polizia, al solito … indaga!
30 Agosto 1914 - Spazzini comunali
Veniamo informali che gli
spazzini comunali oltre avere un orario di lavoro troppo gravoso
(circa 14 ore al giorno), non godono neppure
benefici
della Legge sul riposo festivo.
Sarebbe bene perciò che fa Giunta
provvedesse con sollecitudine, sia per evitare le giuste lagnanze del
personale, sia per non dare il cattivo esempio, proprio lei che dovrebbe, a
mezzo delle guardie, obbligare gli altri cittadini a rispettare la Legge sul
riposo settimanale, che con tanta fatica il nostro partito ha conseguito a
favore della classe lavoratrice.
13 Settembre 1914 - Automobile pericoloso
Un automobile gialla e nera da
vari giorni va scorrazzando per le piazze e vie della nostra città,
con grave
pericolo dei cittadini.
Provveda chi di dovere.
4 Ottobre 1914 - Effetti della guerra ?
Ci si assicura che alcune granate
tedesche abbiano colpito gli orologi di Fermo a S.Caterina e Campoleggio tanto
che i medesimi camminano per conto loro.
A quando la sistemazione?
4 Ottobre 1914 - Furto
Nella notte tra il 26 e il 27
settembre, venne compiuto un audacissimo furto.
I soliti ignoti, fin'ora ignoti, penetrarono nel negozio di
corami di Antonio Casali, posto al Corso Cavour, casa Rispi,
ed asportarono del
corame per un valore approssimativo di L. 8000.
I non graditi visitatori seppero
scegliere le migliori qualità di merce in modo di fare un buon bottino e non
ingombrarsi troppo.
Come si vede l’audacia ladresca
aumenta sempre più. Strano che per
quattro gridi innocui di chiunque si trovi sempre forza in abbondanza a tutela
dell'ordine,
ma i ladri possono operare tranquillamente nel centro della città.
22 Novembre 1914 - Voci del pubblico
Il sottoscritto, Vice Comandante
del Corpo Pompieri, altamente meravigliato del contenuto tendenzioso ed
esclusivista nell’articolo di cronaca «Piccolo incendio» apparso nello scorso
numero della Voce delle Marche, tiene a rendere di pubblica ragione che prese
parte egli stesso al modestissimo lavoro di spegnimento in casa Toscani e che
fu coadiuvato dai tre capisquadra Testoni, Calcinaro e Casali e dai tre militi
Marziali, Cavalieri e Bigioni, con le due pompe una delle quali istantaneamente
piazzata e con tutti gli attrezzi necessari.
Al cronista della Voce delle
Marche è sfuggito in questa circostanza il Corpo dei Pompieri, forse perché non
era in tenuta di parata come si desiderava lo fosse nella chiesa del Duomo,
durante le processioni e le feste dell’agosto scorso.
Fermo, 16 Novembre 1914
CISBANI FILIPPO
22 Novembre 1914 - Furto
Il sarto - mercante Adornino
Lucentini, martedì mattina, quando si recò ad aprire il suo negozio in via
Recanati n. 1777 provò certo una sorpresa non gradita, constatando che le porte
del negozio erano state forzate: indubbiamente i ladri avevano fatto una visita
non opportuna nè utile, tanto più in assenza del proprietario.
E questa era infatti la triste
verità : la constatazione del danno fu facile, poiché i ladri avevano asportato
stoffe e pelliccerie per il valore approssimativo di L. 3500.
Un altro fatto convinse subito
della audacia dei ladri e della... tranquillità con cui la operazione era stata
eseguita : un carretto di alcuni rivenditori di pesce che di solito staziona al
Monterone nei pressi del negozio Lucentini, era stato pure asportato; e venne
rinvenuto nella via per Porto San Giorgio presso la villa Vitali,
naturalmente
vuoto.
Sembra che i ladri abbiano comodamente
caricato la merce sul carretto; abbiano poi trascinato questo per Via S. Anna,
Via Lucio Tarunzio e quindi, attraversando il largo Mora, siano giunti presso
la villa Vitali, ove forse attendeva un altro mezzo di trasporto su cui la
refurtiva venne trasportata.
Il fatto si è che di detta
refurtiva non v’è traccia.
Carabinieri e delegati si sono
subito messi in moto; hanno fatto perquisizioni e fermi forse con un po', di
precipitazione e troppo a lume di naso ; in conclusione : i ladri non sono
ancora in potere della giustizia ma sappiamo che é stato spiccato mandato di
cattura contro una persona, non di Fermo ma del Circondario, che capita spesso
a Fermo, specie in giorno di fiere. Al prossimo numero il seguito.
29 Novembre 1914 - Il Seguito
La conclusione di questi rilievi
si è, evidentemente, che siamo in presenza se non di una organizzazione regolare
di furti (anche per quanto diremo più
avanti), certo di furti consumati con
una organizzazione mirabile e, finora almeno, assai efficace.
L'audacia dei ladri è tale che sì ruba anche di pieno giorno; tanto che domenica 22 corr. i predetti signori hanno visitato il negozio del Legatore di libri Giovanni Pompei, in via Giacomo Leopardi, dinanzi la Chiesa di S. Martino, esportando penne stilografiche, scatole di compassi ecc. ecc. per un valore di circa L.30.
I ladri, evidentemente, sapevano
che il proprietario del negozio, il quale è anche suonatore di tamburo nella
civica banda, festeggiava Santa Cecilia col tradizionale banchetto di tutti i
musicanti, e quindi non sarebbe tornato tanto presto a chiudere il negozio,
come il solito la sera.
Un tentalo furto poi ai danni
compagno Alberice Giostra, proprietario dell’Emporio Commerciale nel Largo XXI
Settembre (già Montebello), il quale domenica mattina 22 corr. trovò scassinata
discretamente la porta del negozio; però i ladri furono certo disturbati, mentre
stavano per far saltare l’ultima trincea costituita da un poderoso lucchetto.
L'amico Giostra ha dovuto solo riparare la porta; ed è stato fortunato perché
forse i ladri, penetrando nel negozio, avrebbero lavorato su balle di caffé e
zucchero, che — combinazione! — il Giostra aveva acquistato due giorni innanzi.
Rallegramenti per lo scampato pericolo e condoglianze, s’intende, al Pompei e
al Lucentini.
Come è possibile che si rubi o si tenti di rubare in vie centralissime
come Via Recanati (negozio Lucentini), nel Largo XXI Settembre (negozio
Giostra) in via Giacomo Leopardi (negozio Pompei) tranquillamente? E si può
ricordare anche il furto ad Antonio Casali.
Certo non si lavora nel genere
prima di mezzanotte; da quest'ora alla 5 del mattino (ad esser larghi) perché
non girano carabinieri? Ci sembra che un paio di carabinieri che girassero
sempre (facendo tra loro il turno) impedirebbero i furti, la zona possibile dei
quali non è certo molto estesa! I commercianti hanno diritto ad essere
garantiti dalle autorità.
Ci auguriamo che si scoprano i
ladri e cosi torni la tranquillità in tutti, ma crediamo che le fila della
organizzazione siano molto estese e ben disposte; forse, non si tratta, nei casi veduti, di
fatti imputabili a modesti ladruncoli; la difficoltà della indagine deve
stimolare maggiormente!
27 Dicembre 1914 - Ancora furti
Domenica notte, 20-21 corr., due
giovinastri rubarono nel deposito della fruttivendola Giovanna Belli un po' di
aranci e mandorle. Naturalmente
l’operazione, che richiese vario tempo, fu compiuta senza disturbo da parte
della Pubblica Sicurezza, nonostante si fosse in luogo centralissimo (presso
l’Arcivescovado); anzi i ladri non si sarebbero certo scoperti se non se ne
fossero data lodevolmente la briga due cittadini, Alfieri Remo e Pelliccetti
Giuseppe che li rincorsero e li
consegnarono poi ai carabinieri.
Possiamo però escludere qualsiasi trascuranza da parte della Pubblica
Sicurezza essendo in grado di assicurare che questa era occupatissima a
predisporrai il servizio di perlustrazione, piantonamento, scavo di trincee,
piazzamento di cannoni ecc. ecc. nei pressi del palazzo Azzolino ove per il
lunedì sera era preannunziata una importante adunanza Socialista!
1915
31 Ottobre 1915 - Luce, luce . . .
Siamo sempre al disotto
dell'invocato mozzicone di candela, ove non è buio pesto.
Il che evidentemente rappresenta
troppo poco per una città come Fermo, costiera si, ma fino a un certo punto, e
quindi non soggetta
agli ex-pericoli delle città poste sulla costa.
Per di più il nostro minuscolo
mozzicone di candela è distribuito con un criterio così irrazionale da far
torto ai più elementari principi di giustizia distributiva. Continuano i pericoli, in molte vie, per il
viandante, tanto più che lo stato di molte vie,specie, quelle secondarie lascia
molto a desiderare.
II buio ha dato perfino modo a
certe canagliette di tirare dei fili, specie nelle crocivie, colla conseguenza
di far cadere o quasi il pacifico cittadino che se ne torna a casa; e che
dubita allora di trovarsi sul campo di battaglia di fronte ad un reticolato
nemico.
Morale ridateci almeno un buon
mozzicone di candela equamente distribuito.
C’è più luce a Porto S. Giorgio e
… siamo sul mare.
31 Ottobre 1915 - In tema di furti
Buio pesto tuttora sui vari furti
di cui abbiamo dato notizia in queste colonne.
Un po' di luce si è avuta solo per un altro furto praticato
testé a Fermo, in danno del sig. Luigi Mancini ; a questi fu rubata tra l'altro
una grande caldaia del peso di circa 50 chilogrammi. Questa caldaia venne
rinvenuta, fatta a pezzi, presso il calderaio Petrucci Antonio di Force,
abitante qui ; perciò il Petrucci fu arrestato, ma avendo dimostrato di avere acquistato la caldaia da
un tale di Monturano, la polizia si rivolgeva a quest'ultimo arrestandolo (e
frattanto il Petrucci veniva liberato) ; da quest' ultimo si è appreso che la
caldaia gli era stata venduta da tal Eraldo , detto Mezzodì giovane di 18 anni
della nostra città, che praticava la casa Mancini, ove è domestica una di lui
sorella.
Il Mezzodì vendette la caldaia per L 1.25 il Kg. all'individuo di Monturano, questi la rivendette al Petrucci per L 2.00 il Kg.
Conclusione. l'arresto è
mantenuto per Mezzodì e per l'individio di Monturano. Sono stati denunciati
come correi nel furto due altri giovani.
28 Novembre 1915 - L’orologio di Campoleggio è stato fatto pure
tacere.
Esso dorme ora come quello del Duomo; ma se ciò avvenisse di notte,
poco male; anche gli uomini e le bestie dormono di notte;
il guaio si è che il
sonno dura eternamente ed anche di giorno.
Aspetteranno i due orologi le
trombe di Gerico? Speriamo di no.
25 Dicembre 1915 - All'Ospedale
Siamo stati informati che un
infermiere abbia o percosso o trattato in malo modo un malato,vecchio dì 86
anni, il quale, in conseguenza di ciò, abbia peggiorato.
Il fatto ha suscitato le vive
proteste degli altri malati, anche perché l'infermiere stesso dava luogo da
tempo a lagnanze generali.
L’assistente dott. Bruscantini ha
esteso il rapporto al direttore e questi alla Congregazione, la quale si
sarebbe limitala ad una sospensione di soli 15 giorni.
Noi domandiamo che sia provveduto
adeguatamente in presenza di simile fatto, di carattere d'assoluta gravità.
25 Dicembre 1915 - Girando per Fermo
Abbiamo ammirato a Campoleggio il
negozio di calzoleria di Celli Luigi, rimesso completamente a nuovo;
come pure
il nuovo, splendido negozio della Compagnia Singer, ora rappresentata da
Clodomiro Rispi, al Corso Cavour.
Speriamo che l’esempio sia
seguito da quelli che in questo campo sono in ritardo, e ciò per il decoro
della nostra città.
Aggiungete i furti e avrete la dimostrazione
che aveva ragione quel consigliere comunale della maggioranza il quale
patrocinava il contributo del Comune. (L. 1000 annue) nelle spese per le
guardie dì P.S., assicurando che i furti non sarebbero più avvenuti, né
vandalismi e simili.
Scommettiamo che se si
annunciasse una adunanza della nostra Sezione, guardie e carabinieri sarebbero
pronti e . . . in tenuta di guerra !
23 Luglio 1916 - Tragica scena al mare
Martedì 11 corr. gli alunni del
Convitto dell'Istituto Industriale si recarono a prendere un bagno nella
spiaggia di Portosangiorgio
Uno di essi, Socrate Rossi di
Portocivitanova, appena quattordicenne, sembra colto da improvviso malore,
affogò,
nonostante gli sforzi dì un compagno accorso al grido di aiuto del povero giovane,
sforzi
che per poco non aggiungevano un' altra vittima a quella del Rossi.
Abbiamo sentito che alcuni
marinai, sollecitati a portare soccorso, vi si rifiutarono. Forse non avrebbero
salvato dalla morte il giovanetto colpito da malore, ma tuttavia come non
rilevare lo scarso senso di umanità di essi ?
Alla mamma del Rossi che, sola,
piange la sua speranza spezzata, le nostre condoglianze.
22 Aprile 1917 - Gli orologi pubblici
di Fermo non solo non suonano
contemporaneamente, ma, per di più, non corrispondono con con l’orario della
ferrovia Adriatico -Fermo - Amandola la quale ha, naturalmente, l'ora delle
ferrovie dello Stato. Ora, passi non la contemporaneità alla quale si è - più o
meno - quasi abituati, ma la non corrispondenza coll'orario delle ferrovie dello
Stato, con ritardo rispetto a questo, porta, ed ha infatti portato, varie conseguenze; tra cui
quella che in questa settimana stessa si è verificata e cioè la perdita del
treno da parte di alcuni viaggiatori.
Speriamo che si provvederà ad
evitare simili inconvenienti.
26 Gennaio 1919 - Dal Pubblico
Ci scrivono;
Sono più di tre anni che la
cassetta per impostazione situata in Piazza Ostilio Ricci è rotta, e nessuno
pensa a farla riparare.
Quanto deve ancora attendersi la
riparazione E intanto non si potrebbe almeno mettervi un cartello con la
scritta buca «guasta», anche per evitare che si ritrovino in terra
corrispondenze… impostate da chi non conosce lo stato della buca ?
9 Febbraio 1919 - Lamenti del pubblico
Esistono a lato dell'ufficio
postale (succursale di Campoleggio) due cassette postali; una per lettere e 1'
altra per stampe. Quest’ultima sembra ci sia per sola simmetria perché è da
parecchio tempo rotta, senza che nessuno si occupi per il riattamento. Il
peggio è che il guasto non è visibile perché manca il fondo, per cui uno che
pone la corrispondenza e volta subito le spalle, non si avvede che detta
cassetta lascia andare a terra la posta ricevuta. Perché per lo meno, non ci si
mette un avviso che avverta la rottura, oppure perché non si pensa a ripararla
nell’interesse di coloro che debbono imbucare stampe e che sono costretti a
recarsi all’ufficio centrale di Piazza VE ? Giriamo il lamento a a chi di
dovere.
16 Febbraio 1919 - L'acqua
Continua a mancare, con quale
disagio dei Cittadini è facile immaginare tanto più data la forte nevicata dei
passati giorni.
Ma è possibile che una città di
parecchie migliaia di abitanti possa essere esposta a questi incidenti ?
Quanti cerotti occorreranno
ancora per la conduttura, e quando l’acqua potrà finalmente riaversi?
Il pubblico attende da troppi
giorni!
16 Febbraio 1919 - La luce
Altro problema cittadino, eterno,
specialmente dopo... assicurata e garantita solennemente la continuità del servizio
della illuminazione elettrica pubblica la quale invece è continuamente bassa da
dar dei punti, talvolta, perfino al lume ad olio della buon’anima di nonno.
Naturalmente al Comune ciò non
interessa. V’è lassù, nel palazzo di Sisto V un certo strumento destinato a
controllare l’ illuminazione pubblica, ma l'istrumento stesso non funziona;
certo è coperto di polvere e il Comune continua a pagare come se si avesse una
illuminazione a giorno.
E le famose macchine di riserva
per lo sviluppo della energia?
Serviranno per gli altri affari
della Società Picena ; e arrivederci alla secca d’estate, la quale però se ci
garantisce la sicurezza dell'acquedotto, per quando riguarda la luce produce
l'effetto opposto. Anche qui, la sollecitudine e e l’energia del Comune nella tutela del
pubblico interesse sono.... lampanti.
E che direi a proposito
dell'illuminazione privata della Società elettrica del Tronto? Anche questa
lascia da parecchio tempo e per molteplici ragioni a molto a desiderare. La
luce viene fornita a periodi o a tratti.
A quando la gestione diretta da
parte del Comune di un’azienda elettrica ?
16 Febbraio 1919 - La neve
È venuta tardi quest'anno ma con
una abbondanza non veduta da molti anni. Fortunatamente il sole è tornato a
risplendere e viene struggendola, per modo che tra qualche giorno, speriamo,
sarà scomparsa del tutto, e con essa saranno sparite le preoccupazioni dei
cittadini per la propria incolumità, poiché, nonostante le gelate, si è
provveduto dal Comune alla spazzatura con una lentezza deplorevole, ossia nel
solito modo.
16 Febbraio 1919 - Gli orologi
pubblici vanno, come vanno tutte
le cose pubbliche a Fermo; concediamo la neve, il gelo, tutto quello che si
vuole,
ma … gli orologi potrebbero certo andar meglio.
Quod est in votis.
8 Giugno 1919 - L'Igiene
Inutile parlarne più ! La città
fa proprio vergogna, per non dire addirittura schifo. Immondizie che rimangono
per più giorni per le strade, orinatoi tradizionali con i 1oro rigagnoli fetidi
e nauseanti; tutto dimostra che non ha mai funzionato il servizio di Polizia
Urbana, Quando si elimineranno tali inconvenienti ? Ne riparleremo sempre !
8 Giugno 1919 - Ancora vandalismi
Continuano impunemente. Alla
Strada Nuova lampadine della luce sono state rotte ed altre asportate.
Le guardie di PS che cosa ci
stanno a fare ?
8 Giugno 1919 - Disgrazia mortale
Sabato 28 giugno il capomastro
muratore Giuseppe Cognigni mentre era intento a riparare un balcone nella casa
Tomassini, in via Trevisani, perdette l'equilibrio e cadde nella via da una
altezza di pochi metri, ma avendo battuto la nuca cessò, pochi istanti dopo, dì
vivere.
Il luttuoso avvenimento ha
suscitato grande impressione nella città, anche perché il povero Cognigni. un
ottimo lavoratore e cittadino era da tutti stimato e apprezzato.
Ài funerali svoltisi lunedi 30
u.s., presero parte moltissimi cittadini
di ogni categoria e partito; e al largo delle Fonti portò all’estinto
l'estremo saluto; a nome della Cooperativa Tipografi e della classe operaia,
Stefano Forconesi.
Vivissime condoglianze alla
vedova e figlio e agli altri parenti tutti.
7 Settembre 1919 - Salumeria clandestina
Nel vicolo Lungo, presso una
cantina, sono stati rinvenuti circa quattro quintali di carne suina, senza
sapere in quale macello questa sia stata mattata.
La carne è di proprietà di un
Membro della Commissione di requisizione bovini per i bisogni della città.
Codesta carne, più della metà,
era già lavorata, ossia ridotta in salsicce, ciabuscoli, salami ecc…, ed altra
era pronta alla lavorazione per essere naturalmente venduta.; ma fortunatamente
se ne accorsero in tempo parecchi cittadini e andarono subito in cerca
dell’Ufficiale Sanitario che la sequestrò.
Cittadini, vedete che bella carne
si fa mangiare al pubblico fermano? Ora non occorre più disinfettare le case
per le malattie contagiose, occorre invece disinfettare le nostre budella.
Da chi poi è stata autorizzata la
mattazione di simili suini ?
7 Settembre 1919 - Olio
A Fermo si vende dell’olio per
prima qualità, che non è neanche di terza. E’ cattivo e di non grato odore.
Le autorità, dormono!?
14 Settembre 1919 - Ancora della salumeria
clandestina
La cittadinanza fermana,
impressionata per la scoperta del laboratorio clandestino di carne suina al
Vicolo Lungo, mentre rende elogi e grazie ai bravi cittadini scopritori,
desidera sapere, se essendo avvenuto il sequestro col relativo verbale, gli
avvelenatori sono stati denunciati all'autorità giudiziaria in forza
dell’articolo 319 del codice penale.
Il popolo è stufo di morire per
la guerra, per la spagnola, per il vaiolo.
Il sig. procuratore del re, metta
a posto questi autori propagandisti di malattie ; ne va anche del suo
interesse, perché trovandosi a Fermo può capitare anche lui di mangiare qualche
saporito salame confezionato con la carne di qualche maiale morto di peste
bubbonica
Si vocifera ed è certo, che la
carne suina trovata nel Vicolo Lungo, sia stata ridata al proprietario. Ora
rivolgiamo qualche domanda al sig. Ufficiale Sanitario : per quale motivo la
suddetta carne, invece di lavorarla nella sua abitazione, si lavorava in una
cantina ? In quale mattatoio é stata mattata? Chi ha dato l'ordine di questa
mattazione quando esisteva una circolare prefettizia che proibiva severamente
la mattazione dei suini? Con quale criterio si fa restituire codesta carne
quando era avvenuto il sequestro ? Se era buona non si doveva sequestrare, e se
era carne di maiale morto dentro al treno si doveva bruciare.
Il consumatore
14 Settembre 1919 - Poliziotto che spara
A seguito di un incidente di
lieve entità svoltosi in un esercizio pubblico, un individuo venne richiesto di
andare alla Caserma dei carabinieri per gli accertamenti del caso. Strada
facendo costui se la diede a gambe, ed allora un poliziotto sparo un colpo di
rivoltella che spaventò vari passanti, tra cui donne e bambini.
Stando anche alla versione della
questura che il fuggente avesse fatto un gesto di violenza al richiamo dalla
fuga, il certo si è che “il colpo di rivoltella fu sparato mentre l’individuo
stesso fuggiva” Non si tratta quindi punto della solita... legittima difesa
dei tutori dell'ordine, ma di un colpo
di testa che fortunatamente non ha avuto conseguenze, non cessando però di
essere un atto inconsulto e pericoloso, se anche non dimostrasse qualche cosa
di peggio nell'autore dello sparo.
In tal modo viene tutelato
l’ordine pubblico ?
14 Settembre 1919 - Dal pubblico
Favoritismi
Nella caserma Palestro esiste
(ora non esiste più perché venduta) una gran quantità di materassi di lana,
lenzuola, coperte, reti metalliche ecc. da vendere. Sapete ora che è successo?
Invece di mettere un avviso al pubblico per la vendita, sono state chiamate
alcune persone alle quali sono state permesse la scelta e l’acquisto restando
lo scarto per il pubblico.
Vedete come si amministra la roba
del pubblico ?
21 Dicembre 1919 - Per i restauri nel rione S. Anna
Martedì scorso, per incarico del
ministro dei LLPP , si è recato nella nostra Citta l’ing. comm. Felice Crocetti
per accertarsi de visu della entità dei danni che si vanno
progressivamente verificando nei fabbricati di questo rione e per i
provvedimenti relativi.
Con accurata visita fatta, l’ingegnere che sappiamo tecnico competentissimo in materia, avendo diretto importanti lavori del genere anche nella nostra provincia, ha avuto agio di persuadersi della gravità della cosa di far presto a provvedere. Pertanto si è avuta la promessa che entro il prossimo gennaio saranno iniziati i principali lavori di restauro. Nel contempo il Comune, come ha consigliato lo stesso ingegnere dovrà prendere alcune deliberazioni per l’oggetto e, raccomandiamo che ciò sia fatto con ogni premura.
Vogliamo poi aver fiducia che la promessa dell’ing. Crocetti non abbia molto a tardare nel tradursi in atto; e ciò oltre a calmare le giuste apprensioni dei disgraziati abitanti di quei paraggi, servirà anche allo scopo di offrire lavoro alla nostra classe operaia.
Alcuni giorni fa uno cadde, a
poco più di un metro dinanzi ad un concittadino, che poco mancò non ne
rimanesse accoppato.
Necessita pertanto che si
provveda subito, da parte di coloro cui spetta, a far rivedere la facciata onde
siano tolti i mattoni malfermi e siano in tal modo evitato un continuo e serio
pericolo per i viandanti.
11 Aprile 1920 - Note petulanti
Transitando pel Corso Cavour e
precisamente vicino alla torre dei Matteucci, occorre frequentemente — specie
al mattino — di udire per l’aria pestifere esalazioni che emanano da
sotterranei adiacenti, o da latrine primitive.
E siamo nel Corso Cavour.
Non dovrebbe dunque per
meraviglia se imboccando in via dell' Università, nei pressi del N.5, si
rimanga senza fiato per il puzzo
ammorbante di letame proveniente da una stalla, che dovrebbe anche
essere adibita a deposito di... letame.
Tuttavia vi sono degli ingenui
che lamentano tali inconvenienti dimenticando
forse di trovarsi a Fermo.
Fiato sprecato!
L’unica ancora di salvezza, oggi
che si è costituita la Unione per l’Ordine, sarebbe un appello a quei
volonterosi signori che vogliono tanto lavorare per il bene del popolo,
affinchè mandino la loro competente sezione igienico-sanitaria a constatare “de
nasu” ed a rimuovere i depositi stercoracei.
Nella nostra piazza gli erbaggi
son tenuti a prezzi addirittura enormi in considerazione del limitato costo
della produzione. Gli ortolani realizzano guadagni favolosi tutti i giorni.
Noi non ne siamo invidiosi e non
intendiamo che essi abbiano a lavorare senza guiderdone, Ma i prezzi praticati
non sono nemmeno in relazione con gli aumenti reali degli altri generi
necessari alla vita. Occorre contemperare le esigenze di questi utili venditori
con i bisogni della cittadinanza. La verdura è la carne del povero e le
autorità debbono trovare il modo di attenuare questo grave inconveniente.
Uno che non sa di lettera
23 Maggio 1920 - Mortale disgrazia
Una bambina di anni 2 appartenente a famiglia di contadini,
costeggiando il canale che conduce l’acqua allo stabilimento della Società
Picena di elettricità, vi precipitava dentro e veniva trascinata dalla corrente affogando miseramente.
Per rintracciare il cadaverino si
è dovuto prosciugare il canale.
6 giugno 1920 - Igiene
Chi vuole ammirare un modello di
orinatoio coperto ma come al solito senza acqua, abbia la cortesia di volgere
uno sguardo al vicolo Erioni. Una maestosa pensilina merlettata desta l’ammirazione
e la … soddisfazione di chi vi accede.
Questo capolavoro geniale e pratico per … l’igiene e costato oltre 150 lire!
Dopo una domanda con … cinque
firme per la rimozione di tale orinatoio a causa del fetore, della indecenza e
dell’ubicazione … indovinata, collocato proprio dinanzi all’ingresso di una
abitazione, in fondo a detto vicolo, vicino al Corso Cavour, perché per tutta
risposta veniva così artisticamente coperto? In tal guisa l’igiene e la decenza
sono … salve !!!
13 Giugno 1920 - Per l' igiene e la decenza
A Riceviamo e pubblichiamo:
Cara Lotta,
Il negoziante Primo Ortenzi, di
cui giustamente ti sei occupata nel tuo penultimo numero, da circa due anni
esercita anche il mestiere di stalliere. Fin qui nulla di male; ma ciò che
dobbiamo deplorare è che egli eseguisce tutti i giorni, in ore diverse, le
operazioni di strigliare il cavallo e di lavaggio a qualche passo dal suo
negozio sito al Corso Cavour.
É chiaro che durante le
operazioni la bestia fa tutti i suoi bisogni da cui emanano graditi profumi a danno dell' igiene, specie nella
stagione estiva.
Se tutti i possessori di cavalli entro la città facessero
altrettanto, questa sarebbe mutata in una grandissima stalla.
Non sarebbe male che a chi deve
intervenisse a far cessare lo sconcio che ridonda a tutto svantaggio
dell'igiene e della decenza.
Un gruppo di abitanti di quei
paraggi.
1 Agosto 1920 - Mortale disgrazia
Domenica scorsa, il giovanetto
diciottenne Santini Ildebrando ritornando in bicicletta dalla gita di Ascoli
Piceno, nel tratto di strada tra Sambenedetto del Tronto e Grottammare, gli
venne la male augurala idea di attaccarsi nel mezzo di un camion che transitava
in quel mentre; fatti appena cinquanta metri venne violentemente travolto e
investito dalle ruote posteriori del camion medesimo rimanendovi all'istante
cadavere.
Vennero subito chiamati i
carabinieri e il Pretore di Grottammare e il povero giovane fu subito
trasportato in quel cimitero.
Alla famiglia Santini le nostre
più vive espressioni di cordoglio.
8 Agosto 1920 - Sequestro di frutta
Da varii giorni l’ufficio
sanitario procede al sequestro ed alla conseguente distruzione di frutta perché
dichiarata immatura o guasta. Che vi sia una vigilanza scrupolosa sulla vendita
di tutti i generi è cosa molto lodevole che fa onore allo zelo dei funzionari
addetti ; ma sarà bene non eccedere, dacché si correrebbe il rischio di vedere
la piazza totalmente sfornita di frutta la quale frutta in questi momenti
critici, costituisce uno dei più economici alimenti per le classi meno
abbienti.
8 Agosto 1920 - I reclami del pubblico
Gli abitanti e passanti nel borgo
Grazioli reclamano contro lo sconcio che un ricoverato in S. Giuliano se ne sta
molte ore della giornata nella finestra che sta sopra lo spaccio Moscoloni,
vomitando bestemmie e parole scandalose specialmente allo indirizzo delle
donne.
Tutti abbiamo famiglia e non ci
sembra conveniente che tale fatto abbia a continuare. Se tanto è per noi di
fuori chi sa che sarà per quei poveri disgraziati che si trovano dentro al
ricovero! Sappiamo difatti che il disturbo é continuo anche nella notte, e che
sembra di avere a che fare proprio con un pazzo. E al manicomio è stato per
parecchi anni! Si provveda dunque da chi di dovere e si ritorni la pace ai
ricoverati e la quiete agli abitanti del rione.
29 Agosto 1920 - La via Gavardini
è divenuta un vero immondezzaio!
Altrettanto dicesi di alcuni vicoli nel rione Campoleggio.
Se sia trascuraggine degli
scopini ovvero spurgo e deposito d’immondizie da parte degli abitanti noi non
sappiamo. L’importante è che nell’interesse dell’igiene sia provveduto da chi
di dovere
II progetto 28 gennaio 1920 di L 193.000
per il consolidamento del rione S. Anna in Fermo è pronto per l’approvazione, e
non si attende per disporre l’inizio dei lavori se non che sia pubblicata la
legge che assegna nuovi fondi. L’altra perizia d' urgenza per lo stesso
consolidamento in data 19 maggio u.s. trovasi all’esame del Consiglio Superiore
dei Lavori Pubblici e potrà essere anch’essa ove nulla osti, approvata tra
breve.
Con cordiali Saluti MICHELI
22 Ottobre 1921 - Dal pubblico
Domenica scorsa, mentre nella
piazza V.E. un po' di gente stava passeggiando, un velocipedastro si esercitava
tra le gambe del prossimo a far le sue evoluzioni e ad uno svolto improvviso
per poco non dava di cozzo contro una donna che tranquillamente transitava.
L’autorità comunale non potrebbe
emanare un provvedimento atto a salvaguardare l’incolumità dei vili pedoni ?
10 Dicembre 1921 - La città in balìa dei ladri
Nella notte di giovedì scorso i
soliti audacissimi ladri hanno scassinato il negozio di oreficeria del compagno
Michele Ricci, asportando ogni cosa per un valore di circa L 30 mila.
Il negozio Ricci e in una
posizione centralissima, a pochi metri dalla Piazza V.E. II.
Il furto assume quindi i
caratteri di una eccezionale gravità.
La cittadinanza tutta è
fortemente indignata contro la Pubblica sicurezza locale che dimostra una
inattività, la quale rasenta la Connivenza
Questa vergogna deve
assolutamente cessare. Se le autorità non se la prenderanno per intesa la
cittadinanza stessa dovrà pensare alla difesa propria, costituendo pattuglioni
cittadini di vigilanza notturna. Sappiamo che la opportuna proposta è stata già
ventilata.
Perché non si ficca il naso sulla
vita privata di certi figuri i quali, è notorio in città, senza professione e
senza beni di fortuna,
hanno la possibilità di menare una vita dispendiosa
sotto tutti i rapporti ?
10 Dicembre 1921 - Uno sfratto inumano
Giovedì scorso una famiglia alloggiata in una casa del rione Campoleggio,
ha subito lo sfratto con l’intervento dell’usciere e dei Carabinieri e s’è
vista gettare sulla strada la poca e povera mobilia di sua proprietà. Il
Sottoprefetto, commissario per gli alloggi, al quale si erano rivolti, non ha
trovato modo di procurare un qualsiasi
ricovero alla famiglia sfrattata.
Eppure decreti di requisizione di appartamenti sono stati emanati ma a favore di... altri. Osserviamo inoltre; gli affitti non erano prorogati fino al 1923 ed ora, in seguito all'ultimo decreto fino al 1924? La famiglia era al corrente con i pagamenti ed il proprietario aveva la sua abitazione più che sufficiente per la sua famiglia.
Chi abiterà ora la casa fatta
sgomberare a forza ? Vedremo.
E’ proprio vero che gli stracci
vanno sempre all’aria.
24 Dicembre 1921 - Disgrazia mortale
Domenica scorsa un giovanetto di
16 anni volle compiere una gita di caccia e passando in bicicletta per Castiglione volle portare con sé un suo
contadinello di 11 anni.
Non sappiamo come in seguito si
siano svolti i fatti, né vogliamo dare le versioni che circolano in città,
contradditorie. Speriamo che l’autorità giudiziaria voglia stabilire la verità
delle cose.
Fatto sta che nei presi di Villa
Fiorani a Torre di Palme, il giovane undicenne fu investito da un colpo di
fucile che riuscì mortale
24 Dicembre 1921 - Ancora dei furti
Buio pesto, o quasi, nonostante
le speranze di raggiungere i colpevoli, speranze sorte in seguito ai numerosi arresti eseguiti dalla
polizia, ma già dileguatesi perché l'autorità giudiziaria, nulla risultando a
carico di quasi tutti gli arrestati, ne ha rimessi la più gran parte in libertà
; dei tre o quattro poi che rimangono detenuti due lo sono perché in casa loro
sono state rinvenute armi non denunciate
per il qual reato non è prevista libertà provvisoria.
In conclusione: poco o nulla,
finora!
7 Gennaio 1922 - Dal Pubblico
Con questa stagione assai rigida non deve essere davvero un piacere per i nostri soldati della Caserma Palestro di dormire senza vetri. Un po' di umanità signori, tanto più che nei rilasci che i soldati fanno sulla misera cinquina sono comprese le spese di manutenzione dei locali.
Ora che la stagione è pessima, perché non si fa funzionare la fontana al vicolo Zara ?
Le povere donne che abitano nei vicoli di S. Lucia debbono recarsi per un po di acqua nella fontana di via Langlois e aspettare il loro turno non breve mentre imprecano contro chi avrebbe il dovere di far funzionare la fontana in questione.
L’assessore ing. Fagioli che ha l’abitazione vicina alla fontana di via Langlois potrà testimoniare se questa è la verità.
Perciò raccomandiamo al sindaco di provvedere in proposito, almeno per tutta la stagione invernale.
11 Febbraio 1922 - La neve
Da molti anni non assistevamo ad una nevicata così abbondante quale quella che si è avuta in settimana.
Oltre mezzo metro di neve sovrasta su ogni casa ed impedisce ogni manifestazione della vita cittadina.
I servizi pubblici, luce elettrica, acquedotto, telefono, automobili, sono interrotti.
Sembra di essere segregati dal mondo civile e ritornati ai tempi della vita patriarcale, quando il focolare domestico rappresentava l’unica finalità delle aspirazioni umane.
Il focolare domestico
Il ricordo che dovrebbe essere lieto ci stringe il cuore
Sulle case dei miseri, ove tutto manca,ove turbina la neve e sibila il vento.
Che spettacolo si ammira dalla finestra di un salotto ben riscaldato e ricolmo di ogni ben di dio.
Altrimenti: maledetta la neve !!
11 Febbraio 1922 - Per l'igiene e la decenza
Il Sindaco, in seguilo al rapporto dell'ufficiale sanitario, constatato lo sconcio che si verifica sulla pubblica piazza ad opera dei venditori di erbaggi che depongono sul nudo suolo le loro verdure: dispone che sia proibito il deposito delle verdure sul nudo suolo della piazza e di altri luoghi pubblici di questo Comune a scopo di vendita.
Tali merci dovranno essere deposte sopra a panche, stuoie od altro ché impediscono il contatto diretto col terreno.
Approviamo senz’altro il provvedimento sindacale !
25 Marzo 1922 - Mancati furti
Alcune notti fa è stato tentalo di forzare la vetrina dell’orologiaio Luigi Giuliani e di dare la scalata al negozio di calzature della ditta Ettore Alessiani. La mattina poi del 23 corr., alcuni individui scendevano dalla via Ognissanti, provenienti dal Girfalco, con l’intenzione di attraversare il Corso, presso la torre detta di Matteucci, portando delle travi di legno.
Ma sia nei primi due casi, sia in quest’ultimo, la prontezza della Guardia notturna sig. Trasatti Giulio, sventava ogni ulteriore tentativo.
8 Aprile 1922 - Interessi cittadini
Il movimento di terra nel rione S. Anna
Si stanno eseguendo alcuni lavori diretti ad arrestare il movimento di terra, assai minaccioso, verificatosi da vari anni in tutto il rione S.Anna. Tali lavori sono a carico dello Stato e si eseguirono direttamente dal genio civile, come noto ai lettori.
Ora è stata richiamata la nostra attenzione su un fatto che potrebbe spiegare tale movimento ma importerebbe un altro lavoro del quale non sappiamo adesso valutare la entità.
Si tratta di ciò: dall'orfanatrofio femminile, o di lì, parte un’antica conduttura di acqua posta a 8 o 10 metri sotto il livello stradale; conduttura praticabile essendo alta oltre 2 metri. L'acqua che non sappiamo donde proviene, sbocca nella fonte cosiddetta delle Pisciarelle, attraversando il corso nel tratto della Torre Matteucci allo sbocco di via Recanati. In occasione di vari lavori eseguiti da alcuni proprietari di case nel Corso si sarebbero constatate delle ostruzioni parziali in detta conduttura (ostruzioni forse risalenti alle costruzioni della fognatura dell'acquedotto), per modo che una parte dell'acqua verrebbe a rovesciarsi verso il rione S. Anna con conseguenze intuitive.
Non sappiamo se tutto quanto sopra esponiamo per informazioni avute risponda ad esattezza tecnica ; in ogni modo poniamo questione nella speranza che al Comune si tenga il debito conto di questi rilievi per gli assaggi e quindi i provvedimenti del caso.
27 Maggio 1922 - Gli orologi della città
vanno a vanvera e ciò porta degli inconvenienti non lievi specialmente negli istituti scolastici cittadini.
L'unico che segna l’ora con precisione è però quello di Campoleggio, il quale da parecchi giorni è . . . muto.
Raccomandiamo chi deve, a restituirgli la.... parola.
27 Maggio 1922 - Lamentele del pubblico
In un tratto della via XX Settembre mancano sistematicamente le lampadine elettriche. È vero che esse vengono spesso rotte dai soliti vandali, che meriterebbero una buona lezione ; ma ciò non toglie che detto tratto di strada debba essere costantemente e sufficientemente illuminato. Pensi chi deve.
Luglio 1922 - Vandalismi
ll Sindaco ha pubblicato questo opportuno manifesto a proposito dei deplorevoli vandalismi in cui tanti giovani si esercitano.
Da qualche tempo persone che per la loro posizione sociale dovrebbero ritenersi più rispettose delle regole del vivere civile, gareggiano con i monelli a far bersaglio e di sassi, ghiaia ed altro, riflettori di luce elettrica e lampadine quando queste non asportino. Sono danni ingenti che si arrecano alla Società Picena di Elettricità ed al Comune secondo le rispettive competenze. In quattro mesi 45 riflettori sono stati resi inservibili. Più che altri è stato oggetto di vandalismi l’ impianto elettrico sottostante alla strada XX settembre (strada nuova) la quale è stata lasciata quasi senza luce. Tutto ciò dà un senso di sconforto inesprimibile e facendo il debito paragone con paesi e città non lontane, dove i pubblici impianti sono rispettati se non custoditi dai cittadini fa dubitare che per un momento la nostra Fermo, voglia abbassarsi dal livello di educazione e civiltà che ne hanno sempre formata una delle più apprezzabili caratteristiche.
Contro i vandali piccoli o grandi io invoco la solidarietà di tutti i cittadini ed affermo che chiunque ci desse modo di individuare i colpevoli o fiancheggiasse l'azione degli agenti pubblici compirebbe atto degno di encomio. L'Amministrazione Comunale ha in animo, d'intesa con la Società Picena, di venire sistemando e riparando gli impianti danneggiati, di porre l’impianto del Duomo in condizione di completo funzionamelo e di, far sì che sia illuminato il Girfalco nelle prossime feste di mezz'agosto e nelle sere in cui si raccoglierà popolazione numerosa per
il Congresso Eucarìstico regionale. Confida nella pìena cooperazione dei cittadini per che chiunque vegga fermi il braccio del piccolo o grande distruttore e la città dia agli ospiti numerosissimi la sensazione di cura, di decenza e decoro.
Chiunque venga colto in fallo verrà denunziato all’Autorità giudiziaria, senza remissione.
24 Febbraio 1923 - II vicolo Zara
È forse il più disgraziato punto della città. Da mesi la fontanina è priva d’acqua, ora anche la strada è stata disselciata, dimodoché si corre il rischio passandovi, specialmente la sera, di rompersi l’osso del collo.
Gireremo a chi di dovere le giuste lamentele degli abitanti di quei paraggi.
17 Marzo 1923 - Terremoto
Giovedì mattina alle 6.50 è stata avvertita una scossa di terremoto ondulatorio durata 5 secondi.
17 Marzo 1923 - Il solito furto
Martedì 13 corr. circa le ore 14 i soliti ignoti sono penetrati nello spaccio di sali e tabacchi Ciucani, a Campoleggio, mentre i conduttori si erano allontanati per la colazione. Sembra sieno penetrati scassinando la porta laterale a quella d'ingresso e. precisamente quella che dà sul Corso.
I ladri hanno asportato L.1200. Ciò è avvenuto come diciamo sopra, nientemeno che tra il mezzogiorno e le 14, in un luogo centralissimo e frequentato.
Naturalmente, dei ladri nemmeno il più piccolo indizio, ossia come..... al solito.
I ladri a Fermo rimangono quasi sempre per non dire sempre impuniti ; e ciò sia sotto il vecchio che sotto l'attuale regime!
Ora l’elemento politico-sovversivo è troppo bene sorvegliato dai vari e molteplici sorveglianti perché possa pensarsi si caccino tra di essi lavoratori dello scalpello, del grimaldello, della scala e simili; ed allora crediamo meglio si facciano ricerche fra coloro che non si affannano nel lavoro di qualsiasi genere pur sbarcando il lunario e godendo la vita.
7 Aprile 1923 - Tombola
Domani, alle ore 18, nella Piazza Vittorio Emanuele II verrà estratta una tombola di L. 1500.
7 Aprile 1923 - Al Girfalco
Contrariamente alle disposizioni vigenti circolano biciclette con fastidio e pericolo per i numerosi bambini.
Sarà bene che chi ne ha il dovere pensi a far rispettare le disposizioni del caso.
7 Aprile 1923 - Adagio
Le automobili e motociclette che attraversano la città specialmente la Strada Nuova corrono un po' troppo, come ci è stato fatto osservare e col correr troppo sollevano quelle nuvole di polvere, che minacciano di rendere assolutamente
impraticabile la principale passeggiata.
Meno fretta e così meno polvere.
LA LOTTA - Parte Prima / Parte Seconda
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