Eventi Fermani
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EVENTI FERMANI
Seri, ironici, tragici, comici.

"I bei tempi non ci sono mai stati"
(Il mio nome è Nessuno)
Notizie e storie, costume e colore. Sguardi su di una società a cavallo tra due secoli.
ATTRAVERSO IL FONDO RIVISTE DELLA BIBLIOTECA CIVICA "ROMOLO SPEZIOLI" FERMO

Eventi Fermani
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La Voce delle Marche   |   Parte 1   |   Parte 2   |   Parte 3
Dal  1911  al  1928


1911


18 Febbraio 1911  -  Per il monumento di Leopardi
Qualcuno ci ha fatto osservare che il monumento di G. Leopardi collocato nella Piazzetta omonima, di fronte al palazzo delle Scuole, è parecchio deturpato dai monelli che vi si divertono bruttandolo con sgorbi ed altro.
Siamo nel caso dì assicurare che a rimuovere lo sconcio dall’Amministrazione Municipale, quanto prima, il monumento sarà difeso con cancelli di ferro.

15 Aprile 1911  -  Terremoto
Ieri, circa le 6 fu avvertita in città una leggera scossa di terremoto, in senso ondulatorio, durata appena un secondo.

29 Aprile 1911  -  Scoperta di scultura antiche
In occasione di restauri ad una antica cisterna nel cortile della casa parrocchiale di S. Zenone sono tornati alla luce lavori di scultura eseguiti in pietra tufacea di epoca medioevale, rappresentanti i dodici apostoli in altrettanti piccoli tondi, chiusi da cornici; con fregi di foglie. In origine dovevano appartenere ad un arco a tutto sesto di qualche portale della attuale chiesa di S. Zenone o forse anche della vicina di S.Pietro.
Le pietre erano state adibite da tempo immemorabile come materiale e messa a rovescio formavano la cornice del collo della cisterna. Ricomposte accuratamente, a cura di quel M.R. Parroco D. Paolo Minnucci, saranno conservate in avvenire in un locale della canonica quale monumento non spregevole per la storia dell’arte.

12 Maggio 1911  -  L'orologio di S.Agostino
Da qualche tempo dura una irregolarità nel suono delle ore da suscitare giustificatissimi lamenti in Campoleggio, Che il povero orologio sia affetto da male incurabile ? Ovvero lo rende inservibile l’imperizia di chi sostituisce il moderatore? Corre pubblica voce che il compenso dato dal municipio venga diviso fra due, uno dei quali non si occupa affatto di quel servizio e l’altro lo eseguisce cosi bene da dare quei risultati.
Quando vi si rimedierà efficacemente? Giriamo i lamenti a chi di dovere.

30 Giugno 1911  -  Dove siamo ?
Il Parroco d. Domenico Macellari di Amandola ci scrive denunziando un atto di vergognoso teppismo di cui fu vittima nelle ore pomeridiane dello scorso giovedì. Attraversando la via XX settembre a Fermo fu avvicinato da sei o sette giovinastri in atteggiamento minaccioso, che lo investirono con ogni sorta di sconcezze e di villanie. La turpe scena si protrasse per alcuni minuti, perché gli eroi della teppa, approfittando della circostanza che nessuno passava per quella via. Ma siamo in Africa? E le Autorità che cosa fanno per impedire questi selvaggi affronti ?

30 Giugno 1911  -  II servizio della cassetta postale riattivato
Ricorderanno i lettori come nei numeri passati del nostro periodico, ci facevamo eco delle lagnanze del pubblico per la mancanza di una cassetta che permettesse la impostazione della corrispondenza nella vettura che fa servizio sul tronchetto tra Fermo (piazza) e Portosangiorgio. Anche la Camera di Commercio aveva rilevato questo urgente bisogno e da molto tempo stava facendo in proposito insistenti pratiche presso il competente Ministero. Ora siamo in grado di assicurare il pubblico che finalmente è stato ottenuto che venga subitt appagato il desiderio dell’intera cittadinanza.
Per avere ottenuto questa disposizione, che permetterà di raccogliere le lettere nelle diverse fermate del treno, comprese quelle della Biforcazione e di Castiglione, siamo grati alla cooperazione dell’Egr. cav. Ruggeri luigi, Presidente di questa Camera di Commercio.

28 Luglio 1911  -  La fine dei vandalismi al girone
Un’ordinanza del Sindaco, affissa in pubblico, dietro deliberato della Giunta Municipale, a cui in questi ultimi tempi specialmente, erano pervenuti numerosi reclami, proibisce il giuoco delle bocce nel Girfalco. La proibizione viene a metter fine ad uno sconcio che per tanto tempo s'è potuto verificare nel luogo più bello. Più delizioso della nostra città, dove non era possibile recarsi nelle ore pomeridiane, a passeggiare, senza pericolo di restare da un momento all’altro colpiti da qualche boccia. … mal diretta.
La presenza delle Guardie che dovranno d'ora innanzi invigilare perché l’ordinanza in parola venga rigorosamente osservata. Ci auguriamo anche metta fine agli innumerevoli atti di vandalismo commessi in pieno giorno impunemente, a danno degli alberi, delle siepi e dei sedili da parte di ragazzacci che sembrano invasi da una febbre di distruzione.
Se è vero che il Girfalco dovrà essere ridotto quanto prima a pubblico giardino, non sarà inutile cominciare fin da ora ad esercitare quella sorveglianza che dovrà essere molto più rigorosa in appresso.

25 Agosto 1911  -  Teppisti sacrileghi
Bisogna vederne di tutti i colori e sentirne di tutti i toni! Come non bastasse ai cittadini esser disturbati spesso spesso nelle alte ore della notte con canti e schiamazzi di giovinastri che sentono il bisogno di rendere noto a tutti quanto sia alto il livello della loro educazione e della loro morale, ecco l'ultima novità regalataci dal genio infernale di costoro.
Sono già parecchie volte che una comitiva di sette o otto di questi fa lecito traversare le vie della città nelle ore notturne, parodiando sacrilegamente una delle funzioni più commoventi e pietose del culto religioso : vale a dire il santo Viatico che si porta nelle abitazioni cristiane, là dove tra il pianto di una famiglia e i gemiti di un morente il Dio sacramentato entra apportatore di conforto e di perdono.
Con ostentata serietà vi é chi suona senza interruzione un campanello ; e mentre il più perverso, parodiando le preghiere del Sacerdote,ripete in tono di salmodia bestemmie, turpitudini e volgarità le più orribili, gli altri rispondono in coro imitando la risposta uniforme dei fedeli nelle litanie.
Che cosa si potrebbe immaginare di peggio ?
Ed è cosi facile l’inganno e cosi efficace la parodia sacrilega che molti si affacciano tosto alla finestra per..., vedere coi propri occhi i gloriosi teppisti, che indisturbati passano di strada in strada per finire poi in qualche ritrovo degno di loro a festeggiare e commentare saporitamente il successo della geniale trovata!
Noi nel farci eco delle legittime proteste non solo dei credenti ma anche solo delle persone serie, ci domandiamo unicamente se siamo ancora in un paese civile o nelle lande selvagge di uomini bruti, senza onore e senza pudore.
Che l’autorità vigili! Che impedisca con ogni mezzo il ripetersi di simili fatti!
In fondo, quei figuri saranno i soliti disturbatori della pubblica quiete, ben noti alla questura; e non attenda questa che seri disordini avvengano per la reazione forzosa dei cittadini e specialmente dei credenti che non potranno e , non vorranno a qualunque costo permettere più simili enormità vergognose e sacrileghe !

25 Agosto 1911  -  Voce del pubblico
Egregio Sig, Direttore
della Voce delle Marche
son già parecchi mesi che per le vie del rione di Campoleggio si aggira di giorno o di notte una
donna senza professione e senza tetto. Si sa che il Municipio ha provveduto per un alloggio, si sa anche che questa donna non ha voluto più usufruirne. D'altra parte gli abitanti di quel rione or qua or là sono disturbati anche in ore tardissime per causa di essa; credo sarebbe ora davvero che l’autorità di pubblica sicurezza prendesse provvedimenti definitivi.    
E' un inconveniente su cui non si può assolutamente passar sopra. Dopo parecchi reclami fino ad ora non si è potuto ottener niente ; speriamo che la voce della stampa ponga fine ad uno sconcio che da troppo tempo fa nausea a tutti.
Ringraziamenti e ossequi
Un assiduo di Campoleggio

1 Settembre 1911  -  Avviso ai Carabinieri
Mercoledì a notte, gli abitanti di Via della Sapienza, per ben due ore dovettero sorbirsi il fastidio di una comitiva di cantori notturni che li tennero desti malgrado la voglia di riposare. Alla Caserma dei Carabinieri si dovevano sentire certamente quei dolci gorgheggi: perché non si provvide ?

1 Settembre 1911  -  Fonderia di Campane
Annunciamo con piacere che l’antica e più volte premiata Fonderia di campane Giuseppe Pasqualini fu Pasquale, tra breve da Montedinove, verrà trasferita a Fermo.

15 Settembre 1911  -  Ascensione di Giovani
Domenica, lunedi e martedì scorsi la quiete solenne delle valli e del monti del nostro Appennino veniva interrotta dalle grida e dalla baldanza di una schiera audace di giovani, soci della Victoria di Fermo, uniti a quelli del Circolo di cultura « Silvio Pellico» e ai più grandi del Ricreatorio effettuavano una gita genialissima, organizzata da D. Biagio Cipriani a Montemonaco
e di là sul monte «Sibilla».
La sera del 10 la schiera degli alpinisti veniva accolta festosamente dai forti figli della montagna. Dopo un riposo alla militare, la mattina dei giorno 11 all’alba, salutando col suono della fanfara «Victoria » il monte della fata, imponente nello sfondo del cielo, gli audaci escursionisti in numero di circa 85, onorati della compagnia di SE, Mons. Arcivescovo, sotto la vigilanza anche del Prof. De Sanctis insegnante di educazione fisica, con lo zaino in ispalla, quasi tutti in bella divisa di alpinisti: davano la scalata al monte Sibilla. La lunga fila che si protraeva per i sentieri presentava uno spettacolo nuovo e grandioso; le note vigorose della Fanfara alternantesi alle grida giovanili si ripercotevano nelle valli sonanti. Su la cima a 2175 metri, nella roccia fu piantata una bandiera tricolore lasciando che al soffio dei venti si agitasse il forte nome Victoria. Su la vetta, degli 85 nessuno mancò!
Ridiscesi fino alla leggendaria grotta della fata; in alto, sulla fronte si murò un ricordo marmoreo e se ne fece l’inaugurazione. Fu un momento solenne. Due colpi di fucile, uno squillo di tromba, poi un discorso alato ed enfatico del giovane Lino Fagioli Vice-presidente della Victoria. Fu proclamata costituita la Sezione Alpinistica e acclamato presidente onorario il conte Giovanni Vitali che con signorile gentilezza volle far parte della comitiva.
La sera al banchetto, brindisi, poesie discorsi, urrà entusiastici. Verso le ore 20 si adunò un congressino per un’intesa su l’indirizzo e su le forme dell’azione giovanile. Ne darà ampia ed esatta relazione Cultura Giovanile la simpatica rivista diretta con tanto intelletto d'amore dal Prof. D.Federico Barbatelli. É impossibile però tacere il nome del giovine universitario Marino Mattozzi che con un discorso profondo, brillante, deciso, entusiasmò l’uditorio.
La mattina dei martedì la partenza fra gli evviva, i canti e le marce della Fanfara. Si passò a Montefortino, poi in Amandola dove i giovanetti di quel circolo giovanile fiorente sotto la direzione di D. Giuseppe Cesetti, vollero offrire un opportuno rinfresco, quindi ritorno a Fermo.
Nessun incidente notevole turbò la gita sportiva, riuscita superiore a qualsiasi previsione.
Siamo pregati di far giungere da queste colonne vivi ringraziamenti a quanti contribuirono per l’esito felicissimo; in modo speciale alla distinta Sig.a Rosina Curi-Tarani e al Parroco D. Costanzo Adriani di M. Monaco che con tanto sacrificio e con tanta attività furono i principali cooperatori dell'ardita impresa.
Ai giovani baldi, fieri della conquista dei monti il plauso entusiasta e l’augurio di sempre più belle e più grandi ascensioni.

1912


2 Gennaio 1912  -  In un cinematografo di Campoleggio
si danno rappresentazioni tutt'altro che perfettamente morali. A noi rincresce fare osservazioni di questo genere, anche perché non vorremmo danneggiare un commercio che può e deve essere onesto.
Ma laddove vediamo un pericolo per le famiglie è nostro dovere di pubblicisti l'additarlo pubblicamente.

27 Gennaio 1912  -  Disgrazia
Ieri circa le ore 16 una mula giovane e bizzarra trainava un carretto pel corso verso il Tribunale. Al rumore che in quel luogo sogliono fare le ruote per l'avvicendarsi dei ciottoli e dei mattoni la mula prese fuga e non valse a trattenerla né il padrone che la portava pel morso né il freno di chi seguiva il veicolo tirandone la meccanica. Ambedue la dovettero abbandonare per non essere travolti e la bestia si dette a vertiginosa fuga rompendo le ruote e fracassando quanto incontrava fermandosi infine fra le ceste di frutta che sogliono essere presso la Chiesa di S. Agostino.
Fu uno spavento generale e fortunatamente in quell’istante non passava molta gente. Una povera donna e due bambine rimasero travolte e contuse non gravemente e furono ricoverate all’Ospedale dalla squadra di pubblica assistenza prontamente accorsa.
Pochi minuti dopo la strada sarebbe stata piena di alunni delle scuole e si sarebbe potuto verificare chi sa quale disastro.

16 Marzo 1912  -  L'orologio della Torre del Duomo
si è chiuso in un ostinato silenzio, che dura da più giorni. perché ?  Mistero.
E’ probabile però - dicono i competenti - che da qui a qualche secolo possa riacquistare la favella . . .
Fortunati i tardi nepoti che vi saranno !

20 Aprile 1912  -  Feste campestri
Domani domenica nella Chiesa rurale di Castiglione oltre alle funzioni religiose vi saranno nel pomeriggio svariati ed umoristici divertimenti. Rallegrerà la festa il bravo concerto degli Orfani.
Anche nella chiesetta rurale della Madonna del Ferro si terrà la consueta festa annuale, con numerose s. Messe al mattino e divertimenti nel pomeriggio.

11 Maggio 1912  -  Pellegrinaggio a S. Maria a Mare
E’ una delle feste caratteristiche di Fermo, allietata di solito dallo splendente sole di Maggio e dal meraviglioso spettacolo delle nostre bellissime campagne in piena fioritura.
Pertanto Giovedì venturo, festa dell’Ascenzione di N.S. Gesù Cristo, la Congregazione dei Mercanti ed Artisti unitamente a quella dei contadini si recherà, come di consueto, processionalmente a S. Maria a Mare, portando il Ven. Simulacro di Maria SS. Si partirà alle 5 antim. e si passerà per la via più breve ed ombreggiata di Castiglione. A S. Maria a Mare si svolgerà poi la consueta festività con celebrazione di parecchie S. Messe e colla processione alle ore 10 accompagnata dalla banda degli Orfani diretta dall'esimio M. Sig, De Pretis: dopo di esse vi sarà la Messa solenne. Seguiranno alcuni divertimenti, e poi si effettuerà il ritorno per la Via Pompeiana, come al solito.
La Spettabile Direzione della Ferrovia Portosangiorgio - Amandola ha gentilmente concessa la fermata di un minuto pel servizio viaggiatori al casello N. 1 cioè al passaggio a livello sulla Strada Provinciale poco distante da S.Maria a Mare pei treni; in partenza da S. Lucia alle ore 5,55 e da Piazza V. E. alle 6,48 e 8,50.
Per queste comodità e per la nota devozione di Fermo alla Vergine Santa noi aspettiamo che il pellegrinaggio riesca imponente per numero e devotissimo pel contegno degli intervenuti. Alla sera poi nessuno manchi ad incontrare il Ven. Simulacro al Ritorno

11 Maggio 1912  -  Disgrazia
Santina Smerilli Mercoledì passato in piazza V.E. veniva travolta dar un cavallo che tirava un carretto, ed una ruota di questo le passava sul corpo. Accorsa prontamente la Croce Bianca, la poveretta veniva trasportata all'ospedale ove è stata giudicata guaribile in 5 giorni.

11 Maggio 1912  -  Nella Chiesa abaziale di S. Marco alle Paludi
Nel 3 corrente, come di consueto, venne celebrata la festa dì S. Croce con l'intervento di molti Sacerdoti. Oltre a varie messe lette vi fu la parata con scelto cauto gregoriano. S'inaugurò con circa 40 giovanette bianco vestite l’associazione delle figlie di Maria ed il R. Sig. Priore Cari pronunciò due discorsi di circostanza pieni di efficacia e di sentimento di fede. Accanto all’altare rifulgeva lo stendardo rappresentante l'Immacolata circondata dalle sue figlie predilette benedetto espressamente dal Sommo Pontefice, che si degnò a mezzo dell' Ecc.mo Segretario di stato inviare in detto giorno il seguente telegramma:
Rev.do Giuseppe Cipriani Abate S. Marco Santo Padre gradito filiale devoto omaggio codeste figlie di Maria imparte ad esse di cuore implorata benedizione apostolica pegno celeste abbondanti favori.
Card Merry del Val
Il concorso dei fedeli fu immenso e il contegno devoto, ammirevole. Degna di nota riuscì la processione per la benedizione delle campagne con la Croce Santa; vi presero parte le figlie di Maria e l’associazione dei fratelli della S.Croce. Chiuse la indimenticabile giornata qualche divertimento campestre nei pressi dell’antica Abazia.
Va data somma lode allo zelo indefesso del Delegato Arcivescovile Sac. Abate Cipriani che in mezzo a quella popolazione buona spiega rara attività Egli infatti ha istituito il mese dei morti con chiusura solenne, la S. Messa la notte di Natale, la predicazione settimanale in Quaresima, funzioni varie, fra cui quelle della Settimana Santa, l'istruzione catechistica, ed ora la Congregazione delle Figlie di Maria, per la quale sono già numerose le domande. Presto si terrà una solenne Comunione, e intanto si celebra il Mese Mariano, alla fine del quale sarà inaugurata la Congregazione degli Zelatori e Zelatrici del S. Cuore di Gesù per la quale è già pronto uno stendardo anch'esso benedetto dal S. Padre. - Chiudiamo con l'augurio, l'augurio vivo e sincero che presto possano essere appagati i desideri di tutti, di potere cioè aggiungere all' antica Abazia una parola sola: Parrocchia!
Rallegrandoci del bene che si fa a S. Marco alle Paludi non possiamo tacere che esso è dovuto non soltanto allo zelo del Rev. D. Giuseppe Cipriani ma anche alla larga signorile generosità del Conte Francesco Vitali, che deve perciò essere additato alla gratitudine della popolazione e all' ammirazione di tutti.

13 Luglio 1912  -  Il temporale di Domenica
Domenica 7 corr, si scatenò sulla città e dintorni un furioso temporale con fortissime e frequenti scariche elettriche. Un fulmine colpì la torre della Chiesa parrocchiale di S. Gregorio abbattendo la croce e rompendo la pietra che le faceva da piedestallo. I pezzi di questa sfondarono il tetto sottostante e si conficcarono nella volta della sacrestia. La corrente penetrò poi in casa del Rev. Toscani che trovavasi presso il pozzo con una bacinella d'acqua in mano. Stordito da una scossa violenta, stentò assai a riprendere i sensi, ma se l’è cavata con solo una buona paura.

31 Agosto 1912  -  Travolto da un automobile
Domenica passata alle ore 5 pom. L’automobile del Cav. Benedetti che conduceva la Sua Signora, la Suocera Bosizio e due bambine,, passava per la via di circonvallazione guidata con corsa modesta dallo Chiaffeur Morelli. Quando fu presso il Monte della Mentuccia un certo colono del Benedetti si mosse da un lato della strada, dove era seduto insieme ad altri due, e, non si sa se per improvvisa alienazione o per ubriachezza o se per semplice irriflessione si drizzò verso l'automobile.
Lo Chaffeur dette l'allarme, trattenne l'automobile, ma era troppo vicina per evitare di travolgere il disgraziato che rimase orribilmente malconcio. Le Signore spaventate gli apprestarono le prime cure lavando le ferite col sublimato e componendolo nella barella della Croce Bianca subito accorsa e che lo trasportarono all’ospedale dove riprese i sensi e la parola, senza però poter dare spiegazione dell’accaduto dicendo peraltro di aver sentito la tromba dell’automobile. Dopo due giorni è morto per commozione viscerale avendo avute due costole rotte.
Lo Chaffeur incarcerato fu subito messo in libertà e nessuno sa trovare in lui colpa per il triste avvenimento.

31 Agosto 1912  -  Sport
Nella gara di campionato piceno dì nuoto consistente nel non facile percorso di Km. 6 (Grottammare -S. Benedetto) ha riportato il 2°' premio, una splendida medaglia d’oro, il giovane concittadino sig, Lino Fagioli, vice presidente della “Victoria” e socio della “Rari Nantes” di Porto san Giorgio. A lui i nostri rallegramenti e il nostro plauso.

7 Settembre 1912  -  Bambino schiacclato
L’altra sera in contrada S. Girolamo un contadino, nell'attraversare con un carro carico una strada di campagna, non si accorgeva di un bambino di tre anni stava chino in mezzo ad essa a giocare con dei sassolini.
Essendo la strada in forte pendenza il carro andava con una certa velocità, non fece in tempo a fermarlo e il bambino veniva orribilmente schiacciato.

7 Settembre 1912  -  Vittima degli « apaches» a Genova
Nell’eccidio commesso dai due Apaches, teppisti di Francia, per non pagare un biglietto tranviario, orribile tragedia largamente narrata dai quotidiani, abbiamo disgraziatamente avuto una vittima fermana, Evaristo Carosi di anni 30 ammogliato senza figli. Egli era appunto il tranviere che, facendo il dover suo pretese il pagamento del biglietto e rincorse i teppisti, ben vestiti e forniti di danaro, che scesero dal tram senza voler pagare. Un colpo di rivoltella partita da uno di essi freddò il povero Carosi e fu la prima delle quattro vittime provocate dalla ferocia di delinquenti stranieri.

7 Settembre 1912  -  Nella primavera del 1911
fu trovato nella Cattedrale di Fermo, tra le panche, uno spillo con perle che è stato valutato circa cento lire.
Se qualcuno l'avesse perduto o sapesse chi l’abbia perduto è pregato vivamente a venire alla nostra direzione per dare i precisi connotati di detto spillo alla persona che ci ha incaricato di dare questo avviso che sarà ben contenta di restituirlo al suo legittimo padrone,

21 Dicembre 1912  -  Infortunio sul lavoro
Domenica scorsa l’operaio ferroviario fortuna Federico di anni 25, alla stazione di s. Lucia veniva investito da una macchina. Prontamente soccorso, fu trasportato dalla Croce bianca, accorsa con il carro lettiga, all’ospedale
Egli è fratello di quel tal Fortuna che morì tragicamente tempo fa orribilmente sfracellato dai macchinari dello Stabilimento Benedetti presso cui lavorava. Una sorella sua morì incenerita da un fulmine.

21 Dicembre 1912  -  Furto
Ai danni del Cav. Benedetti, da qualche tempo veniva sottratto del carbon fossile. Dietro inchiesta della PS si sarebbe accertato il luogo dove il carbone rubato veniva collocato e sono stati operati parecchi arresti. Fra gli arrestati è probabile si abbiano a trovare i responsabili.

1913


22 Febbraio 1913  -  Nevicata
Si è vista finalmente la neve ! Non troppo abbondante invero, ma a sufficienza per farci ammirare lo splendido spettacolo delle colline circostanti coperte del candido lenzuolo. Una triste nota la danno i poveri, purtroppo, ai quali tuttavia non manca la carità dei buoni fermani. Manco a dirlo i ragazzi ed anche … non ragazzi hanno approfittato della neve per divertirsi a pallate. Con disgusto però abbiamo visto tirarne a persone, alle quali si dovrebbe il massimo rispetto. Vecchi, ecclesiastici, donne e ragazze.. Questi, anzi, erano appostati addirittura all’uscita delle scuole.
Ciò è indegno, ma dobbiamo dire pur anche che pochi erano i maleducati e che abbiamo visto una guardia elevare contravvenzione.

1 Marzo 1913  -  Morto per la strada
Giovedì a mattina per la strada dei ponti nelle vicinanze della Chiesa del Ferro fu rinvenuto cadavere l'operaio Giovanni Leoni di anni 72.
Pietoso particolare! Le prime ad accorgersi del doloroso avvenimento furono la moglie e la figlia, che impensierite della mancanza da casa del Leoni per tutta la notte, col presentimento che gli fosse incolta qualche disgrazia, di buon mattino erano uscite a farne ricerca.
Il Leoni nel pomeriggio del giorno innanzi si era recato in campagna per il disimpegno di sue mansioni, quale mandatario della Confraternita di S.Giuseppe.
Mentre rincasava ad ora tarda veniva colto,come è risultato da perizia medica, da paralisi cardiaca e non avendo potuto avere soccorso, miseramente rimaneva sul posto cadavere.
Il caso ha destato impressione profonda , poiché il Leoni era conosciuto come onesto lavoratore e come buon cristiano.

1 Marzo 1913  -  L'arresto di un celebre truffatore
Togliamo dal Resto del Carlino .
L'11 agosto del decorso anno fu commessa a Fermo molto abilmente una truffa alla americana, della quale rimase vittima un ingenuo contadino di Monterubbiano. Il disgraziato aveva rilasciato cinquecento lire in garanzia di un deposito affidatogli da uno sconosciuto momentaneamente, adducendo che per affari doveva temporaneamente occuparsi altrove e non voleva esporsi a portar seco diecimila lire assicurate in un pacchetto suggellato.
II poveretto aspettò un pezzo, finche, stanco, aprì il pacchetto per verificare e non vi trovò che un numero del Resto del Carlino del giorno innanzi. Immaginate la sorpresa! Furono sollecitamente fatte accurate indagini dal locale ufficio di pubblica sicurezza, ma inutilmente, giacché il truffatore, preso il volo, si era posto al sicuro. In questi giorni è stato arrestato in Arezzo tal Vago Giovanni di Romanengo (Cremona) sospettato autore di parecchie audaci truffe all'americana.
Su la scorta dei connotati dati nello scorso agosto, la P. S. ha potuto identificare il detenuto per autore della truffa del 6 agosto ed ha fatto spiccare mandato di cattura.
Il Vago da Arezzo è stato già tradotto ad Ascoli Piceno a disposizione dell’autorità giudiziaria, dovendo rispondere di varie truffe commesse fra le quali quella avvenuta nello stesso mese di Agosto a Montalto Marche, per la quale dal figlio del truffato restò mortalmente ferito il compagno di avventure del Vago.

1 Marzo 1913  -  Furto sacrilego
A S. Maria a mare la notte 26 Febbraio p. p. ignoti ladri, infranta una finestra della Sacristia si sono introdotti nella Chiesa. Messi a soqquadro tutti i ripostigli, gli armadi ove si costituiscono gli arredi sacri, i ladri hanno asportato il calice ed una pisside,.
Si stanno facendo attivissime indagini.

1 Marzo 1913  -  Furto tentato
In casa del Capo Mastro muratore Filippo Cisbani un pregiudicato disoccupato è penetrato non visto di pieno giorno e. stava sforzando un mobile quando venne sorpreso da un bambino di pochi anni che, spaventato, gettò subito l’allarme.
Intervenuti i carabinieri hanno subito proceduto all'arresto del mariolo, vecchia conoscenza della questura.

5 Aprile 1913  -  Vandalismi
Nella notte dal 30 al 31 Marzo p. p., per opera della solita teppa, sono stati in parte divelti e in parte stroncati gli alberelli di recente collocati lungo il primo tratto della Via XX Settembre, a completamento della piantagione ivi esistente
Nessun indizio dei vandali contro i quali si dice sia stata esposta denuncia dall'Autorità municipale.
Noi ci auguriamo che la giustizia riesca a colpire gl' ignoti autori di simili barbarie, le quali mal depongono della civiltà del nostro paese : ad ogni modo insistiamo nel raccomandare agli agenti dello forza pubblica ed alle guardie municipali la maggiore vigilanza, non senza far presente ai cittadini il dovere morale ch’essi hanno di contribuire alla repressione di siffatti vandalismi, intervenendo personalmente ogni qual volta riescano a sorprendere i teppisti nelle loro prodezze.

14 Giugno 1913  -  Disgrazia
Era stata preparata anche una festa esterna, secondo il solito, con una piccola tombola, corsa di cavalli, luminaria e concerto.
La corsa però è stata disgraziata. Per l’infelice scelta del percorso un cavallo acciecato dall' ardore ha imboccata la via in discesa che porta al campo della fiera invece di proseguire per la via di circonvallazione che in quel punto ha una forte curva. Gli spettatori, molti in quel luogo, sono rimasti atterriti e nel fuggi fuggi disordinato alcuni sono stati feriti dal cavallo che poi è caduto col fantino. Intanto un altro cavallo sopraggiungeva mentre il pubblico aveva invasa la via : un fanciullo è stato rovesciato. Raccolti i feriti, quattro, e constatato che il fantino non si erano fatti alcun male, mentre quelli venivano rapidamente condotti all' ospedale la voce si diffuse allarmante. Si parlava di qualche morto, di feriti gravi ecc. Fortunatamente la voce era esagerata. I feriti, son ritornati alle loro case, meno il ragazzo trattenuto in osservazione per timore d' una commozione cerebrale. Anche egli va migliorando, ed è già uscito questa mattina dall'ospedale. Tra i feriti erano la Signora Alocco, moglie del Prof, d'italiano al nostro Liceo, e la Sig.na Sassatelli che si diceva in stato grave, mentre non ha ricevuta che qualche scoriazione

14 Giugno 1913  -  All'Ambro !
E' indetto un altro pellegrinaggio al Santuario dell'Ambro pel 22 corr. colla tenue spesa di viaggio fissata in L. 4. Lo dirigerà il M. R. D. Filippo Cipriani, che seppe cosi bene organizzare il primo assai recente. All'Ambro ! Tra la poesia dei monti e delle acque, al cospetto della natura rude, dove l'uomo è penetrato a portare un raggio di genio coll'arte per farne omaggio alla Regina del Cielo si vivifichi la nostra fede, si rafforzi la nostra tempra cristiana per tornare più vigorosi alle lotte quotidiane della vita, che non sono solo lotte pel pane, ma anche lotte per la Fede e per la virtù'. All'Ambro !

21 Giugno 1913  -  Alla spiaggia
La nostra spiaggia è veramente ideale per i bagni, e Porto S. Giorgio incomincia ad animarsi di forestieri. Da Fermo incominciano pure ad affluire i bagnanti. Vi sono servizi di casotti, comodità molte nel paese, gentilezza negli abitanti, tutto bene. Col tempo si potranno avere comodità anche migliori. Un solo inconveniente abbiamo notato: la mancanza di sufficiente vigilanza per tutelare la decenza. Un gruppo di ragazzacci, pochi e quasi sempre gli stessi, vanno per la spiaggia completamente nudi, stanno poco in acqua, molto sulla rena, talvolta mezzo nascosti dietro i rialzi di sabbia, e alla sconcezza della nudità aggiungono altre sconcezze che non si possono dire.
Qualche volta danno fastidio ai bagnanti, e allora non c'è modo di liberarsene se non minacciando argomenti..... sonori. E uno sconcio che una vigilanza non davvero straordinaria potrà togliere facilmente. E speriamo che si provvederà subito prima che la stagione balneare raggiunga il suo colmo.

21 Giugno 1913  -  Cessione generosa
Il Conte Guglielmo Vinci ha ceduto gratuitamente la proprietà del Campo dì Simone attiguo alla sua Villa nel Girfalco al Municipio di Fermo perché questo lo possa adattare pel diletto del pubblico.
Mentre ci rallegriamo con sensi di gratitudine della donazione facciamo voti   che anche questa zona, finora così trasandata, abbia ad essere decorosamente abbellita. Crediamo che ivi si possano adattare gli spazi pel gioco delle bocce, per consolare i dilettanti mortificati per l’abolizione fattane giustamente nello spiazzo del Girfalco.

2 Agosto 1913  -  Disgrazia mortale
Domenica 27, mentre il treno delle 8.00 passava per la via Trevisani investiva un contadino, di Capodarco, di anni 63. Il poveretto non del tutto digiuno di vino, si è azzardato di attraversare la linea pochi metri prima che passasse il treno, che quantunque sia stato fermato quasi istantaneamente pur tuttavia non ha potuto evitare l’urto. Subito soccorso e portato a braccia all'ospedale, i sanitari constatarono, per l'abbondante sangue che usciva dall'orecchio sinistro, una frattura interna alla tempia, ed hanno dichiarato subito, disperato il caso, e difatti poche ore dopo moriva. Subito chiamate, sono accorse sul luogo le autorità giudiziarie per le costatazioni di legge dichiarando per ora fortuito il fatto, il processo però è in via di istruttoria.

2 Agosto 1913  -  Ragli d'asino
Un povero ciuco viene fermato per lunghe ore presso il Bar Italia a deliziare i passanti, i negozi e gli uffici vicini con le sue lamentele e con le sue... scortesie incoscienti. Non si potrebbe invitare da chi di ragione il proprietario a dare ricetto più adatto alla povera bestia pel decoro della nostra piazza ?

9 Agosto 1913  -  Disgrazia Automobilistica
Il 7 corr. L’automobile del Cav Benedetti investì il giovanetto Castellini travolgendolo sotto la prima ruota sinistra. Fu subito portato all’Ospedale giudicato guaribile i cinque giorni salvo complicazioni.

9 Agosto 1913  -  Igiene cittadina
Le nostre giuste lagnanze hanno già in parte rimossi gl’inconvenienti, in quanto abbiamo constatato che i rottami ed il deposito d'immondizie di via Giacomo Leopardi sono stati eliminati; anche l'innaffiamento ha ripreso normalmente il suo corso. In ricambio, sono aumentati i cumuli di calcinaccio e di terriccio in Via della Sapienza : un magnifico spettacolo a vedersi!
Ma chi va piano, va sano e va lontano. Cosi dicasi del letamaio attiguo al luogo di spurgo in prossimità. del campo boario, quasi sulla strada di circonvallazione. Quel letamaio, nonostante le sollecitazioni degli interessati, l’intervento dell'ufficiale sanitario ed i casi di tifo ripetutamente verificatasi nel soprastante Seminario diocesano, permane ostinatamente, come permane la fogna scoperta che si scarica poco discosto. Mosche e zanzare si assumono il compito di trasmettere la infezione specialmente nell'estate; a parte igiene trattandosi di località assai frequentata e di pubblico transito, lo sconcio non dovrebbe essere ulteriormente tollerato. Altro fognone aperto si scarica in prossimità delle costruzioni sottostanti al fabbricato dell'Orfanotrofio Maschile fuori porta S. Giuliano : non è una bella cosa; certamente, tutt'altro che igienica, anzi, pericolosa per la salute degli abitanti di quella contrada.
Crediamo non occorrere grandi progetti per provvedere agli urgenti bisogni, nè spese esorbitanti ; è soprattutto questione di buona volontà, e la buona volontà in questo caso potrebbe anche deporre del progresso e della civiltà del nostro paese.

9 Agosto 1913  -  Colpito da un cavallo
L'importantissima fiera di merci e bestiame volgarmente detta «della Carcere» è stata contristata da una grandissima disgrazia.
Poco prima del mezzodì mentre il settantenne Palmieri Michele, colono del prof E. Murri, si aggirava nel riparto cavalli, fu da uno di questi colpito con un potente calcio al torace. Il disgraziato che è rimasto non poco malconcio poiché ha riportato la rottura di tre costole, è stato prontamente ricoverato con lettiga della pubblica assistenza « Croce Bianca » al civico ospedale, ove nonostante i pronti soccorsi d’uso, poco dopo moriva.

9 Agosto 1913  -  Illuminazione elettrica in Duomo
A cura del Sacrista Maggiore del Duomo D. Giacomo Piccioni è stato illuminato a luce elettrica il nostro maggior Tempio. Ieri si inaugurò il nuovo importantissimo impianto benché non fosse ultimato. Di magnifico effetto è il grandioso artistico lampadario illuminato da 100 lampade che era già nel Teatro e che il Municipio, che lo teneva inoperoso per non aver posto da metterlo nei magazzeni municipali, ha dato in uso alla Metropolitana. Tutti i lampadari saranno illuminati ad elettricità.

9 Agosto 1913  -  Igiene e pulizia cittadina
Le nostre modeste osservazioni fatte in precedenza su di alcuni argomenti riguardanti il servizio igienico e quello di pulizia, sono rimaste lettera morta. In Via della Sapienza i mucchi di terriccio sono completamente rimasti : le pioggie torrenziali di questi giorni hanno gettato come una lava lungo la strada, rendendola quasi impraticabile, o per lo meno pericolosa. Non sappiamo che cosa avran detto i numerosi forestieri l'altro ieri qui convenuti, mentre si sarebbe dovuto e potuto provvedere in tempo, senza un centesimo di spesa, facendo rispettare i regolamenti, che non mancano, a chi di dovere.
Un bel monumento sul quale si sarà certamente fermata l'attenzione dei forestieri, è quella specie di letamaio sorto dalle rovine del muretto in Via XX Settembre, proprio lungo la passeggiata migliore che abbia la nostra città. A parte la indecenza dello scarico, composto da tutti i detriti domestici, quel luogo di rovina è ora disseminato di rovi e di erba canaria, quasi a testimoniare la noncuranza, l'abbandono ed il nessun amore che i cittadini hanno delle cose loro più attraenti ed ammirevoli. Eppure, se la memoria non c'inganna, il Consiglio autorizzò la presentazione di un progetto che completasse la sistemazione già iniziata di quel magnifico tratto d| passeggiata, né mancano i fondi, per quanto ci si riferisce : manca forse un poco di buona volontà. E la buona volontà, in questo caso, potrebbe anche deporre del progresso e della civiltà del nostro paese.

1914


2 Maggio 1914  -  Audace furto
La sera del 25 scorso e precisamente circa le 5 pomeridiane il cantoniere Provinciale Palmieri Antonio ritornando dal lavoro nella sua abitazione situata circa a metà della strada tra Fermo e Porto S. Giorgio fu dolorosamente sorpreso nel vedere gettata in terra alla rinfusa della biancheria, aperta la cassa vicina, aperto il cassetto del tavolo attiguo. Indovinando subito che dei ladri si erano introdotti nella sua casa scassinando ; la cassa ed il tiretto del tavolo, si dette subito a ricercare i suoi valori, e purtroppo dovette constatare che gli erano stati involati : il portafoglio contenente L. 480 in diversi biglietti di Banca, L. 50 in moneta d'argento, i gioielli di sua moglie circa L. 150, il borsellino con L.8 d'argento e N. 6 cambiali per un complessivo ammontare di L. 20000. E' stato denunziato alla competente autorità il furto patito, e noi auguriamo possa essa riuscire a rintracciare i ladri e possa il Palmieri ritrovare la refurtiva.

30 Maggio 1914  -  Disgrazia gravissima
Domenica scorsa il figlio del doratore Riccardo Maranesi di nome Vincenzo, facendo arditi esercizi ginnastici sulla ringhiera di un’alta terrazza cadde disgraziatamente nella pubblica strada sottostante rimanendo purtroppo cadavere.
Agli straziati genitori le nostre più vive condoglianze.

30 Maggio 1914  -  Per il football
Anche nella nostra città i giovani cominciano ad amare il gioco del foot-ball. La squadra Victoria nel suo stadio (l’unico possibile a Fermo) vi si viene addestrando con amore; anzi il 21 corr. non avendo mai partecipato a gare pubbliche ed essendo perciò ancora principiante, giocò una partita amichevole con alcuni giovani tutti forastieri del Foot-Ball Club. Da essi, giocatori provetti e valenti, i giovani della Victoria poterono conoscere praticamente le regole e la tecnica del gioco. Dopo l’amichevole incontro si bevve un vermouth inneggiando scambievolmente alle due società. Chi dunque parla o scrive di campioni o di campionati non capisce nulla di sport. La Presidenza della Victoria ci prega di ringraziare pubblicamente, poiché si son fatte delle pubblicità, i bravi giocatori e in modo speciale il bravissimo capitano Sig. Montanari.
Evviva lo sport e la fratellanza giovanile!

13 Giugno 1914  -  Quello che può capitare a una persona onesta
Giuseppe Tantalocchi, agiato possidente di Montefalcone, venne domenica a Fermo per godersi la festa. Da un suo conoscente ebbe incarico di far verificare a Fermo se un biglietto da 100 fosse buono o falso.
E il Tantalocchi non nega il piacere all’amico.
Giunto a Fermo, entra in un negozio, fa degli acquisti e.... paga col biglietto da 100, direte voi.
Niente affatto, paga con un biglietto da 10, e mostrando al negoziante il biglietto dubbio, lo prega di dirgli il suo parere su la validità di esso. E il negoziante esprime il parere che sia falso.
Uscito di là, il Tantalocchi incontra un amico suo impiegato alla Cassa di Risparmio, e a lui pure mostra il biglietto per conoscere se fosse buono o no e portare una risposta sicura a colui che gli aveva dato l’incarico di farlo vedere.
L'impiegato ha il dubbio che sia falso, ma invita il Tantalocchi a recarsi l'indomani alla Cassa per meglio farlo esaminare.
Ebbene questo povero disgraziato, mentre tornava casa, si vede fermato dal Delegato di P. S., è arrestato, e tradotto in carcere sotto l’ imputazione di tentata spendita di biglietto falso !
E in carcere dové stare per 48 ore perché tutti i Magistrati s'erano dovuti recare fuori di residenza, come la legge loro imponeva, per le prossime elezioni, e si deve al pronto intervento del Procuratore del Re che, quantunque lontano, delegò telegraficamente il Vice Pretore per l'interrogatorio, e al ritorno di due magistrati, se dopo le 48 ore il disgraziato Tantalocchi, reo di voler conoscere, per compiacere un amico, se un biglietto di stato fosse buono o falso, fu potuto scarcerare.
Andate poi a dire che la PS non sorveglia e non vigila!

5 Settembre 1914  -  Dirigibile militare che attraversa la nostra città
la sera del 3 e precisamente alle ore 20.45 un rumore inusitato proveniente dall'alto faceva volgere al cielo gli occhi dei nostri concittadini. Un dirigibile militare attraversava il cielo sereno della nostra città, e dopo quasi sfiorato la torre del Duomo e sorpassato Campoleggio, virava verso nord in direzione di Ancona, dopo aver per alcuni istanti mandato sprazzi di luce.
Ai valenti piloti dell'aria, che si addestrano a rendere sempre più utili le aeree navi per la difesa della Patria, il nostro plauso, il nostro saluto.

12 Settembre 1914  -  Furto
Nell'abitazione del Guardiano del Girfalco Francesco Cisbani è stato perpetrato un furto con scalata.
Al Cisbani fu rubato : Un anello d'oro del valore di Lire 30 — 2. Un orologio L. 30 —
3. Coltello da caccia L. 2 — 4. Due monete d'oro L. 40 — 5. Cinque monete d'argento L. 25.
La P. S. Sta facendo delle indagini e crede di essere giunta in buon punto per scoprire l'intera verità.

12 Settembre 1914  -  Rissa e ferimento
Fuori porta S. Giuliano alla mattina del 6 corr. Traini Adolfo e Valentini Gina ed altri si divertivano a ballare. Sopraggiunto un tale di anni 26, prese ad infastidire la coppia degli innamorati.
Si,venne a parole, e subito si passò a via di fatto. Avendo il provocatore la peggio, corse in suo aiuto un amico e, nella zuffa, il Traini fu ferito con arma da taglio alla parte sinistra della faccia ed al fianco. Poiché nessuno dei due ha voluto confessare di essere il feritore, entrambi sono stati denunciati al R. Procuratore per ferimento e rissa.

12 Settembre 1914  -  Per la sicurezza cittadina
Non una sola volta abbiamo dovuto lamentare la mancanza di forza pubblica per tutelare la sicurezza de1 cittadini.
Su quest’argomento troviamo in una corrispondenza al «Nuovo Conero » di Ancona (10-11 Sett.1914) queste giuste Osservazioni.
Poiché siamo a parlare di furti o di ferimenti ci sembra opportuno rilevare l’abbandono in cui è tenuto questo ufficio di P. S. Per fatto delle autorità superiori. Due soli delegati (e talvolta uno solo) debbono provvedere a tutti i servizi; espletamento delle molteplici pratiche d'ufficio, sorveglianza di giorno e di notte. Per quanto distinti e zelantissimi funzionari, essi non possono assolutamente arrivare a tutto ed intanto la teppa, indisturbata, fa il comodo suo.
Anche la Benemerita è ridotta ai minimi termini.
Voglia il Governo una buona volta decidersi a stabilire in questo importante Capoluogo una brigata di guardie di Città, tante volte invocata: il provvedimento s’impone per la tranquillità e l’incolumità dei cittadini.

26 Settembre 1914  -  Arresti
Il giorno 10 corr, l’attivissimo delegato Dott. Feliciangelì, arrestò due messeri i quali, neanche fossero perle di galantuomini, se la passeggiavano sotto i portici di Piazza V. E. forse meditando un bel colpo.
Essi sono due abruzzesi. Il primo colpito da due mandati di cattura per furti, è stato rinviato per traduzione ad Aquila dove deve scontare la pena.
L’altro, malgrado abbia appena 19 anni di età, ha la bellezza di 7 (diciamo sette) condanne, tutte per furto. Anche lui è stato inviato ad Aquila con foglio di via obbligatorio.
Non per capriccio dunque invochiamo dal Ministero l’invio a Fermo di una brigata di guardie di città, e non ci stancheremo dall’insistere sulla richiesta sino a che non vengano assecondati i legittimi desideri della cittadinanza.

26 Settembre 1914  -  Pel nuovo Ospedale
Siamo lieti di segnalare ai nostri lettori come sia imminente l’inizio dei lavori per il nuovo Ospedale per opera della Ditta Cionfrini di Porto s. Giorgio rimasta aggiudicataria dell' asta per aver offerto il ribasso del 12,55 per cento sul prezzo peritale di L.282.605,99. [€1.678.817 circa]
E’ imminente l’asta per l’aggiudicazione dei lavori di falegnameria.

17 Ottobre 1914  -  Per le pitture antiche di S. Agostino
Ricorderanno i lettori della «Voce delle Marche». Quanto avemmo a scrivere a suo tempo a proposito delle pregevoli pitture antiche scoperte nella Chiesa di sant’Agostino, allo scopo di interessare le autorità, per la tutela delle medesime contro eventuali tutt’altro che impossibili sfregi e deterioramenti ulteriori.
Oggi un nuovo fatto ci porge l'occasione di tornare brevemente sull'argomento.
In un ripostiglio al lato sinistro della porta principale della Chiesa stessa dietro l’ingombro di legnami e di suppellettili fuori d'uso, dal giovane Religioso R Luigi Avenali, il fortunato scopritore de' tanto belli affreschi, è stata rinvenuta lì un'altra pittura, rappresentante S, Nicola da Tolentino.
Il santo taumaturgo è in piedi, fregiato al petto del simbolico astro e stringente nella sinistra un libro aperto, visibile solo per metà in cui si leggono le parole: «percecepta patria mei servavi». E' ben conservato il viso ; il rimanente è guasto in modo deplorevole.
E' un lavoro del quattrocento, a dir vero non molto fine ; ma è una delle più antiche immagini del santo tolentinate — che ebbe con Fermo tanto stretta relazione — e perciò meritevole di essere conservata.
Ecco il fatto. Da esso prendiamo occasione per raccomandare di nuovo caldamente alle autorità cui spetta di provvedere, perché veggano e provveggano senza altro indugio, come il caso richiede. La nostra raccomandazione riguarda particolarmente le pitture dell'atrio nella porta di mezzogiorno e quella a destra di chi entra nella porta maggiore.
Le prime hanno assoluto bisogno di essere difese dagli atti vandalici che pur troppo si verificano, non essendo sufficiente a tutelarle la impalcatura di legno che vi fu costruita tempo fa e che voleva essere semplicemente provvisoria: senza dire, poi, che non danno bella vista quelle pareti scrostate e quel materiale che trovasi da qualche anno ammonticchiato là in un angolo. Si potrebbe con poca spesa, con una cancellata di ferro togliere lo sconcio inestetico e provvedere alla sicurezza de’ dipinti. Anche per l’altro affresco da piedi alla chiesa, che, sebbene meno esposto degli altri ai guasti, pure deve essere meglio custodito, si potrebbe adottare il sistema di una piccola cancellata di ferro.
Via, si faccia qualche cosa e presto! L’esige il decoro della città e l’interesse dell’arte.

14 Novembre 1914  -  Piccolo incendio
Nella casa di proprietà della Confraternita del Pianto annessa alla chiesa, abitata dalla famiglia del R. D. Giuseppe Toscani la notte del 7 a causa di una candela non bene spenta nella camera da studio si sviluppava un incendio, che per fortuna non ebbe disastrose conseguenze.
Chiamate accorsero sul luogo prontamente le Guardie di città ed altri cittadini che si diedero all'opera di estinzione con slancio meraviglioso, distinguendosi tra gli altri la guardia Pietro Ivaldi.
Il fuoco fu domato in breve, non senza però un notevole danno dell'inquilino che vi perdette un capitale di circa 300 lire.

1915


16 Gennaio 1915  -  Il terremoto
La violentissima scossa di terremoto della mattina del l3 corr. che ha seminato la doso!azione in tanti luoghi degli Abruzzi; e del Lazio, distrutti paesi pur ieri fiorenti di vita e di industrie, e mietuto migliaia di vittime umane, si faceva sentire a Fermo, anche più fortemente che in altri paesi della regione, durando circa venticinque secondi.
La popolazione allarmata si riversava in gran parte sulle pubbliche vie.
La scena più emozionante e che poteva essere anche tragica si è avuta nella Chiesa di S. Francesco, dove in quell'ora erano raccolte centinaia di fedeli per le consuete devozioni del settenario della Madonna del Pianto.
Appena avvertita lo scossa il pubblico è stato colto da vivo panico e si è dato a fuggire al l'impazzata con alte grida accalcandosi alle porte di uscita. Vari sacerdoti che stavano celebrando la S. Messa hanno dovuto sospenderla e ritirarsi anch' essi in disordine. Impossibile descrivere la confusione Al terrore del momento, accresciuto dalla caduta di numerosi calcinacci che si staccavano dalla volta.
Per fortuna le esortazioni alla calma del Can. Cicconi, del P. Curato Ciocci e di altri sacerdoti, che erano sul posto sono valse a trattenere e rassicurare un po' la moltitudine spaventata e si sono potuti evitare più gravi incidenti.
Nel fuggi fuggi generale parecchie persone rimanevano travolte, svenendo e riportando contusioni di una certa entità ma senza letali conseguenze.
La voce sparsasi in sulle prime di morti e di centinaia di feriti richiamava una folla enorme di cittadini accorsi trepidanti per assicurarsi della sorte di molti dei loro cari che nel terribile momento si trovavano in chiesa.
Accorsero prestamente i militi della Croce Bianca che trasportarono le due o
tre persone più lese all'ospedale e alle rispettive abitazioni.
Furono pure sul posto S. Ecc. Monsignor Arcivescovo, il Sindaco, il Sotto-prefetto, il Capitano dei Carabinieri, i sanitari Dott. D’Allocco e dott. Santini ed altre autorità.
La Chiesa lesionata in varie parti si dovette chiudere per misura di pubblica sicurezza e per impedire che la folla vi si appressasse, minacciando la caduta di qualche mattone del cornicione della facciata e si dovette stendere un cordone di soldati del presidio, i quali erano accorsi fin dal principio e all'ordine de’ loro Tenenti avevano cooperato allo sgombro della chiesa ed apprestato tutti gli aiuti del caso.
Carabinieri e guardie di città prestarono con lodevole zelo l'opera loro, finché non tornò una tranquillità relativa nella moltitudine, la quale persuasa che nulla era successo di veramente grave, si sciolse lentamente.
Per ragioni di sicurezza pubblica dovendo la chiesa rimanere chiusa per qualche giorno in attesa di restauri più urgenti, il Simulacro della Madonna del Pianto la sera istessa fu con solenne processione trasferito al Carmine dove è continuato il settenario.
Ad eccezione di quel che è avvenuto a S. Francesco, in citta non si devono deplorare nessun altri gravi danni. Soltanto delle lesioni, ma di non molto rilievo, si sono verificate nella chiesa del Gesù, nell'Istituto Industriale e in qualche altro edificio privato, nella abitazione del custode del cimitero la violenza della scossa ha abbattuto il camino.
In conclusione: grazie a Dio e alla Madonna del Pianto, grande panico si, ma nessuna disgrazia, né personale né materiale.

6 Febbraio 1915  -  Pro danneggiati dal terremoto
Il Comitato Cittadino ha deciso la costruzione di 8 baracche, per ora, da collocarsi a Scurcola, che sta risorgendo per opera delle Marche. La Scuola Industriale lodevolmente si è esibita per la immediata costruzione di esse. Ne riparleremo.

24 Aprile 1915  -  Le baracche " Città di Fermo „ a Scurcola
Le baracche fatte costruire, a cura e spese di questo Comitato " pro danneggiati dal terremoto,, ed inviate in numero di sei al Comune di Scurcola, sono state di già montate e collocate per opera di una squadra dei nostri bravi pompieri agli ordini del loro Vice Comandante Sig. Filippo Cisbani e sotto la vigile ed intelligente direzione del Comandante Sig. Geom. Giuseppe Trasatti. E' veramente ammirevole la speditezza onde le nostre baracche sono state costruite, inviate sul posto e montate, pronte a dare ricetto a varie famiglie che sino ad ora erano prive di qualsiasi solido riparo; mentre da tutti viene deplorata la lentezza con la quale il Comitato centrale procede nell’opera di soccorso alle disgraziate popolazioni della Marsica.
E’ quindi con legittimo orgoglio che facciamo rilevare l’intelligente attività spiegata in quest’opera eminentemente umana e caritatevole dal nostro Comitato; ed è doveroso tributare i più alti encomi ai Signori: Cav. Uff. Nicola cicco lungo, Sindaco della Città, Rag. Cav. Agostino Persani, geom. Giuseppe Trasatti, cav. Prof. Ramiro Morucci, Avv. Cav. Guido Egidi che del comitato stesso sono anima e guida.

24 Aprile 1915  -  Una sezione di "Giovani Esploratori„ (Boy Scout) a Fermo
La Società Sportiva "Victoria „ di Fermo unita in adunanza straordinaria ha votato ad unanimità il seguente ordine del giorno :
Considerando che 1’istituzione dei Giovani Esploratori (Boy Scouts) è teoricamente e praticamente buona per l'educazione morale, civile e patriottica della gioventù e per la sua preparazione alla vita militare :
Che la "Victoria „ è l’unica associazione sportiva cittadina i cui scopi siano più affini, più di qualunque altra società locale, a quelli del Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani ; si fa iniziatrice della costituzione a Fermo di una sotto-sezione del Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani sorto sotto gli auspici di SM il Re e l'alto patronato delle LL. EE il Presidente del Consiglio e il Ministro della Guerra della Marina, degli Esteri, delle Colonie e della Pubblica Istruzione e si costituisce in Commissione Provvisoria fino all’elezione di un Comitato che rappresenti largamente tutta la cittadinanza.

30 Aprile 1915  -  Echi del terremoto della Marsica
In conseguenza del dono delle sei baracche fatte costruire con meravigliosa speditezza per Scurcola da questo comitato « Pro danneggiati dal terremoto » e già completamente messe in ordine sulla località stabilita da una squadra dei nostri pompieri agli ordini del loro comandante Filippo Cisbani e sotto la vigile ed intelligente direzione del comandante geometra Giuseppe Trasatti il delegato speciale del citato Comune ha fatto pervenire al nostro Sindaco, quale presidente del Comitato di cui sopra in data 23 corr. la seguente lettera :
«Ormai che le baracche offerte da codesto Spettabile Comitato sorgono complete sul nostro disgraziato suolo, sicuro di interpretare i sentimenti di questa popolazione, compio il gradito dovere di porgere a Lei ed agli altri componenti il Comitato stesso le più sentite azioni di grazie per la generosa ed indovinata offerta.
L’assicuro che le baracche stesse, le quali rispondono perfettamente alle attuali nostre esigenze, anche per la loro struttura elegante ed accurata, resteranno sempre pegno di costante riconoscenza verso codesta nobile città che servendosi direttamente degli stessi suoi incaricati ha saputo scegliere il mezzo di soccorso più sollecito e più efficace.

8 Maggio 1915  -  Per i Giovani Esploratori
L'iniziativa della Società Sportiva Victoria così benemerita nel campo della educazione fisica, ha suscitato approvazioni autorevoli ed entusiasmo fra i giovani. Il Commissario Generale del Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori, Professor Carlo Colombo, ha diretto alla Victoria una bellissima lettera di approvazione e di plauso. Dell' iniziativa hanno parlato il Giornale d'Italia, il Corriere d'Italia, il Giornale del Mattino ecc.
Parecchi giovani, più di 50, sono pronti per iscriversi nella categoria aspiranti, parecchi altri fanciulli nella categoria novizi. La iscrizione regolare però non potrà essere effettuata che dopo l'elezione del Comitato del quale sappiamo verranno chiamate a far parte, oltre buon numero di cittadini fermani, tutte le autorità locali, nessuna esclusa. Hanno accettato di cooperare con la Victoria come promotori il Sindaco Cav. Ciccolungo, l'Assessore per la Pubblica Istruzione Cav. Censi, il Conte Colonnello Paolo Emilio Sacconi e il sig. F. Alongi, Capitano dei RR. Carabinieri.
II Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori ha scopi educativi e patriottici e non richiede professione di fede religiosa o politica. Il Comitato Cittadino subentrerà alla Victoria costituita oggi in Comitato provvisorio e dirigerà la Sotto-Sezione. È bene far rilevare che, questo nuovo Corpo Italiano non ha soltanto scopi immediati di aiuto in casi di guerra, ma scopi, come abbiamo detto, educativi ed è, quindi, di carattere permanente.

15 Maggio 1915  -  Prospetto delle baracche pei terremotati
costruite in Scurcola Marsicana dal Comitato di Fermo
Ciascuna baracca è lunga m. 8, larga m. 4, oltre il vano per la cucina nel lato posteriore, largo m. 1,90. Le baracche sono costruite con tavole di abete piallate e maschiettate su armato a muratoni di mm 120 X 120. Il pavimento è di ponticelli di mm 40 di spessore su armato di muraloni di mm 90 X 90. Il tetto è a tavole sbattentate su cavalli di ponticelli con copertura di Linoleum. Verniciatura esterna ad olio color piombo. Le cucine hanno il pavimento di gettata di cemento, le pareti sono rivestite internamente di rete di ferro ossidato intonacato. Sono fornite di due fornelli ciascuna. Le baracche distano le une dalle altre m. 4.
Il lavoro in legno è staio eseguito nelle Officine dell’Istituto Industriale sotto la direzione del Sig. Geom. Giuseppe Trasatti e del Sig. Ing. Prof. Ramiro Morucci, coll’assidua cooperazione del capo reparto Sig. Giuseppe Lenzi.
L'impianto sulla località, i lavori accessori, la verniciatura sono stati eseguiti da una squadra dei nostri Pompieri Cifani Alfonso, Clementi Domenico, Bezzi Raffaele, Leoni Enrico, coadiuvati dai falegnami: Amadio Narsete, Tacchi Amilcare e sotto la diretta sorveglianza del Vice Comandante dei Pompieri stessi, Sig, Filippo Cisbani.

15 Maggio 1915  -  Per i Giovani Esploratori
Indetta dalla presidenza della Società Sportiva Victoria , Sac. Prof. Biagio Cipriani, Conte Dott. Giovanni Vitali Rosati, il Sig. Manzetti Danilo a cui erano aggiunti come promotori i Sigg. Cav. Ciccolungo Sindaco, Cav. Censi Assessore P.I. Conte Colonnello P. Emilio Sacconi, Cap. RR Carabinieri Sig. Francesco Alfonzi, ebbe luogo giovedì 13 maggio in una sala del Convitto Nazionale gentilmente concessa, l'adunanza per la costituzione di una sotto-sezione a Fermo di Giovani Esploratori Italiani. Erano presenti moltissime autorità e capi di istituti nonché buon numero d’ invitati fra cui un gruppo di gentili Signore. Notammo fra le Autorità il Cav. Bucci Sottoprefetto, il Sindaco, il Cav. Censi, il Conte Sacconi, il Cap. Alongi, il preside del R.Liceo, il direttore della Scuola tecnica, il Direttore della R. Scuola Industriale, il Direttore dellee Poste ecc… .Vi erano i rappresentanti di S. E. Mons. Arcivescovi vo, della Cassa dì Risparmio, del Banco di Roma, del Comandante del Presidio, della Croce Bianca, Tiro a segno, Militari in Congedo, Società.Cacciatori, Firma Fides, i Direttori dell’Istituto Industriale, Convitto Nazionale, Collegio Fontevecchia ecc. Avea mandato la sua adesione, impedito da malattia, il R.Ispettore Scolastico per le Scuole Elementari Cav. Nicolini. Assunta la presidenza, il Conte Sacconi dà la parola al Sac. Dott. Biagio Cipriani incaricato della Commissione Centrale Esecutiva di Roma. Egli espone lo spirito, lo scopo, l'organizzazione del Corpo Nazione G. E. I. e dà lettura degli Statuti e regolamenti. Chiarito qualche equivoco con ampia ed esauriente discussione, si approva il Regolamento per il Comitato Patrocinatore locale e si procede alla sua costituzione. Oltre le Autorità amministrative militari, scolastiche e i rappresentanti delle associazioni sportive ed umanitarie locali che ne fanno parte di diritto, si eleggono buon numero di altri cittadini Costituzionali. Ne daremo l’elenco a suo tempo, mentre constatiamo con piacere il lavoro unanime per un'opera altamente patriottica di educazione giovanile.

5 Giugno 1915  -  Per i Giovani Esploratori Sottosezione di Fermo
A causa degli esami che in tutte le scuole di questa città si tengono nella ventura settimana, la Presidenza dell'erigendo Corpo Giovani Esploratori di Fermo, ha stabilito rinviare la cerimonia inaugurale di detto Corpo e l'inizio delle lezioni
ed esercitazioni ad un giorno da fissarsi nel tempo che seguirà il termine dei suddetti esami.
Si avverte intanto che le domande di arruolamento son sempre aperte.

13 Novembre 1915  -  Giovani Esploratori
Dopo la solenne e riuscitissima cerimonia del giuramento; tutte le Domeniche vediamo questi bravi giovinetti Esploratori, guidati dai loro valenti ufficiali marciare per la nostre via serii e corretti, spargersi per la campagna. Le loro esercitazioni sono eminentemente educative per lo spirito e per il corpo e noi siamo lietissimi che anche a Fermo si consolidi e attragga sempre più le simpatie del pubblico un' istituzione che merita l'appoggio di tutti indistintamente.
Qui si è riusciti davvero a ottenere un'unanimità rara fra noi ancora lontani dallo spirito di libertà all'inglese. Quanto prima pubblicheremo le adesioni delle autorità, non avendole potute pubblicar prima, per la nostra parentesi di sopore. E' male però che il popolo conosca gli Esporatori solo nella divisa; è necessario per una cordiale cooperazione, entrare nello spirito dell'educazione scout e lo faremo dando la parola a qualche nostro amico che ha studiato l’argomento e che se ne occupa con amore.

13 Novembre 1915  -  Attenti alle biciclette!
Dovrà ben ringraziare gli attivi funzionari ed agenti della PS il Sig. Fortuna Giulio di Nazzareno di anni 18,
mugnaio abitante fuori Porta s. Giuliano che ha ritrovato la sua buona bicicletta.

13 Novembre 1915  -  Arresto per oltraggio alle Guardie di Città
La notte dell'11 u. s. veniva arrestato presso l'Istituto Industriale un maniscalco di 19 anni da S. Elpidio a Mare dimorante a Fermo; l'arresto è stato operato per oltraggio alle guardie e per sospetto di sparo d’arma nell’abitato.

13 Novembre 1915  -  Domestica arrestata per furto
La sera dell'8 corr. mese la benemerita arma dei RRCC arrestava a Porto San Giorgio, in seguito a mandato di cattura una contadina di anni 19 nata a Fermo, rimpatriata da Trieste or sono alcunii mesi. La domestica è imputata di furto consumato a danno del Signor Sarghini Domenico di Fermo, per la somma di L. 800 circa.
L'arrestata era domestica del Sig. Sarghini, si sa intanto che parte della refurtiva è stata ricuperata.

20 Novembre 1915  -  Terremoto
Alle ore 2,28 del 15 corr. fu sentita una violenta scossa sussultoria con profondo boato che impressionò i cittadini.
All’aperto e per le vie si fecero clamorosi ì notturni commenti.

20 Novembre 1915  -  Nevicata
La tempesta di martedì sera ci regalò pel mercoledì mattina, 17 corr., i primi abbondanti fiòcchi di neve che ricopersero largamente la campagna, fortunatamente per brevi ore. Il freddo era intensissimo.

27 Novembre 1915  -  Neve e disastri
L’abbondante nevicata della notte passata si è fatta notare per L’abbattimento di parecchi fili elettrici che ha tolto la luce, sospeso il telefono, impauriti i cittadini che giravano nelle prime ore dei mattino per le scintille sul suolo.
Il disastro maggiore è stata quella di due cavalli fulminati presso la Barriera S.Francesco nel momento di essere attaccati.

19 Dicembre 1915  -  Vandalismi
Sere or sono, una turba di giovinastri in Campoleggio, per il Corso ed in altre vie, ossia dovunque è passata, ha lasciato le evidenti traccie della sua civiltà ed educazione fracassando vetri, guastando tende, sporcando imposte e commettendo altri vandalismi.
Chi ha l’incarico di tutelare il buon ordine veda di provvedere onde siano eliminate queste azioni sconce e disoneste.

1916


29 Gennaio 1916  -  Giovani Esploratori
Riceviamo con preghiera di pubblicazione :
Questo Commissariato ha deciso di aprire sino a tutto il corrente mese, la iscrizione per Aspiranti Novizi, ma soltanto allo scopo di completare alcune squadriglie.
Fra gli Aspiranti stessi verranno scelti quelli : 1. che più si accostano al dodicesimo anno di età ; 2. che sono i migliori per profitto scolastico ; 3. che presentano maggior attitudine fisica.
Le domande pertanto dovranno essere corredate da quei documenti che valgano ad attestare le qualità suddette.
Fermo, li 20 gennaio 1916
IL COMMISSARIO Geom. G. TRASATTI

29 Gennaio 1916  -  Falsi allarmi
Ci si riferisce che qualche cavaliere d'industria, approfittando dell'ignoranza del popolo e specialmente dei contadini, requisisce i libretti di risparmio di Casse e Banche o della Posta quelli al portatore riscattandoli col versamento di somma inferiore, anche di molto, a quella scritta nei medesimi libretti; ciò col pretesto che denari alla Posta ed alle Casse non sono più sicuri perché il Governo se ne appropria per la guerra. Diamo l' allarme contro queste indegne manovre prima che si allarghino ed esortiamo le persone di senno, il Clero specialmente, ad impedire con la loro influenza questa campagna per tutti pericolosa, facendo comprendere che il Governo chiede prestiti o impone tasse ma non commette appropriazioni indebite spogliando i cittadini delle loro proprietà con un furto. Se i depositi a risparmio non fossero sicuri non sarebbero|requisiti dai suddetti.

26 Febbraio 1916  -  Attenti ai cani
Un'ordinanza sindacale, visto il rapporto dell’Ufficiale sanitario, dal quale risulta che si sono verificati due casi di idrofobia in questo Comune, prescrive che i cani, quantunque muniti di museruole, non potranno circolare se non condotti al guinzaglio sotto pena di esser deferiti all’Autorità giudiziaria oltre la detenzione del cane per l’osservazione di 4 mesi a spese del proprietario.

11 Marzo 1916  -  Il disastro ferroviario di Pedaso
II disastro
La tranquilla popolazione del nostro litorale la mattina del 5 si ridestava sotto l'impressione terribile della notizia di un disastro ferroviario avvenuto notte a Pedaso con molte vittime.
Le prime voci davano oltre un centinaio di morti e più centinaia di feriti : fortunatamente le allarmanti proporzioni andarono scemando man mano che giunsero informazioni più sicure e determinate; ma il fatto in realtà esisteva ed era di una tragica gravità eccezionale.
La sera del 4 mentre una tradotta militare stava manovrando in uno dei due binari della stazione di Pedaso fa investita dall'accelerato 1843 proveniente da Ancona trainato da due locomotive.
H urto fu violentissimo. La prima locomotiva del treno investitore cozzò terribilmente con quella della tradotta. Il tender si spostò obliquamente, la seconda locomotiva dal cozzo deviò, rovesciandosi giù per la scarpata. Si udi un urlo di terrore ! I viaggiatori sbalorditi si gettarono dagli scompartimenti, urlando e cercando una via di scampo nella oscurità della notte.
Il più danneggiato fu il treno militare.
L' urto violentissimo produsse lo sfasciamento della prima vettura subito dopo la locomotiva, in cui viaggiavano 36 soldati, e del bagagliaio. Tutto il rimanente treno per fortunata accidentalità fu spinto indietro un centinaio di metri, essendosi spezzato l'agganciamento, cosicché in questa parte vi furono soltanto dei contusi nello sballottamento.
I militari si precipitarono dai loro scompartimenti por portare soccorso ai feriti.
Primi ad accorrere sul luogo del disastro furono le Autorità di Pedaso il dottore Romani, i RR. Carabinieri, i Finanzieri, i soldati della territoriale e tutti i cittadini, gareggiando nello slancio e nei lavori di salvataggio, in cui si distinsero in special modo i ferrovieri.
La Croce Rossa di Fermo accorsa immediatamente col R. Sottoprefetto Cavaliere Bucci ed altre autorità, diede prove mirabili di abnegazione e di spirito di sacrificio.
Rinunziando a descrivere lo spettacolo raccapricciante e le scene di dolore che si .veri fi caro ne nei primi momenti del disastro e durante l'opera di salvataggio. Questo fu organizzalo meravigliosamente; sicché nel termine appena di un'ora fu compiuto.
Vennero estratti cadaveri sei soldati e cinque ferrovieri, e una trentina di feriti, chi più e chi meno gravemente. Medicati alla meglio sul posto essi vennero subito trasportati all'Ospedale della Croce Rossa di Fermo e a quello di S. Benedetto; ora si trovano tutti in via di miglioramento e fuori di pericolo, mercé le cure amorose dei medici locali e del personale addetto al loro servizio.
Sulla causa del disastro al momento in cui scriviamo ancora non si è fatta luce intera : pende però l' inchiesta e speriamo che luce sarà fatta ed intera, e che i colpevoli, se colpevoli vi sono, siano esemplarmente puniti, perché è impressionante, per non dire altro, la frequenza di questi scontri, particolar¬mente di treni che trasportano i nostri soldati da o pel fronte.

L'inchiesta giudiziaria
Le prime indagini ed accertamenti giudiziari in seguito al disastro, ferroviario di Pedaso, furono eseguiti dal Delegato di P. S. Palmarini Nicola, recatosi al sopralluogo in automobile da Fermo poco dopo avvenuto il fatto.
Il funzionario, coadiuvato dall'Arma locale, dopo aver fatto piantonare il disco segnalatore, essendo riuscito a provare che esso segnava via libera al momento dello scontro, procedette all'arresto del Capostazione aggiunto Coppola Luigi di Alfredo nato a Porto S. Giorgio il 30 novembre 1893, che era di servizio, dello scambista Giri Domenico di Bartolomeo nato a Nocera Umbra nel 1884, dimorante a Iesi e del macchinista Donaggio Pietro fu Ferdinando, nato in Ancona nel 186ì, unico superstite del personale delle due locomotive del treno viaggiatore investitore N. 1813.
Quest'ultimo però venne più tardi rilasciato, non essendo risultate responsabilità a di lui carico.
Il Delegato invece per le contraddizioni in cui caddero, mantenne in arre¬sto il Coppola Litigi e il Giri Domenico sui quali pesa tutta la grave responsabilità dell'accaduto ; ed in tale stato, unitamente alle prove raccolte, li passò a disposizione della R. Procura di Fermo pel procedimento penale, mentre si continuano le investigazioni dirette a stabilire, se, nel fatto, invece che la colpa, vi possa essere dolo da parte di qualcuno.

I funerali
I funerali che, martedì scorso a Pedaso, furono resi alle vittime del disastro ferroviario riuscirono solenni e veramente imponenti. Tutto il circondario di Fermo era rappresentato da innumerevoli associazioni, bandiere e corone, espressione sincera del comune dolore e della sventura.

8 Aprile 1916  -  Contro l'alcolismo
La Commissione provinciale permanente contro l’alcolismo nella seduta del 19 marzo ha fissato l’orario per l’apertura e chiusura degli esercizi pubblici.
L’orario estivo è il seguente per Fermo:
Ristoranti e trattorie dalle 6 alle 11;
Caffè e bar dalle 5 alle 24;
Bottiglierie e fiaschetterie dalle 5 alle 24;
Osterie e bettole dalle 6 alle 22.
Ci pare siavi tempo sufficiente per prendere magnifiche sbornie !

20 Maggio 1916  -  Terremoto
II 17 corr. alle ore 13.50 fa avvertita una forte scossa di terremoto in senso ondulatorio, ma senza nessuna di quelle paurose conseguenze che hanno spaventato le popolazioni di varie città della Romagna specie Rimini, Pesaro e Fano.

10 Giugno 1916  -  II giuramento di altri Giovani Esploratori
Domenica scorsa festa dello statuto prestarono giuramento altri 18 giovinetti aspiranti Esploratori e Novizi nel cortile della caserma Palestro, artisticamente addobbato per l’occasione dal Signor Tenente Tentoni Com. il Distaccamento. Intervennero tutte le autorità ; prestarono servizio d'onore i soldati della territoriale, dell'Ospedale Militare, della Crocce Rossa ecc. I Giovani Esploratori erano comandati dal Capo Drappello di 2° grado Sig Ferruccio Calcinaro. Applauditissimi i discorsi del Presidente del Comitato Patrocinatore Conte Col. Paolo Emilio Sacconi e del Commissario Sig. Cav. Giuseppe Geom. Trasatti. Dopo il giuramento,Io stesso Commissario locale a nome del Commissario Generale Prof. Colombo consegnò la medaglia di merito ai due Esploratori Sig. Mancini Lorenzo e Sig. Colacicchi Giacomo per buona condotta e profitto nella scuola e nel Corpo Giovani Esploratori. A questi bravi giovani anche i nostri rallegramenti.
Dopo la cerimonia, il Comitato Patrocinatore riunito in assemblea approvò la relazione morale e finanziaria del Presidente, riconfermando in carica tutto il Consiglio Direttivo.

8 Luglio 1916  -  Scosse di terremoto
Il 4 corr., alle ore 7 si sentì in città una forte scossa di terremoto che si ripetette la sera per due volte alla distanza di cinque minuti alle ore 24 circa. Null'altro che panico. Sono i piccoli assestamenti periodici tellurici preveduti dal P. Alfani e di nessuna seria conseguenza.

8 Luglio 1916  -  Triduo per la pioggia
Ieri sera, questa sera e domani sera in Duomo alle ore 19.30 triduo in onore di S. Savino per ottenere il beneficio della tanta desiderata pioggia.

15 Luglio 1916  -  Disgrazia in mare
Martedì 11 corrente sulla spiaggia di Porto S. Giorgio disgraziatamente trovava tragica morte il quattordicenne Socrate Rossi di Portocivitanova, alunno interno di questo Convitto industriale. Si vuole che un malore improvvido, fulminante lo cogliesse nel momento che prendeva il bagno assieme a tutti gli altri alunni collegiali. A nulla approdarono gli sforzi inauditi, eroici di un compagno, che al grido disperato di aiuto del povero Socrate erasi provato a trarlo in salvo esponendosi anche al punto di essere travolto tra i gorghi del mare. È doloroso pertanto il constatare, come a quanto ci si riferisce, alcuni marinari, i quali erano poco lontani, sollecitati ripetutamente dal Rettore presente al fatto, si ricusarono, di prestarsi al pronto soccorso e solo dopo, qualche tempo si potè pare avvicinare sul posto le due scialuppe che il sullodato Rettore aveva fatto tener pronte per qualsiasi eventualità, e dopo mezz'ora circa si riusci a ripescare é trarre sulla riva la vittima, ma troppo tardi ... era già freddo cadavere.
Colla sua morte il Convitto perde uno de' migliori suoi alunni; intelligente, studioso faceva di sè presagir ' bene per l’avvenire, di carattere mite e dolcissimo era l'idolo de' suoi compagni, oggetto di predilezione da' superiori.
Lascia nel lutto la mamma che, dopo perduto lo sposo, tutto l’affetto concentrava nel suo piccolo Socrate e in lui a buona ragione, riponeva le speranze migliori per la sua vecchiaia. I suoi funerali che ebbero luogo il giorno appresso in Porto S. Giorgio, riuscirono una vera dimostrazione d'affetto sincero, unanime: presero parte al corteo i membri del Consiglio d'Amministrazione, della Direzione, parecchi insegnanti, larga rappresentanza degli alunni interni ed esterni della Scuola oltre a tutte lei scuole elementari del luogo.
Nella Chiesa matrice ebbe luogo un servizio funebre con bella musica della scuola cantorum del paese.
All'anima benedetta del caro estinto sia pace eterna in Dio, ai parenti tutti, specie alla mamma, e allo zio paterno che fu secondo padre le nostre vive e sentite condoglianze.

5 Agosto 1916  -  Mina alla deriva
Ieri a qualche chilometro da Portosangiorgio si vide galleggiare una mina della marina italiana ed un motoscafo ebbe l’ordine di farla esplodere con il cannoncino di bordo. Ma i ripetuti colpi non andarono al segno e lasciarono tranquilla la mina.

5 Agosto 1916  -  Terremoto
Altra vispa scossetta, direbbe P. Alfani, si ebbe alle ore 1.30 di Martedì con qualche impressione dei desti e dei dormienti.

26 Agosto 1916  -  Incendio
Lunedì scorso, verso la mezzanotte, per cause non ancora accertate, si incendiarono il palco di legno della nostra banda, depositato nell'entrata delle Carceri vecchie in Via Principe Umberto, abbruciandosi completamente insieme a| portone e ad altri infissi. Accortisi alcuni passanti dell'incendio, dettero subito l'allarme e prontamente accorsero Carabinieri, Guardie Municipali, cittadini e i pochi pompieri rimasti esenti della chiamata alle armi.
Se non si verificarono gravi conseguenze, e potevano verificarsi perché attiguo è l’Archivio della Sottoprefettura, lo si deve alla solidità dell'antico fabbricato e al pronto accorrere, dei cittadini, Alle tre l'incendio era spento.

23 Settembre1916  -  Torniamo all’ora solare
Il sole si decide a sempre più scomparire prima, di sera, e a mostrarsi più tardi a| mattino. Andando di questo passo e conservandosi l’orario … di guerra sarebbe ancora oscuro alle 8. Noi invece slamo avvezzi ad avere l’oscurità fra il limite estremo delle 17 di sera alle 7 del mattino. Sparisce quindi il vantaggio economico dell’usufruire della luce del mattino col cambiamento estivo dell'ora e torniamo a farci regolare dal sole. Quindi questa sera, per decreto luogotenenziale facciamola pace col sole, rimettendo i nostri orologi alle ore 11 quando essi segneranno le 12. Facciamo insomma il rovescio di quello che facemmo tre mesi or sono ripigliandoci la nostra ora di sonno, forse allora perduta, e tornando in equilibrio. Fosse facile così ridare l'equilibrio alle teste degli uomini !

23 Settembre1916  -  Fulminato
Luigi Sabatini ottimo marito e padre di 4 figli, di anni 37 mentre era a far cantina presso Gasparini trasportando una lampada è stato fulminato dalla corrente elettrica morendo all'istante.

1917


3 Febbraio 1917  -  Grave disgrazia
Il Venerdì 26 u.s. allo Stabilimento di Tessitura Rabolini, il giovane operaio Dante Del Sozzo mentre era intento al lavoro nella macchina di trasmissione fu impigliato dalla cinghia trascinato e sollevato con furia vertiginosa in aria.
Fu un grido di terrore di tutto il personale operaio presente. Si deve al pronto intervento degli assistenti che fermarono subito il motore, se si evitò una raccapricciante sciagura,

3 Febbraio 1917  -  Si scopre un furto e si arresta un disertore
Dopo nuove ed attive indagini del Delegato di P S. Rag. Palmarini Nicola circa alcuni furti recentemente verificatisi, risultò che, insieme ad altri, aveva operato uno sconosciuto, identificato poi per un Montegiorgese d'anni 25, soldato effettivo al Deposito del 17 Fanteria. Il Delegato, benché costui non fosse ricercato, perché risultava al fronte, riuscì a stabilire che la notte precedente ad un furto stava a P. S. Giorgio presso la sua fidanzata in abito da borghese e che, uscito dalla casa della donna, sarebbe andato a compiere il reato.
In casa della fidanzata il Funzionario sequestrò vari oggetti, ritenendoli di sospetta provenienza ed infatti alcuni di essi regalatile furono riconosciuti da certo Valicelli Antonio, negoziante girovago, dimorante a Treia il quale, nel novembre scorso a M. S. Giusto (Macerata) fu derubato ad opera di ignoti di chincaglieria per oltre mille lire di valore. Assodatosi infine che egli fosse disertore per la seconda volta, perché dopo arrestato per diserzione nell' aprile 1916. riusci a fuggire mentre lo si riconduceva al fronte, il Delegato dispose un abile servizio di appiattamento a P. S. Elpidio, dove avrebbe saputo che soleva rimanere alla notte in casa di un pregiudicato, l'Arma del luogo, riusci ad arrestarlo in una notte mentre usciva scalzo con le scarpe legate dietro sotto la giacca.
Dopo interrogato dal Funzionario il Marinelli ieri mattina fu inviato in traduzione straordinaria al Distretto Militare di Ascoli,
in attesa di giudizio.

3 Marzo 1917  -  Gli Orologi
Cara Voce:
Ciascun orologio di Fermo suona per conto suo, tanto che l’ora del pranzo è sempre diversa fra quelli che abitano a Campoleggio, per esempio, e regolano le loro faccende con l’orologio di S.Agostino e quelli che abitano a S.Caterina e le regolano con l’orologio della Torretta. E non è raro il caso che partendo da Piazza alle 8 si arrivi a Porta S.Lucia alle 7 e ¾.
In questi tempi in cui tutto si deve limitare, non ti sembrerebbe utile che si limitassero pure gli orologi pubblici, riducendoli a uno ?Potrebbe andare come a lui meglio piacesse, e tutti ci troveremmo bene.
Non ti pare ?
Uno che deve regolare la sua vita con gli orologi pubblici  ...

12 Maggio 1917  -  Chiusura del negozi
II Prefetto in base al Decreto Luogotenenziale determina che dal 1* maggio al 15 agosto p. negozi della Provincia debbono chiudersi non più tardi delle ore 20,30 ed al sabato non più tardi delle ore 21,30.

Sono eccettuati :   a) i negozi di generi alimentari ed i laboratori di parrucchiere, la cui chiusura puo protrarsi fino alle ore 21,30, al sabato fino alle ore 23.30 ;

b) le rivendite di generi di privativa che possono restare aperte fino alle ore 23;

ci le agenzie ed i chioschi di vendita dei giornali, che possono protrarre la chiusura alle ore 22,30.

9 Giugno 1917  -  Giuramento di esploratori
Domenica scorsa nell'ampio cortile della caserma Palestre, alla presenza di tutte le autorità locali e di moltissimi invitati ebbe luogo la cerimonia del giuramento dei nuovi esploratori iscritti a questa sezione dei corpo nazionale di giovani esploratori italiani. Erano intervenute anche le rappresentanze di Società militari, di scolaresche e di Istituti di educazione, tutte con le bandiere, e il concerto del Conservatorio maschile.
Parlarono vivamente applauditi il presidente dei Comitato patrocinatore Conte Colonnello Cav. Paolo Emilio Sacconi ed il Commissario locale Cav. geom. Giuseppe Trasatti. Presentato dal Conte Sacconi parlò in seguito il Sig. Cattabeni Commissario provinciale d' Ancona, e disse in termini altamente patriottici, calorosamente applaudito dell' istituzione degli esploratori e delle sue nobili finalità.
Dopo il giuramento prestato solennemente dai nuovi aspiranti durante il quale fece servizio d'onore un picchetto armato di milizia territoriale, il Colonnello Simoni comandante il campo di concentramento dei prigionieri a Servigliano consegnava al capodrappello delle Sezione Sig. Ferruccio Calcinaro la medaglia al merito conferitagli dalla sede centrale.
La fanfara dei giovani esploratori anch’essa intonando inni patriottici contribuì a rendere più solenne la modesta ceremonia alla quale aderivano distinte personalità di fuori, tra cui il Commissarìo generale Comm. Colombo e il Commissario regionale di Bologna Comm. Scotti.

9 Giugno 1917  -  Oro alla Patria a Fermo
ELENCO
Morelli Lidia Delfino, due braccialetti, una collana, un fermaglio e un paglio di boccole in oro, grammi 40 — Morelli Avv. G. Sotto Prefetto, catena d'oro, gr. 44 — Trevisani M.sa Isoletta Vitali L. 120 in monete' d'oro — Signora M.sa Rossi, un braccialetto orologio, due anelli d'oro ed una sterlina, in oro, gr, 55 Signora Ida Persani, un fermaglio, paglio boccole, anello, tre bottoni d'oro e moneta argento, oro, gr. 15, argento gr, 25 — Coniugi Monachesi, una catena, un paio gemelli, orologio e spilla d'oro, gr. 37 — Ciccolungo Cav. Uff Nicola e famiglia, due marenghi e fermaglie d'oro, gr. 20 — Marchese e Marchésa Edmondo Bruti Liberati, catena e braccialetto d'oro, gr. 56 — Catinari Dottor Filiberto e famiglia, orologio ed anello d'oro, catena argento, in oro, gr. 15, in argento gr. 42 — Moschini Signora Emilia, orologio d'oro, gr, 8 Comm. Ermete Novelli, L. 20 in argento — Scarfini Valerio e famiglia, un anello, due paia orecchini, una brosche d'oro e frammenti d'argento, in oro gr. 5, in argento, gr. 16 — G. B. Sandroni e famiglia, argento frammento in argento gr. 36 — Teodori Vincenzo e Signora, un'anellino d'oro, frammenti d'argento, in oro gr. 1. in argento, gr. 40 m Signora Lucia Passerini Mori, braccialetto d'oro con medaglia gr. 80 — Avv. Benedetto Mori, porta lapis oro, L. 50 argento, in oro gr. 6 — Alessandro Mori, anello e due bottoni in oro.

16 Giugno 1917  -  Giù a terra
« Il Comando Supremo del.. R. Esercito allo scopo,di evitare il più possibile il numero delie vittime causate dallo scoppio di bombe gettate da areonavi, raccomanda di diffondere l'ottima avvertenza di gittarsi distesi al suolo quando si senta nell'aria il sibilo speciale della bomba che cade; meglio se in solchi del terreno, come le cunette stradali e simili.
Con tale avvertenza anche a pochi passi dallo scoppio si resta illesi ».

18 Agosto 1917  -  La medaglia al merito al Commissario dei Giovani Esploratori
AI Commissario locale dei Giovani Esploratori, Cav. Geom, Giuseppe Trasatti, ' è stata conferita dalla Direzione del Corpo la medaglia d'oro al merito per I incremento da lui dato alla Serione Fermano, già distintasi per numero e per disciplina e che ora ha inviato due sue squadre alla Porretta e alla Spezia.
All'attivissimo Cav. Trasatti, che è anche nostre collega, cordiali congratulazioni.



1918

7 Settembre 1918  -  Lamenti del pubblico
E’ da parecchi mesi che si è fatta la requisizione del formaggio; è da parecchi mesi che tutta la città è priva di formaggio e la speranza dei cittadini viene ogni giorno delusa, procrastinandosi sempre la vendita e l'acquisto.

Quale fu dunque lo scopo della requisizione? Di assicurarne l’uso e l'abuso ai produttori di formaggio ?

Un altro lamento giustissimo è quello che ognuno di noi, passando per le strade della città, sente dalle bocche di tanti poveri operai (e profughi) che abitano non in città ma fuori. L’acquisto della farina. Ma che sia tanto difficile tenere aperto un negozio, due negozi in diversi punti della città, perché il pubblico della campagna possa accedervi in ore comode, con la sicurezza, di trovarvi la necessaria farina ? Alle volte debbono aspettare ore ed ore, e poi … la farina non c’è; <Ritornateci un’altra volta>; si fa presto a dirlo, ma intanto chi ha fame deve rifare mezzora, un ora di cammino magari per sentirsi ripetere che ci ritorni un’altra volta, sprecandosi cosi, tempo e creandosi il malcontento.

9 Novembre 1918  -  Bel gesto di un bambino
La mamma aveva mandato per un'incombenza a tarda sera in piazza il figlioletto Gigino Cicconi di Pacifico. Per via il bambino trova un portafoglio, ben nutrito di carte valori ed invece di ritornare a casa corre all'ufficio delle Guardie di città. Dai documenti contenuti nel portafoglio si viene a conoscere che apparteneva al Ten. Ettore Franceschelli. Gigino Cicconi ritorna a casa racconta tutto lieto l'accaduto in famiglia, facendo ripetutamente il nome del Franceschelli. Questi, conoscente della famiglia Cicconi trovandosi li vicino e sentendo il suo nome ne richiede il motivo, che viene subito spiegato a lui appreso con grande gioia Onore a Gigino Cicconi.
Schiamazzi Notturni
Alcune notti fa una ebbra comitiva di nottambuli rompi-sonno, disturbò la quiete pubblica cantando in alcuni rioni della nostra città delle canzoni che per giunta erano laide e triviali.
Il pubblico si lamenta di ciò e non ha torto poiché non è la prima volta che si verifichino simili inconvenienti causati da messeri che approfittano della ridotta vigilanza notturna da parte della PS che avrà da ottemperare ad altre più imprescindibili mansioni, per dare sfogo alle insane eccitazioni del vino.
Meno sbornie e più serietà, più educazione, più morale specie in questi momenti di sublime redenzione nazionale.






1919




26 Aprile 1919  -  Avviso Sacro
Sabato 3 maggio p. v. nell’Abbazia Parrocchiale di S. Marco alle Paludi di Fermo avrà luogo l'annuale festa della SS. Croce con processione e benedizione delle campagne.
In tale circostanza verranno solennemente esposti gli artistici reliquiari contenenti oltre 4000 reliquie di Santi ed i tre corpi dei Martiri custoditi sotto le mense degli Altari.


1921
     


8 Gennaio 1921  -  Elettrificazione della Linea A.F.A.
Da persona autorevole che fa parte dell' impresa Besenzanica è stata comunicata la notizia che un importante azienda elettrica dell'Alta Italia ha ottenuto dallo Stato la concessione per una derivazione nell'alto Tenna con la condizione di fornire a prezzo di costo alla Società per le Ferrovie Adriatico-Appennino l'energia elettrica per la linea P. S. Giorgio-Fermo-Amandola- Ci auguriamo dunque di poter vedere realizzato così in tempo non lontano questo sistema di trazione che risolverebbe tutta questione delle comunicazioni del Tenna.

13 Marzo 1921  -  Perché si balla
Per il gusto di ballare?
Nessuno me la fa inghiottire, scriveva l’altro giorno Mar. F. A. in un notevole articolo; tanto è vero che quando i giovinotti mancano le signorine trovano scipito danzare fra loro e viceversa.

Si balla per un fine estetico ed artistico?

Ma via! Piantala!

E’ la danza odierna uno sport igienico?

Sentite come risponde un moderno igienista: “ … il ballo è esercizio salubre quando è fatto all’aria aperta e non è avvelenato dalle passioni. La veglia prolungata, l’aria mefitica e polverosa, i disordini dietetici, ne fanno nelle nostre sale eleganti, un esercizio dei più pericolosi per la salute”.

E’ morale il ballo?

No. Oggi almeno: no, no, no.

Così scrive una donna: “ … originandosi dall’istinto sensitivo, diviene un eccitante sottile, ma sicuro dei sensi. Il ballo gustato in tutta la sua forza, mi dicono, è un piacere veramente convulsivo, un sub delirio dei sensi. Diciamolo più francamente: l’evidenza si impone e dobbiamo riconoscere che è l’impurità permessa, accettata, indiscussa e quasi comandata dalle convenienze sociali”.

E chi ne scapita in tutto ciò è specialmente la donna. La donna, la quale diventa non dissimile alle … sciagurate dei marciapiedi che, per bisogno, si danno.

Da chiunque abbia pagato il biglietto d’ingresso o magari, risulti socio di un Circolo, può essere abbracciata sotto gli occhi del marito, del fratello e dei genitori.

I quali, molte volte capiscono il disagio della situazione e, tra un giro e l’altro, così sottovoce: - via! Basta andiamo! ma, questo, è troppo! E lei, un sorriso scoppiettante e via, di lancio, tra le braccia … proibite!

Questo è il ballo. E peggio, il ballo … Quaresimale che può essere anche … cittadino!

Oh! i buoni babbi … concilianti la messa quotidiana Quaresimale con la quotidiana esposizione delle proprie figlie: come dei baccalà in Quaresima!

Oh! i buoni mariti, che all’indomani debbono essere in orario all’ufficio, dopo aver perduto sonno e … tranquillità!

Oh! le buone mamme e le buone figliuole di … coscienza che credono opportuno passare, prima del ballo, in Chiesa un pochino per darla ad intendere un po anche al buon Dio!

Oh| quella brava educatrice! Che il giorno appresso, con gli occhi cerchiati di stanchezza e di ebbrezza sensuale, dovrà insegnare alla scolaresca il valore della moralità e della … serietà femminile!

Oh! quella …mamma e quella … figlia che gareggiano nella scienza dei balli più difficili, come in quella delle vesti e degli atteggiamenti più … facili!

Ed allora concludiamo: perché si balla? e si balla in Quaresima? E nella settimana di Passione e forse si ballerà nel Venerdì Santo?

La risposta è semplice. Perché in quelle povere coscienze, Religione, serietà, moralità sono … tutto un carnevale!

 Ordine del Giorno

I Circoli della Gioventù Femminile Cattolica di Fermo riuniti in Assemblea Plenaria il giorno 6 marzo 1921, dichiarano pubblicamente la propria, incondizionata, vivissima disapprovazione per i cosiddetti “Veglionissimi” tenuti nel periodo sacro al raccoglimento Quaresimale; in evidente contrasto con la fede religiosa che si gloriano di professare.

Prendono atto con plauso della astensione cosciente della quasi totalità delle socie.

Invitano le pochissime che, per qualsiasi motivo, vi parteciparono, ad uscire dalle organizzazioni Cattoliche.

Fanno voti che questa loro franca ed aperta condanna alla frenesia del ballo in Quaresima, come in teatro così nei club cittadini o in ambienti privati, trovi eco favorevole ed efficace presso le Autorità locali e tutta la cittadinanza seria ed onesta.

19 Marzo 1921  -  In molte targhe
di pietra che portano inciso il nome delle vie, le parole non si conoscono più, cancellate dal tempo e dalle intemperie. Per comodità dei forestieri sarebbe bene che il Municipio facesse ripassare con vernice le lettere, in modo da renderle di nuovo leggibili.

2 Aprile 1921  -  Arresti di ladri
Dopo l’arresto di alcuni individui da Fermo sui quali erano fondati sospetti per rapina, furti ed aggressioni si sono continuate attive indagini da parte di questo Commissario Palmarini, coadiuvato efficacemente dal solerte Maresciallo dei RR. CC. Palomba, riuscendo, attraverso difficoltà gravissime per la reticenza paurosa dei danneggiati a provare la colpabilità. Questi facenti parte di una banda che, mascherata con barbe finte,, appostava ed aggrediva i passanti nei pressi del ponte di Tenna ed in altre località. Continuano le indagini ed è da augurarsi che presto vengano assicurati alla giustizia anche gli altri tristi autori delle imprese brigantesche. Frattanto ci congratuliamo con l’egregio Commissario Palmarini col Maresciallo Palomba per la bella operazione compiuta.

13 Agosto 1921  -  Per Santa Maria
PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI 

Domenica 14 Agosto 1

Ore 9,30 - Arrivo della Banda Musicale di M. S. Giusto diretta dall'esimio Maestro Giuseppe Cioccoli.

Ore 12 - Colpi di tonanti - Suono di campane di tutte le Chiese - Giro della suddetta Banda per le vie della Città.

Ore 12.30 - Partenza della Corsa Ciclistica di 180 km. Circuito Piceno, 10mila lire di premi, indetta dalla locale S. A. M. C. Firma Fides, in Piazza Ostilio Ricci.

Ore 17 - Armonie per le vie della città della Banda di M. S. Giusto.

Ore 18,30 - Vespri solenni nella Metropolitana con musica diretta dai Maestri Montanari e Boni. P

Ore 19 - Concerto della Banda Cittadina diretta dall'egregio Maestro Cav. Felice Commento in Piazza V. E.

Ore 19,30 - Mostra di Vetrine e Negozi con due premi in denaro : 1.° Premio L. 100 e diploma - 2.* Premio L. 50 e diploma.

Ore 20,15 - Lancio di un gran globo areostatico illuminato.

Ore 20,45 - Spettacolo Pirotecnico della Ditta Mazzocchetti di M. Giorgio.

Ore 21,30 Gran concerto della Banda di M. S. Giusto in Piazza V. E.

Al Teatro dell'Aquila alle ore 21, Seconda Rappresentazione dell' Opera Rigo!etto

Lunedi 15 Agosto

Ore 8 - Colpi di tonanti - Suono della campana maggiore.

Ore 8,30 - Ricevimento delle rinomate Bande Musicali di Monte Giorgio diretta dal distinto Maestro Olindo Jannucci e di Montottone diretta dal pregiato Maestro Nicola Capuzzo; suono di scelte marcie per le vie principali della città

Ore 10.30 - Pontificale nella Metropolitana di S. Ecc. Mons. Arciv. Carlo Castelli con scelta musica liturgica

Ore 12 - Concerto della sullodata Banda di Monte Giorgio in Piazza V. E,i

Ore 17 - Concerto della sullodata Banda di Montottone nei Piazzale del Girafalco

 Ore 17,30 - Funzione in Metropolitana.

Ore 18,30 - Estrazione nel Girfalco di una Tombola di L. 2000 : Cinquina Lire 500 • Tombola L. 1500, a beneficio dei locali asili infantili.

Ore 19,45 - Lancio di grandi globi aerostatici artisticamente illuminati.

Ore 20 - Grande Concerto nel piazza le del Girfalco, illuminato a giorno, delle ben note bande di Montottone e di M. Giorgio.

Ore 23,30- Straordinario Spettacolo pirotecnico aereo della premiata Ditta Antonio Mazzocchetti e Figlio di M. Giorgio.

Al Teatro dell’Aquila alle ore 21, terza rappresentazione dell’opera Rigoletto.

Martedì 16 Agosto

Rinomata fiera di Merci e bestiame.

Ore 17 - Grande corsa di cavalli con fantino con premi per la somma complessiva di L.1000, da porta S.Caterina a porta S. Giuliano Servizio della banda cittadina.

Ore 20 - Concerto della banda cittadina diretta dal maestro Cav. Commento in Piazza V.E.

Ore 22 - Spettacolo pirotecnico della lodata, ditta Mazzocchetti. 

La Cappella del Duomo diretta dai Maestri L. Montanari (organo) e G.Battista Boni (direzione)| eseguirà scelta musica.

22 Ottobre 1921  -  Disgrazia mortale
 La sera del 6 corr. in Via Cecco Bianchi il camion guidato da Ubaldo Isidori, nell’atto di sterzare per inoltrarsi nella detta via abbastanza stretta,schiacciava contro il muro il proprietario Domenico Isidori. Il poveretto, trasportato immediatamente all' ospedale, moriva poco dopo lasciando nel lutto ben sette figlioli. Ai funerali, che sono riusciti imponentissimi, ha partecipato l'intera cittadinanza la quale, con la sua presenza, ha volute tributare l’ultimo omaggio alla figura d un onesto lavoratore.

17 dicembre 1921  -  Associazione a delinquere ?
Dopo l'ultimo audace furto perpetrato a danno dell'orefice Michele Ricci, è stata svaligiata la villa, di proprietà del cav. Alfredo Benedetti,sita in contrada S. Andrea, da cui sono stati asportati mobili, oggetti di lusso e capi di biancheria. Nella nòstra Città dunque, i signori ladri fanno il proprio comodo in barba alla pubblica sicurezza, e, uniti cordialmente in società anonima, seguitano a fare i loro affari. Fino a quando ? Poiché le indagini delle autorità subiscono sempre un esito negativo, bisogna che la cittadinanza procuri da sé di trovare il bandolo della matassa aprendo bene gli occhi su tante figure sospette le quali, sprovviste di beni di fortuna e senz'arte nè parte, ostentano una vita piena di comodi e di agiatezze e cooperando nell'opera investigativa della polizia.

1922


28 Gennaio 1922  -  Divieto di maschere
Con ordinanza del R Sottoprefetto, viene proibita durante la presente stagione di carnevale, l’uso della maschera e dei travestimenti. Le maschere potranno recarsi nei soli luoghi chiuse (sale e teatri) ove siano indetti veglioni, purché si acceda in vettura.

4 Febbraio 1922  -  Giuoco della ruzzola
Avvalendosi delle disposizioni di legge ed a tutela e nell'interesse della incolumità pubblica,

un recente decreto del sindaco vieta il giuoco della ruzzola e del formaggio, in tutte le strade pertinenti a Fermo, eccettuati i seguenti tronchi delle medesime, nel quali detto giuoco è permesso :  

1. Strada Pompeiana : dalla casa Bacalini già Testatonella, in prossimità dell’edicola Santa Maria Maddalena a 500 metri prima di giungere al fosso detto delle « Moje » nel punto in cui questo attraversa la strada comunale in prossimità di quella che immette alla scuola rurale sita nell’ex molino Paci fu Michele.

2. Strada Montonese : dalla Chiesa della Carceri a quella di Montone.

3. id : dall' imbocco della vicinale Fogliano, dopo oltrepassate le case di montone, sino 500 metri prima di giungere allo spaccio di privative condotto da Vallasciani Luigi in contrada S. Girolamo.

4. Dalla- Chiesa di Salette sino a 500 metri prima di giungere a quella di S. Marco alle Paludi.

5. I giocatori debbono essere vigili a mettere ogni dovuta attenzione allo scopo di non offendere persone che transitano in detti tronchi di strade.

4 Febbraio 1922  -  Il Tribunale rimanga
Il ministro di Grazia e Giustizia e quello di Agricoltura al Comune e il conte Grossi a Sua Ecc. Mons. Arcivescovo hanno inviato telegrammi rassicuranti che il Tribunale di Fermo non verrà radiato, secondo la nuova riforma burocratica, e rimarrà stabile.

Questa notizia ha tolto ogni preoccupazione dall'animo della popolazione! della Città e del Circondario che altrimenti si sarebbe male sobbarcata a uno spostamento, per luogo più lontano, dai propri affari in via giudiziaria.

13 Maggio 1922  -  Partita di Foot-Ball
La prima Squadra de «La Fermo » si è incontrata a Tolentino con la prima di quella Unione sportiva in un match di foot-ball. La partita è terminata con 2 - 2; il risultato costituito dal match nullo ottenuto dai bianco-scudati de « La Fermo » sul campo della «Tolentino » è evidente come sia per essi lusinghiero.

La Squadra de « La Fermo » era formata da : Bertolucci, Amici, Antognozzi II, Nasini (cap.) Montebarocci, Picchio, Cecchetti, Santopaolo II, Bernardi, Righi, Sabbatini.

La Squadra della U. S. « Tolentino » era formata da ; Scorcella, Gentilucci llI, Di Romano I Stefanelli, Giacconi (Cap.), Marcucci, Destefani, Vissani, Scatizza, D’Innocenzi, Ciommel.

10 Giugno 1922  -  Indecenza
Poco tempo fa giovinastri scapestrati hanno disturbato, in un vicolo equivoco, la quiete della notte con grida oscene e con parodie di cose sacre ; al mattino si sono viste disegnate sulle porte delle Chiese e di qualche casa delle figure luride e sconcie. C’era proprio bisogno di sfogare la propria laidezza esternando pubblicamente certi istinti bestiali fino a raccogliere in scurrili disegni... come lo stemma di una stirpe schifosa ? E proverrebbero questi signorini dalle scuole pubbliche ?
Ci rallegriamo vivamente con essi che dalla scuola non sono capaci di raccapezzare nemmeno un briciolo della più elementare educazione.

Giugno 1922  -  Lamenti del pubblico
Ci sono pervenute lagnanze sulla indecenza del carro funebre di seconda classe. Accogliendola questi ricorsi che giustamente riprovano una deferenza poco cortese verso il culto delle salme dei cari estinti, insistiamo presso gli incaricati ai trasporti funebri, perché provvedano a eliminare tale inconveniente. 

1923


13 Gennaio 1923  -  Boys Scouts
La Società Sportiva « Victoria » che tante benemerenze e glorie ha riportato nella sua vita di ormai quindici anni nel campo dell'educazione fisica della gioventù, ha deciso di istituire un'altra sezione oltre quelle già esistenti di ginnastica. atletica, ciclismo, giochi, alpinismo, calcio ecc…) per lo scoutismo che tanta diffusione ha preso m Italia nelle istituzioni giovanili Chi conosce l’altissimo valore educativo religioso, morale e patriottico dello scoutismo sa solo che nulla esso contiene di militaresco, ma che dà ai giovani la formazione di uno spirito d'iniziativi e di disciplina, di dignità individuale e di fratellanza, di un carattere insomma mite e vigoroso. I Boys Scouts della » Victoria aderiranno alla Associazione Scoutistica Cattolica Italiani(A. S, C. I.) che ora è più numerosa del Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori e che, come questo, è riconosciuto dallo Stato e trattato alla stregua medesima.

13 Gennaio 1923  -  Partita di foot-ball
La Fermo batte U. S. Sangiorgese a 4-2 Con la più perfetta cavalleria si è svolta domenica 31, sui Campo sportivo de «La Fermo» una partita di Foot-ball tra la locale Società Sportiva e la Unione Sportiva Sangiorgese.

La squadra di Porto S. Giorgio si è presentata in buona forma e si sono ben distinti nel gioco il portiere Baglioni I e la mezz'ala Santarelli ; de « La Fermo » Bernardi e Santopaolo hanno fatto vedere la loro bravura e sono stati i maggiori fattori della vittoria. Il campo era pessimo, il tempo discreto ma ventoso. Buono l’arbitraggio del rag. Antognozzi.

Le Squadre sono scese in campo nella seguente formazione :

U. S. Sangiorgiese : Baglioni I, Giacomozzi, Pettorossi I. Salvi, Baglioni II, Tosti. Mariani II, Paci, Santarelli, Pettorossi, Agnelli.

S.S. La Fermo : Grifoni, Rossi, Antognozzi II , Nasini, Bernardi, Maffei, Paci, Tosi, Bonfiglio, Santopaolo, Di Giorgio.

14 Luglio 1923  -  Nel " Cinema Famiglia „ del Ricreatorio S. Carlo
Questa sera dalle ore 19 e domani dalle 19 in poi si proietterà "Il Figlio di Nessuno" avventurosa e commovente pellicola in otto parti della durata di 2 ore e mezzo.

14 Luglio 1923  -  Scossa di terremoto
Giovedì scorso, circa le 21,53, preceduta da un boato, si è avvertita una forte scossa di terremoto in senso sussultorio.
Nessun danno: un po' di panico nella popolazione.

4 Agosto 1923  -  Al Gran Sasso
Domani lunedì un gruppo di alpinisti della «Victoria » partirà per un' ascensione al Gran Sasso d'Italia passando la notte nel Rifugio del Duca degli Abruzzi e movendo alla conquista delle due cime la mattina di martedì. II Direttore Can. D. Biagio Cipriani celebrerà la S. Messa su di un altarino da campo presso il Rifugio. La notte fra il 7 e 1' 8 sarà passata nuovamente al Rifugio la cui chiave è stata favorita dal Club Alpino Italiano. Ai forti ed audaci giovani il nostro saluto augurale, anche perché, se non erriamo, è la prima comitiva organizzata a Fermo per sì bella ascensione. La «Victoria » ha anche il merito di avere per prima guidato la gioventù dì Fermo sui monti Sibillini circa quindici anni fa. In alto, dunque! Excelsior! Dal Gran Sasso i giovani cattolici della nostra città lancino il saluto di Fermo all' Adriatico e al Tirreno, all'immensa distesa di pianure, alle valli, ai monti, a Roma la cui cupola pontificale è facilmente visibile, all' Italia tutta !

4 Agosto 1923  -  Campo per gli Scauts
Dal 19 agosto al 23 gli Scauts Cattolici del Riparto Fermo 1. Victoria, sotto la guida del Direttore del Riparto il benemerito ex-ufficiale combattente Sig. Alceo Zavaldi, coadiuvato dall'Istruttore e Aiuti istruttori, faranno il campo con tende, cucine, esercitazioni, ascensione ai Vettore ecc. presso la sorgente dell'Aso a Foce, la nota bellissima gola dei nostri Sibillini. L' assistenza religiosa (Messa all' aperto, preghiere mattutine e serali ecc.) è affidata all' Assistente e al Vice Ass. del Riparto RR. Can. D. Biagio Cipriani e Prof. D. Mario Scoponi.
II campo è obbligatorio per tutti gli Scaut. Il 21 martedì, giorno destinato all’escursione al Vettore, si unirà agli Scauts un gruppo di alpinisti della «Victoria» (2a escursione)

1 Settembre 1923  -  Il campo al monte degli Esploratori Cattolici
Come annunciammo, si è attuato dal 19 al 23 il campo al monte dei nostri Esploratori Cattolici — Riparto Fermo 1 Victoria — a Foce, alle sorgenti del fiume Aso. L'organizzazione è stata inappuntabile. I bravi ragazzi e giovanotti con i loro sacchi in spalla, con l'equipaggiamento completo, percorsero il tragitto da Montemonaco a Foce; in brevissimo tempo fu impiantato il campo, con due tende grandi e quattro piccole, si da ospitare comodamente i gitanti, poiché agli Esploratori si era unito un gruppo di alpinisti della « Victoria ». Quanta bellezza e quanto valore educativo nella preghiera al campo al mattino e alla sera sui libretti speciali degli Scaut, nel saluto mattutino e serale alla bandiera tricolore sventolante tutto il dì in mezzo al campo, nella toilette con l'acqua fresca o fredda alla sorgente, negli esercizi ginnastici all 'aperto appena alzati, nelle liete istruzioni nei boschi a far legna, nella cucina magnifica con i suoi brodi e la sua pasta asciutta, nei vari esercizi scautistici nei tranquilli riposi su la paglia, tra Fari a ossigenata, nella guardia di notte, inappuntabile con il suo turno ogni due ore, con i luoghi ululati del vento, con i vari squilli-segnale del trombettiere, con canti lieti tutte le sere attorno al fuoco tra il sorriso e il plauso dei buoni paesani di Foce.

E il lunedì l'ascensione o meglio l’arrampicata birbona su di un ispido dorso dell'Argentella con i piedi e con le mani e il martedì alle 2 dopo mezzanotte la partenza per il Vettore anche degli Scaut più piccoli e la ricerca dell'acqua e della neve e la poeticissima Messa vicino allo stazzo dei pastori in un masso trasformato in altare e gli edelweis e la conquista della cima con D. Biagio che la toccava per la nona volta e lassù il Padre Nostro recitato fraternamente, devotamente dalla gioventù che nella fede cristiana vive serena e fiduciosa, e la bandiera piantata ancora una volta dalle mani robuste e gentili dei giovani che si preparano ad un amore costruttivo della Patria nostra, e i canti e gli urrà e le discese... rotolanti e rumorose.

Il mercoledì Messa all'aperto, presso il monumento eretto all' ex Parroco di Foce D. Basilio Brunori, morto sul campo nella Bainsizza, decorato di due medaglie d'argento, sodo onorario della « Victoria » fin dal 1012. Ass. loci D. Biagio Cipriani ne rievocò la nobile figura e le nobilissime gesta : assistevano oltre agli Esploratori tutti gli abitanti di Foce.

E il giovedì mattina, levato il campo in un'ora, sacco in spalla, ritorno a Montemonaco, e via con l'autocarro favorito gentilmente da D. Emilio Bellabarba.

Il carissimo Costanzo Adriani, di Montemonaco, socio onorario della Victoria, da molti anni, come al solito, prodigò tutte le sue gentilezze, offri ricevimento in casa sua, provvide al necessario.

Il Parroco di Foce don Filippo Alessandri fu di una cortesia senza pari, provvedendo alle minime necessità ; supplendo a ciò che era impossibile prevedere, circondando di premure affettuose i dirigenti e i giovani. Ai due egregi sacerdoti e a tutta la popolazione di Foce che seppe trovare tutte le cortesie dell'ospitalità, il Commissariato del Riparto Giov. Espl. Catt. Fermo I. « Victoria » ci prega di esprimere pubblicamente i ringraziamenti più sentiti.

Nel ritorno vollero ad ogni costo offrire rinfreschi, a Montefortino il Pievano' D« Teodoro Desideri, a Comunanza i RR. Sacerdoti Fratelli-Vetri, a Monte Vidon Combatte D. Natale Filoni. Anche a loro grazie, grazie da parte dei giovani gitanti.

E così il Riparto Giov. Espl. Catt. dopo non ancora tre mesi dalla sua costituzione, quasi completo nel suo equipaggiamento e nel suo inquadramento è entrato nella pienezza della vita scautistica.

Bravi ! Sempre più avanti e più in alto

Per Gesù Cristo e per l’Italia

1 Settembre 1923  -  Ricreatorio S. Carlo - gita all’Ambro
La gita preannunziata pel 26 agosto è stata rimandata a domenica 9 settembre.
Le iscrizioni si ricevono non oltre a venerdì 7 settembre, presso il signor Domenico Capriotti Cassiere del Ricreatorio S. Carlo, versando la quota di L. 15 per i Soci e di L. 20 per quelli che, col permesso del Direttore, volessero unirsi ai giovani.

I soci passati senza esami o, se della Scuola Industriale, promossi a luglio con la media di 7, a titolo di premio,
sono esenti dal pagamento.
La gita non avrà luogo se i partecipanti non saranno almeno 20.
Partenza dal Ricreatorio alle ore 5. Il mezzo di trasporto non è un autocarro, ma uno dei soliti comodissimi autobus.

1 Settembre 1923  -  Una bella escursione !
Un gruppo di giovani della nostra città ha compiuto nei giorni scorsi una brillante escursione sui monti Sibillini, valicando anche alcuni monti dell'umbria fino a raggiungere Norcia.
Facevano parte della balda comitiva i signorì Antognozzi Gaspare, Catinari Pasquale, Cavalletti Giovanni., Centanni Carlo, Ciabò Beniamino, Ciabò Saverio, Colarizi Arrigo, Conti Mario, Curi Geremia, Curi Lamberto, Fedeli Giuseppe, Zavaldi Aldo.

La partenza avvenne da Montemonaco all'alba del 17. Seguendo per un breve tratto il fiume Aso e poi valicando il Monte Frondosa, la comitiva giunse nelle prime ore del pomeriggio a Castelluccio, piccolo paese, sentinella dell' Umbria, posto sulla cima di un colle, che si innalza nel mezzo dell'imponente piano omonimo. Quivi gli escursionisti si accamparono e si trattennero due giorni per la caccia, che fruttò una abbondantissima preda. Il mattino del giorno 19, superando i Colli Alti e Bassi, gli escursionisti si portarono a Norcia dove furono cordialmente accolti da quella popolazione. L'Amministrazione Comunale poi con gentile prontezza mise a loro disposizione i locali della Palestra ginnastica e una rilevante quantità di paglia per l'accantonamento. Il giorno seguente la comitiva fece ritorno a Castelluccio attraversandone tutto il Piano Grande. Dopo aver preso commiato dai cittadini più autorevoli del paese, fra i quali il Segretario del Fascio e dei Combattenti nella notte del 22 gii alpinisti presero la via del ritorno attraversando il difficilissimo passo di Forca Viola e raggiungendo allo spuntar del sole il Lago di Pilato, alle falde del Monte Vettore. Nelle prime ore del pomeriggio la comitiva arrivò a Monte Monaco, dove ebbe le più festose accoglienze dalla Famiglia della signora Rosina Curi Tarani, che con squisita gentilezza volle ospitare anche al ritorno, tutti gli escursionisti.
Un vivo plauso va a questi giovani, che hanno dato una così bella prova di resistenza dì perfetto cameratismo sportivo.

6 Ottobre 1923  -  Esploratori Cattolici
Sono riaperte le iscrizioni per esploratori aspiranti e per lupetti. Le lezioni si danno per ora ogni venerdì dalle 18,15 .alle 19, le esercitazioni la domenica. Gli esami dinanzi alla Commissione per esploratori semplici e di seconda classe saranno nei primi di dec.

6 Ottobre 1923  -  Al Cinema Famiglia
del Ricreatorio S. Carlo dove domenica scorsa ammirammo la pellicola veramente splendida «Gli ultimi giorni di Pompei »
si darà oggi sabato dalle 18 e domani domenica dalle 17 in poi la superba proiezione storica in quattro parti « L'OTELLO »
ricostruito su la tragedia di Shakespeare.

10 Novembre 1923  -  Riparto Fermo 1° " Victoria „ degli Esploratori Cattolici Italiani
Il Commissariato di questa Istituzione sì altamente educativa ci prega far noto che ogni venerdì alle 18,30 nella sede sociale hanno luogo le istruzioni ed esercitazioni interne. Venerdì passato cominciarono le lezioni di pronto soccorso (programma esploratori seconda classe) impartite dal Sig. Dott. Ione Illuminati che presta gentilmente la sua attività.
Si fa noto altresì che per desiderio di alcune mamme è aperta l'iscrizione per squadriglie di lupetti (8-12 anni) La promessa
dei nuovi scauts e lupetti, la vestizione, il passaggio ad esploratore di seconda classe
avranno luogo in decembre il giorno delia festa di Maria SS Immacolata.

17 dicembre 1923  -  Associazione a delinquere ?
Dopo l'ultimo audace furto perpetrato a danno dell'orefice Michele Ricci, è stata svaligiata la villa, di proprietà del cav. Alfredo Benedetti, sita in contrada S. Andrea, da cui sono stati asportati mobili, oggetti di lusso e capi di biancheria. Nella nostra Città dunque, i signori ladri fanno il proprio comodo in barba alla Pubblica Sicurezza, e, uniti cordialmente in società anonima, seguitano a fare i loro affari. Fino a quando? Poiché le indagini delle autorità subiscono sempre un esito negativo, bisogna che la cittadinanza procuri da se di trovare il bandolo della matassa aprendo bene gli occhi su tante figure sospette le quali, sprovviste di beni di fortuna e senz'arte né parte, ostentano una vita piena di comodi e agiatezze e cooperando nell'opera investigativa della Polizia.

22 Dicembre 1923  -  Riparto Fermo 1° " Victoria „ degli Esploratori Cattolici Italiani
Domani domenica questi bravi giovani col geniale metodo scautistico si educano all'amore di Dio, della Patria e dei prossimo, andranno, accompagnati dai loro dirigenti, in Ancona a partecipare all' inaugurazione di due Riparti Anconetani della A.S.C.I. Anche da queste colonne giunga agli amici di Ancona il nostro fervido saluto augurale.

22 Dicembre 1923  -  Nella Chiesa della Misericordia
Anche in questo anno potrà ammirarsi un artistico Presepio, che i PP. Agostiniani Scalzi hanno voluto allestire con ogni miglior cura così nell’apparato scenico, come nei personaggi, la maggior parte dei quali nuovi, forniti dalla rinomata Casa Bertarelli e Tanfani, di Roma, e dall'Agenzia Parrocchiale Italiana di Parma.

Un altro Presepio

il classico ammirato da tanti anni, prima nella Chiesa dei MM. Osservanti e poi in quella di S. Francesco, verrà pure esposto in quest’ultima casa dei PP. MM. Conventuali 

1925


23 Maggio 1925  -  Nella chiesina di S. Salvatore
Domani nella chiesa di S. Salvatone alle falde della Montagnola, che ricorda il luogo die) martirio del nostro primo Vescovo S. Alessandro, avrà luogo, a cura del Rettore Can. Fedeli, l’annuale festa religiosa religiosa, accompagnata da dimostrazioni civili.

30 Maggio 1925  -  Abbattimento di piante
Con vivo dispiacere abbiamo visto abbattere delle piante di tiglio che erano lungo la strada immediatamente fuori Porta S. Francesco. Bramiamo credere che ciò sia stato fatto con l’unico scopo di rinnovare la piantagione ed estenderla ancora in quel quartiere che sta diventando sempre più importante, poiché sarebbe assai strano che, mentre le altre città si adornano di piante e verdure tanto da essere in alcuni punti trasformate in giardini, Fermo invece distrugga le poche piante che ha.

30 Maggio 1925  -  Note di sport
Per la via Amatrice-Ascoli è tornata da Roma il gruppo motociclistico della « Veloce ».
La gita si è svolta in perfetto ordine e con la massima soddisfazione di quanti vi hanno partecipato.
A Roma i gitanti sono stati fatti segno a numerose, gentili attenzioni.

6 Giugno  -  Oggetti di scavo nella Pinacoteca
Sono stati consegnati e collocati nei locali della Pinacoteca gli oggetti di scavo di epoca romana rinvenuti nel costruire le sottofondazioni delle case popolari e con grande senso e competenza di arte custoditi,analizzati e catalogati dall'ingegnere aggiunto Eugenio Del Moro assistente ai lavori, ex alunno del nostro R. Istituto Industriale e della R. Scuola mineraria di Iglesias.

Abbiamo avuto occasione l'anno scorso di parlare dell'importante scoperta; non ritorniamo a ripetere ciò che è già noto.

Ricordiamo soltanto che gli oggetti visibili oggi nella Pinacoteca sono : frammenti di trabeazione, in pietra calcarea; esagoni romani per pavimenti (opus reticolatum); lucernine a mano; frammenti di tegole assai spesse ; coppe etrusche finemente disegnate ed altri piccoli resti di coppe; frammenti di anfore, di olle, di ornati, di statuette e una zampa di grifo scolpita in pietra. L'esistenza della scoperta fornace di epoca romana e l'esistenza dello scoperto pozzo di arenaria compattissima ricolmo di rottami di anfore, così bene provate, descritte e corredate di relativa pianta dall'assistente Del Moro, portano un notevole contributo alla storia antica della nostra città che ebbe, ai tempi di Roma, grandezza e splendore;

All'ing Eugenio Del Moro, a cui si deve l'importante scoperta, la custodia gelosa e lo studio degli oggetti rinvenuti, la gratitudine del cittadini fermani.

1 Agosto  -  La carovana "Citroen"  a Fermo
Per far conoscere tutti ì tipi dì vetture che la Citroen ha costruito per generalizzare l’impiego dell' automobile, una carovana composta dì tutti i modelli sta facendo il giro d'Italia.

Domani, 2 agosto, la carovana che si trova nelle Marche, arriverà in questa città e costituirà un singolare spettacolo che attirerà l'attenzione di tutti. La carovana Citroen proseguirà il suo itinerario e lascerà questa città dopo aver portato domani una insolita animazione.

Il successo che arride da vari anni alla fabbrica di automobili Citroen è stato ormai suffragato dai risultati ottenuti in altre città italiane ed estere.

Un ricevimento sontuoso sarà offerto alla carovana nei lussuosi locali del «Broglio» dalla Ditta concessionaria Alessandro Trasatti di Fermo con l’intervento delle autorità.

1 Agosto 1925  -  II circuito motociclistico del Tenna
L'attiva Società sportiva la Veloce di Fermo, annuncia l’organizzazione della grande manifestazione motoristica “Il circuito del Tenna”, per il giorno 14 agosto pv. La gara che nel primo anno riportò un brillante successo, si svolgerà sul percorso chiuso: Fermo - Porto S. Giorgio -Bivio Faleriensa- Ponte S. Giacomo - Fermo — Km. 32,500 da ripetersi 6 volte per un totale di Km. 197

La gara che è sotto l'egida del M. C. I. è riservata a macchine fino a 500 cmc. di cilindrata

ed è libera a tutti i corridori, aspiranti ed esperti, muniti di licenza del Moto Club d'Italia per il 1925. Le iscrizioni aperte sino alle ore 24 del giorno 12 agosto 1925 si ricevono pressò la Società sportiva La Veloce (Piazza Ostilio Ricci) in Fermo (provincia di Ascoli Piceno), esse per esser valide dovranno essere accompagnate dalla una tassa di L. 100.      

Le operazioni dì punzonatura delle macchine si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 12 del 14 stesso al garage Vinci e la partenza avrà luogo alle ore 15, sulla strada della Carriera, dove saranno costruite comode tribune per il pubblico ed installato un regolare servizio di segnalazioni. Il via sarà dato da Fermo a motore spento. Durante il percorso a cura degli organizzatori saranno fissati due rifornimenti.

Per i vincitori saranno in palio i seguenti ( premi: Per la categoria 500 cmc, al primo arrivato 1. 1500, al secondo 1. 1000, al terzo 1. 600, al quarto 1. 300, al quinto 1. 150, al sesto 1. 100. Per la categoria 350 cmc, al primo arrivato 1. 1500, al secondo 1. 1000, al terzo I. 600, al quarto I. 300, al quinto 1. 150, al sesto 1. 100. Premi condizionati: al concorrente che compirà il giro più veloce con macchina 500 cmc. 1. 200, a quello con macchina 350 1. 150.

Inoltre sono in palio premi in coppe, medaglie d'oro, oggetti artistici offerti da case di motocicli, lubrificanti, gomme, personalità, premi tutti che saranno assegnati alle Società sportive con maggior numero di concorrenti ed al singoli.

La gara per 1’assicurato intervento dei migliori corridori Italiani e dei migliori dilettanti marchigiani sarà certamente palpitante di attualità e si prevede un numero imponente di partecipanti. Il percorso chiuso ha un fondo stradale ottimo e permetterà alte medie e brillanti affermazioni di motori e di piloti.

L'organizzazione sarà curata con minuzia e solerzia dalla Società La Veloce, ed indubbiamente richiamerà in Fermo un pubblico folto ed entusiasta.

12 Settembre  -  Investimento automobilistico
Giovedì a sera l’automobile guidata dall’Ing. Giuseppe Bonfigli passando nei pressi di Piazzetta (in Campoleggio) investiva tale Liberini Nazzarena che usciva all’improvviso da un vicolo laterale. La disgraziata è stata ricoverata all' ospedale. e versa in pericolo di vita. La vettura andava a velocità regolamentare ed è da escludersi la colpevolezza del conduttore.

26 Settembre  -  Vagabondando per la «Strada Nuova»
Cedo alla forza dell' amicizia ed esco per una passeggiata serale nella « Strada nuova ». Da qualche tempo non mi affacciavo più su questo meraviglioso balcone nostro, dove si riflette tanta bellezza di cielo e di campi, dove nei pomeriggi primaverili e nelle serate estive trionfa tanto sorriso di giovinezza e di vita. Vergognoso per un cronista e un reporter di giornali, è vero? Che volete? prometterò di fare ammenda di questo mio peccatuccio.

Esco su la strada nuova e gli occhi si volgono verso i denti dell'Appennino, sempre poetico ed affascinante. Da la parte opposta occhieggia uno spicchio di mare In alto qualche nuvola ondeggia incerta! Su tutto il sole che volge al al tramonto lancia fasci d’oro e di tremula luce. D' un tratto una Lancia... lanciata a tutta velocità mi.... lancia in faccia un turbine di polvere. Sono scosso dall' ammirazione di tanta bellezza e da un sogno di poesia.

La polvere, come il memento homo, mi richiama alla meditazione. Ecco : nelle città consorelle, nei paesi l'acqua abbonda, le vie si annaffiano, si allagano, più volte al giorno, Fermo nulla, o poco, può sapere di tutto questo.

Nelle sue vie vi sono installate prese di acqua, ma, sono rimaste sempre inoperose. Quando col nuovo acquedotto potremo essere messi alla pari delle altre città?

D'un tratto inciampo. Mi soffermo, guardo : una rotaia del famoso tronchetto ha messo fuori le orecchie. Chiede forse ai passanti quando potrà riprendere il suo servizio? quando potrà tornare nuovamente utile al pubblico? Povere rotaie povero tronchetto e pensare che non possono ingannare il tempo neppure con delle note musicali che fino a qualche tempo addietro sprizzavano fuori dal nostro Teatro Massimo !.. Esso, freddo e chiuso da tempo, domina dall'alto la strada soleggiata. I battenti ormai hanno fatto la ruggine.

In mezzo a tante cose belle e buone nessuno è preso da un senso di compassione, da un istintivo moto di carità civica verso questo monumento che, abbandonato a sè stesso va, ogni giorno più, precipitando verso la decrepitezza.

Nessuno dunque pensa più ad esso ? È diventato davvero un reietto? Eppure eravamo abituati ad additarlo come uno dei primi ornamenti della città!... millantavamo i suoi pregi, le sue bellezze artistiche, la sua grandezza : lo anteponevamo a tutti i confratelli della regione nostra e di qualche altra ancora. È proprio vero che quando si è caduti in miseria gli amici, quelli che un tempo possono anche averci sfruttato, se la fuggono lontano.

Ed ècco : un po' per associazione di idee, un po' perché mi ci porta l'occhio veggo profilarsi in basso, lontano un morto: il vecchio Stabilimento Benedetti.

La silhouette è sempre la stessa: padiglioni, fumaiolo ecc… ma la sirena tace, il frastuono dei telai si è mutato in silenzio; il cicaleccio delle operaie non c’è più, il macchinario ha mutato residenza. Intanto là dentro al lavora, si tesse ancora; i ragni fanno a disfanno la loro tela. Anche qui la mesta considerazione sulla caducità delle cose umane, caducità resa più dolorosa, quando perversa voluta, accelerata. Ma anche qui una riflessione. Possibile che mentre in paesi vicini a noi, si trovano capitali per far sorgere nuove industrie, a Fermo l'apatia nostra debba essere giunta a tanto da non troverai una persona o una società che sia capace di utilizzare quel locale, dando vita ad una industria qualsiasi? Si è tenuta la festa dell' uva, che io avrei preferito fosse stata una festa di carattere più generale ; quella delle frutta. Ebbene, non potrebbe scaturire da ciò l'idea di utilizzare iI locale per uno Stabilimento dove le frutta specialmente possono essere preparate par essere spedite in cestini e cassetta nelle grandi città dove le frutta possano essere trasformale in marmellate e conserve?

Eppure si sono trovati danari per altri Stabilimenti che arrecano solo danni alla coscienza, alla salute, alla borsa.

 A proposito: ci è stato riferito che, in seguito ad incidenti lo Stabilimento in parola sia stato sospeso dall’autorità competente. Plaudiamo cordialmente e facciamo voti che la sospensione si trasformi in ordine di chiusura.

Sarebbe questo un atto di coraggio che verrebbe applaudito da tutti gli onesti.

Una scossa dell’ amico spezza la mia meditazione sulle piccole e grandi disgrazie della città nostra.

Ci soffermiamo a guardare.

Un tempo ci si diceva che in un punto della Strada nuova, sopra il così detto « campo della Mentuccia » sì sarebbe dovuto costruire il palazzo delle scuole. L’idea non sarebbe stata sbagliata. Abbiamo anche pensato: perché non si dovrebbe formulare un piano regolatore e costruire anche da questa parte, giungendo magari fino alla strada di circonvallazione? 

Quando abbiamo lasciato la Strada nuova il sole era tramontato e le prime stelle affioravano in cielo.

17 Ottobre 1925  -  Orribile disgrazia
Domenica scorsa, circa le sedici, la fulminea notizia di una sciagura automobilistica che aveva costato la vita a due persone si sparse per la città, destando la più dolorosa impressione. L'autocarro di proprietà del venticinquenne Giovanni Rìcci, abitante vicino alla Cartiera, diretto a Ponzano allo scopo di caricarvi uva, in una voltata del tratto di strada che dalla collinetta di S. Martino scende verso l'Ete, per evitare un carro che non teneva la mano sua è andato ad investire un cumulo di breccia che lo fece sviare sull'orlo cedevole della via, procurando una fatale ribaltatura. Rimasero schiacciati il conducente proprietario Giovanni Ricci e il colono Sabbatini Cesare di Ponzano, Per mezzo dell'autolettiga della P.A. " Croce Bianca „ subito accorsa, i due disgraziati vennero raccolti e trasportati all' Ospedale dove resa vana ogni sollecita cura prestata dal sanitario, si spensero a breve distanza l'uno dall' altro.

Delle altre quattro persone che stavano sull'autocarro, due riportarono lievi ferite e due rimasero completamente illese.

La orribile fine del giovane Ricci destò raccapriccio in tutti e tutta la cittadinanza ebbe compianto per lui, conosciuto per professionista buono, laborioso ed onesto.

Ai funerali imponentissimi che si svolsero Mercoledì, parteciparono numerosi amici e conoscenti e una rappresentanza di Monte Urano dove il giovane Ricci era stato parecchio tempo come chauffeur presso i Fratelli Berdini. Molte corone di fiori inviate da Fermo e Monte Urano e un discorso presso le Fonti prima che la salma proseguisse verso l’ultima dimora.
Vive condoglianze alla desolata famiglia.

17 Ottobre  -  L’attività dei ladri
Qualche notte fa i soliti ignoti, mediante chiavi false, sono penetrati nel palazzo del testé defunto Marchese Ignazio Brancadoro, in Via della Sapienza e, indisturbati, hanno fatto un ricco bottino specie di gioielli la cui entità non è ancora controllabile.

Nel palazzo dormiva il figliuolo dell’agente rurale Luigi Massi il quale non ha avvertito nulla dell' attività degli sgraditi ospiti e, accortosi soltanto al mattino dell'impresa ladresca, si affrettò a darne denunzia all' autorità di P. S.

Il solerte Commissario cav. Coscia, coadiuvato da carabinieri specializzati, dopo un sopralluogo, iniziò subito le indagini che speriamo saranno presto coronate,da completo successo.

31 Ottobre 1925  -  Disgrazia mortale
Il colono Properzi Agostino di anni 58 transitando di notte, sprovvisto di fanale imbattutosi violentemente in altro veicolo anch' esso sprovvisto di fanale veniva sbalzato lontano a causa della scossa e andava a fracassarsi il cranio contro un grosso sasso. Il disgraziato, raccolto esanime da alcuni coloni, dopo poco tempo cessava di vivere. Le autorità ha escluso ogni colpabilìtà da parte di chicchessia.

...

1926


9 Gennaio 1926  -  Una befana filantropica
Segnaliamo l’atto generoso dei signori Osvaldo Belli, Alessandro Fagioli, Tommaso Mancinelli, Vittorino Petracci, i Fratelli Vittorangeli i quali hanno offerto per la festa della Befana un pranzo, nella Trattoria « Al Byron », a cinquanta bambini poveri della città.

Questo atto sarà valutato dalla cittadinanza che serberà grato ricordo anch'essa dei benemeriti della carità i quali hanno voluto far allietare di sorrisi il volto di cinquanta bambini a cui la befana domestica non poteva dispensare regali come a tanti altri bimbi,
per le strettezze della sua povertà.

9 Gennaio 1926  -  Nel Ricreatorio S. Carlo
Domenica 10, dopo la processione della Madonna del Pianto, la sezione filodrammatica « Nova Juventus » darà nel teatrino il patriottico dramma «Dopo Caporetto» seguito da brillante farsa.
Domenica 17, invitati dal Ricreatorio, verranno tra noi i bravi giovani fìlodrammatici della  «Robur» di Macerata
per prodursi nella commedia «Cavaliere dell'Amore» che ha raccolto molti plausi.
Ai bravi giovani il benvenuto tra noi.

9 Gennaio 1926  -  Nuovo Negozio
Abbiamo ammirato nel Corso V. E. il un nuovo Negozio Magazzeno della Moda con ricco assortimento di Stoffe di tutti i tipi
e di alta novità delle ditte italiane ed estere.
Lieti che la città si vada abbellendo formuliamo i migliori auguri per la nuova azienda.

9 Gennaio 1926  -  Cronaca religiosa
La venerata Immagine di Maria SS. del Pianto questa sera verrà trasportata dalla sua Chiesa in quella di S. Francesco per l'inizio del tradizionale settennario che quest' anno sarà predicato da uno dei migliori oratori italiani Rev. Dott. Galbati. Domani poi avrà luogo, se il tempo lo permetterà, la solita processione.

6 Maggio 1926  -  La Corsa dei senza scoppio
Una originale e movimentata corsa di veicoli a forma di automobili ma senza motore, si è svolta a Fermo domenica scorsa, per iniziativa di alcuni studenti e sotto il patrocinio della Direzione del R. Istituto 'Industriale nazionale. Il percorso designato era : Viale Re Umberto, Viale Vittorio Veneto, Via Trevisani, e fuori Porta S. Francesco con traguardo di arrivo alla Villa conti Vitali. Un traguardo di transito era di fronte al Ricreatorio S. Carlo.

Vi hanno partecipato 12 concorrenti, tutti, studenti del R. Liceo, del R. Istituto Industriale e dell'Istituto Tecnico di Fermo
Qualche veicolo si è capovolto in una curva difficile e qualche altro si è sfasciato, causando lievi scalfitture ai corridori, agilissimi. Il Moretti (n. 15) ha fatto una corsa sfortunata, perché il pubblico ha ostacolato il suo veloce passaggio ed è dovuto ricorrere ai premi.

L’ordine di arrivo è stato il Seguente:

1.Rampichini - Ciotti, (Istituto Industriale) ;
2,Mancini, (R. Liceo) ;
3. Moretti,   (categoria individuali) ;

1 Spallone; Istituto Industriale   (categoria neutri)


6 Maggio 1926  -  Partita di calcio
Il primo incontro di campionato marchigiano di calcio di terza divisione, svoltosi nel Campo Sportivo Comunale di Fermo, si è chiuso con la vittoria dello S.C. Italia, contro l’U.S.F. con 7 punti contro 4, L'incontro, condotto alternativamente dalle due squadre senza convinzione data la poca preparazione di molti giuocatori e la svogliatezza di alcuni, ha solo a tratti entusiasmato il pubblico che ha cortesemente applaudito vincitori e vinti, accomunando con i calciatori l’ottimo arbitro, il Sig. Carletti di Ancona; forse l’unico in che in campo è stato all’altezza della situazione !

22 Maggio 1926  -  Processioni solenni 25 e 30 maggio per il Santo Giubileo
Fermo cristiana - cattolica è invitata a lucrare il Santo Giubileo, prendendo parte alle grandi processioni — da S. E. Mons. Arcivescovo limitate a due sole — nei giorni 25 Maggio (3. festa dì Pentecoste) e 30, Domenica successiva, visitando : il Duomo, S. Francesco, il Cimitero.

E’ dovere, è interesse spirituale di tutti corrispondere, approfittando della grande facilitazione accordata con le due visite soltanto (se collettive) e dando solenne attestato di Fede e di spirito di penitenza, per l'acquisto del Santo Giubileo.

Per la circostanza verrà esposto in S. Francesco il Santo Simulacro della Madonna del Pianto e vi rimarrà fino a tutta la Domenica seguente.

Norme per le Processioni

l. - Trovarsi tutti entro la Chiesa del Duomo, Martedì 25 alle ore 16  

(4 pomeridiane). Gli uomini nella navata di sinistra, le donne a destra, il

Clero nel Presbiterio.

2- - È processione di popolo. Tutti in abito borghese e senza insegne.

I Sacerdoti in abito talare. (S. E. Mons. Arcivescovo intende così modificare le sue prime notificazioni al Clero)

3. - Dopo le preghiere fatte da Mons. Arcivescovo per la prima visita, la Processione uscirà dal Duomo col seguente ordine:

Croce di penitenza (La Croce portata a Roma nei nostri Pellegrinaggi e benedetta dalla mano del Papa).

S. E. Mons. Arcivescovo, col Clero.

Uomini.

Donne.

Tutti a quattro a quattro, in linea, con ordine e compostezza massima.

4. - Uscita dal Duomo la Processione, attraversando la Piazza, andrà a S. Francesco per la seconda Visita.

Dopo S. Francesco, la Processione andrà al Cimitero, entrando nei loggiati. Terza Visita e Benedizione all’aperto.

Dopo la Funzione al Cimitero, il corteo si scioglie.

Per le vie si reciterà il S. Rosario o si canteranno Inni Sacri, diretti da Sacerdoti e Chierici che si porranno qua e là ai lati del corteo. 

AVVERTENZE

Collo stesso ordine ed orario si ripeterà la Processione la Domenica successiva 30 Maggio, in quella sera, compiute le Visite Giubilari, verrà riportato il Santo Simulacro della Madonna del Pianto nella sua Chiesa

Per l’acquisto del Santo Giubileo, oltre la partecipatone a queste Processioni, vi è l'obbligo di accostarsi al SS Sacramento della Confessione e Comunione, dovunque peraltro ciascun fedele crederà.

Per la Confessione del Giubileo, i Confessori hanno specialissime facoltà di assolvere dalle censure e casi riservati.

Entro l'anno, in epoca che S.E. determinerà, si ripeteranno le Processioni per l’acquisto del Giubileo in suffragio del morti, secondo le concessioni Pontificie. 

Fermo, 22 Maggio 1926.

29 Maggio 1926  -  Partita di calcio
L'Unione Sportiva Fermana ha colto la sua prima vittoria nella disputa per il I campionato marchigiano di terza divisione nell'incontro svoltosi sul campo sportivo comunale con la squadra della « Juventus » di Ancona. La squadra canarina fermana ha svolto un giuoco abbastanza piacevole. La partita è terminata con la vittoria dei fermani con 4 punti contro 0 degli anconetani. I punti sono stati segnati 2 nel primo tempo e 2 nel secondo. Buono e meticoloso l'arbitraggio.

19 Giugno 1926  -  Disgrazia in un Pastificio
La ventenne Santini Santina di Cesare, operaia nel Pastificio di Meo Mei, mentre era adibita all' impastatrice,
veniva presa alla mano destra dalle palette della macchina e riportava gravi ferite.

17 Luglio 1926  -  Fervore di lavori
Da pochi giorni si sono iniziati e fervono dei lavori importantissimi per la nostra citta : il nuovo acquedotto, il restauro del Teatro dell'Aquila, il ripristino del « tronchetto ». Per quest'ultimo esprimiamo il desiderio che i lavori vengano affrettati con altre squadre di operai in modo che la linea possa regolarmente funzionare per la imminente stagione balneare. Se si vuole si può riuscire anche a questo. Sappiamo che l'Amministrazione Comunale ha preso a cuore la cosa e ne speriamo bene.

4 Settembre 1926  -  Interessi cittadini
Fra le delibere prese dalla nostra Amministrazione Comunale nel decorso mese di Agosto, vanno segnalate le seguenti : 

1. - Soppressione della R. Sottoprefettura : delibera di esporre al Governo gli inconvenienti che la soppressione della Sottoprefettura potrebbe causare nei confronti della città, del Circondario e della Provincia.

2. Ripristino del Tronchetto : delibera la sospensione del sussidio alla Società ferroviaria per il Tronchetto, diffidandola nuovamente a portare a compimento i lavori di sistemazione pel ripristino del servizio

3.Servizio ferroviario elettrico Porto S. Giorgio-Fermo, diramazione per Piazza V. E, : delibera in massima un annuo contributo di L, 15.000 in base a speciale convenzione che sarà sottoposta all'approvazione consiliare, dandosi mandato al Sindaco di trattarne lo schema con la Società interessata.

4 Settembre 1926  -  Atto di coraggio
Domenica scorsa, circa le 13,30, proveniva dallo stradone del Duomo verso Piazza V. E. un cavallo imbizzarrito trainante un carretto con sopra due soli bambini. II giovane Alessandro Ruggieri che si trovava nel luogo e previde l’orrenda fine che sarebbe aspettata alle due innocenti creature, non curante del pericolo, riusciva da solo a frenare l'indomito cavallo salvando i bambini terrorizzati da sicura morte e riportando escoriazioni al ginocchio e alle mani. Segnaliamo l'atto coraggioso del Ruggieri al quale va data lode e riconoscenza.

11 Settembre  -  Atto di onestà
  Dal capo del locale Ufficio postegrafico signor dott. cav. Romeo Fratalocchi ci viene segnalato un atto di onestà compiuto
dal concittadino signor Panocchi Antonio.
Egli, il Panocchi, rinveniva sulla pubblica via uno speciale contenente raccomandate per Monterinaldo, smarrito dal fattorino durante il trasporto dall' Ufficio all’automobile in partenza, e, senza frapporre, indugio, si faceva premura di riconsegnarlo al Capo Ufficio.

18 Settembre 1926  -  Investimento automobilistico
Lungo la strada provinciale Portosangiorgio - Fermo, nei pressi del Cimitero, l'automobile del prof. Carlo Santini, chirurgo primario di quest'ospedale civile, , proveniente da Portosangiorgio, investiva il carretto del cappellaio Umberto Mancinelli da Fermo, da questi condotto.
E' accertato che l’investimento è dovuto al fatto che un'altra automobile la ,   quale procedeva in direzione opposta con potenti fanali abbia impedito al prof. Santini, che guidava la propria macchina, di scorgere il carretto che procedeva nella , stessa direzione senza il prescritto fanale. Quindi sarebbe esclusa ogni responsabilità da parte del prof. Santini.
Il Mancinelli sbalzato dal proprio veicolo riportava ferite e contusioni varie guaribili in quindici giorni con riserva. Lo stesso prof. Santini ha prestato le prime cure al ferito.
Tanto il carretto quanto l’automobile hanno riportato forti avarie.

2 Ottobre 1926  -  Esploratori Cattolici
L'Osservatore Romano pubblica:
Da qualche tempo si accentuano su alcuni giornali vivaci attacchi contro gli Esploratori cattolica. Fu loro più volte ed esaurientemente risposto: tuttavia insistono. Pensiamo che senza entrare nella polemica e comunque prolungarla, bastino da parte nostra brevi parole.

Gli esploratori cattolici italiani— e lasciamo volentieri le parole esotiche di «scout » e « scoutisti» — appartengono all' Azione Cattolica Italiana. É noto che tutte le Associazioni partecipanti alle sue varie attività, in qualsiasi campo e sotto ogni nome, non possono non ispirarsi all'ordine e alla disciplina cristiana e civile del Paese. I loro particolari scopi, emanando direttamente dall' opera stessa dei Clero e dall'autorità delle Gerarchie Ecclesiastiche, debbono essere perseguite ovunque e sempre, fuori e. sopra di ogni corrente o partito politico! E in tal senso Associazioni e singoli fanno esclusivamente, parte dell'«azione cattolica» e partecipano dell' apostolato della Chiesa. Gli Esploratori cattolici, pertanto rivestono tali caratteri e svolgono nel campo e nella disciplina da loro assegnati il proprio compito educativo e ricreativo fra la gioventù, ispirandosi, in   una più franca professione della fede religiosa, a quel sano patriottismo, che appunto nella religione cattolica, ha sempre avuto la sua fonte più feconda e vitale.        

Nulla mai fu potuto dire, né da parte delle autorità Ecclesiastiche nè dalle famiglie cattoliche che le affidano i propri figli, che suonasse rimprovero o deplorazione per la benemerita istituzione, nè mai essa, com’è proprio del resto della sua natura e dei suoi fini, poté essere comunque implicata, nemmeno lontanamente, in questioni politiche!

Questi i fatti. Le altre, donde sorgono attacchi e polemiche, sono opinioni. Ma nulla ci autorizza a credere che corrispondano al pensiero delle maggiori autorità competenti ; al contrario. E quindi ci sembra che non sia più il caso di allarmarsène . 

Tre mesi dopo, La legge Fascistissima n°5 art.3 dell’Opera Nazionale Balilla, del 9 gennaio 1927, decretò che tutti i reparti scout presenti nei centri con meno di 20.000 abitanti siano sciolti, mentre obbligava ai restanti di apporre il distintivo Opera Nazionale Balilla sulle proprie insegne. Il 28 gennaio 1928 pur di non sottostare all'obbligo lo Scoutismo italiano si auto-sciolse. Il 9 aprile 1928 tutto lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri.

20 Novembre 1926  -  Per il Tronchetto
Si era diffusa in città la notizia, riportata anche da alcuni quotidiani che col 15 corr. si sarebbe riattivato il Tronchetto. Si dice che ciò non si sia potuto verificare per mancanza di carbone. La cittadinanza è sempre sull'attesa. Vogliamo sperare che almeno per la prossima primavera il Tronchetto possa funzionare.

20 Novembre 1926  -  Disgrazia automobilistica
    Il 18 corr. il geometra Guido Scartozzi recandosi con la sua automobile a Porto S. Giorgio nei pressi del Cemetero per evitare l'investimento di una vecchia accompagnata da una bambina che in quel momento attraversavano la strada, cercò arrestare immediatamente la macchina. La manovra produsse la rottura di una gomma della ruota e il capovolgimento delia macchina. Lo Scartozzi riportò la frattura di una costola.
Auguri di sollecita guarigione.

18 Dicembre 1926  -  II Corso gratuito dì insegnamento della Singer
si è compiuto coi migliori risultati, nella sala della Scuola Professionale Femminile,gentilmente concessa. Fu indetto pel periodo dal 24 novembre al 4 dicembre; ma per le insistenze delle interessate il Corso fu protratto fino a tutto il giorno 11 corrente.

Fu frequentato dalle alunne del Corso superiore della Scuola Professionale e da molte altre della città, che ne ritrassero grandissimo profitto.

Sotto la guida infatti della bravissima insegnante signorina Mariannina Melchiorri le alunne appresero innumerevoli applicazioni, da moltissime ignorate, nel lavoro di cucito e ricamo, colla macchina « Singer » che meritatamente gode il primato mondiale del genere.

Il Corso di insegnamento, iniziativa geniale della Compagnia, volle essere ricordato dalle frequentatrici con un gruppo fotografico della Ditta del Papa Alfredo, felicemente riuscito.

Rallegramenti. 

1928


25 Febbraio 1928  -  Per il tronchetto
Con vivissimo piacere ed intima soddisfazione abbiamo visto risalire, nei giorni scorsi, la macchina ferroviaria lungo la Strada nuova per portare materiale per la elettrificazione del tronchetto e la conseguente sua riattivazione ed abbiamo pregustato la gioia del giorno, non più lontano, nel quale i carrozzoni tramviari, giungendo da Porto S. Giorgio fino alla Piazza della nostra città, ricongiungeranno i due importantissimi centri in un ritmo di vita più intenso e cordiale. Lode particolarissima per il fatto, ormai compiuto, va data alla solerte Amministrazione Comunale, particolarmente all'attivissimo Sig. Podestà che nulla ha tralasciato per sollecitare l'inizio dei lavori. Interpreti però del pensiero della maggior parte di cittadini fermani, sentiamo che il problema delle comunicazioni tra Fermo e Portosangiorgio rimarrà fondamentalmente insoluto finché non si addiverrà allo spostamento della linea ferroviaria dalla sede attuale, su la via provinciale diretta. Studiosi competentissimi hanno dimostrato, su le nostre colonne e su altri giornali, che lo spostamento può tecnicamente effettuarsi, e che la spesa non dovrebbe essere molto rilevante tenuto conto del materiale che potrebbe ricuperarsi dalla vecchia linea e dal ricavo che si effettuerebbe con la retrocessione del terreno. I principali vantaggi che si potrebbero conseguire sarebbero i seguenti: maggiore rapidità di comunicazione ; minore spesa di biglietto ; possibilità di sviluppi edilizi lungo la linea ; unificazione certa di servizi, evitandosi la concorrenza delle automobili ; facilità di accesso al nostro Cimitero.

Dato ciò ripetiamo ancora una volta che cittadini ed Enti locali dovrebbero offrire all’Amministrazione Comunale un valido appoggio e un aiuto efficace, affinchè con le forze di tutti anche con quelle della Società della ferrovia che vedrebbe risolversi in un fortissimo vantaggio il sacrificio di oggi, si raggiunga il fine da tutti desiderato.
In via subordinata poi crediamo che almeno si dovrebbe istituire una fermata vicino al Cimitero spostando possibilmente per il tratto Fermo-Cimitero la linea del tronchetto.
Non ci nascondiamo la difficoltà dell'impresa, ma siamo certi che tutto si possa vincere con la buona volontà e il miraggio del bene vero della città.
L'importantissimo problema o verrà risolto ora o rimarrà per sempre insoluto.

12 Maggio 1928  -  Corsa di prova sulla linea elettrificata A. F. A.
Nei giorni scorsi si è effettuata felicemente la prima corsa di prova sulla linea Portosangiorgio - Fermo - Amandola.
I rappresentanti della Società per le Ferrovie Adriatico-Appennino nel comunicare telegraficamente l’esito della prova stessa al Podestà di Fermo, hanno rivolto esso espressioni di deferente saluto; i il Podestà ha subito risposto felicitandosi vivamente della magnifica riuscita dell’opera sollecitamente realizzata mercé premure della Società imprenditrice e i suoi valorosi collaboratori.

2 Giugno 1928  -  La gita sociale della Sezione dal Club Alpino
Come era stato annunciato una numerosissima carovana di escursionisti composta di soci del Club Alpino, di simpatizzanti e di combattenti è partita dà Fermo per recarsi a compiere una escursione all'Infernaccio, stupenda gola tra le più pittoresche e belle dell'Appennino. La carovana era composta della migliore gioventù fermana, in maggioranza di distinti professionisti.

I gitanti giunti in numerose automobili a Montemonaco, vennero ricevuti in casa dell'ottimo rev.do Parroco D Costanzo Adriani che non smentisce mai la propria fama di ospite dagli appassionati della montagna. Messesi poi in marcia raggiunsero agevolmente le gole dell' Infernaccio, che vennero visitate. Dopo di che la carovana sostò in un incantevole prato dove fu consumato un ottimo pranzo preparato   con signorilità,
Dopo che i canterini ebbero cantate le vecchie nostalgiche canzoni alpine, il Presidente della Sezione del Club Nob. Uriele Vitali Rosati pronunciò brevi parole ispirate a profonda commozione religiosa, artistica e patriottica.

I gitanti quindi riposatisi ripresero la via del ritorno a malincuore essendo in tutti rimasto il desiderio di seguitare a bearsi della vista di bellezze incomparabili,
Durante la gita numerosi fotografi professionisti e dilettanti eseguirono fotografie per il grande concorso indetto dal Club.

Si può ben dire che questa gita fatta per propagare l’amore alla montagna sia riuscita superiore all'aspettazione, contrariamente a quanto hanno detto e scritto giornalisti di nostra conoscenza.
Fermo si muove ed abbiamo i' impressione che il Club Alpino è una avanguardia che giunge oggi a prezzo di sacrifici dove in avvenire dovrà giungere l'influenza della nostra città.

23 Giugno 1928  -  Cade da una scala e muore
Il bambino Ivo Casagrande di Guido di anni 7, nello scendere da una alta scala in legno, perdeva l’equilibrio precipitava al suolo battendo il capo.
Raccolto dalla propria madre questa riscontrava contusioni che sembravano di nessuna entità. Senonché poco dopo le condizioni del bambino improvvisamente si aggravavano per sopraggiunta emorragia cerebrale e la infelice creatura in breve ora spirava tra le braccia dei genitori straziati dall’angoscia.
Le autorità si sono recate sul luogo per le constatazioni di legge.
Dalle indagini sul sinistro nessuna responsabilità ha emesso a carico dei famigliari.

23 Giugno 1928  -  Incendio
La notte del 19 corr. si è sviluppato un incendio negli uffici del R. Istituto Industriale. Il fuoco ha distrutto quanto era nella Segreteria e nella Direzione, mentre ha completamente risparmiato quanto era negli uffici di Amministrazione e nell'Archivio.
Alcuni Convittori che erano nell’infermeria, hanno dato l’allarme e insieme ad altri compagni hanno iniziato l'opera di isolamento
e di spegnimento, completato poi con l’intervento dei vigili del fuoco, della truppa e di agenti comunali.
Le autorità hanno iniziato le indagini per accertare le responsabilità, se ve ne saranno.
La vita scolastica ha avuto una sosta e lunedi si inizieranno gli esami.

30 Giugno 1928  -  Nel regno dei ladri
L’agricoltore Vallasciani Davide fu Luigi, abitante in Contrada Madonna del ferro, aveva notato che da qualche tempo il suo ben fornito pollaio veniva diminuendo di giorno in giorno ed in modo impressionante tanto da poter calcolare un danno
approssimativo di L.600.
Si decideva finalmente di denunciare il fatto al Maresciallo Comandante questa Stazione RRCC il quale, da persona esperta del mestiere quale è, suggeriva al Vallasciani un espediente che lo avrebbe messo in condizione di sorprendere in flagrante i ladri.

La notte del 26 infatti, il Vallasciani veniva bruscamente destato dallo squillo del campanello elettrico che egli aveva fatto collocare nella propria camera e che veniva azionato dallo schiudersi della porta del pollaio.
Balzare dal letto, infilare un paio di calzoni e imbrancare un fucile fu un attimo. Poscia seguito da alcuni famigliari si precipitava giu per le scale di casa e diffilato correva al pollaio.
L’espediente era riuscito a perfezione. Il ladro era intento a far bottino e quando si vide sorpreso, con mossa audace e fulminea volle tentare la fuga malgrado che il Vallasciani col fucile spianato gli si parasse davanti.
Nel disperato tentativo il ladro andò a dar di cozzo con la fronte contro la bocca dell’arma ferendosi leggermente ma tuttavia
riuscì a prendere il largo.
Raggiunto saldamente legato con una fune da alcuni contadini, fu guardato a vista, sino a quando, sollecitamente chiamati, giunsero i Carabinieri. Il protagonista di questa impresa ladresca è un bracciante fermano di 53 anni che, dopo l’interrogatorio è stato tradotto alle carceri.
In seguito a sottrazione di danaro dalle cassette di elemosina di varie Chiese come S. Rocco, S. Francesco, sono stati arrestati due giovani che in seguito ad abile interrogatorio hanno finito per rendersi rei confessi.
Il 28 sono state tratte In arresto altre tre persone anche esse ree di favoreggiamento in furti qualificati, di furto e di concussione.
Un bravo alla Benemerita.

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